Sisma Siria e Turchia: già inviati i primi aiuti a Gaziantep

Angelo Conti

Sono già oltre 2.000 le donazioni giunte a Specchio a favore delle popolazioni turche e siriane colpite dal sisma di lunedì mattina. Raccolti più di 150 mila euro.

Intanto, la nostra Fondazione e Remar hanno deciso di trasferire da Cernivci in Ucraina a Gaziantep in Turchia una cucina mobile. In Ucraina verrà sostituite da una cucina stanziale. Il mezzo è già partito e sta viaggiando: dovrà percorrere oltre 2300chilometri con notevoli difficoltà previste per il tratto finale.

Altre iniziative verranno attivate nelle prossime ore in base alle necessità che ci segnaleranno i volontari di Remar SoS che collaborano con noi.

 

Come donare per il terremoto di Siria e Turchia

Si può donare dalla pagina Terremoto Turchia e Siria con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesa Sanpaolo. Oppure tramite il conto corrente postale n. 1035683943. Nella causale “Terremoto Siria Turchia”. E’ anche possibile versare presso l’InfoSpecchio di via Madama Cristina 35, tutte le mattine dalle 10 alle 13, presso l’Ufficio Abbonamenti de La Stampa, in via Lugaro 15 o presso Reale Mutua Agenzia Principale, piazza Castello 113.  I versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.

Info: 

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Consegnati 273mila euro: solidarietà reale per gli alluvionati marchigiani

Il Resto Del Carlino,
2/02/23

La tragedia dell’alluvione nelle Marche del settembre 2023 non poteva lasciare insensibile la fondazione che si è immediatamente attivata per raccogliere donazioni attraverso i suoi giornali e le sue radio. Insieme alla fondazione gemella Specchio d’Italia è stato così possibile raccogliere 273.328 euro.

Di questi 208.755 da 977 donazioni di privati e 64.573 euro messi a disposizione, con fondi propri, direttamente dalle due fondazioni interessate. La scelta è stata quella di intervenire immediatamente a favore di cinquanta piccole attività commerciali ed agricole, individuate attraverso un bando.

Successivamente, ultimate la raccolta, è stato deciso di promuovere un’azione per sostenere i sogni di venti giovani marchigiani residenti nei comuni alluvionati che hanno ricevuto somme variabili a seconda della necessità e alla complessità dei loro progetti di studio o di lavoro.

Mercoledì 1 febbraio,  nella sala multimediale del chiostro di sant’Agostino a Cantiano, la Fondazione ha incontrato i ragazzi vincitori del bando “Realizza il tuo sogno”. È stata l’occasione per ascoltare i progetti e condividere, tutti insieme, le loro speranze.

Un clima di profonda commozione ha accompagnato sia le parole di quelle attività che sono ripartite dopo l’evento calamitoso sia di alcuni dei venti ragazzi che hanno partecipato al bando risultando vincitori che hanno raccontato il loro progetto per la promozione e lo sviluppo del territorio dove vivono, quello delle aree interne.

Significative le parole del sindaco di Cantiano Alessandro Piccini che ha richiamato e preteso le attenzioni delle istituzioni, Governo e Regione, affinché siano celeri le tempistiche dei ristori al fine di evitare la desertificazione del territorio dopo l’evento del 15 settembre 2023.

 

Continuano i rimpatri, oggi partiti in 52 da Roma per Leopoli

Angelo Conti

Specchio dei tempi, ormai da quasi tre mesi, sta aiutando centinaia e centinaia di profughi ucraini a tornare a casa. Si tratta di persone che torneranno ad abitare in Ucraina lontano dalle zone di guerra (in circa l’80% del paese non ci sono combattimenti e la vita scorre in modo quasi normale).
Fra i profughi che rientrano, anche fra quelli partiti stamattina da Roma che vedete nella foto, ci sono moltissimi bambini che tornano a frequentare la scuola nel loro paese. La frequenza nelle scuole italiane per quasi tutti si è rivelata molto difficile per evidenti problemi di lingua: la totalità dei profughi parla ucraino e russo, ma non l’inglese e tanto meno l’italiano.
Noi accanto ai profughi ucraini ci siamo ancora, anche attraverso il sostegno di tre campi profughi interni all’Ucraina, a Cernivci, Leopoli e Mostyska. Qui, ogni giorno, assistiamo sino a 2000 persone.

100 mila euro alle piccole attività dei comuni alluvionati

Angelo Conti

Specchio dei tempi e Specchio d’Italia aiuteranno 50 piccole e piccolissime attività agricole, commerciali, ricettive e turistiche dei comuni alluvionati delle Marche con un contributo immediato di 2000 euro ciascuno. Completato ieri il sopralluogo nell’area colpita, le fondazioni sono ora al lavoro per definire i dettagli del bando che verrà lanciato entro tre/quattro giorni. L’obiettivo è quello di scegliere i vincitori e di consegnare  gli aiuti alle piccole attività entro la prima decade di ottobre.  Così da sostenere l’immediata ripresa della vita di questi comuni, oggi ridotti a lande spettrali e desolate, con seri rischi di spopolamento.   La procedura di accesso al bando sarà particolarmente semplice, così da non gravare di impegni chi ha già tanto sofferto. Tutti possono sostenere il bando con delle donazioni che consentiranno di aumentare il numero delle piccole imprese da beneficiare. Basterà scrivere nella causale dei versamenti “Per le imprese alluvionate”. Le altre risorse, quelle sul fondo “Marche”,  saranno invece destinate a rispondere ai bisogni delle famiglie che hanno patito gravi danni all’interno delle abitazioni. La raccolta ha toccato ieri sera 112.000 euro.

Si può donare sul sito specchioditalia.org con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia Onlus codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056 oppure con bollettino postale sul conto corrente postale numero 1051722237 intestato a Fondazione Specchio d’Italia. Causale: “Per le Marche“. Tutti i versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili. Info: specchiotempi@lastampa.it; info@specchioditalia.org; tel. 011.6568376.

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Centinaia di donazioni per le Marche, aiuti già prossima settimana

Angelo Conti

Centinaia di donazioni nelle prime 24 ore della sottoscrizione aperta da Specchio d’Italia. La generosità degli italiani ha risposto con slancio all’appello che sale dai comuni marchigiani colpiti dall’alluvione di giovedì. Fra i tanti versamenti online, molti sono accompagnati da una frase di incoraggiamento. Dal “tornerà il sole e sarete più forti di prima” di Giuseppe al “un abbraccio da Torino” di Ivana, ai tantissimi “non siete soli”. Donazioni giunte da tutta la penisola: da Bolzano a Taranto, da Genova a Trapani. Un forte esempio di solidarietà.

Già a metà della prossima settimana, una volta dimensionata la risorsa disponibile, Specchio d’Italia sceglierà dove e come effettuare i suoi interventi. Nel giro di una decina di giorni contiamo di evidenziare gli obiettivi e iniziare a distribuire gli aiuti.

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Con Specchio d’Italia accanto agli alluvionati delle Marche

Angelo Conti

La Fondazione Specchio d’Italia, nostra gemella, che si occupa dei progetti su tutto il territorio nazionale, ha lanciato una sottoscrizione in favore delle popolazioni colpite dall’alluvione nelle Marche. 

Al dolore per i tanti, troppi morti, si aggiungono i danni che nei comuni di Senigallia, Barbara, Ostra, Trecastelli e Sassoferrato appaiono già ingenti ad una primissima valutazione. Mentre le famiglie che hanno avuto la casa devastata dalle furia dei torrenti Misa, Sentino e Nevola sono centinaia.

Così Specchio d’Italia (che raccoglie l’esperienza di Specchio dei tempi, la fondazione già vicinissima alle Marche dopo il terremoto di 6 anni fa con la costruzione di tutte le scuole e della palestra di Arquata del Tronto) ha deciso un immediato stanziamento di 10.000 euro a cui si aggiungeranno le donazioni che tutti possono effettuare per sostenere le comunità colpite da questo dramma.

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Gli interventi saranno effettuati nel tempo più breve possibile, come sempre.

Intanto, centinaia di donazioni nelle prime 24 ore della sottoscrizione aperta da Specchio d’Italia. La generosità degli italiani ha risposto con slancio all’appello che sale dai comuni marchigiani colpiti dall’alluvione di giovedì. Fra i tanti versamenti online, molti sono accompagnati da una frase di incoraggiamento. Dal “tornerà il sole e sarete più forti di prima” di Giuseppe al “un abbraccio da Torino” di Ivana, ai tantissimi “non siete soli”. Donazioni giunte da tutta la penisola: da Bolzano a Taranto, da Genova a Trapani. Un forte esempio di solidarietà.

Già a metà della prossima settimana, una volta dimensionata la risorsa disponibile, Specchio d’Italia sceglierà dove e come effettuare i suoi interventi. Nel giro di una decina di giorni contiamo di evidenziare gli obiettivi e iniziare a distribuire gli aiuti.

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Riaperta la “Specchio dei tempi” di Arquata: buon anno ragazzi!

Angelo Conti

Anche i bambini di Arquata del Tronto, il comune pesantemente terremotato 6 anni fa con 51 morti, tornano a scuola. Ad accoglierli la scuola dell’infanzia , la primaria e la media, tutte realizzate, insieme alla palestra, in tempi rapidissimi dalla Fondazione Specchio dei tempi ( 11 mesi le scuole, meno di 2 anni anche la palestra).

Quest’anno s’è registrata una crescita dei bambini dell’infanzia mentre, alle primaria, è stato scongiurato il pericolo di una sempre antipatica pluriclasse. In tutto, nel plesso scolastico che porta il nome di Specchio dei tempi, entrano quest’anno 100 bambini e ragazzi: 14 all’infanzia, 65 alla primaria e 21 alle medie. Ai ragazzi, ai docenti che ormai sono soprattutto amici, ed al dirigente scolastico Sergio Spurio con cui l’intesa è sempre perfetta, un forte abbraccio ed un arrivederci a presto..

Gli orfani di Mariupol dopo quasi due mesi rientrano in Ucraina

Elisabetta Rosso

Sono le 12 e il pullman di Specchio dei tempi è fermo in piazza Castello. Ventuno ragazzi e ragazze aspettano, con i loro zaini enormi, sopra ci sono scritti i loro nomi con il pennarello nero. Trainano  grosse valige piene di tutto quello che sono riusciti a portare con sé prima della fuga. Ania è riuscita a scappare con Simba, un gattone bianco con il collare rosso rubino. Katia stringe forte a sé tre bambole di pezza, Omar un orsetto sgualcito.

Sono ragazzi tra i 10 e i 18 anni. Tutti orfani. “Ivan ha perso la mamma durante la guerra”, racconta Daniel, interprete dei ragazzi. Lavorava in un ospedale pediatrico a Mariupol, un giorno sono entrati i russi e hanno sparato a tutti. Anche a lei. “Era il 4 aprile, il compleanno di Ivan, non ha visto tornare sua mamma, e lí ha capito”. Sasha invece ha cominciato a parlare di nuovo da poco. È rimasta 45 giorni in un bunker di Mariupol con le bombe che spaccavano il silenzio. “È l’ultima che abbiamo recuperato prima di fuggire, ha 11 anni ed è ancora molto spaventata”, continua Daniel.

Dopo una fuga nel cuore dell’Ucraina, tra ponti spezzati, sotto il rimbombo dei fucili alle spalle, a luglio riescono ad arrivare in Italia. Grazie a una rete solidale trascorrono due mesi distanti dalla guerra, una vacanza per giocare, svagarsi, allontanarsi da tutto quell’orrore. Ora rientreranno in Ucraina, non nel loro orfanotrofio, che è occupato dai militari russi. “È stata trovata una zona sicura vicino a Leopoli”, spiega Daniel, ” rimarranno lí. Ricomincia la scuola e hanno voglia di tornare tra i banchi e recuperare un po’ di normalità, nel loro Paese”.

Cominciano a salire sul pullman, in mano hanno dei pacchetti di carta, dentro ci sono quaderni, pennarelli, giochi, auricolari, caramelle. Regali della fondazione Specchio dei tempi per il viaggio. Si accende il motore. Ania sorride. “Anche se c’è la guerra, casa è sempre casa”, dice.

Come donare per i rifugiati e per i rimpatri

Tutti possono sostenere il rientro in patria delle famiglie ucraine. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per la gente dell’Ucraina”.

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Novara-Leopoli, tra i profughi partiti anche una donna con 10 figli

Filippo Massara
La Stampa, 29/08/22

La loro casa è rimasta in piedi, però Mariupol è ormai una città fantasma. Oksana e i suoi dieci figli si trasferiranno quindi sulle montagne ai confini con la Moldavia, il più lontano possibile dai russi. «L’Italia ci ha accolto con amore, ma la nostra terra è l’Ucraina e i bimbi devono andare a scuola» racconta la donna mentre sale sul pullman che li condurrà a Leopoli. Ieri mattina (lunedì 29) è partito dall’autostazione di Novara il terzo bus con a bordo i profughi che hanno chiesto di raggiungere il proprio Paese dopo sei mesi trascorsi in fuga all’estero.

Il viaggio di almeno 20 ore è stato organizzato con il sostegno della fondazione «Specchio dei tempi» de La Stampa e della Fondazione Comunità Novarese per una cinquantina di rifugiati ospiti da marzo in alloggi messi a disposizione in maniera temporanea da cittadini e associazioni del territorio. Tra gli ucraini che hanno spinto per tornare indietro attraversando l’Europa fino al confine c’è anche la famiglia numerosa scappata all’inizio della guerra da una delle zone più devastate dall’aggressione, quella del teatro bombardato.

«Mariupol era una splendida città sul mare – dice Oksana -. Non so se la rivedremo. I russi hanno distrutto tutto e non sappiamo per quanto ancora proseguirà la guerra. Speriamo solo che arrivi presto la pace e la libertà per il nostro popolo e le sue nuove generazioni, che meritano un futuro di giustizia e speranza». Prima di partire, la donna scambia le ultime parole con padre Yuriy Ivanyuta, il sacerdote e punto di riferimento per la comunità ucraina a Novara. Intanto i piccoli, di età tra 3 e 15 anni, salutano alcuni dei professionisti e volontari che si sono presi cura di loro nel delicato processo di integrazione e inserimento in una nuova realtà.

Uno dei bambini è l’unico figlio biologico di Oksana, gli altri nove nati da nuclei disagiati e in affidamento alla donna. Per lei e i suoi piccoli è stata allestita nel Vercellese una vera e propria rete di solidarietà che ha coinvolto i servizi sociali dei Comuni, l’associazione Don Luigi, la Pro loco e la parrocchia di Prarolo e la cooperativa «Nuova assistenza». «Senza il loro supporto, non so proprio come avremmo potuto fare – ammette Oksana -. Ci siamo messi in fuga senza sapere dove andare, mentre mio marito veniva chiamato a combattere. All’inizio è stata davvero dura, poi grazie all’aiuto di tante brave persone ce la siamo cavata. Ora è arrivato il momento di tornare».

Laura Ceraso, educatrice della «Nuova assistenza», spiega che «la preoccupazione principale di Oksana era l’istruzione. In primavera alcuni dei suoi ragazzi hanno potuto seguire le lezioni in didattica a distanza e noi abbiamo organizzato corsi base di italiano in parrocchia. Stavamo completando le procedure per iscrivere i figli alle scuole della nostra zona per il nuovo anno, ma lei ha deciso di partire quando è arrivata l’informazione che a settembre anche in diverse aree dell’Ucraina avrebbero riaperto gli istituti. Questi mesi non sono stati facili – prosegue Ceraso – soprattutto quando si è trattato di affrontare questioni burocratiche. Però ce l’abbiamo messa tutta e ci siamo affezionati tanto alla famiglia».

Il marito di Oksana ha intanto concluso il periodo da militare. Attende la moglie e i figli all’arrivo, poi si trasferiranno nell’alloggio promesso dallo Stato per i connazionali che aderiscono a questi programmi contro la diffusione del disagio sociale.

Come donare per i rifugiati e per i rimpatri

Tutti possono sostenere il rientro in patria delle famiglie ucraine. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per la gente dell’Ucraina”.

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Rientrano in Ucraina per l’inizio della scuola 26 orfani

Angelo Conti

Tornano a casa domani, con un pullman di Specchio dei tempi, i 26 orfani di Mariupol ospitati in questi mesi a Castellamonte. Alle 12 partiranno da Piazza Castello a Torino alla volta di Cracovia, tappa verso Leopoli dove giovedì torneranno a scuola.

“Abbiamo voluto aiutare questi orfani, alcuni dei quali hanno perso i genitori nei combattimenti, a prendere distanza dalla guerra, farli svagare, divertire, giocare. Una vacanza a tutto tondo, arte, cultura e territorio” racconta Roberto Falletti, direttore dell’associazione Memoria Viva. La parrocchia dei SS. Pietro e Paolo di Castellamonte, il 9 luglio, ha aperto le porte a 26 orfani tra gli 8 e i 14 anni. L’oratorio si è trasformato nella loro nuova casa. Sono state costruite camerette da due posti nella palestra, l’estate ragazzi è diventato un momento di gioco e svago insieme ai bambini di Castellamonte.

“Straordinaria l’accoglienza di Don Angelo Bianchi, insieme a lui abbiamo cercato di portare un po’ di luce nelle vite di questi bambini. È stato possibile anche grazie a una forte collaborazione sul territorio. Dalla fondazione Specchio dei Tempi, che ci ha supportato sin dall’inizio, al gruppo dirigenti Fiat. E poi la Regione Piemonte e l’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco di Torino e Cuneo”, sottolinea Falletti.

I ragazzi di Mariupol rientreranno in Ucraina, ma non nel loro orfanotrofio di Mariupol, che è occupato dai militari russi. “Il vescovo di Kharkiv ha indicato una struttura vicino a Leopoli, in una regione non toccata dagli eventi bellici e molto lontana dall’area dei combattimenti, dove potranno essere accolti”, spiega Falletti. Il primo settembre, infatti, riaprono le scuole, “gli orfani hanno voglia sia di riprendere a studiare, sia di respirare di nuovo l’aria di casa”.

Con i 26 bambini di Mariupol salgono a 1200 i profughi ucraini rimpatriati gratuitamente dalle fondazioni Specchio dei tempi e Specchio d’Italia, con partenze settimanali da Torino, Roma e Novara.

Come donare per i rifugiati e per i rimpatri

Tutti possono sostenere il rientro in patria delle famiglie ucraine. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per la gente dell’Ucraina”.

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