Fermento in Langa 2023: la festa di fine estate di ItaliaSquisita al Birrificio Agricolo Baladin

Comunicato stampa

Piozzo (Cuneo), lunedì 11 settembre 2023, ore 19. Un evento imperdibile per chi ama la musica d’autore, la grande cucina contemporanea e la birra artigianale. In una delle zone enogastronomiche più importanti al mondo, le Langhe piemontesi, ItaliaSquisita ritorna con la nuova festa di beneficenza di fine estate “Fermento in Langa 2023”, all’interno dell’immaginifico Birrificio Agricolo Baladin a Piozzo (CN), insieme al patron Teo Musso e una schiera di professionisti dell’alta ristorazione italiana.

L’evento inizierà con l’aperitivo in concerto, grazie alla performance musicale del rinomato jazzista Enrico Rava che si esibirà con Diego Borotti, saxofono tenore e soprano, Nicola Muresu, contrabbasso ed Enzo Zirilli, batteria. La tromba e il flicorno di Enrico Rava faranno rivivere “Il Concerto Ritrovato”, suonato per la prima volta nel pub Le Baladin di Piozzo, nel 1998. A fine concerto poi, attorno alle 20:30, andrà in scena l’evento gourmet.

In diversi e peculiari luoghi del birrificio, l’executive chef Christian Meloni Delrio e tutti i professionisti dell’alta cucina si alterneranno in un itinerario goloso per gli ospiti tra le “isole del gusto” in cui si potrà assaggiare un grande menù che si ispirerà al tema della birra e delle fermentazioni. Una grande festa in cui una trentina tra cuochi Michelin, pizzaioli e panificatori gourmand, pasticcieri della migliore tradizione torinese e piemontese si alterneranno in modo diffuso all’interno del Baladin Open Garden, in differenti corner, per far degustare piccoli assaggi di grandissima cucina a tutto il pubblico presente. Una degustazione unica della migliore cucina contemporanea italiana, tra piatti simbolo della nostra cultura gastronomica e ingredienti di pregio, pizze e nuove creazioni da parte di cuochi dal Piemonte, Lombardia, Toscana e Liguria, in compagnia di innumerevoli birre artigianali, bibite e cocktail.

Luppolo, profumi di alta cucina, spazi agricoli di tendenza, cuochi e pasticcieri all’opera, e soprattutto una raccolta fondi benefica per la Fondazione Specchio dei Tempi. L’equivalente della cifra incassata verrà devoluta per sostenere il progetto “Tredicesima dell’amicizia”.

 

Informazioni utili:

Il costo della serata è di € 80. Comprende l’ingresso al concerto e all’offerta gourmet (bevande incluse).
Per acquistare il pass di ingresso è stato attivato un servizio di acquisto online qui

Domobianca, sei chef per le “Tredicesime dell’Amicizia” di Specchio dei tempi

La Stampa, 27/07/2023
 Ivan Fossati

Torna l’alta gastronomia alla Baita Motti del Lusentino, con un abbinamento tra eccellenze del gusto e beneficenza. E’ stato completato il cast per la terza edizione di «Chef in quota», la manifestazione dedicata alla cultura del cibo e del vino lanciata a Domobianca e che ogni anno si presenta sempre con idee nuove. Nelle prime due occasioni era stato uno solo l’ospite esterno al territorio, questa volta si triplica tenendo come base la montagna e spaziando da Aosta alla valle di Flemme, per ricongiungersi sul Lago Maggiore e insieme salire all’Alpe Foppiano, a metà delle piste da sci della stazione Domobianca 365.

Il menu sarà molto articolato anche nella fase «pre» e «post» cena, e ogni piatto sarà abbinato a un vino. Ecco la squadra degli chef, partendo da chi arriva da più lontano: Alessandro Gilmozzi di «El Molin» di Cavalese (Trento), Paolo Griffa del «Caffè Nazionale» di Aosta, Davide Brovelli del «Sole» di Ranco (Varese), Simona Benetti del «Battipalo» di Lesa (Novara) e poi gli ossolani Andrea Ianni della «Trattoria Vigezzina» di Trontano e Matteo Sormani della «Walser Schtuba di Riale» (Formazza). Gilmozzi e Griffa sono stellati e il trentino è anche presidente dell’autorevole associazione di categoria «Ambasciatori del gusto».

Adesso la data, da segnare subito sul calendario: l’appuntamento è per lunedì 18 settembre, a partire dalle 19 quando si potrà salire in seggiovia (il viaggio è di pochi minuti, ma è comunque disponibile un’alternativa a quattro ruote per chi non ama gli impianti a fune) e iniziare il percorso gastronomico con un aperitivo sulla terrazza, in compagnia di buona musica, in attesa di sedersi a tavola, dove il servizio scatterà puntuale alle 20,30. Anche il menu è ormai pronto, ma rimane riservato ancora qualche giorno, così come la lunga lista dei vini (non solo piemontesi) che accompagneranno le singole portate. La partecipazione alla cena costa 150 euro a persona e buona parte del ricavato (saranno ridotte al minimo le spese contando sulla collaborazione di molti partner e di alcuni sponsor) andrà alla Fondazione La Stampa-Specchio dei Tempi per sostenere il progetto delle «Tredicesime dell’amicizia».

Si tratta di aiuti (di 500 euro ciascuno) distribuiti tra novembre e dicembre ad anziani soli o comunque in difficoltà economiche. Un piccolo sostegno in vista del Natale per consentire anche a chi è stato messo a dura prova dalla vita di concedersi un panettone, una giacca nuova, un regalo da mettere sotto l’albero per i nipoti. Nulla è banale in un momento in cui le nuove povertà avanzano, e più sostegni arriveranno più Specchio dei tempi potrà distribuire «Tredicesime dell’amicizia» anche nel Verbano Cusio Ossola.

E’ infatti possibile contribuire a questo nobile progetto anche senza partecipare a «Chef in quota» (molti non riusciranno a esserci perché i posti a tavola solo limitati a 120 e la richiesta è sempre molto alta), ma versando direttamente alla Fondazione. Per il momento le prenotazioni non sono ancora aperte: a dare il via libera si attende di completare il programma in tutti i dettagli.

Scopri il progetto “Tredicesime dell’Amicizia” 

Specchio dei tempi da 10 anni contro l’Alzheimer

Beppe Minello 

Il Comune di Torino sostiene, ma il dato non è recentissimo, di seguire circa “5 mila malati di Alzheimer”: La Regione, e anche qui i dati sono poco aggiornati, dichiara di averne “in carico 60 mila in tutto il Piemonte”. La realtà assodata è che, per rimanere in città, esistono solo tre Cdcd (Centro disturbo cognitivo e demenze) ospitati all’Amedeo di Savoia, al Martini e alle Molinette, in grado di valutare i disturbi neuro cognitivi, tra cui l’Alzheimer. Tre centri per 800 mila persone di fronte a una malattia che, secondo gli esperti, è destinata a colpirne il doppio entro due decenni e che nel 2030 potrebbe contare, a livello mondiale, 82 milioni di persone. Ed è da questi numeri che si sviluppa l’impegno di Specchio dei tempi a sostegno dei malati e delle loro famiglie, un impegno che è cresciuto negli anni, sino alla creazione di tre Alzheimer Caffè, in tre diversi quartieri della città. L’Alzheimer, infatti,  non colpisce solo l’ammalato, le cui cellule del cervello degenerano creando danni irreversibili nel linguaggio, nel ragionamento, nella memoria, ma anche i famigliari che gli vivono accanto. “Per avere un quadro realistico del peso che questa malattia ha sulla società, bisogna moltiplicare per tre il numero dei malati accertati. E quindi, se in Italia sono circa 1,5 milioni, gli italiani ostaggio dell’Alzheimer sono 4,5 milioni” dicono i medici.

Ma quale aiuto riceve una famiglia quando il Cdcd accerta il disturbo neuro cognitivo di qualche caro? Poco. Anzi, pochissimo. E tutto è lasciato alla buona volontà del primario e dei sanitari che si trovano anche a fare i conti con risorse scarsissime. Per fare cosa? Ad esempio, corsi di stimolazione cognitiva  per il malato ma, soprattutto, gruppi di ascolto per aiutare, sorreggere anche psicologicamente i “caregiver”, cioè chi, in famiglia, deve seguire il paziente. Per dire. A Torino esiste un solo centro diurno a gestione mista (assistenza e sanità), in via Valgioie, dove i famigliari di un malato di Alzheimer possono affidare per alcune ore il parente malato e trovare un momento di sollievo. Ma in via Valgioie possono accudire solo 16 ammalati al giorno!

Ecco, in questo quadro drammatico, s’inserisce l’iniziativa della Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi che, ormai da anni, finanzia l’iniziativa degli “Alzheimer caffé” che fanno capo all’associazione Asvad,  che dal 1995 ha erogato migliaia di ore di assistenza gratuita con iniziative per sostenere psicologicamente e ascoltare le famiglie dei malati, alla loro formazione e informazione. Attività che offrono aiuto e contrastano l’isolamento dei parenti dei malati, dando loro un sostegno morale. Gli “Alzheimer caffè” sono in tutto il Piemonte e tre a Torino: il più antico è nato in via Virle e s’è poi spostato in via Luserna di Rorà e, ora, in piazza Massaua. Gli altri due sono in corso Vercelli e via Rubino. Il progetto è coordinato dallo psicologo psicoterapeuta Davide GalloOgni “Caffè” offre ai partecipanti stimolazioni cognitive a caregiver e assistiti che possono partecipare anche a tutti gli incontri. Sono sempre 30-40 persone per volta. Oltre a gruppi per la gestione dello stress, sostegno domiciliare e un laboratorio musicale, si tengono lezioni di “Pet therapy” con i professionisti dell’Associazione Aslan, che con Specchio dei tempi, operano pure nelle case di riposo, nelle scuole e con i pazienti oncologici di Candiolo.  I malati e soprattutto i loro famigliari sono seguiti a distanza con telefonate settimanali di controllo, di sostegno psicologico, invio di materiale ludico ricreativo, video per attività domiciliari, training di stimolazione cognitiva. Tutte cose previste dal Piano Demenze nazionali di sostegno alle famiglie che però, è senza fondi.

Il progetto Asvad sta in piedi grazie a Specchio dei tempi, alle donazioni delle famiglie toccate dal problema Alzheimer e al 5 per mille. “Ma purtroppo non è un problema solo di scarse risorse – riflette il dottor Davide Gallo -. L’Alzheimner è una malattia cronica e visti i numeri delle persone coinvolte ci dovrebbe essere un sistema, una rete simile a quella oncologica che, in Piemonte, è un’eccellenza. Per i malati, significherebbe essere curati seguendo lo stesso protocollo in ogni angolo della regione, con una rete di monitoraggio coordinata. Invece, i tre Cdcd di Torino non sono nemmeno in rete tra loro e dell’unico centro diurno abbiamo detto…”

Chi vuole sostenere l’impegno di Specchio dei tempi in aiuto delle famiglie colpite da questo dramma può farlo qui: DONA ORA

 

La Fondazione CRC sostiene il progetto Forza Nonni

Angelo Conti

Anche la Fondazione CRC sostiene il progettoForza Nonni!” di Specchio dei tempi.

Con una donazione di 4.000 euro renderà possibile, già dai prossimi giorni, l’inserimento di altri due anziani cuneesi nel progetto che prevede una attenta assistenza agli anziani over 80 più fragili e più soli che possono contare su due spese al mese recapitate a casa, sulla presenza di una colf per 4 ore complessive ogni mese, su un’assistenza online da parte di volontari dell’associazione, su un pronto intervento in caso di problemi domestici, su una assistenza psicologica ed, a Natale, sulla Tredicesima dell’Amicizia da 500 euro.

Saliranno così ad una decina gli anziani cuneesi assistiti tutto l’anno da Specchio dei tempi attraverso Forza Nonni.

Torna la pet therapy per i malati di Alzheimer

Angelo Conti

Lo staff di Specchio dei tempi è, in questi giorni, concentrato sull’Ucraina, ma ovviamente continuano tutte le nostre molteplici attività. Così – dopo la lunga pausa per Covid – nelle scorse settimane è ripresa la pet therapy destinata ai malati di Alzheimer. Conduttori e cani di Aslan hanno animato una seduta dei Caffè Alzheimer dell’Associazione Asvad. Presenti 5 malati di Alzheimer, ognuno di loro accompagnato da un caregiver.

Grazie a Antonia Tarantini ed a Simona Martini. E un grazie speciale alla dolce Patch. L’attività dei Caffè Alzheimer di Asvad è finanziata da Specchio dei tempi.

L’Alzheimer Caffè arriva anche in piazza Massaua

Beppe Minello

Già dal nome, “Alzheimer Caffé”, risulta evidente l’obiettivo di un progetto che prova ad umanizzare un dramma che sconvolge migliaia di famiglie – dati ufficiali non ne esistono: il Comune di Torino sostiene di seguire circa 5 mila casi, la Regione parla di 60 mila in tutto il Piemonte – alle prese con un congiunto colpito dalla forma più comune di demenza degenerativa.

La Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi è dunque in prima linea a fianco dell’associazione ASVAD a cui fa capo il progetto degli Alzheimer Caffé. Che sono tre e sono luoghi dove accogliere malati e loro parenti per far loro incontrare i professionisti, dai medici agli avvocati, dai fisioterapisti agli infermieri, che rappresentano i tantissimi fronti di una guerra che, spesso, i parenti dell’ammalato si trovano ad affrontare in solitudine.

La notizia è che il caffè più antico, nato in via Virle un decennio fa, spostatosi poi in via Luserna di Rorà, ha cambiato ancora sede ed è ora in piazza Massaua 17, ospitato nei locali della Circoscrizione nell’ex stabilimento Venchi, dove il progetto coordinato dallo psicologo psicoterapeuta Davide Gallo, ha già ripreso l’attività due pomeriggi al mese come le altre due sedi di corso Vercelli e via Rubino.

Ogni Caffé affronta problematiche diverse e insegna stimolazioni cognitive a caregiver e assistiti che possono partecipare anche a tutti gli incontri. Sono trenta, quaranta persone alla volta seguite a distanza con telefonate settimanali di controllo, di sostegno psicologico, invio di materiale ludico ricreativo, video per attività a domicilio, training di stimolazione cognitiva.

Possono apparire cose straordinarie, ma è solo ciò che prevede il Piano Demenze nazionale di sostegno alle famiglie che però è senza fondi.

In 80 all’UniTre Torino per l’incontro sulle Fake News

Angelo Conti

Quasi ottanta persona (30 in presenza ed una cinquantina da remoto) hanno seguito ieri pomeriggio l’incontro sul tema “Fake News, come difenderci” organizzato da Unitre Torino Metropolis, in collaborazione con Fondazione Specchio dei tempi, nella sede di via Garibaldi.

Accolti da Massimo Aimone, i relatori hanno potuto introdurre brevemente l’attività di Specchio dei tempi per poi entrare nel tema del pomeriggio. A tutti i partecipanti in presenza è stato consegnato un kit informativo sulle attività della fondazione. Grazie a Paola Farnia e ad Enrica Balzarini di Crescere 1979 .

Vco, le Tredicesime dell’Amicizia a 31 anziani

Cristina Pastore,
La Stampa, 06/01/2022

Alle 12 Tredicesime dell’Amicizia finanziate da «Chef in quota», per questo Natale la Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi è riuscita ad aggiungerne altre 19. In tutto sono state 31 le buste per nonni e nonne del Vco. Sono state consegnate ai Consorzi per i servizi sociali di Domodossola, Verbania e Omegna che hanno provveduto a farle avere ai beneficiari. Il vice presidente operativo della Fondazione Angelo Conti e Anastasia Sironi (che per Specchio dei tempi segue gli aspetti organizzativi e amministrativi legati ai progetti in Piemonte), hanno incontrato i responsabile del Ciss. A Domodossola, nella sede di via Mizzoccola, sono stati accolti dalla consigliera Raffaella Zoldan, dalla referente dell’Area sociale Sonia Manini, dall’educatrice Arianna Barboni e dall’assistente sociale Elisa Magistris. Tutte donne che ogni giorno intervengono con competenze professionali e sensibilità ad alleviare il disagio di tanti che faticano a provvedere a se stessi.

«Da 40 anni sono una lettrice de La Stampa – ha detto Zoldan – e la rubrica di Specchio dei tempi, che dà voce a chi molto spesso non ne ha, è uno spazio in cui ritroviamo i valori che condividiamo nell’impegno quotidiano della nostra attività».

La consigliera del Ciss Ossola ha sottolineato come l’emergenza Covid abbia fatto esplodere situazioni di bisogno e come il caro bollette in arrivo andrà ad abbattersi su tanti già in difficoltà, con condizioni fisiche e psicologiche peggiorate dopo due anni di pandemia.

Le Tredicesime dell’Amicizia sono nate negli Anni Settanta con assegni da 30 mila lire per aiutare anziani soli e in ristrettezze economiche a comperare il carbone per la stufa. Allora, come oggi, le spese di riscaldamento sono un problema che in parecchi non riescono ad affrontare. «Per noi – ha aggiunto Zoldan – è molto importante questo segno di vicinanza di una realtà tanto presente in Piemonte. Oggi riceviamo nel segno della reciprocità, certi che il nostro territorio vorrà dare una sua risposta a questa attenzione di Specchio dei tempi».

Proprio per poter mettere in campo sinergie su progetti condivisi, Conti e Sifoni hanno anche incontrato la commissaria di Fondazione Cariplo Francesca Zanetta e la segretaria generale della Fondazione Comunitaria del Vco Federica Corda.

Per questo Natale Specchio dei tempi ha assegnato in Piemonte 2.200 Tredicesime dell’Amicizia per un valore di 1,2 milioni, raccolti attraverso la rete dei lettori de La Stampa. Le iniziative della Fondazione torinese ora si stanno estendendo a livello nazionale con le iniziative di «Specchio d’Italia».

Clicca qui per vedere il video pubblicato su La Stampa

Seimila euro per gli anziani grazie al progetto Domobianca

Cristina Pastore,
La Stampa, 06/01/2022

Come promesso sono arrivate prima di Natale le Tredicesime dell’Amicizia che una squadra di ossolani è riuscita a mettere sotto l’albero di anziani in difficoltà economica.

Il dono della Vigilia è arrivato anche per merito dell’evento «Chef in quota». La serata di beneficenza tenuta il 27 settembre a Domobianca era nata dalla collaborazione tra i migliori talenti della cucina in Ossola con il valore aggiunto del campano Gennaro Esposito. Il frutto dell’iniziativa sono stati i 6 mila euro che attraverso la fondazione La Stampa-Specchio dei tempi si sono trasformati in dodici «buoni» da 500 euro che i destinatari – individuati dai tre consorzi intercomunali per i servizi sociali del Vco – hanno ricevuto.

Il sigillo al risultato dell’evento di solidarietà è stato messo a fine dicembre tornando al Lusentino, alla baita Motti, dove si è svolta la cena gourmet e dove si sono ritrovati i promotori dell’iniziativa su invito di Paolo Zanghieri. È il presidente del gruppo Altair che nel 2020 ha rilevato la stazioni sciistica dei domesi e la sta rilanciando con importanti investimenti per farne un grande parco sportivo in mezzo alla natura, ai piedi del Moncucco, da vivere tutto l’anno: in inverno con sci e ciaspole, d’estate con mountain bike e trekking e tra non molto con bob su rotaia e zipline.

L’attività sociale è nel Dna del gruppo Altair e Zanghieri, per chiudere la stagione estiva, aveva voluto ospitare al Lusentino un appuntamento benefico con l’obiettivo di svilupparlo nel tempo. Con i suo collaboratori e gli chef Giorgio Bartolucci, Gianni Bona, Stefano Allegranza, Matteo Sormani e Andrea Ianni ha promosso una serata gourmet andata a ruba, «il tempo di far correre la voce su cosa stavamo preparando che i posti erano tutti esauriti» ricorda Federico Sciagata, cheCom per Altair si occupa di Domobianca.

«Siamo riconoscenti a Gennarino Esposito, un grandissimo chef, una splendida persona. Ha trovato spazio tra mille impegni ed è venuto per noi in amicizia sostenendoci in questa iniziativa» tiene a sottolineare chef Bartolucci. L’utile della serata alla baita Motti – un locale completamente ristrutturato – è stato consegnato ad Angelo Conti, vice presidente operativo di Specchio dei tempi, a Ivan Fossati, responsabile della redazione del Vco de La Stampa, e ad Anastasia Sironi, funzionario della Fondazione torinese. Presente alla cerimonia anche Valerio Beltrami, presidente nazionale di Amira (l’associazione italiana dei maître), che durante l’evento ha diretto la sala, dove i commensali sono stati serviti dagli studenti del Formont e della scuola alberghiera Rosmini e dai soci Ais.

Consegnate 2181 Tredicesime: raccolta record

Angelo Conti
La Stampa, 30/12/2021

Missione compiuta, anche quest’anno: sono state 2181 le Tredicesime dell’Amicizia consegnate nelle scorse settimane da Specchio dei tempi ad altrettanti anziani poveri e soli. Nel dettaglio sono state 1947 a Torino e provincia, 220 nelle altre province piemontese, e 14 nella Liguria di Ponente.

La distribuzione è terminata a Natale ed ha segnato un nuovo importante primato di una sottoscrizione che, da 46 anni, ogni anno, tocca il cuore dei piemontesi. “Questa volta – ha spiegato il presidente di Specchio, Lodovico Passerin d’Entreves –  il traguardo del milione di euro è stato raggiunto con più facilità del passato ed è stato così possibile accogliere tutte le domande (in regola con i documenti e con i parametri di povertà) ricevute. Non ci siamo dunque fermati alle previste 2000 Tredicesime, ma ne abbiamo erogate 181 in più del previsto. E questo esclusivamente grazie ai 3674 piemontesi, fra cui anche tante aziende e la Fondazione Crt, che hanno sostenuto l’iniziativa con le loro donazioni”.

Quanto sta ancora arrivando per le Tredicesime in queste giornate verrà subito destinato al progetto gemello, che è “Forza Nonni”. Una iniziativa che consente a 150 anziani piemontesi (prevalentemente over 80 e comunque in condizione di grande fragilità) di ricevere un’assistenza continuativa tutto l’anno: 2 borse della spesa gratuite ogni mese consegnate sul pianerottolo, 4 ore di una colf per sistemare la casa, la disponibilità di una psicologa, un colloquio settimanale con un volontario di Specchio dei tempi che potrà individuare emergenze o difficoltà per le quali intervenire immediatamente (le più frequenti sono la rottura degli occhiali o il malfunzionamento di stufe ed elettrodomestici) e infine la consegna della Tredicesima dell’Amicizia ogni Natale.

“Forza Nonni” è un progetto realizzato in tutto il Piemonte anche grazie ad un importante contributo della Fondazione Bersezio e, nel corso del 2022, punta ad aumentare il numero degli assistiti, sia a Torino che nel resto della regione.

Gli anziani restano un anello molto delicato del nostro tessuto sociale: tradizionalmente con poca voce di fronte alle scelte del Governo, hanno potuto usufruire in modo molto marginale del reddito di cittadinanza, e sono – in questi mesi – i più in difficoltà di fronte al caro bollette che sembra inarrestabile.

Il ruolo delle Tredicesime, inventate dai cronisti de La Stampa 46 anni fa (allora con un assegno da 30 mila lire pensato per acquistare il carbone per l’inverno), è anche quello di offrire un momento di amicizia, di condivisione, di dialogo. La maggioranza degli assegni viene infatti consegnata di persona dagli enti e dalle associazioni di volontariato che collaborano con Specchio dei tempi (in primis la San Vincenzo) o direttamente dallo staff della Fondazione.

L’appuntamento è dunque  per l’autunno del 2022 quando saremo ancora qua, pronti a tendere un’altra volta la mano verso i nostri anziani, insieme a Torino ed ai torinesi che non hanno mai mancato questo commuovente appuntamento con la solidarietà.

Dona per gli anziani di Forza Nonni!

Antonietta, la signora delle erbe che non molla mai

Daniela Borghi,
La Stampa, 23/12/21

«Se fossi vissuta qualche secolo fa mi avrebbero bruciata viva: accusata di stregoneria e messa al rogo». Antonietta Chetta, 93 anni di sapere, è l’ultima signora delle erbe di Triora, il paese delle streghe.

E’ una donna gentile con grande esperienza, lucida e dallo spirito nobile. Vive da sola in una delle case più antiche del paese: «Tra un mese saranno 22 anni che è mancato mio marito Arturo Alberti – dice, con la voce rotta dalla commozione e orgoglio – Faceva il falegname, era molto bravo. Aveva lavorato anche per l’hotel Royal di Sanremo. Abbiamo tre figli: Aldo, del 1949, risiede a Londra da tanto tempo; Antonella, di 60 anni, vive su una sedia a rotelle al Don Orione, a seguito di un gravissimo incidente. L’unico che può venirmi a trovare è Walter, 54 anni, magazziniere di fiori a Taggia. E poi sono nonna di tre nipoti e bisnonna di due. La mia casa è un museo e anche una serra: ci sono i ricordi di una vita e qui coltivo le mie erbe. Ormai non posso più uscire a cercare le piante, cammino a fatica e sono quasi cieca da un occhio. La mia ginnastica è fare, tenendomi al mancorrente, le scale tra i due piani. Il mio motto è: non mollare mai».

Dona per gli anziani come Antonietta

La signora Antonietta è la prima anziana della Liguria a cui la fondazione La Stampa-Specchio dei tempi dona per Natale la «Tredicesima dell’Amicizia»: 500 euro. Una iniziativa con 46 anni di storia, nata per aiutare i nonni a riscaldarsi durante i rigidi inverni degli anni Settanta. La sottoscrizione è continuata fino ad oggi, per offrire un gesto di amore e condivisione agli anziani. «Grazie di cuore per questo dono inaspettato. Lo userò per comprare la legna: ne uso tanta, per il riscaldamento e per cucinare. Costa ben 23 euro al quintale. Farò una scorta da dieci quintali».

E’ una istituzione in Valle Argentina, stimata per le sue conoscenze: un pozzo di cultura. Conserva l’antica memoria e le tradizioni di un tempo, ed apre la sua porta a chi le chiede un consiglio. E’ stata raccontata in libri (anche ne «Il mare in salita» di Rosella Postorino) e invitata in televisione come esperta di erbe: «Ho iniziato facendo la sarta e poi sono stata contadina per una vita. Avevo animali: conigli, galline e cani – la sua voce infonde tranquillità – La passione per le erbe è nata dallo stretto contatto con la natura, che ho imparato ad amare, rispettare e utilizzare per aiutare a combattere una serie di disturbi quando non c’è la necessità di ricorrere ai farmaci». Un’ottima divulgatrice: «Ho fatto la quinta elementare, non ho avuto studi né scuole, ma ho letto tanti i libri». Saggezza, gentilezza e dignità che scaldano il cuore. 

Dona per gli anziani come Antonietta

Gli Eugenio in Via Di Gioia consegnano le Tredicesime

Eugenio in Via Di Gioia

Ciao sono Eugenio, ho trent’anni, vivo a Torino e sono qui per parlarvi della mia esperienza con “la Tredicesima dell’amicizia”. 

Lo scorso novembre con gli Eugenio in Via Di Gioia abbiamo voluto cominciare una riconversione del nostro shop online con idee regalo che in occasione del Natale potessero generare emozioni e valorizzare il nostro territorio. Oggi più che mai è necessario creare una rete di relazioni piuttosto che alimentare ulteriormente il consumo di prodotti materiali, spesso non condivisibili o destinati ad esaurirsi in breve tempo. Sono nate così una serie di idee regalo immateriali, esperienziali: la visita guidata al museo, il giro turistico per le strade di Torino alla riscoperta delle sue bellezze, un pomeriggio transgenerazionale con gli scacchi e con la pasta fatta in casa e le canzoni al telefono. In pochi giorni sono andate in sold out!

Così quando abbiamo avuto modo di conoscere l’iniziativa portata avanti dalla Fondazione Specchio dei tempi da oltre quarant’anni abbiamo pensato potesse essere interessante far convivere i due mondi. Il primo passo è stato devolvere parte dei ricavati delle “Esperienze in Via Di Gioia” a questo fondo, il secondo passo è stato consegnare di persona una tredicesima dell’amicizia a Raffaele. 

Proprio ieri mi sono dato appuntamento con la referente della Fondazione – Specchio dei tempi per la consegna. Lei ha portato la busta con la tredicesima insieme ad un panettone ed io ho imbracciato la mia chitarra. Inizialmente ero un po’ agitato pensavo potesse generare imbarazzo la mia presenza, invece appena Raffaele ha aperto la porta del suo appartamento al quinto piano ho capito che sarebbe stata una mattinata molto piacevole. Così è stato, appena Raffaele ha visto la chitarra ha iniziato a cantare e a raccontarci le più strane storie della sua vita. Ci ha invitati ad entrare, ci ha chiesto se volessimo un caffè e alla fine ha anche accettato che un brano lo cantassi insieme a lui. Abbiamo scelto “Il mondo” di Jimmy Fontana…anche se lui sapeva solo il ritornello, poi ha ricominciato a cantare con grande entusiasmo le canzoni della sua infanzia.

Quando gli abbiamo detto che saremmo andati via lui si era quasi dimenticato del motivo per cui fossimo lì, e tra una canzone e l’altra prima di salutarci ha detto una frase che difficilmente dimenticherò: “tutti che inseguono i soldi, i soldi, i soldi, come se cambiassero davvero qualcosa. Sono le relazioni, le persone, le amicizie che bisogna cercare per essere felici”. La tredicesima che gli abbiamo lasciato in verità è stata molto utile per lui, ha detto che si sarebbe pagato le cure dentistiche, ma devo ammettere che mentre diceva quelle parole ho creduto davvero che quel male al dente fosse nulla in confronto alla felicità che stava provando a raccontarci la sua vita. 

Mi auguro che questa piccola testimonianza possa riaccendere la consapevolezza che donare risorse economiche sia l’azione più semplice ed immediata per aiutare il prossimo, donare il proprio tempo e la propria presenza può sembrare più complesso, ma genera un contraccolpo positivo non quantificabile enorme in chi si dà.

Dona per gli anziani come Raffaele