Cresce la povertà a Torino, più 9% le richieste per le Tredicesime

Angelo Conti,
La Stampa, 27/11/2023

Cresce la povertà, ma cresce anche il numero dei donatori. E’ il dato che emerge dalla sottoscrizione lanciata da Specchio dei tempi per le Tredicesime dell’Amicizia, giunte quest’anno alla quarantottesima edizione consecutiva. Anche nel 2023 l’obiettivo è raccogliere 1 milione di euro per aiutare 2000 anziani poveri e soli con un assegno da 500 euro.  Una scalata sempre difficile, che mobilita l’intera città. Quest’anno i segnali della crescente povertà sono evidenti: il numero delle richieste ricevute è salito a 2993 contro i 2751 del 2022, ben 242 in più con  un incremento percentuale di quasi il 9%. Una criticità che è più evidente nel segmento delle associazioni e degli enti (San Vincenzo, Parrocchie, Auser, etc etc) evidentemente alle prese con il lievitare della povertà di base accompagnata anche  dalla minor diponibilità economica del ceto medio, di solito la spina dorsale delle contribuzioni verso le associazioni del territorio. Questo fenomeno trova riscontro anche nelle donazioni già giunte a Specchio dei tempi per le Tredicesime di quest’anno: qui da un lato assistiamo sì ad un aumento del numero dei donatori, passati (al medesimo punto della raccolta) da 916 a 1032, ma anche ad un brusco calo della donazione media, scesa del 16%.

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La lettura di questi dati è semplice: “Ci troviamo di fronte – constata il presidente di Specchio dei tempi, Lodovico Passerin d’Entreves – ad un aumento della povertà riscontrabile sia nella crescita delle domande di aiuto e sia nella minor disponibilità di chi dona. Conforta, però, il netto aumento del numero dei donatori che, a questo punto della raccolta e con un mese ancora davanti, sono già stati 1032 cioè il 12,6% in più dell’anno passato. E’ un importante segnale della fiducia che viene riposta nella nostra fondazione ed uno stimolo a sempre meglio operare”.

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La somma sinora versata a Specchio, circa 553.600 euro, ha permesso di attivare subito le distribuzioni dei voucher che possono essere trasformati in contante presso tutti gli sportelli di Intesa Sanpaolo in Italia.  Man mano che cresce l’incasso vengono effettuate, in tempo pressochè reale, le  nuove distribuzioni. Una parte delle Tredicesime viene inoltre consegnata, come ogni anno, dai giornalisti in pensione de La Stampa che prestano opera di volontariato.  Preziosa anche l’opera dei 50 volontari di Specchio che vengono impegnati nelle registrazioni contabili e nell’accoglienza dei donatori, tutte le mattine presso l’InfoSpecchio di via Madama Cristina 35. Ma il cammino, quest’anno resta difficile, mancano 380.000 euro all’obiettivo finale cioè quel milione di euro che garantirebbe a 2000 anziani un Natale meno triste. E se dovesse arrivare di più, siamo pronti ad aumentare gli aiuti, così da limitare il numero di quelli a cui dovremo forse dire di no.

Come donare:

Per sostenere le Tredicesime dell’Amicizia è possibile donare su www.specchiodeitempi.org

Oppure tramite bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.

O ancora, Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943. Causale: “Tredicesime dell’Amicizia”.

È infine possibile versare di persona all’InfoSpecchio:

  • Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
  • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (lun-ven 9.30-13);
  • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (lun-ven 8.30-12.30/14.45 -17.30);
  • Specchio Point Pinerolo, via del Pino 70 (mer 9-13).

Eventi organizzati per raccogliere fondi da destinare alle Tredicesime sono anche:

Mille visite specialistiche donate da Specchio dei tempi a chi deve attendere troppo

Comunicato Stampa

Per le visite specialistiche c’è chi aspetta un mese, chi aspetta un anno, chi ottiene prenotazioni ancora più in là. La sanità pubblica è in crisi, incapace di reggere i ritmi delle richieste. E se, per chi se lo può permettere, la strada è quella della sanità privata, per tanti altri questa opzione è impossibile, fuori dalle proprie possibilità e spesso significa una vera e propria rinuncia alle cure.  Specchio dei tempi ha così pensato di offrire mille visite proprio a queste persone che, con una situazione certificata dal proprio Isee, non possono spendere. Per fare questo ha convenzionato tre istituti medici: Cellini, Affidea C.D.C., CIDIMU.

Le persone potranno accedere ad una visita gratuita con la prescrizione del medico di base. Il servizio di prenotazione sarà attivo dal 13 novembre,  dal lunedì al venerdì, dalle 14:30 alle 17:30 chiamando il numero 366-6765663 o mandando una mail a millevisite@specchiodeitempi.org . Oppure recandosi all’Infospecchio in via Madama Cristina 35 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13.  Sono necessari, all’atto della prenotazione: tessera sanitaria, impegnativa del medico e ISEE, oltre ad un documento di identità. 

Mille persone avranno così la possibilità di sottoporsi, in tempi brevi, alla visita che è stata loro prescritta, grazie alla totale copertura delle spese da parte di Fondazione Specchio dei tempi.

Per informazioni:
millevisite@specchiodeitempi.org

 

“Forza bimbi!” a Torino: nei quartieri più difficili per aiutare i ragazzi a crescere

Beppe Minello – La Repubblica, 08/11/2023

In realtà problematiche come Barriera di Milano e Lingotto a Torino, piuttosto che a Bari e a Napoli, o a Bastogi di Roma e nella Città Vecchia di Crotone, non riuscire a finire la scuola dell’obbligo è una delle principali cause dell’emarginazione, talvolta della microcriminalità. Un fenomeno che si accentua là dove è maggiore la diseguaglianza sociale. Aiutare questi bambini e ragazzini seguendoli nel doposcuola, coinvolgendoli con le loro famiglie in progetti mirati, sostenerli nel confronto tra loro e con adulti di riferimento, sono ritenute le strategie migliori per sviluppare il pensiero critico e generare opportunità.

Il progetto “Forza Bimbi!” della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, oltre a Torino, è attivo anche a Roma, Bari, Crotone e Napoli. Selezionato da ‘Con i Bambini’ nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e cofinanziato fino al 2025 da un’”Invincibile armata” alla quale Specchio dei tempi partecipa forte dei suoi sostenitori: Giuseppe e Pericle Lavazza, Associazione BeChildren, Fondazione Carlo e Maria Pia Ballerini, Critical Case Srl, oltre a due realtà coperte da anonimato.

Il percorso di crescita che si sta realizzando a Torino, che coinvolge scuole e famiglie, è portato avanti, in Barriera Milano e nella vicina Aurora, da Acmos  e al Lingotto e Borgo Filadelfia, là dove un tempo l’occupazione dell’ex-Moi aveva generato più di un problema, da Lvia. Un centinaio di bambini da una parte, qualcuno di meno dall’altra, più tutte le famiglie e una decina di scuole delle due zone, costituiscono, diciamo, il “core business” delle associazioni che collaborano con Specchio dei tempi e che mobilitano oltre una ventina tra animatori e volontari. In entrambe le realtà, la maggioranza dei bambini è straniera e sia a Nord sia a Sud di Torino il piatto forte è il doposcuola. “Al quale dedichiamo 3 pomeriggi della settimana e il sabato mattina – spiega Carlo Mustaro, referente di Acmos -. Sono momenti importanti che coordiniamo con le 7 scuole nelle quali studiano i bambini”. Al Lingotto “gli Istituti comprensivi ‘Sidoli’ e ‘Pertini’ hanno aderito al progetto di ‘Forza Bimbi’ e gli insegnanti supportano i bambini nello studio anche fuori dall’orario scolastico”, spiega Francesco Miacola di Lvia.

L’importanza dello studio è indubbia, ma a far crescere i ragazzini sono anche le attività ricreative ed educative, “dai giochi collaborativi per imparare a stare insieme a eventi realizzati in concomitanza di date particolari per parlare, ad esempio, di legalità o, ancora, laboratori sulle emozioni: se non si impara a definirle, capirle difficilmente si riuscirà a gestirle” dice il trentenne Carlo Mustaro.  Il coinvolgimento delle famiglie, soprattutto le mamme, è facilitato da incontri su tematiche più urgenti come i permessi di soggiorno, piuttosto che sulla gestione delle bollette, “ma anche – aggiunge Miacola, profondo conoscitore della realtà del Lingotto – con feste come a Carnevale, travestiti con costumi e maschere fatte in casa, o la cena di fine Ramadan con la condivisione di cibo di ogni nazionalità”. Ora che è estate, le scuole sono chiuse, molte famiglie sono tornate in Patria e l’attività si concentra al sabato. “Si può far conoscere il centro di Torino organizzando una caccia al tesoro, magari incontrando qualche personaggio storico in costume o anche solo gironzolando in Barriera di Milano per osservare il quartiere da punti di vista diversi – sorride Mustaro –. Nulla di straordinario perché l’importante è… stare insieme”.

Via Nizza 24 a Torino, colazioni dei poveri anche ogni domenica mattina

Angelo Conti

Le colazioni dei poveri di Casa Santa Luisa sono una consolidata realtà torinese, una piccola icona della solidarietà sorretta dalle suore e dai volontari vincenziani e finanziata e sviluppata da Specchio dei tempi. Da oltre 12 anni la nostra fondazione si fa carico dei costi della colazioni che, in questo lasso di tempo, sono state oltre 500.000. Tradizionalmente le colazioni venivano offerte dal lunedì al sabato, ma non la domenica.

Da qualche settimana, Specchio dei tempi ha colmato questa lacuna e, ogni domenica mattina, lo SpecchioBus sosta (dalle 7,30 alle 9) davanti a via Nizza 24 per distribuire le breakfast-bag che contengono brioches, succhi, frutta ed altri genere di conforto. In questa iniziativa Specchio è supportato, oltre che dai propri volontari. anche dai City Angel che ben conoscono il mondo della marginalità cittadina.

Alcol test volontari tra i ragazzi della movida a Torino

Irene Famà,
La Stampa, 17/09/2023

Lo chiamano binge drinking, “abbuffata di alcolici”. Bevuto un drink, subito un altro. E il sabato sera, in piazza Vittorio, tutti hanno un cocktail in mano. Intorno alle 22 arrivano l’ambulatorio mobile di «Specchiobus» e le pattuglie dei carabinieri. Inizia l’opera di prevenzione sino alle 2 e chi vuole può sottoporsi all’alcol test. Gratuito. In fila molti ragazzi, perlopiù diciottenni che hanno preso la patente da poco. Dopo l’una di notte uno su tre ha il tasso di alcol nel sangue più alto del consentito. Qualche ora prima la media scende del 20%.

L’iniziativa «Un soffio per la vita», organizzata dalla Fondazione Specchio dei tempi in collaborazione con il comando provinciale dei carabinieri, è un progetto di prevenzione per evitare le stragi del sabato sera. Guidare con troppo alcol in corpo è una sfida con il destino. Per sé e per gli altri. I test monouso distribuiti sono stati 1800, centoventisei quelli eseguiti sullo «Specchiobus». Il valore più alto? Unventenne con 1,7. «Il progetto si inserisce in una serie di campagna di sensibilizzazione – aveva spiegato il generale Claudio Lunardo, comandante provinciale dei carabinieri che ha lasciato la città dopo due anni – L’abuso di alcol tra i giovani è un problema sociale. E non si può solo reprimere, ma costruire. Educare alla legalità e al rispetto per sé e per gli altri».

Tutti gli appuntamenti previsti:

  • 16 settembre 2023: Piazza Vittorio Veneto – Torino
  • 23 settembre 2023: Via Reggio
  • 30 settembre 2023: Piazza Santa Giulia
  • 14 ottobre 2023: Piazza Santa Giulia
  • 21 ottobre 2023: Largo Saluzzo – San Salvario

Riparte l’iniziativa “Un soffio ti può salvare la vita”

Riparte “UN SOFFIO TI PUÒ SALVARE LA VITA”, il progetto per contrastare gli incidenti del sabato sera dovuti all’abuso di alcool, nato grazie alla collaborazione dell’Arma dei Carabinieri e della Fondazione Specchio dei tempi.

Dopo gli 11 presidi avvenuti tra marzo e giugno 2023, sono state programmate altre 5 tappe nelle aree della movida torinese. I giovani che lo desiderano possono sottoporsi all’alcool test, così da accertare le proprie condizioni prima di mettersi alla guida.

L’iniziativa vede l’utilizzo dello SpecchioBus, la disponibilità di un medico volontario e di alcool test donati da FederFarma. I Carabinieri garantiscono appoggio logistico e, insieme ai volontari di Specchio, sensibilizzano i giovani sui rischi della guida in stato di ebbrezza, invitandoli a sottoporti al test.

Primo appuntamento per questa sera, dalle ore 22 alle 2.00, in Piazza Vittorio Veneto, per poi raggiungere nelle settimane successive il quartiere Vanchiglia (via Reggio e Piazza Santa Giulia) e poi San Salvario (Largo Saluzzo). Futuri presidi sono in programma anche in altre province piemontesi.

Tutti gli appuntamenti previsti:

  • 16 settembre 2023: Piazza Vittorio Veneto – Torino
  • 23 settembre 2023: Via Reggio
  • 30 settembre 2023: Piazza Santa Giulia
  • 14 ottobre 2023: Piazza Santa Giulia
  • 21 ottobre 2023: Largo Saluzzo – San Salvario

 

Torino Photo Marathon in aiuto degli anziani soli

Poetto Giulia,
La Stampa, 12/09/2023

Nella giornata in cui i granata del Toro e i giallorossi della Roma si sfidano allo stadio Olimpico c’è una terza squadra, quella dei partecipanti alla Torino Photo Marathon, pronta a scendere in campo all’ombra della Mole in maglia color turchese. Il 24 settembre l’undicesima edizione dell’iniziativa promossa dall’associazione culturale REFLEXtribe aggiunge al suo consolidato connubio di passione per la fotografia e valorizzazione del territorio un quid in più, l’impegno sociale.

ISCRIVITI ORA!

Il ricavato delle iscrizioni verrà infatti destinato alle «Tredicesime dell’Amicizia», la storica raccolta della Fondazione La Stampa- Specchio dei tempi che dal 1976 consegna, ogni Natale, 2.000 assegni da 500 euro agli anziani soli e in difficoltà economica. Maglietta, macchina fotografica o smartphone, scarpe comode, curiosità e desiderio di raccontare Torino attraverso i nove temi che verranno svelati nel corso dell’evento: è questo lo starter pack del fotomaratoneta medio. Alle 9 il ritrovo in piazza Castello, alle 10, alle 13 e alle 16 la diffusione, presso il click point di piazza Castello e online, dei temi, tre per volta, con i quali i partecipanti dovranno confrontarsi. Per scattare ci sarà tempo fino alle 23,59 di domenica 24, mentre il termine ultimo per caricare le immagini nell’area riservata del sito sono le 23,59 di martedì 26. Dal giorno successivo la palla passerà alla giuria tecnica, composta da esperti di immagine e di altre forme d’arte, che decreterà i vincitori per ogni tema e le tre migliori serie di nove scatti; previste anche menzioni speciali.

ISCRIVITI ORA!

La Torino Photo Marathon è un evento figlio del proprio tempo che, oltre a restituire un’istantanea della città, si misura con le questioni più attuali e controverse. Sulla pagina Facebook della manifestazione non sorprende leggere una precisazione che fino alla scorsa edizione non si era resa necessaria: «Non sono ammesse immagini generate da IA, ma solo fotografie scattate nell’arco della giornata a Torino. Non ci piace mettere limiti alla creatività e crediamo che si debba sempre sperimentare, anche mescolando le tecniche, ma vogliamo giocare tutti alla pari». Sì alla postproduzione, dunque, ma con giudizio. Tra un’iniziativa che invita a catturare l’essenza dell’«hic et nunc» e la filosofia della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, da sempre abituata a intervenire in tempo zero nelle emergenze, la connessione è evidente.

ISCRIVITI ORA!

«Non è retorica: per noi tutti i partecipanti alla Torino Photo Marathon sono già vincitori, perché con i loro scatti sostengono una campagna, quella delle “Tredicesime dell’Amicizia”, che dal 2019 coinvolge in maniera significativa anche la provincia di Cuneo», racconta Angelo Conti, vice presidente operativo. L’iscrizione alla Torino Photo Marathon ha un costo di 15 euro, comprensivi di pacco gara.

ISCRIVITI ORA!

Torino Photo Marathon è un’iniziativa di:

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Ogni mattina da 11 anni, le Colazioni dei poveri di Specchio a Torino

Angelo Conti
La Stampa, 16/08/2023

Specchio dei tempi sostiene le colazioni dei poveri delle suore vincenziane da ben 11 anni. Dal 2012 ne abbiamo servite 450.000 e la prossima primavera supereremo quota mezzo milione. A Casa Santa Luisa, in via Nizza 24, poco lontano da Porta Nuova ed a due passi da corso Marconi, la speranza passa da una tazza di caffè. È il miracolo delle “Colazioni dei poveri”: ogni mattina alle 7.15 le suore e i volontari della famiglia vincenziana offrono a 150 bisognosi quello che per molti sarà l’unico pasto della giornata. Ogni anno si servono circa 40 mila colazioni e ogni giorno suor Cristina coltiva lo stesso sogno: «Aprire il portone e non trovare più nessuno ad aspettare».

Il refettorio nel centro di Torino, a due passi dalla stazione di Porta Nuova, è uno storico riferimento per i senzatetto della città. Oltre a poter consumare una abbondante colazione possono accedere alle docce, ricevere vestiti puliti, incontrare medici e infermieri. Tutta l’attività è finanziata da Specchio dei tempi e dai lettori de La Stampa. Mentre non mancano preziosi contributi spot di derrate alimentari (grazie a Borello, Ferrero, Lavazza, Reale Mutua…).

Recentemente la fondazione ha anche donato un furgone per il trasporto dei viveri e per le esigenze di assistenza domiciliare ai più poveri. Specchio ha inoltre sostenuto, negli anni, il rifacimento di quattro unità abitative d’emergenza nello stabile di via Nizza 24 (pensato soprattutto per donne e ragazze madri). Poi i lavori alla tettoia per il cortile (apprezzata in estate ma anche d’inverno), i nuovi servizi igienici, le nuove docce e persino un contributo per la biblioteca (molti senza dimora amano leggere). Anche durante il Covid le suore e i volontari non si sono mai fermati. Ogni giorno tutti insieme offriamo un aiuto concreto, anche un supporto psicologico e una vicinanza fraterna a quelli che qui vengono fraternamente chiamati “amici”. Fanno con noi un pezzo di strada verso un’autonomia, economica ed abitativa, che resta l’obiettivo finale.

Da settembre Specchio avvierà un programma di assistenza sanitaria ed un servizio di “colazioni bag” che verrà attivato ogni domenica mattina.

Il nostro terzo doposcuola torinese, attivo nel quartiere Madonna di Campagna

Angelo Conti

Specchio dei tempi ha ben chiaro che il recupero dei quartieri più difficili della città passa attraverso la vicinanza verso i ragazzi. Una vicinanza che comincia dai doposcuola gratuiti, primo passo verso una formazione migliore ed una maggior consapevolezza civica. Forte di questa convinzione, da anni Specchio sostiene i doposcuola di via Pio VII (Lingotto, area ex Moi) e di via Cimarosa (Barriera di Milano).

Ora tocca a Madonna di Campagna, più precisamente a via Quincinetto 11, nei locali dell’Oratorio della Parrocchia Sant’Antonio Abate. Destinatari dell’offerta i bambini delle scuole primarie del territorio (soprattutto scuole Parri, Nosengo e Vian). L’attività estiva si concluderà questo fine settimana per riprendere martedì 29 agosto, tre volte la settimana sino all’inizio delle scuole, poi tutti i giorni. In collaborazione con la cooperativa Equilibrismi.

“La Stampa è con voi”: tra ospiti e dibattiti di martedì alle Ogr ci saremo anche noi

Bernardo Basilici Menini,
La Stampa, 21/03/23

“La Stampa è con voi”, dopo un tour attraverso tutte le province del Piemonte, approda a Torino per la sua ultima tappa. Un’intera giornata di confronto e incontro con i lettori che da oltre 150 anni sfogliano le pagine del giornale per sapere (e capire) cosa succede nel mondo. Tra sei giorni, martedì 27 giugno, il tour sbarca con un doppio appuntamento al Binario 3 delle Ogr di corso Castelfidardo, alle 10, 30 e alle 17: un’intera giornata per approfondire e confrontarsi sui temi del momento con il direttore Massimo Giannini, che dialogherà con il pubblico e risponderà alle domande dei lettori. Previsto un lungo panel di interventi, con le interviste dei vice direttori Andrea Malaguti, Federico Monga e Marco Zatterin, che dialogheranno con i protagonisti del territorio e le firme del giornale.

Ci saranno Alberto Cirio, presidente della Regione, e Stefano Lo Russo, sindaco di Torino che parteciperanno a un faccia a faccia in cui si parlerà dei principali temi che riguardano il territorio. Sempre guardando alla sfera politica e istituzionale, prevista anche la presenza di Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente. E poi figure di primissimo piano del mondo economico-finanziario, sempre legate al territorio: come Francesco Profumo, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, e Fabrizio Palenzona, presidente della Fondazione Crt che si incontreranno anche loro in un faccia a faccia; e poi il numero uno di Iren Luca Dal Fabbro, e di Massimo Tononi, presidente di Banco Bpm.

Il palcoscenico sarà anche degli editorialisti del giornale, da Elsa Fornero (ex ministra, professoressa di Economia), ad Alessandra Paola Ghisleri, direttrice di Euromedia Research fino ad Antonella Viola, biologa e divulgatrice. Infine Piero Chiambretti, uno dei volti torinesi dello spettacolo e della televisione più noti nel panorama italiano.

Noi di Specchio dei tempi, fondazione del quotidiano torinese, saremo presenti alla kermesse con un banchetto dove vi racconteremo dei nostri progetti e raccoglieremo eventuali donazioni.

La partecipazione per il pubblico è libera e gratuita fino ad esaurimento posti, previa registrazione. Per iscriversi bisogna utilizzare il link https://eventi-live.gedidigital.it/

In aiuto di Giuseppina che assiste il marito dimenticato dall’Asl

Beppe Minello,
La Stampa. 14/05/23

Se avete un anziano non autosufficiente in casa vi riconoscerete nel calvario di Giuseppina Fabrizio. Sei anni fa, il marito Salvatore Giuffrida, è entrato nel tunnel prima del Parkinson e quindi dell’Alzheimer. Oggi, ottantaduenne, non è più in grado di fare nulla. Lui, che per tutta la vita è stato un apprezzato artigiano tappezziere conosciuto da tutti nella casa all’inizio di corso Palermo, dev’essere accudito come un bambino. Un dramma che la signora Giuseppina, 70 anni, affronta, se mai è possibile, con il sorriso sulle labbra. Che la tiene, ogni notte, sveglia fino alle 5 del mattino («Non posso lasciarlo bagnato nel letto e, verso le 2, lo lavo e lo cambio») e che le scansiona il resto delle giornate sempre uguali: in piedi alle 9, un caffè, e via in bagno per rilavare e vestire l’uomo con il quale ha condiviso gli ultimi 50 anni di vita. Poi è il momento delle medicine, della colazione e, con un occhio all’amato Salvatore, della preparazione del pranzo. E poi c’è la visita al gabinetto, particolarmente laboriosa e che porta via un’altra ora. Un riposino e se la fortuna assiste e porta il figlio Riccardo o Paola, l’altra figlia, in corso Palermo, ci scappa una passeggiata in carrozzella che solo il robusto Riccardo riesce a far entrare nell’ascensore e a spingere in modo da superare i tanti ostacoli lungo la Dora e all’ombra della «Nuvola» Lavazza.

Una carrozzella comprata usata perché quella fornita dall’Asl è arrivata mesi dopo la richiesta ed è, essendosi aggravate le condizioni di Salvatore e aumentate le sue esigenze, ormai superata. Così com’è inadeguato il letto, pure quello fornito dall’Asl (in ritardo, ovvio), che da mesi dev’essere sostituito con un modello azionato elettricamente dimodoché Giuseppina non si debba spaccare
la schiena («Veramente, ho già la sciatica…») ogni volta che aiuta il marito a sollevarsi per appoggiarlo sulla carrozzina. In casa Giuffrida si attende anche un sollevatore per aiutare Salvatore a scendere dal letto: è latitante anche lui da mesi. L’assistenza pubblica, che in teoria è un genio e pensa a tutto, prevede, in questi casi, anche l’invio, per alcune ore a casa del nonno non autosufficiente, di assistenti in grado di aiutare l’infermo e pure i suoi parenti nel disbrigo delle faccende di casa. Ottimo. Ma come spesso accade, tra la teoria e la pratica c’è un abisso. E così, dopo la carrozzina, il letto e il sollevatore, concessi ma mai arrivati, anche gli assistenti sodali sono rimasti sulla carta.

La signora Giuseppina che non vuole nemmeno sentire parlare di RSA, versione moderna dell’ospizio, non ha potuto e saputo fare di meglio che attingere ai magri risparmi e, come già accaduto con la carrozzina, pagarsi lei, ogni tanto, qualcuno in grado di aiutarla con Salvatore. E poi, chiedere aiuto. Specchio dei Tempi le ha consegnato un immediato aiuto economico ed ha subito inserito Salvatore nel progetto «Forza Nonni», per dare un sostegno continuativo alla vita famigliare: borse della spesa, colf, disponibilità per interventi di emergenza. Il paradosso è che il call center al quale si rivolgono per sollecitare letti, carrozzine, sollevatori è lo stesso call center che li rimprovera, minacciando di azzerare la pratica la qual cosa li obbligherebbe a rifare tutto da capo, perché non hanno ancora restituito il letto e la carrozzina vecchi: «Ma come faccio a ridarli indietro? Dove lo metto Salvatore?». E gli assistenti? «Sollecitiamo anche lì, ma solo una volta sono riuscita a parlare con un essere umano». E com’è andata? «A inizio gennaio abbiamo telefonato e ci è stato risposto: “Abbiamo chiuso dicembre e ora iniziamo gennaio”. Abbiamo allora chiesto quando avremmo dovuto ancora attendere. Ci hanno risposto che non ci siamo solo noi…».

Come donare per gli anziani come Salvatore

Tutti possono sostenere “Forza Nonni”. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Forza Nonni”.

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Adolescenti, è emergenza alcol “Cocktail e vino per sentirsi grandi”

Irene Famà,
La Stampa, 15/05/23

Alice, 15 anni, beve per sentirsi grande. «Con uno spritz in mano è più facile fare conoscenza». Marco,14 anni, le bottiglie di liquore le ha nascoste sotto il letto del collegio. A decine. Una sfida al sistema, «un modo per essere accettato dagli amici». O almeno così ha spiegato agli insegnanti che l’hanno scoperto. Francesco, 19 anni, guidava ubriaco. Ha demolito due auto, è salvo per miracolo. Maria, 13 anni, ha iniziato a comprarsi le birre da sola durante la pandemia. Da lì non ha più smesso. «Mi aiutano a interagire con le persone. Mi sento più bella, più interessante», ha confessato ai terapeuti che l’hanno seguita nel percorso di disintossicazione. E poi c’è quel tredicenne che l’altra sera, fuori dalla discoteca Moya, è svenuto, in coma etilico, dopo una festa a base di cocktail di ogni genere.

L’abuso di alcol tra i giovani assume sempre più i contorni di un’emergenza. «Abusatori periodici», così li definiscono gli esperti. Bevono per superare la timidezza, per sfida, per esibizione. Per farsi vedere. Soprattutto le ragazze, spiega Ivana De Micheli, la presidente di Acat Torino Centro. «Da anni andiamo nelle scuole a spiegare le gravi conseguenze del consumo di alcol, eppure nemmeno vi immaginate quanti giovani arrivano nei pronto soccorso della città in coma etilico». Con loro i genitori, «che invece di chiedere aiuto, spesso negano l’evidenza». In Italia, ogni anno, ci sono circa 800mi1a persone che accusano «disturbi dall’uso di alcol» e, nelle strutture specializzate per affrontare le dipendenze ne arriva appena il 10 per cento. «In questo momento noi abbiamo una settantina di persone in terapia, seguite da cinque gruppi di sostegno», continua De Micheli. Adulti e giovani. Le regole ci sono: vietato vendere alcol a chi ha meno di sedici anni. Eppure in pochissimi, dal bancone, chiedono i documenti prima di servire un cocktail. «Le norme dovrebbero essere più stringenti – è l’appello degli esperti – Gli alcolici dovrebbero essere vietati sino ai 21 anni perché distruggono le cellule cerebrali innescando una sessantina di patologie collegate». La questura, nell’ultimo anno, ha denunciato quattro titolari dei locali e chiuso due discoteche perché somministravano cocktail e birre e vino ai più piccoli.

Il camper di Specchio dei tempi, insieme ai carabinieri, si ritrova nelle zone della movida, dove ci sono gli “spritz comunitari”, dieci a quindici euro, per fornire alcol test gratuiti e prevenire le stragi del sabato sera. Tra gli adolescenti, il lockdown ha peggiorato le cose: i ragazzi che hanno iniziato a bere a casa, di nascosto, per passare il tempo. Anche per questo al Mauriziano, un anno fa, è stato inaugurato il primo Centro Alcologico di Torino. Un day hospital dedicato a persone con Disturbo da Uso di Alcol (DUA). In Piemonte sono stati 185 ingressi in pronto soccorso di minori sotto i 17 anni. Adolescenti, con diagnosi attribuibili all’alcol. E in 350, trai 18 e i 24 anni, sono arrivati in evidente stato di intossicazione alcolica. L’équipe medica del Centro è coordinata da Fabrizio Bert professore di Igiene e vice presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, dove, lo scorso anno, è stato inserito il corso di Alcologia: «L’obiettivo è quello di formare dei professionisti che intercettino subito le potenziali situazioni a rischio e le prendano in carico perché, ora come ora, questa figura è carente».