“Con Specchio dei tempi avete dato una casa a chi scappava dall’orrore”

Padre Alessio ha accompagnato la Fondazione de La Stampa nella consegna degli assegni di “primo sostegno” ai profughi arrivati in provincia di Cuneo

Paola Scola,
La Stampa, 26/02/2023

L’alta valle Tanaro è diventata la sua seconda casa. Ha tanti amici, i parrocchiani hanno imparato ad apprezzarlo. Lui e il confratello non si risparmiano nella cura delle comunità che il vescovo di Mondovì, Egidio Miragoli, ha affidato loro. Padre Alessio Budziak e padre Michele ora vivono nella canonica del Santuario di Valsorda, a Garessio, uno dei luoghi della fede mariana tra Piemonte e Liguria. E si occupano, da vicari con altri sacerdoti, di Garessio, Priola, Alto e Caprauna. Messe, incontri, preghiera, animazione dei giovani, visite ad anziani e malati.

Il cuore di Alessio e Michele è sempre in mezzo alla gente. Ma anche altrove. Nella loro terra. L’Ucraina distrutta dalla guerra. Quando la Russia l’ha invasa, un anno fa, padre Budziak era già in Italia da qualche tempo. E si è battuto per aiutare sia i connazionali in Patria, sia quelli arrivati nelle province di Cuneo e Savona (è il referente di un’ampia comunità religiosa). Diventando punto di riferimento per quanti si sono mobilitati da subito con i sostegni, come Specchio dei tempi.

Il sacerdote ha collaborato anche quando la fondazione de La Stampa ha distribuito gli assegni di «primo aiuto» per i profughi nel Cuneese. Interprete, consigliere per le famiglie in difficoltà, sostegno per sbrigare la burocrazia, trovare cibo, abiti, casa e lavoro, soprattutto per le madri fuggite dalle bombe con i bambini. Ieri padre Alessio ha raccontato: «Un anno è trascorso e non ci sentiamo soli. Avremmo anche potuto disporre di molti mezzi, ma provare abbandono. Qui, invece, la gente non ha permesso che accadesse. Anche a livello mondiale, sentiamo il sostegno dei tanti leader che non hanno paura di dire con chiarezza che la Russia porta distruzione. E per noi ucraini è il momento di liberarci, come fece il popolo d’Israele dal Faraone d’Egitto: siamo pronti a offrire tutti la vita, se ci dovessero richiamare nel nostro Paese».

Dei profughi riparati nel Cebano e Monregalese, metà sono tornati in Ucraina. «C’era la difficoltà di inserirsi, della lingua – ha spiegato il sacerdote -. Così sono rientrati nelle zone dove la guerra è più lontana. Le donne volevano rivedere i mariti e i bambini i loro papà. Altri, invece, sono rimasti qui, dove hanno deciso di ricominciare. Gli italiani hanno dato denaro, cibo, ospitalità, lavoro come badanti, a far le pulizie e in fabbrica. E non possiamo che dire grazie, ricambiando con il migliore dei comportamenti». Ma le difficoltà ci sono: «C’è da imparare la lingua, fronteggiare le spese. Una mamma di 39 anni, ad esempio, con tre figli, ha casa in affitto, ma per pagare la prima bolletta dovrà spendere quasi tutto lo stipendio della fabbrica. Cercheremo di esserci anche lì».

Guerra Ucraina, 1 anno di Specchio dei tempi

Angelo Conti

In 365 giorni di guerra in Ucraina, Specchio dei tempi ha raccolto 1,75 milioni di euro da 7.035 donatori. Abbiamo quindi costruito 3 villaggi profughi a Leopoli, Cernivci e Rivne. Abbiamo anche sostenuto 1.200 famiglie in Italia e trasportato 250 tonnellate di aiuti.

Febbraio 2022

  • Lancio della sottoscrizione attraverso le due fondazioni vicine al Gruppo Editoriale GEDI, Specchio dei tempi e Specchio d’Italia.
  • Attivazione di navette e pullman per il trasporto in Italia di cittadini ucraini in fuga dalla guerra.
  • Consegne di un aiuto economico da 500 euro ciascuno alle prime 1000 famiglie di profughi giunte in Piemonte, in collaborazione con il Consolato dell’Ucraina a Torino.
  • Avvio a Torino del progetto “Forza Mamme Ucraine” per assistere circa 200 mamme ed i loro 400 bambini.

Marzo 2022

  • Acquisto di una cucina da campo e successivo suo trasferimento in Ucraina.

Marzo/Maggio 2022

  • Invio di decine di mezzi per trasportare complessive 250 tonnellate di viveri, attrezzature, medicinali, materiali, acqua minerale, kit sanitari.

Aprile 2022

  • Apertura del primo villaggio Specchio dei tempi a Cernivci (Ucraina) con la realizzazione di tensostrutture coperte per oltre 1000 metri quadrati. Capacità circa 1.500 pasti al giorno, in collaborazione con i volontari di Remar SoS.
  • Trasferimento a Cernivci dello Specchious con 2 ambulatori medici a bordo (d’intesa con Associazione Lorenzo Greco).

Giugno 2022

  • Apertura del secondo Villaggio Profughi in Ucraina, questa volta a Leopoli. Capacità circa 700 pasti al giorno. In collaborazione con i volontari di Remar SoS.
  • Attivazione di una catena di pullman navetta da Roma e Torino verso Leopoli per favorire il rientro in patria dei profughi che lo desideravano. Trasportate oltre 1.500 persone, quasi tutte donne con bambini, in collaborazione con l’Ambasciata d’Ucraina a Roma.

Ottobre 2022

  • Inizio assistenza agli orfani ed alle vedove di nella città di Rivne, al confine con la Bielorussia. In collaborazione con il Comune di Rivne e con Rema SoS.

Dicembre 2022

  • Apertura terzo Villaggio Profughi a Rivne, con tensostruttura dedicata e coibentata. Fornitura di totem per il riscaldamento e generatori elettrici di grande potenza.

Sino a Giugno 2023

  • Impegno a sostenere, sino all’esaurimento delle risorse a disposizione, gli approvvigionamenti alimentari nei nostri Villaggi Profughi in Ucraina.
  • Proseguimento del progetto Forza Mamme Ucraine a Torino, anche con la disponibilità di psicologi.

Il cuore di Cuneo per Specchio dei tempi

Angelo Conti

Sono state 894 le donazioni effettuate dai cuneesi a Specchio dei tempi nel 2022, per un valore complessivo di 154.790 euro. Straordinari gli incrementi rispetto all’anno precedente che hanno segnato +207% nella somma raccolta e + 140% per quanto riguarda il numero delle donazioni. La sottoscrizione che ha coinvolto di più gli abitanti della Granda è stata quella a favore della gente dell’Ucraina che ha consentito la raccolta di quasi 100 mila euro da 525 donatori. Ma Cuneo non è stata vicina alla popolazione ucraina solo sotto il profilo economico: tante le singole azioni di solidarietà, realizzate anche attraverso l’appoggio di volontari che hanno guidato pulmini per consentire l’arrivo in Italia degli Ucraini in fuga dalla guerra. Di particolare rilievo l’apporto di Confartigianato Cuneo che ha messo a disposizione capannoni, macchine per il movimento della merce e soprattutto volontari.

Fra le tante aziende coinvolte, da segnalare Acqua Sant’Anna che ha fornito migliaia di confezioni d’acqua, utili nei tre villaggi profughi che Specchio dei tempi gestisce ancora all’interno dell’Ucraina a Rivne, Cernivci e Leopoli. E anche il Baladin, che ha donato il ricavato della vendita di migliaia di confezioni di birra.

Grande slancio pure per le Tredicesime dell’Amicizia, il dono di Natale da 500 euro agli anziani più soli e in difficoltà (nella Granda ne sono state consegnate circa 150): questa sottoscrizione ha visto 269 cuneesi (+46%) donare 41.251 euro (+36,5%). Anche in questo caso è stato prezioso il contributo economico di Confartigianato.

I cuneesi sono stati in prima linea nel sostenere due sottoscrizioni locali: quella a favore dell’allevatore di Sommariva la cui mandria è stata decimata dal sorgo e quella per il pastore di Lequio Tanaro con decine di pecore sbranate dai lupi. Il presidente di Specchio dei tempi, Lodovico Passerin d’Entreves, ha commentato: «Non siamo stupiti dagli eccezionali numeri delle donazioni arrivate nel 2022 dalla provincia Granda, perché sappiamo quale sia il forte legame che lega la gente di quella terra alla nostra Fondazione. Un legame reciproco che ci ha visti anche pronti a portare aiuto, come è successo nell’alluvione del ’94, in quella dell’Alta Val Tanaro di due anni fa e in decine di altre circostanze “minori”. Una bella storia di un affetto, sempre più forte».

Per quanto riguarda le Tredicesime dell’Amicizia nel loro complesso, è stata un’annata molto proficua che ha permesso di raccogliere risorse per accontentare tutti gli anziani che hanno fatto domanda, presentando una documentazione in linea con i requisiti richiesti: sono stati 2281 in tutto il Nord-Ovest (Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Ponente). Con oltre 5200 donazioni complessive è stato stabilito anche il record di sempre per questa sottoscrizione che, nata 47 anni fa, è la più antica d’Italia.

In partenza per Rvine il generatore che scalderà gli orfani della città

Angelo Conti

Pronto il generatore che Specchio dei tempi, Specchio d’Italia e i volontari AIB Protezione Civile del Polo di San Raffaele Cimena trasferiranno nei prossimi giorni a Rivne, nel nord dell’Ucraina. Si tratta di un maxigeneratore, indispensabile in una città che ha visto le sue centrali elettriche colpite dai missili russi e che ora si trova in gran parte senza luce ed al freddo. Con temperature prossime ai 10 gradi sottozero e con le prime nevicate in atto.

L’intervento di Specchio dei tempi e di Specchio d’Italia è cominciato un mese fa a Rivne con la costruzione di un villaggio destinato ai profughi interni all’Ucraina, dotato di una tensostruttura pesante di 1500 metri quadrati. Ce lo ha chiesto il governatore della città, Oleksandr Tretiak, soprattutto per dare un punto d’appoggio agli oltre cento bambini orfani di guerra che vivono, con non pochi problemi, in città.

Nella tensostruttura troveranno un’area giochi, un’area di distribuzione di indumenti pesanti, un corner con bevande calde dove potranno fare uno spuntino. Tutto questo grazie alla collaborazione fra Specchio dei tempi e Roberto Scalafiotti, l’instancabile animatore del Polo della Protezione Civile di San Raffaele Cimena. Proprio ieri abbiamo raccontato insieme l’operazione di soccorso nel corso di una manifestazione di volontari.

Ucraina, in arrivo temperature polari: pronti ad aiutare

Angelo Conti

Da metà della prossima settimana in Ucraina sono attese nevicate, accompagnate da temperature polari. A Rivnie siamo riusciti a fare in tempo a piazzare la maxi-tensostruttura pensata per i tanti orfani di guerra e per le loro famiglie. In attività anche i villaggi di Leopoli e Cernivci, anche questi sostenuti da Specchio dei tempi e Specchio d’Italia.

Noi in Ucraina ci siamo, da marzo, per aiutare i profughi che, fuggiti da città distrutte, hanno scelto di restare in altre località del loro Paese.

Guerra Ucraina, cosa abbiamo fatto e cosa faremo

Angelo Conti

Il 24 febbraio scoppia la guerra. Il giorno dopo Specchio dei tempi (con Specchio d’Italia) apre un fondo e inizia ad aiutare l’Ucraina. Dopo cinque mesi i numeri raccontano una storia di interventi importanti: 200.000 pasti, 50.000 pacchetti spesa, tre villaggi di profughi, a Mostyska, Lviv e Chernivtsi, 330 tonnellate di cibo, oltre 100 viaggi con camion, bus e minibus. Con il sostegno di 6.793 donatori è stato possibile raccogliere 1,73 milioni di euro.

Il lavoro della Fondazione già a marzo ci permette di avere un quadro preciso. C’è chi vuole uscire dall’Ucraina, scappare dalla guerra, e Specchio organizza autobus che recuperano famiglie al confine polacco e rumeno. Così oltre 500 profughi riescono così ad arrivare in Italia. Ma c’è anche chi vuole restare, chi non vuole lasciare il proprio Paese. La Fondazione intercetta questa esigenza ed è la prima in Italia a costruire un villaggio a Chernivtsi, all’interno dei confini ucraini. Mille metri quadrati di tensostrutture, una mensa, un’area giochi e una zona per la distribuzione di scarpe e vestiti.

Poi la Fondazione trasferisce da Torino due ambulatori mobili, con lo Specchiobus, per far fronte alle emergenze sanitarie. Acquista una cucina da campo, il furgone che la ospita e un minibus a nove posti per lo sfollamento dei profughi. Ogni giorno rifornisce il villaggio di cibo e generi di prima necessità. Poi guarda a Nord allarga i suoi confini di intervento. Prima a Mostyska, qui Specchio dei tempi fornisce al villaggio attrezzature, generatori di elettricità e totem di calore per il prossimo inverno quando le temperature toccheranno i -15 gradi. Quindi sceglie di intervenire a Leopoli, attivando un programma di sostegno per la fornitura dei pasti e per il miglioramento delle strutture di accoglienza.

Allo stesso tempo Specchio dei tempi sostiene anche gli ucraini espatriati che hanno raggiunto l’Italia negli ultimi mesi. Le prime 1.000 famiglie arrivate in Piemonte ricevono, in accordo con il Consolato dell’Ucraina a Torino, 500 euro in contanti per coprire le prime spese. Viene attivato anche il progetto “Forza Mamme Ucraine”, per favorire l’integrazione delle donne single di Torino, arrivate nel Paese con i loro figli. L’iniziativa prevede corsi di italiano, animazione per bambini, consulenze psicologiche, gite per conoscere meglio il territorio e attività sportive nei parchi. Il progetto ha coinvolto 210 madri e 387 bambini.

Adesso, sei mesi dopo l’inizio della guerra, c’è anche chi vuole tornare. Proprio per questo, in collaborazione con l’Ambasciata dell’Ucraina a Roma, ha avviato all’inizio di giugno un intenso programma di rientro a casa dei profughi. Nei primi due mesi partivano da Roma e Torino due allenatori a settimana. Finora sono stati rimpatriati 1.000 ucraini. Il programma di ritorno dovrebbe continuare in autunno.

Come donare per i rifugiati e per i rimpatri

Tutti possono sostenere il rientro in patria delle famiglie ucraine. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per la gente dell’Ucraina”.

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Trecento ucraini già riportati a casa, altrettanti in lista d’attesa

Angelo Conti
La Stampa, 07/07/22

Con la partenza di ieri da piazza Castello sono saliti a 310 i profughi ucraini che Specchio dei tempi ha già aiutato a tornare a casa, offrendo loro il trasporto gratuito sino a Leopoli. Le richieste sono in forte aumento e ci sono almeno altrettanti profughi in lista d’attesa.

Specchio dei tempi organizzerà anche nel prossimo futuro due partenze settimanale da 52 posti, una da Torino ed una da Roma. Si tratta di interventi resi necessari dal fatto che nessun organismo pubblico, a cominciare dalla Protezione Civile, è in grado di rispondere a questa richiesta che sale dai profughi. La gran parte dei quali rientrano in zone del Paese non toccate dalla guerra e dove la vita è sostanzialmente normale.

Le prenotazioni, per quanto riguarda il Piemonte, devono essere effettuate al call center del Consolato di Torino al numero 011 4326700 o via mail a specchiotempi@lastampa.it.

Come donare per i rifugiati e per i rimpatri

Tutti possono sostenere il rientro in patria delle famiglie ucraine. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per la gente dell’Ucraina”.

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Ucraina, cento profughi rimpatriati

Angelo Conti

Con i cento profughi (metà dei quali bambini) partiti su due pullman domenica scorsa da piazza Castello a Torino, è entrato nel vivo il programma di rientro delle fondazioni Specchio dei tempi e Specchio d’Italia a favore degli ucraini che dopo aver trascorso mesi in Italia, ora sentono il desiderio di tornare a casa.

Il progetto prevede nei prossimi giorni partenze anche da Roma e Napoli in sinergia con l’Ambasciata d’Ucraina a Roma. Mentre da Torino le partenze sono state e saranno gestite in stretta collaborazione con il Consolato Ucraino in Piemonte, con il suo staff di volontarie ed interpreti, e con il console Dario Arrigotti.

Come prenotare un posto sui prossimi bus

Le prenotazioni, per quanto riguarda i rifugiati accolti in Piemonte, devono essere effettuate al call center del Consolato di Torino al numero 011 4326700 o via mail scrivendo a specchiotempi@lastampa.it. Il servizio è gratuito ed è sostenuto grazie alle donazioni dei lettori de La Stampa.

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Le storie di chi torna a casa

I profughi, domenica mattina, sono arrivati alla spicciolata di fronte al Teatro Regio dove, con la collaborazione della Polizia Locale di Torino, sono state espletate le formalità di riconoscimento e di imbarco. Molte, moltissime lacrime fra i profughi e le famiglie che li avevano ospitati in questi tre mesi: “Legami forti – ci ha spiegato Alla, 42 anni, da Odessa – che non taglieremo di sicuro, ma che sappiamo si attenueranno, soprattutto se in Ucraina, come speriamo tutti, tornerà presto la pace”.

Tante le motivazioni che spingono gli ucraini a rientrare: una parte ha spiegato che al momento della fuga pensava ad un coinvolgimento nella guerra di tutto il Paese, mentre oggi si combatte su un territorio ben delimitato e comunque in meno di un quarto della nazione. C’è poi il desiderio di riunire famiglie che si sono disgregate: molte donne preferiscono ora avvicinarsi a mariti e fratelli impegnati al fronte.

Per tanti esiste anche un problema di lavoro: piccole attività in crisi per la mancanza dei titolari, posti di lavoro statali e privati a rischio per il prolungarsi dell’assenza, nonostante le leggi che dovrebbero proteggere chi si è allontanato. Qualcuno, fra chi abita nelle zone più vicine ai  combattimenti, ha semplicemente scelto di rischiare, magari andando a vivere nelle campagne adiacenti alle città bombardate. In partenza anche diversi animali, fra cui tre gatti che rientrano a Kiev, la capitale che quasi tutti adesso considerano vivibile. Ai bambini Specchio dei tempi ha offerto giochi, dolciumi ed un libro in italiano/ucraino dono della Adnav Edizioni di Wanda Pandoli Ferrero.

Comunque le si voglia leggere – ha spiegato l’assessore Fabrizio Ricca, in rappresentanza della Regione Piemonte – queste partenze sono un segno positivo. Questa è gente che abbiamo saputo aiutare e rendere più forte. Adesso capace di rientrare nel proprio Paese. Direi che i piemontesi stanno chiudendo un ciclo, cominciato con un’accoglienza generosa e calorosa e che si completa ora offrendo l’opportunità di tornare a casa. Grazie a Specchio dei tempi che ha permesso tutto questo”.

Come donare per i rifugiati e per i rimpatri

Tutti possono sostenere il rientro in patria delle famiglie ucraine. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per la gente dell’Ucraina”.

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Sant’Anna dona un tir di acqua per il villaggio in Ucraina

Comunicato Stampa

Un nuovo gesto solidale di Acqua Sant’Anna per la popolazione ucraina, in questa occasione insieme alla Onlus Specchio dei tempi. Un tir di Acqua Sant’Anna è in partenza dallo stabilimento di Vinadio (CN) per raggiungere il territorio dell’Ucraina, un segno di vicinanza alla popolazione martoriata dalla guerra dove mancano beni di rima necessità come l’acqua potabile.

La Onlus Specchio dei tempi ha decine di progetti attivi a Torino, in Italia e nel mondo, per dare aiuto ad anziani in difficoltà, mamme sole e ragazzi fragili e si attiva rapidamente per sostenere popolazioni vittime di calamità naturali o di eventi drammatici come la guerra. A Cernivci, in Ucraina, Specchio ha costruito un villaggio dove ogni giorno vengono ospitate oltre 1000 persone: famiglie che hanno perso tutto a causa delle bombe, a cui viene offerta accoglienza immediata e un pasto caldo. Da Cernivci è partito l’allarme per la mancanza di acqua potabile, a cui Acqua Sant’Anna ha risposto prontamente.

Un gesto di solidarietà concreto che nell’intenzione dell’imprenditore Alberto Bertone, Presidente e Amministratore Delegato dell’Azienda, porta un aiuto concreto alle migliaia di persone colpite dalla guerra e dimostra nuovamente la sua vicinanza a comunità in difficoltà.

Per le popolazioni ucraine afflitte dalla guerra con la Russia l’acqua è un bene non scontato, una risorsa che scarseggia. Nella drammatica situazione che vivono ogni giorno, queste persone hanno difficoltà a reperire acqua potabile e altri beni di prima necessità. Per noi è un onore e un dovere – afferma Alberto Bertone, Presidente e AD Acqua Sant’Anna – aiutare questi territori donando bottiglie di Acqua Sant’Anna grazie alla collaborazione con Specchio dei tempi. Il nostro più grande successo è sapere di poter dare un aiuto concreto alle persone in difficoltà, in primis a mamme e a bambini.”

“Ringrazio Acqua Sant’Anna e il Presidente Alberto Bertone, sempre vicini a Specchio dei tempi, per la loro grande generosità – dichiara Lodovico Passerin d’Entrèves, Presidente della Fondazione Specchio dei tempi. “Un tir carico di acqua è in viaggio verso l’Ucraina: un importante regalo di immediata utilità per i tantissimi profughi che Specchio sta accogliendo e ristorando nel suo villaggio di Černivci”.

 

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Iniziano i rimpatri dei profughi ucraini: 150 richieste

Angelo Conti

Partirà domenica alle 13 da corso Marconi, il primo mezzo di Specchio dei tempi impegnato nel riportare a casa, in Ucraina, i profughi che sono stati ospitati in questi primi tre mesi di guerra in Piemonte. L’iniziativa rappresenta la risposta alle tantissime richieste (siamo già a circa 150 in appena tre giorni) giunte alla fondazione attraverso il Consolato di Torino.

I rientri avvengono attraverso il confine polacco. I profughi possono raggiungere due diverse destinazioni, a loro scelta: Przemysl da dove potranno proseguire facilmente verso Leopoli e Medyka dove potranno superare a piedi il confine ed essere accolti da parenti ed amici.

La scelta di rientrare è motivata dal fatto che la stragrande maggioranza del territorio ucraino resta estraneo ai combattimenti e, in tutta questa area, la vita scorre in modo sostanzialmente normale. Anche molti ucraini che provengono dalle città bombardate appaiono sempre più orientati a ricevere assistenza nei centri profughi all’interno dell’Ucraina (Specchio dei tempi ne ha aperto uno a Cernivci che assiste circa 1800 persone).

L’area giochi del nostro villaggio a Cernivci

 

Allarmi aerei a Cernivci, ma il nostro villaggio non si ferma

Angelo Conti

Momenti difficili a Cernivci, nel cuore dell’Ucraina, dove Specchio dei tempi e Specchio d’Italia hanno costruito il Villaggio profughi che viene sostenuto da regolari invii di autotreni di viveri e medicinali (oltre 250 tonnellate dall’inizio della guerra). Sono circa 1800 i profughi che vengono assistiti ogni giorno.

Sabato notte a Cernivci ci sono stati continui allarmi aerei per il passaggio di velivoli e missili diretti verso l’area di Leopoli, un’altra zona considerata sino a pochi giorni fa relativamente tranquilla. Non si è dormito sino alle 5 del mattino. I russi stanno infatti cercando di colpire le armi che vengono inviate all’Ucraina su strade e ferrovie che la collegano con Polonia e Romania.

Noi comunque continuiamo nel nostro impegno: oggi è partito infatti il consueto tir settimanale con oltre 40 tonnellate di aiuti.

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Come donare per i profughi della guerra

Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale per la gente dell’Ucraina.

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Abbiamo aiutato mille famiglie ucraine

Angelo Conti
La Stampa, 01/05/2022

Con la consegna, lo scorso pomeriggio, degli ultimi 25 aiuti ad altrettante famiglie ucraine, Specchio dei tempi ha concluso uno dei progetti attivati per l’emergenza profughi: a 1000 famiglie è stato consegnato un aiuto in contanti da 500 euro, per una spesa complessiva di mezzo milione di euro. Nel dettaglio sono state soccorse 605 famiglie a Torino, 260 a Novara, 70 a Cuneo, 62 ad Alessandria e 3 a Savona.

I destinatari degli aiuti sono stati in 985 casi donne e in 15 casi uomini, prevalentemente anziani. In questi gruppi famigliari erano presenti 3247 bambini, con una media di 3,2 bambini. Sono state anche sostenute famiglie molto numerose con punte sino a 9 figli. L’area di provenienza è stata nel 26% dei casi quella di Mariupol, nel 22% Odessa, nel 17% Kiev, nel 12% Kharkiv. Il restante 23% proveniva da altre province, quasi tutte dell’est Ucraina.

La collaborazione con il Consolato

Il progetto è stato realizzato in stretta collaborazione con il Consolato dell’Ucraina a Torino e con il console Dario Arrigotti: un team di volontarie ucraine, tutte da tempo residenti in Piemonte, si è occupato della ricezione delle telefonate di aiuto e di una prima valutazione delle richieste. Lo staff di Specchio dei tempi ha poi curato la convocazione e la consegna degli aiuti appoggiandosi a Torino su Casa Santa Luisa di via Nizza 24 e nelle province sulle redazioni locali de La Stampa, che hanno collaborato mettendo a disposizione locali e servizi.

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Innumerevoli le attestazioni di gratitudine per questa iniziativa: “E’ stato commuovente – spiega il presidente di Specchio, Lodovico Passerin d’Entreves – leggere i messaggi che queste famiglie ci hanno fatto pervenire. Moltissime donne erano fuggite dalle loro case con per mano i bambini ma senza portare via altro. Un primo importante aiuto in contanti ha consentito loro un approccio meno difficile verso un paese sconosciuto. L’assistenza ovviamente continuerà ancora per casi di emergenza o situazioni di particolare gravità”.

Il progetto per le mamme

Specchio dei tempi ha inoltre da subito attivato, con la Cooperativa Crescere 1979, anche il progetto “Forza Mamme Ucraine!” che sta accompagnando l’integrazione a Torino di decine di famiglie attraverso incontri, corsi di italiano, percorsi di conoscenza della città e momenti ludici per i bambini (nella foto sopra, il gruppo in visita al Castello di Pralormo).

Specchio dei tempi e Specchio d’Italia hanno infine realizzato ed aperto, ormai da un mese, con la logistica di Remar Onlus, il Villaggio profughi di Cernivci, nel cuore dell’Ucraina, dove vengono accolti ed assistititi migliaia di profughi che, in fuga dalle città bombardate, non vogliono però lasciare l’Ucraina, cercando riparo in una città relativamente più tranquilla.  Qui Specchio ha acquistato tensostrutture per oltre 1000 metri quadrati, schierato lo Specchiobus con due ambulatori, garantito l’assistenza medica e invia, ogni settimana, un Tir carico di viveri e generi di prima necessità.

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Specchio dei tempi ha sinora raccolto, nel progetto “Per la gente dell’Ucraina”,  1.578.472 euro da 6444 donatori .La sottoscrizione resta ovviamente aperta, anche perché c’è ancora moltissimo da fare, soprattutto nel Villaggio di Cernivci dove forniamo un pasto a 1300 profughi al giorno. 

Come donare per i profughi della guerra

Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale per la gente dell’Ucraina.

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