Ugo Nespolo

Mostra di Ugo Nespolo a Imperia promossa da Specchio dei tempi

Mercoledì 4 settembre, alle 18:30, alla Galleria del Castello in piazza San Francesco 3, a Imperia, è previsto un evento promosso dalla Fondazione Specchio dei tempi con il patrocinio del Distretto Nordovest di Fidapa Bpw (le sezioni di Imperia, Sanremo e Ventimiglia).

Si tratta di una visita guidata alla mostra personale di Ugo Nespolo dal titolo “E se fosse un vento pop?“, inaugurata il 31 agosto e che sarà ospitata nella Galleria imperiese fino al 21 settembre.

L’iniziativa benefica prevede appunto la visita guidata accompagnata da un aperitivo a buffet, al costo di 20€, il cui ricavato andrà a sostenere le Tredicesime dell’Amicizia anche in Liguria. La Galleria donerà a Specchio dei tempi un quadro che verrà poi messo all’asta.

Per informazioni e prenotazioni si può telefonare al 366 463 3245.

Federica Porro, titolare della Galleria del Castello, è entusiasta: “Ho aperto la Galleria del Castello con mio marito 4 anni fa, per farlo diventare anche un luogo di condivisioni, dove poter organizzare eventi. Oggi finalmente il nostro sogno diventa realtà. Iniziamo con una firma prestigiosa, quella di Ugo Nespolo, uno dei massimi esponenti dell’arte contemporanea. Una mostra per dialogare con la città, un evento inedito per Imperia. Ci saranno diversi eventi collaterali, tra cui quello di beneficienza a favore di Specchio dei tempi, organizzato da Fidapa”.

Spiega la presidente della sezione Fidapa di Imperia, Laura Amoretti: “Ringraziamo Silvia Moglia, la presidente del distretto Nordovest, che promuove l’evento. Siamo felici: rientra nel tema nazionale Cultura del rispetto ed è seguito dalla vicepresidente del distretto, Raffaella Panizzi. Abbiamo coinvolto la sezione di Sanremo, presieduta da Gabriella Imperlini, e quella di Ventimiglia, presieduta da Ingrid Biancardi. Fa inoltre piacere che questa mostra di valore dell’artista Ugo Nespolo si svolga nella Galleria d’arte di una nostra concittadina, la maestra d’arte Federica Porro”.

La storia di Guglielmo e l’aiuto di Specchio dei tempi

M. Martinengo

Una vita interessante, piena di idee, iniziative, progetti e curiosità, quella di Guglielmo Keller.

Gli adulti – meglio, i giovani degli anni 70 – ricordano certamente una sua creatura, il cinema Studio Keller di Madonna di Campagna: film di qualità in una sala di quartiere, diventata poi, per una breve stagione, “prima visione”. A cancellare gli sforzi fatti e a rivoluzionare l’intero settore sarà la tragedia del cinema Statuto.

Keller, 84 anni, nato tecnico elettronico, oggi partecipante entusiasta al progetto di Specchio dei tempi Forza Nonni!, per decenni ha vissuto di amore per cinema e dintorni, pioniere e sperimentatore. A cominciare, in particolare, dall’intuizione di portare in Italia il “super proiettore” Eidophor, che Rai, Fiat e organizzatori di grandi eventi noleggiavano da Keller per dare al pubblico una qualità di visione e di effetti straordinaria per l’epoca.

In parallelo, Keller realizzava in quegli anni lontani – e spera di rifarlo oggi, con l’associazione che ha fondato – un progetto di educazione a tutto campo per le scuole elementari (attraverso il cinema, s’intende).

Come spesso accade, però, chi vive intensamente a volte dimentica un po’ sé stesso e le esigenze che si manifesteranno nella terza età.

La pensione oggi non mi consente nemmeno di comperare il necessario”, dice Keller, che qualche tempo fa, dopo aver ricevuto la Tredicesima dell’amicizia di Specchio, che ogni Natale dona a oltre duemila anziani torinesi soli un po’ di serenità, ha incontrato il progetto Forza Nonni!. “Sono contento – racconta – dei contatti con i volontari, mi fa piacere e mi aiuta il pacco di generi alimentari che ricevo ogni due settimane, così come è un grosso regalo il servizio di pulizia in casa. Partecipare a Forza Nonni! trasforma le nostre giornate”.

Antonio

La storia di Antonio e l’aiuto di Specchio dei tempi

Giancarlo Zattoni

“Ho sempre apprezzato le canzoni di Al Bano. La sua musica rappresenta la felicità della mia terra e il ricordo dei miei cari, così amati e così perduti. Ero l’ultimo di cinque figli. Ora sono solo, non ho più nessuno.”

Antonio è un arguto signore di 84 anni, originario di Canosa di Puglia. “Mio padre era maresciallo dei carabinieri. L’ho perso a sei anni per una brutta malattia. Mi voleva un bene infinito. Da allora è stata mia madre ad avere cura di me. Fu lei a farmi iscrivere al Politecnico di Torino. Mi voleva ingegnere.”

Gli occhi diventano lucidi mentre racconta la sua storia. Vive di una modesta pensione di invalidità e dell’aiuto della Fondazione Specchio dei tempi che lo segue attraverso il programma Forza Nonni!: “Che soddisfazione poter pagare le bollette grazie alla Tredicesima dell’Amicizia! Ricevere la spesa, l’aiuto di una colf e l’ascolto paziente di una volontaria.”

Lo incontriamo alla Barriera di Lanzo, confine tra Torino e Venaria, in un alloggio di edilizia popolare non lontano da dove un tempo si trovava il vecchio casello del dazio. “Sono ambizioso e mi sono sempre posto obiettivi elevati. Ho lottato di continuo, ma ora che vivo in ristrettezze apprezzo in particolar modo il sostegno e la vicinanza di Specchio dei tempi che contribuisce a garantirmi una vita serena e dignitosa.”

La sorte ha lastricato l’esistenza di Antonio di continui ostacoli, costringendolo a “ricalcolare il percorso” rimodulandone di volta in volta l’intensità degli obiettivi. “Ho un piede torto dalla nascita, un’invalidità congenita che mi ha impedito di entrare in guardia di finanza pur avendo vinto un concorso a Roma”. Nonostante la frustrazione Antonio non si arrende, neppure quando abbandona gli studi universitari non potendone sopportarne i costi. “Sfruttando il mio acume e la mia convincente comunicativa intrapresi la carriera di consulente assicurativo che mi permise di raggiungere una discreta stabilità”.

Investe tutti i risparmi nell’acquisto di una villetta in un comune della prima cintura torinese. “Ero così felice che mi innamorai della donna sbagliata che, dopo un lungo periodo di convivenza, mi abbandonò impossessandosi dei miei beni.” Il tinello, dove Antonio ci riceve, è allegro e accogliente: adorno di foto di una dolce amica, di quadri naïve e di modellini di navi. È a tutti loro che il suo sguardo si rivolge per ricevere l’affetto e la comprensione di cui sente il bisogno mentre sgrana il rosario di tante amarezze.

“Questo è il modellino di cui vado più fiero: rappresenta il Bounty, riproduzione del vascello che subì il celebre ammutinamento. Mi è costato nove mesi di lavoro. L’ho realizzato anni fa prima di perdere la vista dell’occhio destro per la caduta della retina.” Prima di lasciarci Antonio si rivolge ai donatori per ringraziarli e pregarli di continuare a sorreggere gli anziani che necessitano di un’assistenza assidua: “Quando lo sguardo è rivolto al futuro mi sento rassicurato dal loro slancio di affetto e di generosità”.

Aiutaci a continuare la nostra missione di supporto quotidiano a chi, come Antonio, ne ha più bisogno. Dona ora.

Carla_Forza_Nonni!

Intervista a Carla: grazie a Forza Nonni! non sono sola

Giancarlo Zattoni

“Nel considerare la mia avventura umana solo ora mi rendo conto di quanta fermezza io sia stata capace per custodire la mia vita e quella dei miei cari.”

Carla è nata a Rivoli nel 1938. Ci racconta la sua storia nel cucinino dalle pareti color arancio della sua modesta abitazione. È una degli anziani fragili e bisognosi di cui ha cura la Fondazione Specchio dei tempi attraverso il programma Forza Nonni!.

“Sono cresciuta senza un padre. Ho passato 13 anni della mia adolescenza in un collegio gestito dalle suore vincenziane a Bene Vagienna dove con mia madre eravamo sfollate a causa dei bombardamenti su Torino. Sono cresciuta in fretta. Le suore erano severe ma giuste: mi hanno dato l’istruzione, la formazione ma soprattutto le cognizioni, il know-how si direbbe oggi, per affrontare qualsiasi situazione della vita.”

A vent’anni Carla lascia il collegio e ritorna a Torino dando inizio alla sua storia che la porterà a prestare servizio in molte famiglie come colf.

“Sono ipovedente dalla nascita e mingherlina, ma in collegio ho affinato una grande abilità nel ricamo e nello sbrigare le faccende di casa.”

Nel 1963 sposa Giovanni che lavora come lattoniere. Comprano i mobili con le cambiali e si sistemano in un alloggetto subito rallegrato dalla nascita di tre bambine.

Dopo una lunga malattia Giovanni si spegne nel 1983 e Carla si ritrova ad accudire da sola le sue creature. Non si perde d’animo. Gli impegni si moltiplicano ma, con molti sacrifici, riesce a tenere ben salda la barra del timone della sua famiglia.

Nel 2008 le viene assegnato un alloggio popolare nella zona di Porta Palazzo, il mercato di Torino, dove l’incontriamo.

Ciò che mi sta più a cuore è la presenza telefonica quotidiana di un volontario che mi ascolta e mi conforta come un amico

“Devo ringraziare una mia vicina se ho scoperto l’impegno di Specchio dei tempi per gli indigenti. Percepisco la sola pensione di reversibilità di mio marito e arrivare a fine mese con 700 euro è un’impresa. È stato un regalo inatteso essere inserita nel programma Forza Nonni! che rappresenta un sostegno indispensabile e gratuito: la spesa, il ritiro di un farmaco, le pulizie, gli interventi di riparazione, e a fine anno un aiuto economico per pagare le bollette grazie alla Tredicesima dell’Amicizia. Ma ciò che mi sta più a cuore è la presenza telefonica quotidiana di un volontario che mi ascolta e mi conforta come un amico. Spero che sempre più bisognosi possano disporre di questo servizio e ringrazio ogni giorno i benefattori che con le loro generose donazioni lo rendono possibile abbracciando gli anziani più poveri.”

Nel salutarci la mano di Carla sfiora una vecchia foto che la ritrae in occasione della prima comunione: “È un ricordo del 1945. Assomigliavo a Shirley Temple.”

Fermento in Langa 2023: la festa di fine estate di ItaliaSquisita al Birrificio Agricolo Baladin

Comunicato stampa

Piozzo (Cuneo), lunedì 11 settembre 2023, ore 19. Un evento imperdibile per chi ama la musica d’autore, la grande cucina contemporanea e la birra artigianale. In una delle zone enogastronomiche più importanti al mondo, le Langhe piemontesi, ItaliaSquisita ritorna con la nuova festa di beneficenza di fine estate “Fermento in Langa 2023”, all’interno dell’immaginifico Birrificio Agricolo Baladin a Piozzo (CN), insieme al patron Teo Musso e una schiera di professionisti dell’alta ristorazione italiana.

L’evento inizierà con l’aperitivo in concerto, grazie alla performance musicale del rinomato jazzista Enrico Rava che si esibirà con Diego Borotti, saxofono tenore e soprano, Nicola Muresu, contrabbasso ed Enzo Zirilli, batteria. La tromba e il flicorno di Enrico Rava faranno rivivere “Il Concerto Ritrovato”, suonato per la prima volta nel pub Le Baladin di Piozzo, nel 1998. A fine concerto poi, attorno alle 20:30, andrà in scena l’evento gourmet.

In diversi e peculiari luoghi del birrificio, l’executive chef Christian Meloni Delrio e tutti i professionisti dell’alta cucina si alterneranno in un itinerario goloso per gli ospiti tra le “isole del gusto” in cui si potrà assaggiare un grande menù che si ispirerà al tema della birra e delle fermentazioni. Una grande festa in cui una trentina tra cuochi Michelin, pizzaioli e panificatori gourmand, pasticcieri della migliore tradizione torinese e piemontese si alterneranno in modo diffuso all’interno del Baladin Open Garden, in differenti corner, per far degustare piccoli assaggi di grandissima cucina a tutto il pubblico presente. Una degustazione unica della migliore cucina contemporanea italiana, tra piatti simbolo della nostra cultura gastronomica e ingredienti di pregio, pizze e nuove creazioni da parte di cuochi dal Piemonte, Lombardia, Toscana e Liguria, in compagnia di innumerevoli birre artigianali, bibite e cocktail.

Luppolo, profumi di alta cucina, spazi agricoli di tendenza, cuochi e pasticcieri all’opera, e soprattutto una raccolta fondi benefica per la Fondazione Specchio dei Tempi. L’equivalente della cifra incassata verrà devoluta per sostenere il progetto “Tredicesima dell’amicizia”.

 

Informazioni utili:

Il costo della serata è di € 80. Comprende l’ingresso al concerto e all’offerta gourmet (bevande incluse).
Per acquistare il pass di ingresso è stato attivato un servizio di acquisto online qui

Domobianca, sei chef per le “Tredicesime dell’Amicizia” di Specchio dei tempi

La Stampa, 27/07/2023
 Ivan Fossati

Torna l’alta gastronomia alla Baita Motti del Lusentino, con un abbinamento tra eccellenze del gusto e beneficenza. E’ stato completato il cast per la terza edizione di «Chef in quota», la manifestazione dedicata alla cultura del cibo e del vino lanciata a Domobianca e che ogni anno si presenta sempre con idee nuove. Nelle prime due occasioni era stato uno solo l’ospite esterno al territorio, questa volta si triplica tenendo come base la montagna e spaziando da Aosta alla valle di Flemme, per ricongiungersi sul Lago Maggiore e insieme salire all’Alpe Foppiano, a metà delle piste da sci della stazione Domobianca 365.

Il menu sarà molto articolato anche nella fase «pre» e «post» cena, e ogni piatto sarà abbinato a un vino. Ecco la squadra degli chef, partendo da chi arriva da più lontano: Alessandro Gilmozzi di «El Molin» di Cavalese (Trento), Paolo Griffa del «Caffè Nazionale» di Aosta, Davide Brovelli del «Sole» di Ranco (Varese), Simona Benetti del «Battipalo» di Lesa (Novara) e poi gli ossolani Andrea Ianni della «Trattoria Vigezzina» di Trontano e Matteo Sormani della «Walser Schtuba di Riale» (Formazza). Gilmozzi e Griffa sono stellati e il trentino è anche presidente dell’autorevole associazione di categoria «Ambasciatori del gusto».

Adesso la data, da segnare subito sul calendario: l’appuntamento è per lunedì 18 settembre, a partire dalle 19 quando si potrà salire in seggiovia (il viaggio è di pochi minuti, ma è comunque disponibile un’alternativa a quattro ruote per chi non ama gli impianti a fune) e iniziare il percorso gastronomico con un aperitivo sulla terrazza, in compagnia di buona musica, in attesa di sedersi a tavola, dove il servizio scatterà puntuale alle 20,30. Anche il menu è ormai pronto, ma rimane riservato ancora qualche giorno, così come la lunga lista dei vini (non solo piemontesi) che accompagneranno le singole portate. La partecipazione alla cena costa 150 euro a persona e buona parte del ricavato (saranno ridotte al minimo le spese contando sulla collaborazione di molti partner e di alcuni sponsor) andrà alla Fondazione La Stampa-Specchio dei Tempi per sostenere il progetto delle «Tredicesime dell’amicizia».

Si tratta di aiuti (di 500 euro ciascuno) distribuiti tra novembre e dicembre ad anziani soli o comunque in difficoltà economiche. Un piccolo sostegno in vista del Natale per consentire anche a chi è stato messo a dura prova dalla vita di concedersi un panettone, una giacca nuova, un regalo da mettere sotto l’albero per i nipoti. Nulla è banale in un momento in cui le nuove povertà avanzano, e più sostegni arriveranno più Specchio dei tempi potrà distribuire «Tredicesime dell’amicizia» anche nel Verbano Cusio Ossola.

E’ infatti possibile contribuire a questo nobile progetto anche senza partecipare a «Chef in quota» (molti non riusciranno a esserci perché i posti a tavola solo limitati a 120 e la richiesta è sempre molto alta), ma versando direttamente alla Fondazione. Per il momento le prenotazioni non sono ancora aperte: a dare il via libera si attende di completare il programma in tutti i dettagli.

Scopri il progetto “Tredicesime dell’Amicizia” 

Specchio dei tempi da 10 anni contro l’Alzheimer

Beppe Minello 

Il Comune di Torino sostiene, ma il dato non è recentissimo, di seguire circa “5 mila malati di Alzheimer”: La Regione, e anche qui i dati sono poco aggiornati, dichiara di averne “in carico 60 mila in tutto il Piemonte”. La realtà assodata è che, per rimanere in città, esistono solo tre Cdcd (Centro disturbo cognitivo e demenze) ospitati all’Amedeo di Savoia, al Martini e alle Molinette, in grado di valutare i disturbi neuro cognitivi, tra cui l’Alzheimer. Tre centri per 800 mila persone di fronte a una malattia che, secondo gli esperti, è destinata a colpirne il doppio entro due decenni e che nel 2030 potrebbe contare, a livello mondiale, 82 milioni di persone. Ed è da questi numeri che si sviluppa l’impegno di Specchio dei tempi a sostegno dei malati e delle loro famiglie, un impegno che è cresciuto negli anni, sino alla creazione di tre Alzheimer Caffè, in tre diversi quartieri della città. L’Alzheimer, infatti,  non colpisce solo l’ammalato, le cui cellule del cervello degenerano creando danni irreversibili nel linguaggio, nel ragionamento, nella memoria, ma anche i famigliari che gli vivono accanto. “Per avere un quadro realistico del peso che questa malattia ha sulla società, bisogna moltiplicare per tre il numero dei malati accertati. E quindi, se in Italia sono circa 1,5 milioni, gli italiani ostaggio dell’Alzheimer sono 4,5 milioni” dicono i medici.

Ma quale aiuto riceve una famiglia quando il Cdcd accerta il disturbo neuro cognitivo di qualche caro? Poco. Anzi, pochissimo. E tutto è lasciato alla buona volontà del primario e dei sanitari che si trovano anche a fare i conti con risorse scarsissime. Per fare cosa? Ad esempio, corsi di stimolazione cognitiva  per il malato ma, soprattutto, gruppi di ascolto per aiutare, sorreggere anche psicologicamente i “caregiver”, cioè chi, in famiglia, deve seguire il paziente. Per dire. A Torino esiste un solo centro diurno a gestione mista (assistenza e sanità), in via Valgioie, dove i famigliari di un malato di Alzheimer possono affidare per alcune ore il parente malato e trovare un momento di sollievo. Ma in via Valgioie possono accudire solo 16 ammalati al giorno!

Ecco, in questo quadro drammatico, s’inserisce l’iniziativa della Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi che, ormai da anni, finanzia l’iniziativa degli “Alzheimer caffé” che fanno capo all’associazione Asvad,  che dal 1995 ha erogato migliaia di ore di assistenza gratuita con iniziative per sostenere psicologicamente e ascoltare le famiglie dei malati, alla loro formazione e informazione. Attività che offrono aiuto e contrastano l’isolamento dei parenti dei malati, dando loro un sostegno morale. Gli “Alzheimer caffè” sono in tutto il Piemonte e tre a Torino: il più antico è nato in via Virle e s’è poi spostato in via Luserna di Rorà e, ora, in piazza Massaua. Gli altri due sono in corso Vercelli e via Rubino. Il progetto è coordinato dallo psicologo psicoterapeuta Davide GalloOgni “Caffè” offre ai partecipanti stimolazioni cognitive a caregiver e assistiti che possono partecipare anche a tutti gli incontri. Sono sempre 30-40 persone per volta. Oltre a gruppi per la gestione dello stress, sostegno domiciliare e un laboratorio musicale, si tengono lezioni di “Pet therapy” con i professionisti dell’Associazione Aslan, che con Specchio dei tempi, operano pure nelle case di riposo, nelle scuole e con i pazienti oncologici di Candiolo.  I malati e soprattutto i loro famigliari sono seguiti a distanza con telefonate settimanali di controllo, di sostegno psicologico, invio di materiale ludico ricreativo, video per attività domiciliari, training di stimolazione cognitiva. Tutte cose previste dal Piano Demenze nazionali di sostegno alle famiglie che però, è senza fondi.

Il progetto Asvad sta in piedi grazie a Specchio dei tempi, alle donazioni delle famiglie toccate dal problema Alzheimer e al 5 per mille. “Ma purtroppo non è un problema solo di scarse risorse – riflette il dottor Davide Gallo -. L’Alzheimner è una malattia cronica e visti i numeri delle persone coinvolte ci dovrebbe essere un sistema, una rete simile a quella oncologica che, in Piemonte, è un’eccellenza. Per i malati, significherebbe essere curati seguendo lo stesso protocollo in ogni angolo della regione, con una rete di monitoraggio coordinata. Invece, i tre Cdcd di Torino non sono nemmeno in rete tra loro e dell’unico centro diurno abbiamo detto…”

Chi vuole sostenere l’impegno di Specchio dei tempi in aiuto delle famiglie colpite da questo dramma può farlo qui: DONA ORA

 

La Fondazione CRC sostiene il progetto Forza Nonni!

Angelo Conti

Anche la Fondazione CRC sostiene il progetto Forza Nonni! di Specchio dei Tempi.

Con una donazione di 4.000 euro renderà possibile, già dai prossimi giorni, l’inserimento di altri due anziani cuneesi nel progetto che prevede una attenta assistenza agli anziani over 80 più fragili e più soli che possono contare su due spese al mese recapitate a casa, sulla presenza di una colf per 4 ore complessive ogni mese, su un’assistenza online da parte di volontari dell’associazione, su un pronto intervento in caso di problemi domestici, su una assistenza psicologica ed, a Natale, sulla Tredicesima dell’Amicizia da 500 euro.

Saliranno così ad una decina gli anziani cuneesi assistiti tutto l’anno da Specchio dei Tempi attraverso Forza Nonni!

Torna la pet therapy per i malati di Alzheimer

Angelo Conti

Lo staff di Specchio dei tempi è, in questi giorni, concentrato sull’Ucraina, ma ovviamente continuano tutte le nostre molteplici attività. Così – dopo la lunga pausa per Covid – nelle scorse settimane è ripresa la pet therapy destinata ai malati di Alzheimer. Conduttori e cani di Aslan hanno animato una seduta dei Caffè Alzheimer dell’Associazione Asvad. Presenti 5 malati di Alzheimer, ognuno di loro accompagnato da un caregiver.

Grazie a Antonia Tarantini ed a Simona Martini. E un grazie speciale alla dolce Patch. L’attività dei Caffè Alzheimer di Asvad è finanziata da Specchio dei tempi.

L’Alzheimer Caffè arriva anche in piazza Massaua

Beppe Minello

Già dal nome, “Alzheimer Caffé”, risulta evidente l’obiettivo di un progetto che prova ad umanizzare un dramma che sconvolge migliaia di famiglie – dati ufficiali non ne esistono: il Comune di Torino sostiene di seguire circa 5 mila casi, la Regione parla di 60 mila in tutto il Piemonte – alle prese con un congiunto colpito dalla forma più comune di demenza degenerativa.

La Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi è dunque in prima linea a fianco dell’associazione ASVAD a cui fa capo il progetto degli Alzheimer Caffé. Che sono tre e sono luoghi dove accogliere malati e loro parenti per far loro incontrare i professionisti, dai medici agli avvocati, dai fisioterapisti agli infermieri, che rappresentano i tantissimi fronti di una guerra che, spesso, i parenti dell’ammalato si trovano ad affrontare in solitudine.

La notizia è che il caffè più antico, nato in via Virle un decennio fa, spostatosi poi in via Luserna di Rorà, ha cambiato ancora sede ed è ora in piazza Massaua 17, ospitato nei locali della Circoscrizione nell’ex stabilimento Venchi, dove il progetto coordinato dallo psicologo psicoterapeuta Davide Gallo, ha già ripreso l’attività due pomeriggi al mese come le altre due sedi di corso Vercelli e via Rubino.

Ogni Caffé affronta problematiche diverse e insegna stimolazioni cognitive a caregiver e assistiti che possono partecipare anche a tutti gli incontri. Sono trenta, quaranta persone alla volta seguite a distanza con telefonate settimanali di controllo, di sostegno psicologico, invio di materiale ludico ricreativo, video per attività a domicilio, training di stimolazione cognitiva.

Possono apparire cose straordinarie, ma è solo ciò che prevede il Piano Demenze nazionale di sostegno alle famiglie che però è senza fondi.

In 80 all’UniTre Torino per l’incontro sulle Fake News

Angelo Conti

Quasi ottanta persona (30 in presenza ed una cinquantina da remoto) hanno seguito ieri pomeriggio l’incontro sul tema “Fake News, come difenderci” organizzato da Unitre Torino Metropolis, in collaborazione con Fondazione Specchio dei tempi, nella sede di via Garibaldi.

Accolti da Massimo Aimone, i relatori hanno potuto introdurre brevemente l’attività di Specchio dei tempi per poi entrare nel tema del pomeriggio. A tutti i partecipanti in presenza è stato consegnato un kit informativo sulle attività della fondazione. Grazie a Paola Farnia e ad Enrica Balzarini di Crescere 1979 .

Vco, le Tredicesime dell’Amicizia a 31 anziani

Cristina Pastore,
La Stampa, 06/01/2022

Alle 12 Tredicesime dell’Amicizia finanziate da «Chef in quota», per questo Natale la Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi è riuscita ad aggiungerne altre 19. In tutto sono state 31 le buste per nonni e nonne del Vco. Sono state consegnate ai Consorzi per i servizi sociali di Domodossola, Verbania e Omegna che hanno provveduto a farle avere ai beneficiari. Il vice presidente operativo della Fondazione Angelo Conti e Anastasia Sironi (che per Specchio dei tempi segue gli aspetti organizzativi e amministrativi legati ai progetti in Piemonte), hanno incontrato i responsabile del Ciss. A Domodossola, nella sede di via Mizzoccola, sono stati accolti dalla consigliera Raffaella Zoldan, dalla referente dell’Area sociale Sonia Manini, dall’educatrice Arianna Barboni e dall’assistente sociale Elisa Magistris. Tutte donne che ogni giorno intervengono con competenze professionali e sensibilità ad alleviare il disagio di tanti che faticano a provvedere a se stessi.

«Da 40 anni sono una lettrice de La Stampa – ha detto Zoldan – e la rubrica di Specchio dei tempi, che dà voce a chi molto spesso non ne ha, è uno spazio in cui ritroviamo i valori che condividiamo nell’impegno quotidiano della nostra attività».

La consigliera del Ciss Ossola ha sottolineato come l’emergenza Covid abbia fatto esplodere situazioni di bisogno e come il caro bollette in arrivo andrà ad abbattersi su tanti già in difficoltà, con condizioni fisiche e psicologiche peggiorate dopo due anni di pandemia.

Le Tredicesime dell’Amicizia sono nate negli Anni Settanta con assegni da 30 mila lire per aiutare anziani soli e in ristrettezze economiche a comperare il carbone per la stufa. Allora, come oggi, le spese di riscaldamento sono un problema che in parecchi non riescono ad affrontare. «Per noi – ha aggiunto Zoldan – è molto importante questo segno di vicinanza di una realtà tanto presente in Piemonte. Oggi riceviamo nel segno della reciprocità, certi che il nostro territorio vorrà dare una sua risposta a questa attenzione di Specchio dei tempi».

Proprio per poter mettere in campo sinergie su progetti condivisi, Conti e Sifoni hanno anche incontrato la commissaria di Fondazione Cariplo Francesca Zanetta e la segretaria generale della Fondazione Comunitaria del Vco Federica Corda.

Per questo Natale Specchio dei tempi ha assegnato in Piemonte 2.200 Tredicesime dell’Amicizia per un valore di 1,2 milioni, raccolti attraverso la rete dei lettori de La Stampa. Le iniziative della Fondazione torinese ora si stanno estendendo a livello nazionale con le iniziative di «Specchio d’Italia».

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