DeAgostini dona libri per i bimbi

Angelo Conti

La casa editrice DeAgostini, attraverso DeA Planeta Libri, appoggia Specchio dei tempi nel progetto che promuove l’utilizzo di audiolibri. Sperimentato negli scorsi mesi a Torino alla Rita Levi Montalcini, verrà esteso da settembre a sei scuole, fra cui due in provincia di Cuneo. Proprio ieri è arrivata una importante donazione di libri che accompagneranno i bimbi della scuola dell’infanzia e della prima classe della primaria in questo particolare approccio didattico.

Il progetto sviluppa e consolida l’efficacia della lettura-ascolto anche fra i bambini più piccoli (fra i 3 ed i 5 anni). E’ stato così avviato l’approccio all’ascolto in aula e la distribuzione ai più piccoli delle “ocarine” che consentono ai bimbi di seguire fiabe e racconti anche a casa.

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Da settembre sarà disponibile, in via Lombroso 16, una sala per la registrazione di audio storie ed audiolibri ed altri istituti scolastici. Sempre da settembre, verranno coinvolti in percorsi di formazione docenti con la finalità di sfruttare appieno gli audiolibri come strumento didattico ed educativo. Subito dopo verranno realizzati laboratori di audio lettura nelle scuole e infine verranno coinvolti i nonni che potranno partecipare, se lo desiderano, alla registrazione degli audiolibri, anche come momento di superamento della distanza sociale e fisica verso i nipoti patita durante la pandemia.

Il progetto, ideato e sostenuto da Specchio dei tempi in collaborazione con l’Associazione Nessuno, e con un contributo della De Agostini, ha trovato anche l’interesse della Regione Piemonte che ne ha finanziato l’estensione a Cuneo ed Alba, oltre che a Torino. Così, dal prossimo settembre, saranno sei le scuole coinvolte dal progetto: a Torino, oltre alla Levi Montalcini, anche la Marconi-Antonelli, la Da Vinci-Anna Frank, e Palazzeschi, a Cuneo la Oltre Stura ed a Alba la Centro Storico.

Il format verrà successivamente proposto in altre province piemontesi e, su base nazionale, da Specchio d’Italia. Il percorso dell’avvicinamento dei piccoli della scuola dell’Infanzia agli audiolibri sarà anche tecnologico attraverso l’uso delle “ocarine”. Made in Italy al 100%, sono state pensate e prodotte a Firenze, contengono decine di fiabe e storie che ogni piccolo può selezionare da sé, semplicemente premendo un tasto.

Da settembre gli audiolibri anche a Alba e Cuneo

Angelo Conti

Con l’ascolto della fiaba “Il leone e il topolino” è partito alla scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini di Torino, il progetto di Specchio dei tempi che promuove gli audiolibri. Il progetto sviluppa e consolida l’efficacia della lettura-ascolto anche fra i bambini più piccoli (fra i 3 ed i 5 anni). E’ stato così avviato l’approccio all’ascolto in aula e la distribuzione ai piccoli delle “ocarine” con tecnologia mp3 che consentono di seguire fiabe e racconti anche a casa. Da settembre, questo progetto sperimentale interesserà anche la provincia di Cuneo, nelle scuole “Oltre Stura” di Cuneo e “Centro Storico” di Alba.
Il progetto, ideato e sostenuto da Specchio dei tempi in collaborazione con l’Associazione Nessuno, e con un contributo della De Agostini, ha trovato anche l’interesse della Regione Piemonte che ne ha finanziato l’estensione a Cuneo ed Alba, oltre che ad altre scuole di Torino. In tutto 7 istituti comprensivi, ma nel corso del prossimo anno scolastico potrebbero diventare molte di più.
Il percorso dell’avvicinamento dei piccoli della scuola dell’Infanzia agli audiolibri sarà anche tecnologico attraverso l’uso delle “ocarine”. Made in Italy al 100%, sono state pensate e prodotte a Firenze, contengono decine di fiabe e storie che ogni piccolo può selezionare da sé, semplicemente premendo un tasto. Su queste ocarine è anche possibile registrare altri fiabe e brani, magari letti dai genitori o dai nonni.
Il progetto nelle scuole è la diretta conseguenza della nascita di Audiolibreria 16H, voluta da Specchio dei tempi nel rispetto delle volontà di una torinese, Ivana Bertolone, che aveva lasciato un legato alla fondazione con queste finalità. Proprio dalle richieste giunte alla audiolibreria di Specchio dei tempi, che ha sede a Torino in via Lombroso 16 a San Salvario, è emerso che il mercato ne offriva solo un esiguo numero di titoli per bimbi sotto i 6 anni. In questo contesto, è così nato il progetto, che alla fine del percorso, avrà lasciato in eredità alle scuole centinaia di audiolibri, decine di ocarine oltre ad uno innovativo metodo didattico per la crescita della conoscenza dei più piccoli. Un messaggio speciale sarà invece affidato agli audiolibri registrati dai nonni, la cui voce resterà così indelebile nella memoria di ogni bambino.

Alba, il videomaker che girava il mondo premiato da Specchio: "Grazie, questo bando è ossigeno"

Di Barbara Morra
Pubblicato su La Stampa

I 3000 euro del Bando La Granda che Riparte sono arrivati anche ad Alba, per sostenere un trentenne che, per motivi professionali, gira per il mondo. È Lorenzo Agnello,  videomaker, libero professionista e a servizio della Byfarm di Govone. «Dopo il liceo artistico e l’Accademia della Belle Arti, ho avuto la fortuna di trovare subito lavoro nel settore che più mi appassiona – racconta -. Sono nato e cresciuto con questa piccola, ma eccellente casa di produzione video e ho presto ottenuto collaborazioni per lavori a servizio di clienti importanti». Si tratta di grandi agenzie di viaggio e imprese tessili del territorio: «Ho la continua opportunità di viaggiare e vedere il mondo. Realizzo dai servizi per resort in paradisi tropicali a quelli in realtà sociali come le carceri in Sardegna, dai  video  per il turismo sponsorizzati da enti locali ai promo pubblicitari per pacchetti di viaggio». La chiusura per l’emergenza Covid è stata un problema: «È da febbraio che non lavoro e sono tuttora fermo. Ringrazio infinitamente per questo aiuto: è una boccata d’ossigeno».

COME SOSTENERE I PROGETTI DI SPECCHIO CONTRO IL VIRUS
Dal 9 marzo Specchio ha raccolto oltre 10 milioni di euro, con quasi 16 mila donazioni da tutto il mondo. Risorse che ogni giorno si trasformano in aiuti concreti e immediati: 1,1 milioni di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari; 146 macchinari e attrezzature mediche donati agli ospedali piemontesi; tablet, kit igienizzanti e piattaforme di didattica online per le scuole; centinaia di sussidi alle piccole imprese torinesi e cuneesi. E migliaia di spese per gli anziani e le famiglie difficoltà, distribuite prima a Torino e ora in tutta Italia. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” nella lotta contro il Covid-19, può farlo donando con causale «Emergenza Coronavirus» (Fondo 112)

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Cuneo, Egea sostiene il bando di Specchio: "Un patto di comunità che agevola la crescita"

Pubblicato su La Stampa il 26 maggio 2020

Comunità e senso di appartenenza. Con la consapevolezza di essere una multiutility che riveste un ruolo chiave per cittadini e aziende in tutta Italia, ma con radici salde in provincia. Su queste basi si muove il Gruppo Egea di Alba, che fornisce energia e gas a 250 mila clienti e attiva nella gestione dei servizi idrici, dei rifiuti e nelle rinnovabili, che ha scelto di sostenere il progetto «La Granda che riparte» di Specchio dei tempi donando 30 mila euro. «Un contributo che rientra nel concetto di “patto di comunità”, valore a noi particolarmente caro – dice l’amministratore delegato, PierPaolo Carini -. Sono risorse che mettiamo a disposizione delle piccole e micro imprese che nel territorio rappresentano una realtà fondamentale per il tessuto produttivo e che sono state fortemente colpite in questo periodo di emergenza. Per molti non è facile riaprire negozi e uffici dovendosi accollare costi importanti dopo una così lunga chiusura e parallelamente fronteggiare una riduzione di ingressi».

Da sempre impegnato nell’Albese per sostenere scuole, iniziative sportive ed eventi culturali, il Gruppo ha di recente stanziato attraverso un accordo col Comune di Alba un altro sostanzioso contributo per un fondo di sostegno ai cittadini colpiti dall’emergenza sanitaria. Carini: «Pensiamo sia importante aiutarsi, creare alleanze che possano favorire la crescita di un sistema interconnesso. Noi come Egea, essendo società pubblico-privata, abbiamo chiaro questo concetto di comunità»

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