Ucraina, cento profughi rimpatriati

Angelo Conti

Con i cento profughi (metà dei quali bambini) partiti su due pullman domenica scorsa da piazza Castello a Torino, è entrato nel vivo il programma di rientro delle fondazioni Specchio dei tempi e Specchio d’Italia a favore degli ucraini che dopo aver trascorso mesi in Italia, ora sentono il desiderio di tornare a casa.

Il progetto prevede nei prossimi giorni partenze anche da Roma e Napoli in sinergia con l’Ambasciata d’Ucraina a Roma. Mentre da Torino le partenze sono state e saranno gestite in stretta collaborazione con il Consolato Ucraino in Piemonte, con il suo staff di volontarie ed interpreti, e con il console Dario Arrigotti.

Come prenotare un posto sui prossimi bus

Le prenotazioni, per quanto riguarda i rifugiati accolti in Piemonte, devono essere effettuate al call center del Consolato di Torino al numero 011 4326700 o via mail scrivendo a specchiotempi@lastampa.it. Il servizio è gratuito ed è sostenuto grazie alle donazioni dei lettori de La Stampa.

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Le storie di chi torna a casa

I profughi, domenica mattina, sono arrivati alla spicciolata di fronte al Teatro Regio dove, con la collaborazione della Polizia Locale di Torino, sono state espletate le formalità di riconoscimento e di imbarco. Molte, moltissime lacrime fra i profughi e le famiglie che li avevano ospitati in questi tre mesi: “Legami forti – ci ha spiegato Alla, 42 anni, da Odessa – che non taglieremo di sicuro, ma che sappiamo si attenueranno, soprattutto se in Ucraina, come speriamo tutti, tornerà presto la pace”.

Tante le motivazioni che spingono gli ucraini a rientrare: una parte ha spiegato che al momento della fuga pensava ad un coinvolgimento nella guerra di tutto il Paese, mentre oggi si combatte su un territorio ben delimitato e comunque in meno di un quarto della nazione. C’è poi il desiderio di riunire famiglie che si sono disgregate: molte donne preferiscono ora avvicinarsi a mariti e fratelli impegnati al fronte.

Per tanti esiste anche un problema di lavoro: piccole attività in crisi per la mancanza dei titolari, posti di lavoro statali e privati a rischio per il prolungarsi dell’assenza, nonostante le leggi che dovrebbero proteggere chi si è allontanato. Qualcuno, fra chi abita nelle zone più vicine ai  combattimenti, ha semplicemente scelto di rischiare, magari andando a vivere nelle campagne adiacenti alle città bombardate. In partenza anche diversi animali, fra cui tre gatti che rientrano a Kiev, la capitale che quasi tutti adesso considerano vivibile. Ai bambini Specchio dei tempi ha offerto giochi, dolciumi ed un libro in italiano/ucraino dono della Adnav Edizioni di Wanda Pandoli Ferrero.

Comunque le si voglia leggere – ha spiegato l’assessore Fabrizio Ricca, in rappresentanza della Regione Piemonte – queste partenze sono un segno positivo. Questa è gente che abbiamo saputo aiutare e rendere più forte. Adesso capace di rientrare nel proprio Paese. Direi che i piemontesi stanno chiudendo un ciclo, cominciato con un’accoglienza generosa e calorosa e che si completa ora offrendo l’opportunità di tornare a casa. Grazie a Specchio dei tempi che ha permesso tutto questo”.

Come donare per i rifugiati e per i rimpatri

Tutti possono sostenere il rientro in patria delle famiglie ucraine. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per la gente dell’Ucraina”.

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Un bus per aiutare i profughi a tornare in Ucraina

Angelo Conti

Domenica 12 giugno alle 12 partenza da piazza Castello. Prenotazioni al call center del Consolato d’Ucraina in Piemonte allo 011 4326700.

Specchio dei tempi, su richiesta del Consolato di Torino e dell’Ambasciata d’Ucraina a Roma, ha attivato un programma di viaggi di rientro riservati ai profughi che vogliono tornare nel loro paese.

I pullman partiranno da Torino, Roma e Napoli. Dopo il primo viaggio effettuato nei giorni scorsi con un mezzo da 9 posti, domenica 12 giugno alle 12 è prevista la partenza di un pullman con 64 persone a bordo, da Piazza Castello a Torino. Raggiungerà Prsemysl, sul confine fra Polonia e Ucraina, dove è possibile salire sui treni diretti a Leopoli (che dista a circa 1 ora di viaggio) ed a Kiev.

Ci sono ancora alcuni posti disponibili. Le prenotazioni, per quanto riguarda il Piemonte, devono essere effettuate al call center del Consolato di Torino al numero 011 4326700 o via mail a specchiotempi@lastampa.it. Il Segretario Generale dell’Ambasciata d’Ucraina a Roma, Oleksandr Kapustin, ha sottolineato la necessità di questa operazione: “Stimiamo che circa il 60% dei profughi in Italia abbiano il desiderio di rientrare. In questa loro scelta pesano la situazione in Ucraina, che in gran parte del suo territorio garantisce una vita sostanzialmente tranquilla, unita alle preoccupazioni per il mantenimento del posto di lavoro e per la lontananza dai loro cari”.

Come donare per i rifugiati e per i rimpatri

Tutti possono sostenere il rientro in patria delle famiglie ucraine. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per la gente dell’Ucraina”.

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Così permettiamo ai profughi ucraini di rimpatriare

Angelo Conti, La Stampa

Oggi Specchio dei tempi ha avviato, per primo in Italia, il programma di rientro in Patria dei profughi ucraini. L’operazione avviene d’intesa con l’Ambasciata d’Ucraina a Roma e con il Consolato dell’Ucraina in Piemonte. Oggi prima partenza da Torino, ma nei prossimi giorni anche altre da Roma e Napoli.

Mio padre è al fronte. I miei due fratelli pure. Il mio posto è in Ucraina, ecco perché sono felice di poter tornare a casa”. Karina Sharipova ha 22 anni ed è di Kiev. È una dei profughi ucraini che hanno aperto stamattina, con il primo viaggio, il progetto “Io ritorno a casa” promosso dal Consolato dell’Ucraina del Piemonte con il sostegno economico di Specchio dei tempi e con la supervisione dell’Ambasciata dell’Ucraina in Italia. Si tratta della prima iniziativa nazionale per agevolare il rientro in Patria dei profughi con partenze da Torino, Roma e Napoli.

Il pulmino in partenza da Torino

“La scelta della vostra fondazione – ha voluto sottolineare Oleksandr Kapustin, il Segretario Generale dell’Ambasciata – viene incontro ad una richiesta sempre più diffusa fra i profughi che si sono rifugiati in Italia. Il 60% di loro vuole tornare in patria e non ha i mezzi per farlo”. Mancano infatti servizi di linea strutturati verso il confine fra Polonia ed Ucraina e, sul mercato nero, un posto su un pullmino viene venduto anche ad oltre 150 euro. Se pensiamo che quasi tutte le famiglie si compongono di una mamma con diversi bambini, questa spesa diventa non affrontabile con proprie risorse.

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Specchio dei tempi ha così colto, ancora una volta per primo, questa richiesta (ci sono state 180 prenotazioni in appena 4 giorni) ed ha immediatamente attivato le navette di rientro: questa mattina è partita la prima, da Torino, domenica prossima sarà la volta di due pullman da 54 posti mentre nelle prossime ora verranno calendarizzate partenze anche da Roma e Napoli. I profughi vengono accompagnati sul confine polacco, a scelta fra Przemysl (dove possono prendere il treno per Leopoli) oppure alla barriera di Medyka, a pochi metri dall’Ucraina, dove possono essere facilmente accolti da parenti o amici.

Tutti coloro che partono hanno una storia ed una propria motivazione. Come Olena Podpovidna, 41 anni da Kherkasy, che viaggia con il figlio Oleksii, 16 anni: “Torniamo per due ragioni: la prima è che la situazione sembra essere migliorata ed in molte città, come la nostra, la vita è tornata a scorrere in modo quasi normale. La seconda è che io ho lasciato laggiù un posto di lavoro. Per legge non mi possono licenziare, ma è anche vero che molti profughi interni stanno cercando impieghi nelle città lontane dalla guerra e questo potrebbe complicare il mantenimento del mio livello di lavoro”.

Poco prima della partenza

Nessuno sembra avere paura. Nemmeno Miroslava Biesedina, 7 anni, che appare ansiosa di rientrare a casa, anche se Kharkiv, la sua città, è stata anche di recente attaccata dai russi: “Non vedo i miei compagni da oltre tre mesi e mi mancano. Sì, in qualche modo ci siamo scambiati messaggi, ma ora li voglio riabbracciare. Non mi sembra vero che domani o dopodomani li potrò rivedere. Abbiamo tante cose da raccontarci”.

Niente paura nemmeno per Karina Sharipova, 22 anni, che ha deciso solo sabato di partire: “Kiev nelle ultime settimane è stata relativamente tranquilla, quindi ci sono tutti i presupposti per il mio rientro. Ho preso il posto di un’amica, che ha scelto di restare ancora un po’ in Italia, non se l’è sentita. Io invece voglio stare vicina alla mia famiglia, a mio padre ed ai miei fratelli che combattono. È il momento di avere coraggio”.

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Tutti hanno parole di grande riconoscenza verso l’Italia. Anastasia Bychkova, un’interprete della task force del Consolato di Torino, traduce da tutti le medesime parole: “Grazie Italia! Sia per come ci avete accolto e sia per come ci avete assistito. Torniamo con la consapevolezza di avere trovato alleati ed amici. Non ci avete mai fatto sentire soli”. Da tutti anche una richiesta: “Molti, fra quelli che resteranno in Italia, lo devono fare perché hanno lasciato in Ucraina città devastate e case distrutte. Loro hanno ancora bisogno di tutto il vostro aiuto e di tutta la vostra simpatia”.

Come donare per i rifugiati e per i rimpatri

Tutti possono sostenere il rientro in patria delle famiglie ucraine. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per la gente dell’Ucraina”.

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Iniziano i rimpatri dei profughi ucraini: 150 richieste

Angelo Conti

Partirà domenica alle 13 da corso Marconi, il primo mezzo di Specchio dei tempi impegnato nel riportare a casa, in Ucraina, i profughi che sono stati ospitati in questi primi tre mesi di guerra in Piemonte. L’iniziativa rappresenta la risposta alle tantissime richieste (siamo già a circa 150 in appena tre giorni) giunte alla fondazione attraverso il Consolato di Torino.

I rientri avvengono attraverso il confine polacco. I profughi possono raggiungere due diverse destinazioni, a loro scelta: Przemysl da dove potranno proseguire facilmente verso Leopoli e Medyka dove potranno superare a piedi il confine ed essere accolti da parenti ed amici.

La scelta di rientrare è motivata dal fatto che la stragrande maggioranza del territorio ucraino resta estraneo ai combattimenti e, in tutta questa area, la vita scorre in modo sostanzialmente normale. Anche molti ucraini che provengono dalle città bombardate appaiono sempre più orientati a ricevere assistenza nei centri profughi all’interno dell’Ucraina (Specchio dei tempi ne ha aperto uno a Cernivci che assiste circa 1800 persone).

L’area giochi del nostro villaggio a Cernivci

 

Ucraina, aiutiamo chi vuole tornare a casa

Angelo Conti

Specchio dei tempi riporterà a casa i profughi ucraini che dal Piemonte vogliono rientrare nel loro Paese. La decisione è arrivata ieri, rispondendo a una precisa richiesta del console ucraino a Torino, Dario Arrigotti, e dopo il rifiuto della Protezione Civile a effettuare questa operazione.

Le richieste sono cominciate ad arrivare a maggio e sono già stati alcuni i rimpatri autonomi. Ma, parallelamente, si è creato un mercato nero di autotrasportatori improvvisati che chiedono per il tragitto fra Torino e il confine polacco cifre che arrivano a 200 euro a persona. Il tragitto viene coperto talvolta in auto e più frequentemente con minibus a 9 posti, gli stessi usati alla fine di febbraio e a marzo nelle prime ondate migratorie verso l’Italia. Ma si tratta di cifre impossibili per le tante donne che sono arrivate con i loro bambini.

In Piemonte abbiamo aiutato mille famiglie ucraine

Che cosa è successo? Perché queste richieste di rimpatrio?

«Premesso che tutti gli ucraini sono grati ai piemontesi per quello che hanno fatto per loro – spiega il console Arrigotti -, ci sono due situazioni da tenere presente. La prima è che la guerra sta colpendo aree dell’Ucraina ben precise e la gran parte del Paese continua a vivere in modo abbastanza normale. Questo è quanto viene anche continuamente raccontato, per telefono, dai parenti dei profughi. Chi era fuggito da regioni poi rimaste al di fuori dai combattimenti, ora ha capito che può tornare a casa. Poi c’è un secondo fattore: alcuni gruppi vengono ospitati, qui in Piemonte, in località lontane dai centri abitati e trovano difficile vivere con scarsi contatti con la comunità. Fermo restando che l’assistenza di Croce Rossa e Protezione Civile continua a essere continua ed ammirevole, è comprensibile che in tanti vogliano tornare a casa».

Il console ha chiesto alla Protezione Civile di organizzare alcuni pullman: «Mi hanno riposto che l’istanza non era ammissibile. Non mi spiego questo rifiuto, perché portare a casa gente che vuole lasciare il Piemonte significa anche un minor impegno economico delle istituzioni italiane».

Il nostro villaggio a Cernivci distribuisce 1800 pasti ogni giorno

Specchio dei tempi, prima e unica fondazione italiana ad aprire a marzo un villaggio profughi all’interno dell’Ucraina, a Cernivci, non poteva restare insensibile alla richiesta: «Siamo stati vicini alla popolazione ucraina dallo scoppio della guerra – sottolinea il presidente di Specchio, Lodovico Passerin d’Entreves -, curando l’arrivo in Italia o il sostegno in Ucraina di migliaia di profughi. Questo desiderio di rientrare a casa merita una risposta, anche perché è un segnale di speranza».

Chi volesse avvalersi di questa disponibilità non deve far altro che contattare il consolato ucraino a Torino. Specchio si occuperà di trasferire i profughi sino al confine polacco, da dove è possibile utilizzare la rete dei trasporti ucraini.

Come donare per i rifugiati

Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale per la gente dell’Ucraina.

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500 birre Baladin per aiutare il villaggio in Ucraina

Lucia Caretti,
La Stampa, 12/05/22

L’adesivo dei birrai ucraini è giallo e azzurro, come la bandiera. La scritta, in inglese, porta un messaggio semplice: “Siamo contro la guerra”. Quello che pensano anche a Piozzo, nel quartier generale di Birra Baladin, dove negli scorsi giorni lo staff ha appiccicato 500 di questi bollini su altrettante bottiglie di Nazionale. Da oggi la serie è in vendita su shop.baladin.it, e tutto il ricavato andrà alla Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi per sostenere il villaggio di Cernivci, in Ucraina, dove ogni giorno vengono accolti 1300 rifugiati.

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«Abbiamo riflettuto su come poter far arrivare concretamente un messaggio di sostegno al popolo ucraino» raccontano dal gruppo di Teo Musso. «Vorremmo lanciare un messaggio ai colleghi birrai italiani perché si uniscano a noi in piena libertà di scelta se applicare l’adesivo come messaggio di solidarietà oppure per attivare una raccolta fondi». In Ucraina moltissime aziende del settore hanno chiuso o sono in crisi gravissima a causa dei bombardamenti: anche vicino a Cernivci, dove opera Specchio. Qui, grazie ad oltre 6500 donatori è stata costruita una tensostruttura di 1500 mq, dotata di mensa, ambulatori, dormitorio, area giochi.

Come donare per i profughi della guerra

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Il coro Edelweiss del CAI in concerto per l’Ucraina

Redazione

L’arte ha un’unica lingua e con il concerto “Per l’Ucraina e per la Pace” vuole diventare uno strumento di solidarietà. Sabato 14 maggio, alle ore 21, il Conservatorio di Torino ospiterà una serata di musica e poesia. Sul palco gli artisti si esibiranno per unire tradizione italiana e cultura ucraina.

L’idea dell’evento è di Tarcisio Condini, ex direttore del coro Edelweiss. “Ci siamo chiesti cosa potessimo fare per sostenere il popolo ucraino – racconta – e abbiamo deciso di organizzare una raccolta fondi attraverso quello che sappiamo fare meglio: cantare”.

Il ricavato sarà infatti devoluto in beneficenza per sostenere le iniziative di Specchio dei tempi. La fondazione non solo sostiene le famiglie ucraine in Italia, ma ha costruito a Cernivci, nel cuore dell’Ucraina, un villaggio per accogliere chi ancora non può o non vuole fuggire dal conflitto.

Dove acquistare i biglietti

L’ingresso costa 15 euro. È possibile acquistare i biglietti presso:

  • la libreria La Montagna, (via Sacchi 28 bis)
  • la Segreteria CAI di Torino, (via Barbaroux 1)
  • il ristorante al Monte dei Cappuccini, (salita al CAI Torino 12)

 

Il programma della serata

Sul palco si susseguirà un tandem di musica e poesia. In apertura i testi di Lina Kostenko, celebre poetessa ucraina, letta e interpretata da Patrizia Scianca, attrice e doppiatrice. Poi il coro genovese Monte Cauriol diretto da Massimo Corso canterà brani della tradizione italiana ed europea.

A seguire il coro Nigritella diretto da Willem Tousij, che alterna un repertorio classico a canti popolari, e il coro Edelweiss del CAI di Torino, diretto da Marcella Tessarin, che da oltre settantadue anni tramanda di generazione in generazione i canti tradizionali della montagna. L’amalgama tra i cori saranno le letture del pilastro della letteratura ucraina Taras Scevchenko.

Il coro Edelweiss

“Vogliamo valorizzare l’identità del popolo ucraino, che possiede una cultura forte e ricca”, sottolinea Condini. A chiudere infatti sarà l’inno nazionale ucraino cantato da tutti e tre i cori in segno di solidarietà e vicinanza.

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Attacco a Leopoli, ora il Villaggio di Cernivci è sotto pressione

Angelo Conti

In Ucraina stanno succedendo fatti che Specchio dei tempi e Specchio d’Italia monitorano in continuazione, così da portare più efficacemente aiuti alla popolazione. Dopo l’attacco di questa mattina nella zona di Leopoli (probabilmente non l’ultimo, considerato che si tratta di area interessata dal passaggio delle armi inviate in Ucraina dall’Occidente) è scontato che il flusso di profughi in arrivo da est investirà ancora più direttamente la zona di Cernivci, nel sud dell’Ucraina, dove Specchio dei tempi e Specchio d’Italia stanno sostenendo l’attività del Villaggio costruito e reso completamente operativo nelle scorse settimane.

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Cernivci è stata sino ad ora risparmiata dagli attacchi e per questo è considerato rifugio valido per i profughi dalle città bombardate dell’est che non vogliono lasciare il Paese.

Noi siamo pronti, insieme ai volontari di Remar Spagna e Remar Italia, partener logistici preziosi e puntuali, ad affrontare le nuove attese emergenze. Ma le prossime settimane, se non si riuscirà ad avviare una mediazione fra le parti, si annunciano molto difficili e impegnative. Anche per noi. Dateci una mano, se potete.

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Come donare per i profughi dell’Ucraina

Si può donare cliccando qui con carta di credito oppure Paypal.

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La cucina delle donne ucraine alle Fonderie Ozanam per dire grazie

Angelo Conti

Una cena ucraina con piatti tradizionali di quel Paese cucinati dalle mamme fuggite qui a Torino insieme a cuochi piemontesi. Un momento di condivisione, di solidarietà, anche un po’ di restituzione: “Siamo contente – ci hanno spiegato le donne ucraine coinvolte nell’iniziativa – di farvi assaggiare due piatti davvero nostri. E’ anche un modo per dirvi grazie”.

Specchio dei tempi ha sposato l’idea ed ha organizzato per giovedì 31 marzo alle Fonderie Ozanam di via Foligno 14 una cena a tema dove tutto sarà ucraino, persino la birra e il vino. La quota è di 40 euro in cui è compreso anche un contributo di solidarietà che si tradurrà, già il giorno dopo, in aiuti in partenza per l’Ucraina. Saranno un paio d’ore spese bene. Con Cooperativa Crescere 1979 e Fonderie Ozanam. Nel quadro del progetto di Specchio dei tempi “Forza Mamme Ucraine!”.

Prenotazioni al 371 428 7911 in orario ufficio (anche WhatsApp h24) oppure mammeucraine.specchio@crescere1979.org.

 

Corsi sportivi gratuiti per i bimbi ucraini a Torino

Angelo Conti

I papà del calcetto” e PoDiCiotto, in collaborazione con Specchio dei tempi, offrono la possibilità di svolgere attività sportive gratuite e frequentare la scuola calcio nel bellissimo impianto sportivo di corso Moncalieri 18.

 

“A livello educativo proponiamo un’attività di svago per i bambini reduci da un periodo molto complicato della loro vita, cercando di dare una parvenza di normalità. A livello sportivo cercheremo di svolgere allenamenti calcistici con esercizi individuali e collettivi, utili all’apprendimento del gioco del calcio. A termine dell’allenamento, la seduta si conclude sempre con 15/20 minuti di partita“.

Questa attività viene proposta a tutte le famiglie che entrano in contatto con il nostro progetto “Forza Mamme Ucraine!”.

Grazie a PoDiCiotto!

Come aiutare le mamme ucraine

Angelo Conti

Stanno arrivando, a centinaia ogni giorno. Sono donne e bambini in fuga dalla guerra. Anche Torino, anche il Piemonte sono pronti ad accoglierli. Con l’affetto e le attenzioni che merita la gente che soffre. Specchio dei tempi è in prima linea, anche stavolta, ed anche grazie ai quasi 4000 donatori che hanno affidato alla nostra fondazione quasi 900.000 euro.

Cosa stiamo facendo al confine

Risorse che abbiamo impiegato in un ponte solidale di navette verso il confine ucraino: decine di mezzi, pullman da 54 e 66 posti, furgoni ed autotreni per le merci. Da domenica 27 febbraio l’impegno è stato continuo. Ed ora, accanto ai progetti lassù, a cominciare dal villaggio-rifugio di Cernivci che stiamo costruendo in Ucraina, vogliamo cominciare ad impegnarci anche per le mamme ed i bambini che sono arrivati qua.

Il villaggio che stiamo costruendo a Cernivci

Ecco così che abbiamo recepito volentieri un’idea di Crescere 1979, nostra partner in diverse altre iniziative, per realizzare il progetto “Forza Mamme Ucraine!”. Perché, lo sappiamo tutti bene, saranno queste donne che dovranno ricostruire ciò che gli uomini stanno distruggendo. Il progetto che avviamo a Torino ha i seguenti obiettivi: costruire una rete di donne ucraine (oggi sparpagliate su territori che non conoscono), ascoltare le loro richieste, favorire la conoscenza della nostra cultura.

Nasce il progetto Forza Mamme Ucraine

Si lavorerà creando momenti di incontro ed anche di gioco con mamme e bambini (il primo già mercoledì prossimo), avviando contemporaneamente corsi basici di italiano. Dopo il primo incontro di mercoledì (pensato soprattutto per i bambini) seguirà la scoperta di Torino il 24 marzo, la magia di Torino, la scoperta della cucina e delle ricette piemontesi, l’esperienza con la pet therapy, l’incontro con le realtà sportive torinesi, una guida al jogging nei nostri parchi ed alle attività all’aria aperta. E, per i piccoli, un doposcuola speciale, con educatrici bilingue, per superare le difficoltà di una scuola così diversa da quella che hanno lasciato.

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Come donare per la gente dell’Ucraina

Redazione

Specchio dei tempi apre una raccolta fondi e stanzia 50 mila euro

Specchio dei tempi risponde alle richieste di tanti lettori aprendo una raccolta fondi per la gente dell’Ucraina. Lo fa mettendo a disposizione da subito 50.000 euro che verranno subito impiegati nel sostegno alle migliaia di profughi in fuga del paese martoriato dalla guerra. Tutti ci possono aiutare. Come sempre vi racconteremo, passo passo, tutte le iniziative che finanzieremo grazie alle donazioni che riceveremo.

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Come donare per i profughi dell’Ucraina

Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo. Oppure tramite il conto corrente postale n. 1035683943. Nella causale indicare “Per la gente dell’Ucraina”.

Nei giorni feriali è possibile anche versare in via Lugaro 21 (orario 9-13), Oltre che allo Specchio Point di via Santa Maria 6H (9-13, 14-18) e presso l’agenzia Centrale di Reale Mutua in piazza Castello 113 (Torre Littorea) in orario di ufficio. Tutti le offerte, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili. Info: specchiodeitempionlus@lastampa.it011/6568376.

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Specchio dei tempi: da 65 anni in prima linea

Specchio dei tempi è una fondazione onlus sostenuta dalla solidarietà dei lettori del giornale La Stampa e dei cittadini torinesi. Nasce dalla omonima rubrica pubblicata sulle pagine del quotidiano: uno spazio di dialogo, dove confrontarsi, denunciare ingiustizie ma anche chiedere e offrire aiuto. Dal 1955 è il “cuore” di Torino e de La Stampa: il riferimento per i lettori che vogliono dare un sostegno concreto e immediato a chi si trova in difficoltà. Dai terremotati alle vittime di guerra, dalle famiglie bisognose ai medici in prima linea contro la pandemia. Quando c’è una emergenza, Specchio c’è sempre: opera in Piemonte, in Italia e nel mondo per donare speranza a chi soffre.

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