Il Fantacalcio dona i suoi premi a Specchio: "Vogliamo battere il virus"

Di Paolo Accossato
Pubblicato su La Stampa il 22 marzo 2020

Per una volta i volatili fantamilioni si fanno euro concreti e l’acquisto del tutto virtuale di Cr7 diventa tangibile occasione per fare del bene. A Specchio dei Tempi le donazioni per combattere il coronavirus continuano ad arrivare su specchiodeitempi.org e tra le tante gocce che fanno il mare della generosità degli Italiani ed in particolare dei Torinesi ci sono quelle delle leghe del Fantacalcio, gli esperti del pallone che, orfani della serie A, hanno deciso di indirizzare il montepremi dell’anno per acquistare macchinari, materiali di consumo o dispositivi di protezione individuale.

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SCOPRI TUTTI GLI OSPEDALI AIUTATI DA SPECCHIO

Dei quasi 7 milioni di euro raccolti fin qui da Specchio che li sta impiegando per sostenere decine di ospedali torinesi, 6.795 arrivano da 21 leghe di fantallenatori di tutta Italia anche se per la maggior parte gli aiuti provengono dalla provincia di Torino. Ci sono i 16 ragazzi della Calcetto League, amici di una vita ed ex compagni di calcio a 5. “Quattro di noi sono arbitri nei dilettanti, io faccio l’assistente – dice Andrea Porello – ma nel week-end ci travestiamo da mister. Viviamo nel cuneese e quando ci siamo scoperti un po’ scarsi a calcio ci siamo guardati negli occhi e abbiamo deciso di dedicarci ad un passatempo più da tecnici. Quando abbiamo capito che il campionato si sarebbe fermati per diverso tempo abbiamo trovato logico devolvere il montepremi”. Oppure i dottori di Fantamedicina che giocano dal 2007. Sono cardiologi, anestesisti, medici di ogni specialità oggi in prima linea nella lotta al coronavirus: “Nella nostra chat del fantacalcio – dice Giorgio Quadri – non si parlava di lavoro ma solo di calcio, facevamo le prognosi ai giocatori infortunati. Con il blocco del campionato ci è sembrato naturale metterci in gioco per aiutare gli altri”. Quelli di Fantacalcioga prima dell’emergenza organizzavano manifestazioni di socializzazione culturale, le Feste del Toga e più recentemente il Club del Silenzio, eventi culinari e letterari nei musei di Torino: “Abbiamo lavori diversi ed è il sesto anno che giochiamo insieme al Fantacalcio – dice Giovanni Vitelli – ma ci unisce lo stesso spirito. La nostra donazione vuol significare la speranza di tornare in fretta a riunirsi e riprendere a giocar a calcetto”.

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E poi una infinità di altre storie ritagliate ai margini di fidanzamenti, matrimoni, impegni di lavoro. Come i FantaBosch che prendono il nome dall’azienda per cui lavorano: “Siamo ormai alla quinta edizione. Il fantacalcio ha trasformato un gruppo di colleghi in un gruppo di amici. E’ stato un modo per creare un bell’ambiente all’interno dell’ambito lavorativo, animare le discussioni alla macchinetta del caffè ed infiammare i break delle convention aziendali con ampie sessioni di fantamercato”. O i Desaparehimos o ancora i Fantastyle: “Siamo tutti e 8 dei sorveglianti di FCA Security; abbiamo denominato la lega così perché quando abbiamo iniziato a giocare al Fantacalcio, lavoravamo tutti nella zona del Centro Stile di via Plava. Pochi giorni fa, appena ci siamo resi conto della totale emergenza in cui si trova il nostro paese, ci siamo confrontati e senza un battito di ciglia abbiamo deciso di donare il nostro montepremi. Siamo orgogliosi di aver compiuto questo gesto, anche se non è una grande cifra. Per noi dare un contributo in questo momento di difficoltà dei nostri medici, infermieri e ospedali, era il minimo si potesse fare”. Quelli della Lega Fedelissima tengono a sottolineare che “esistiamo storicamente da più di 25 anni e il nome Fedelissima certifica che c’è un gruppo storico che è presente quasi dall’inizio, da quando avevamo poco più che 20 anni” mentre la Lega Mantracalcio ha fatto l’asta estiva con due ragazzi torinesi collegati in videoconferenza.

PARTECIPA ORA ALL’ASTA

Insomma, il calcio che intreccia la vita. Nelle causali di versamento delle ventuno leghe c’è tutto l’amore per gli altri e il concetto che prevale è quello di “vincere questa partita, la più importante”. Così anche Barbara Bonansea ha voluto ringraziare personalmente in una storia su Instagram i fantallenatori. Barbara ha scelto di appoggiare il progetto con una serie di aste benefiche online su sportabilia.org. La prima, un completino da gioco Nike, autografato dalla campionessa, è stata chiusa a 400 euro. La seconda è ora online qui: in palio l’ultima maglia che Barbara ha utilizzato in  nazionale. Cioè la numero 11 verde di Italia-Nuova Zelanda, Algarve Cup: una partita in cui l’attaccante ha fatto gol e assist. L’ intero ricavato servirà per finanziare le forniture mediche. “Gli ordini sono già partiti e Specchio ha già effettuato le prime consegne. Adesso però c’è bisogno di noi: di me, di te, di tutti quelli che amano il calcio. Vinciamo questa partita, insieme possiamo farcela!”.

COME DONARE
Chi vuole essere con Specchio dei tempi potrà farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare l’applicazione Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “Rete del dono”. Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.