Alluvione: fra le 150 attività aiutate, anche l’artigiana dei palloncini

Elisabetta Romeo
La Stampa, 07/08/23

Panettieri, ortolani, parrucchieri, agricoltori, baristi e pastori. Tante e svariate sono le categorie dei piccolissimi imprenditori che Specchio dei tempi insieme alla fondazione gemella Specchio d’Italia stanno aiutando nelle aree alluvionate dell’Emilia Romagna. Fra i 150 che hanno ricevuto il contribuito a fondo perduto di 3000 euro c’è anche un’artigiana dei palloncini. Si chiama Rosa ed è la titolare di InFesta, negozio di allestimento per cerimonie assortite. Il punto vendita sorge nel circondario di Lugo, cittadina romagnola di 32 mila abitanti in provincia di Ravenna, una delle più colpite dalle alluvioni di maggio. Rosa è tenace e non si lascia intimorire dalle sfide; quando ha iniziato l’attività nel 2012 nessuno si occupava di articoli per feste e, in quella zona, i palloncini erano guardati con sufficienza.

«Avevo vent’anni e tutta l’incoscienza di quell’età: ho fatto un salto nel vuoto; ho deciso di aprire il negozio dopo aver concluso il liceo artistico, all’epoca facevo l’animatrice». Unendo la creatività e l’abilità manuale all’entusiasmo dell’animatrice, InFesta è cresciuta con successo e oggi si occupa in modo trasversale dell’allestimento di svariate tipologie di eventi: dalle feste di lauree ai battesimi, dai matrimoni ai nuovissimi “gender reveal party”, le feste per l’annuncio del sesso dei nascituri.

DONA ORA

Purtroppo, a seguito delle drammatiche alluvioni di maggio, la voglia di festeggiare, in Emilia, si è spenta. La stagione estiva rappresenta da sempre l’apice delle richieste, l’anno scorso Rosa aveva tutti i weekend impegnati da maggio a settembre, ma oggi , la domanda è calata in modo drastico. A questo si aggiungono i danni materiali provocati dalle alluvioni: acqua e fango hanno messo fuori uso il furgone di Rosa, essenziale per le sue consegne e per il trasporto dei materiali. Il mezzo era stato acquistato 4 anni fa per un costo di 30mila euro, e al momento è impensabile comprarne uno nuovo simile a quello, anche perché i prezzi hanno subito un’impennata.

Tuttavia, grazie all’aiuto elargito da Specchio dei Tempi, Rosa è riuscita ad acquistare un furgone di seconda mano che la aiuterà a ripartire. Il bando lanciato dalla Fondazione le è stato segnalato dalla parrocchia che frequenta sua madre. Tra le molte narrazioni dei disastri in Emilia Romagna, Rosa afferma che quella di Specchio dei tempi le è sembrata particolarmente aderente alla realtà: «Dalle immagini che avete pubblicato traspare l’attenzione e la vicinanza che avete dimostrato in un momento così tragico. Non ci siamo sentiti abbandonati».

Come donare per gli alluvionati di Emilia Romagna

Donazioni online su questa pagina.

Bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.

Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943.

Causale: Alluvione Emilia Romagna.

Si può anche donare su Satispay.

 

Pubblicato il bando per aiutare 50 attività alluvionate nelle Marche

Angelo Conti
La Stampa, 27/09/22

Specchio dei tempi e Specchio d’Italia hanno lanciato ieri il bando per aiutare 50 piccole e piccolissime attività agricole, commerciali, ricettive e turistiche dei comuni alluvionati delle Marche con un contributo di 2000 euro ciascuna. Completato il sopralluogo nell’area colpita, Specchio ha immediatamente preparato il bando. Possono partecipare artigiani, agricoltori, commercianti e piccoli imprenditori delle province di Ancona e Pesaro. C’è tempo sino al 9 ottobre 2022.

Per partecipare basta compilare il modulo online all’indirizzo www.specchioditalia.org/bando allegando i pochi documenti richiesti. Una commissione interna alle fondazioni esaminerà le domande pervenute e sceglierà i vincitori, che riceveranno il contributo dal 24 ottobre in avanti, comunque entro la fine del mese.

Intanto la sottoscrizione promossa attraverso le testate del Gruppo Gedi ha superato i 156.000 euro da 705 donatori. Se 100.000 euro sono già destinati a soccorrere le piccole attività, la somma restante verrà impiegata in altri interventi nelle aree colpite.

Tutte le informazioni

Bando Imprese, scelti i 250 vincitori: via agli aiuti

Di Angelo Conti
La Stampa, 06/04/21

In queste ore i 250 vincitori del bando “Un respiro per Torino 2”, proposto dalla Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi anche grazie a un importante contributo di Lavazza, stanno ricevendo la comunicazione formale ed entro la fine di questa settimana si vedranno accreditare un bonifico di 2000 euro. Sono titolari di piccole e piccolissime attività di Torino e provincia. Fra questi, baristi, parrucchiere, affittacamere, calzolai, librai, decoratori, guide turistiche, fotografi, elettricisti e maestri di sci.

Il mondo di chi ha dovuto fare i conti col Covid, spesso patito in prima persona, con le restrizioni o semplicemente con le paure della gente. Una tangibile risposta agli incassi crollati, al rischio di non rialzare più la saracinesca, allo spettro della povertà. L’iniziativa è stata chiusa, dal momento del lancio ai pagamenti, in un mese esatto: dovevamo fare presto e presto abbiamo fatto.

Complessivamente le domande sono state quasi 700, di queste circa 500 avevano i requisiti per essere esaudite. Il budget, salito dagli iniziali 200.000 euro (quelli messi a disposizione da Specchio dei tempi) sino a 500 mila euro, grazie all’intervento di molti donor piccoli e grandi (fra cui Lavazza), ci ha consentito di premiarne 250. Ed è stata una scelta difficile e sofferta, con l’obiettivo di individuare e sostenere le attività che apparivano più a rischio. Mezzo milione di euro, in fondo, sono in aiuto modesto per risollevare una provincia che ansima da oltre un anno, ma era quanto potevamo mettere in campo per dare una mano concreta e un segnale di amicizia e condivisione. Abbiamo così replicato l’analoga iniziativa della scorsa primavera.

Complessivamente, dall’inizio della pandemia, Specchio dei tempi ha sostenuto, con il sistema dei bandi, oltre 700 piccole imprese (in grandissima parte piemontesi) erogando circa 2,5 milioni di euro. Intanto è ripartita la sfida al Covid di Specchio dei tempi che in un anno esatto ha fornito oltre 1,1 milioni di dispositivi di protezione, centinaia di apparecchiature, ecografi, letti, monito e persino 2 Tac, al Martini e all’Amedeo di Savoia, e un sistema di radiologia portatile di alta gamma alle Molinette. Raggiungendo così centinaia di pubbliche assistenze e 19 ospedali piemontesi. Oltre ad aver aiutato oltre 3500 famiglie attraverso lo Specchio Point e consegnato oltre 20.000 spese gratuite e 45.000 pasti. Uno sforzo vicino ai 10 milioni di euro di valore reale.

Oltre 400 candidati al bando per le imprese di Torino

Di Angelo Conti 

Scadono lunedì a mezzanotte i termini per la presentazione delle domande per partecipare al bando di Specchio dei tempi a favore delle piccole e piccolissime attività di Torino e provincia, il secondo dopo l’inizio della pandemia. Sono oltre 400 le domande già pervenute, mentre la raccolta delle risorse, aperta da Specchio dei tempi con un versamento di 200.000 euro (somma subito raddoppiata da Gruppo Lavazza), ha toccato quota 500.000 euro, cifra che permette al momento di sostenere 250 attività.  Già martedì cominceremo la verifica dei requisiti per la successiva selezione, che contiamo di terminare il giorno di Pasquetta. L’invio dei bonifici alle microimprese vincitrici è previsto per martedì 6 aprile. Concluderemo così tutte le operazioni del bando, dal suo lancio all’invio dei fondi, in un mese esatto. Con il solo rammarico di non poter stare vicini a tutti.

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Questo il dettaglio delle donazioni già incassate: Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi 200.000 euro, Gruppo Lavazza 200.000; N.N. 50.000; Battaglio Spa 10.000; Acqua Sant’Anna 5.000; Borello Supermercati 4.000: 2 A Spa 1.000, Associazione Individua 1.000. Altre donazioni per 7.950 euro.

Intanto è ripartita la sfida al Covid, per Specchio dei tempi che in un anno esatto ha donato oltre 1,1 milioni di dispositivi di protezione, centinaia di apparecchiature fra ecografi, letti da rianimazione, monitor e persino 2 tac, a centinaia di pubbliche assistenze ed a 19 ospedali piemontesi. Oltre ad aver aiutato oltre 3500 famiglie attraverso lo Specchio Point e consegnato oltre 21.000 spese gratuite e 45.000 pasti a indigenti ed anziani. Uno sforzo vicino ai 10 milioni di euro di valore reale.

Lavazza dona 200 mila euro per il bando imprese

Angelo Conti
La Stampa, 09/03/2021

Il gruppo Lavazza raddoppia la somma disponibile per il bando di Specchio dei tempi a favore delle microattività di Torino e provincia, in difficoltà per la pandemia. La dotazione del progetto sale quindi a 400 mila ero e sarà così possibile offrire un contribuito di 2.000 euro a 200 piccole imprese. L’azienda era già stata accanto a Specchio dei tempi nella scorsa primavera quando aveva sostenuto con una importante donazione le molteplici attività svolte a supporto di decine di ospedali, di centinaia di pubbliche assistenze e di migliaia di famiglie in difficoltà.

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Ora la morsa del Covid è tornata a farsi sentire e Specchio è tornato in campo: il suo invito a enti e aziende ha trovato subito la risposta positiva di Lavazza che ha sottolineato, illustrando il suo intervento, la necessità di sostenere soprattutto quelle attività che si trovano nei quartieri più difficili della città, dove la crescita della povertà correlata alla pandemia appare più evidente e più crudele. Possono partecipare al bando imprese di Torino e provincia con ricavi fino a 40.000 euro nel 2019. È necessario compilare il format reperibile online qui, fornire la documentazione richiesta nonché una breve descrizione dell’attività e delle difficoltà riscontrate durante la pandemia. C’è tempo sino alle ore 24 di lunedì 22 marzo.

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La distribuzione in un mese
La graduatoria, a insindacabile giudizio di una commissione nominata da Specchio dei tempi, verrà completata entro Pasqua e i bonifici cominceranno a essere inviati a partire dal 6 aprile. L’intera operazione verrà dunque completata entro un mese. Con questo intervento saliranno ad oltre 700 le piccole attività imprenditoriali sostenute da Specchio dei tempi (e dal suo brand nazionale Specchio d’Italia) in quattro città italiane: Torino, Cuneo, Sassari e Venezia. Per un complesso di donazioni vicino ai 2,5 milioni di euro.

Torna il bando per le aziende di Torino e provincia

Angelo Conti e Lucia Caretti

Dobbiamo ripartire. Non sarà facile e sarà una battaglia in cui dovremo mettere anche tanto coraggio. E lo dovremo fare tutti insieme, tornando a credere nei nostri progetti ed ai nostri sogni. Specchio dei tempi vuol dire da sempre speranza e da sempre vuol dire Torino. Così che vogliamo ritornare, ad un anno esatto dal lancio della sottoscrizione “Emergenza Coronavirus”, ad aiutare ancora la nostra città e la nostra provincia. Replicando il bando dello scorso maggio e cioè con una iniziativa volta a sostenere le piccole e piccolissime attività artigiane, agricole, turistiche e commerciali che provano a ripartire dopo i mesi più duri della pandemia.

Specchio mette sul piatto 200.000 euro per offrire un assegno da 2000 euro a 100 micro-aziende, per aiutare la loro ripresa ed anche il morale di chi combatte questa difficile battaglia. E, come sempre, apre a tutte le realtà la possibilità di condividere questa missione, incrementando le risorse a disposizione e consentendo così un numero maggiore di aiuti.

La seconda edizione del bando “Un respiro per Torino” s’inaugura il 6 marzo, con l’apertura delle candidature. C’è tempo fino al 21 per partecipare, compilando il modulo disponibile su questa pagina e caricando tutti i documenti richiesti. A fine marzo la commissione di Specchio si riunirà e a partire dal 6 aprile inizieremo ad erogare i sussidi. Tutto in un mese, senza perdere tempo, come piace a noi.

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COME SOSTENERE IL BANDO “UN RESPIRO PER TORINO 2”.
Dal 6 marzo 2020 ad oggi, Specchio ha raccolto oltre 10 milioni di euro per sostenere la lotta al Coronavirus, attraverso quasi 16 mila donazioni da 70 paesi del mondo. Risorse che ogni giorno si sono trasformate in aiuti concreti e immediati: 1,1 milioni di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari; 146 macchinari e attrezzature mediche (fra cui due tac) donati a 19 ospedali piemontesi; mille tablet, diverse centinaia di kit igienizzanti e piattaforme di didattica online per le scuole. E decine di migliaia di spese per gli anziani e le famiglie in difficoltà, distribuite prima a Torino e poi in tutta Italia. Chi volesse ancora sostenere questo progetto ed anche il bando a favore delle piccole attività potrà farlo versando online con un clic qui, oppure con tutte le modalità indicate qui.

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Torino, un aiuto alle micro-imprese che lottano contro la crisi

Angelo Conti
La Stampa, 5/03/21

E’ dura, lo sappiamo. Soprattutto per i più piccoli: le microattività commerciali che rappresentano certo una fonte di sostentamento per centinaia di famiglie, ma che sono anche indispensabili per cercare di tenere in vita una città stravolta dei lockdown, dalle saracinesche troppo spesso abbassate, dai lutti e dalla paura. Specchio dei tempi lo sa, lo sa sin dall’inizio. Esattamente da un anno, dal 6 marzo 2020, quando lanciammo la sottoscrizione, ancora attiva. E dall’inizio ha lavorato per sostenere centinaia e centinaia di piccole, piccolissime attività. La grande maggioranza in Piemonte, a Torino e Cuneo, ma anche (con il brand di Specchio d’Italia) a Sassari e Venezia, utilizzando preziose risorse giunte da donor locali. In tutto 500 piccole imprese aiutate con quasi 2 milioni di euro (nella foto una vincitrice della prima edizione, a Torino).

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Oggi, Specchio torna di nuovo a Torino, per un secondo bando. Ce ne è bisogno. E stanzia altri 200.000 euro a fondo perduto, da destinare (2000 euro a testa) ad altrettante micro attività del capoluogo e della provincia. Le regole sono semplici e domani verranno pubblicate, con evidenza, anche sulle pagine della Cronaca de La Stampa. Ci sarà tempo sino a lunedì 22 marzo per presentare le candidature. Poi noi faremo la rapidissima, purtroppo indispensabile selezione. L’invio dei bonifici alle microimprese vincitrici è già prevista per il 6 aprile. Faremo tutto in un mese. In fretta, come sempre e come piace a noi. Con il solo rammarico di non poter stare vicino a tutti.

Ma, come abbiamo fatto in passato, chiediamo la mano di tutti per poter aumentare il numero dei contributi. Enti, banche, aziende e privati possono rendere questo intervento più incisivo. Ci aspettiamo una mano anche da loro. Mentre riparte una nuova sfida, per il nostro staff, che in un anno esatto ha consegnato oltre 1,1 milioni di dispositivi di protezione, centinaia di apparecchiature, ecografi, letti, monitor… e persino 2 tac a centinaia di pubbliche assistenze ed a 19 ospedali piemontesi. Oltre ad aver aiutato oltre 3500 famiglie attraverso lo Specchio Point e  consegnato oltre 20.000 spese gratuite e 45.000 pasti a famiglie ed anziani. Uno sforzo vicino ai 10 milioni di euro di valore reale. Una presenza che non è mai mancata e che continua anche in queste ore. Perché questa battaglia alla fine la vinceremo, la vinceremo di sicuro. Insieme.

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Limone, 3000 euro per il negozio di Carla: “Grazie a voi ripartirò”

Di Barbara Morra 

È un bel negozio quello di Carla Balletti. Dalle vetrine in legno e pietra in altri tempi si vedevano le prelibatezze locali da acquistare e le bellezze un po’ magiche di addobbi in legno e oggetti di arredamento da montagna. La sua attività, a Limone, rientra tra quelle raggiunte dall’aiuto dalla Fondazione Specchio dei tempi de La Stampa, dopo l’alluvione che ha colpito la provincia di Cuneo nella notte tra il 2 e il 3 ottobre. Sono 65 i titolari di attività cui è andato il sostegno economico, con il collaudato meccanismo dei lettori che aiutano la gente.

«Il mio negozio non è in centro, dove ci sarebbero state più possibilità di ripresa – spiega Carla -, ma in via Nizza, ovvero la statale 20 che attualmente è chiusa. Nessuno passa di qui: dopo un mese non ho ancora riaperto e non so se ce la farò. Sono molto preoccupata per il futuro: se qui mancheranno i turisti dalla Liguria e dalla Francia o comunque un passaggio di persone, sarà dura».

Oltre al negozio di alimentari e souvenir, la commerciante ha un’attività di taglio e cucito con vendita di stoffe e tendaggi. «Il laboratorio è quello che ha subito più danni perché è nella parte passa dell’edificio – aggiunge -. L’acqua ha sommerso attrezzature, stoffe, materie prime. Abbiamo impiegato molto tempo a ripulire. I 3000 euro di Specchio dei tempi li userò per ricostituire un minimo del necessario per quest’attività, che svolgo da tanti anni».

Limone, il Bando Alluvione salva la pista di fondo

Di Barbara Morra 

«Oggi ho tirato fuori il battipista, ho gonfiato le ruote ed ora è pronto a partire». Ottimista Giambattista Leonardi, origini trentine e gestore da quarant’anni della pista da sci di fondo di Panice Sottana a Limone.  A contribuire al suo buonumore è stata anche la notizia che la Fondazione Specchio dei tempi de La Stampa lo ha individuato con un bando fra i 65 alluvionati che riceveranno il contributo di 3000 euro per le piccole attività colpite.

«L’acqua nella notte fra il 2 e il 3 ottobre ha scavato nei prati e ammucchiato sassi. Un finimondo, la pista non c’era più – racconta -. Ci sono voluti quattro giorni e il lavoro di due ruspe per spianare e togliere le pietre. Ora sono convinto che, quando daranno la possibilità di riaprire, saremo pronti con i nostri tre km di pista». L’attività di Leonardi, che comprende l’affitto dell’attrezzatura per lo sci di fondo e il trekking con le racchette da neve, dura da quarant’anni. Dice: «Sono arrivato dal Trentino che non sapevo cos’era lo sci di fondo. Mio cognato Giovanni Astegiano era stato olimpionico a Sapporo nel ’72 ed è morto in un’escursione sul Gelas. Avevamo già la gestione della pista, ho dovuto imparare il fondo e sono diventato maestro di questa disciplina». 

Sulla chiusura del Tenda, Leonardi non è così preoccupato come altri: «I monegaschi e i liguri che hanno la casa a Limone o trascorrevano qui la settimana bianca verranno lo stesso. Passare dal Nava allunga di due ore, che nella permanenza di una settimana si possono ammortizzare».

Garessio, il grazie delle imprese: “Solo Specchio ci ha aiutato”

Di Barbara Morra
Su La Stampa il 13/11/2020

I negozi e le botteghe sono stati travolti da fango e acqua la notte del 2 e 3 ottobre e gli aiuti di Specchio dei tempi sono già arrivati. È la velocità quella che i destinatari di questi aiuti notano di più. Sono in tutto 337.207 euro. Inizialmente i beneficiari dovevano essere 43, poi Specchio ha deciso, visto l’aumento dei contributi, di estendere l’aiuto a tutte le 65 attività richiedenti. Il bando era aperto a piccoli imprenditori degli otto centri cuneesi più colpiti. Il comune che ha inviato più richieste è stato Garessio con 25, poi Limone con 16, Ormea 13, Ceva 6, Bagnasco e Pamparato 2, Priola 1.

A Garessio tra i beneficiari c’è lo storico Caffè Curini proprio davanti al ponte Generale Odasso che è stato da poco abbattuto. Guerrino Curini, il titolare, ne ha già viste diverse di alluvioni. «Il bar è stato completamente rifatto dopo l’alluvione del ’94 e ha subito danni nel 2016 – spiega insieme al figlio Luca – , oggi siamo alla terza alluvione che ha messo a rischio l’esistenza stessa dell’attività». Il magazzino è stato completamente sommerso. Nel laboratorio l’acqua è arrivata oltre i due metri e ha compromesso tutta l’attrezzatura, anche la veranda ha subito dei danni. La famiglia, aiutata dai garessini, si è rimboccata le maniche e quando anche la chiusura per le misure anti-covid sarà finita, è pronta a riaprire.

«Ringraziamo tutti quelli che ci hanno aiutati – dicono -. Tutti i volontari, in particolare in gruppo Aib di Peveragno che molto ha operato nell’attività in coordinamento con Marco Balbo. Il Comune, che ha subito attivato una task force, e una realtà come Specchio dei tempi che, con iniziative come questa, riversa sul territorio soprattutto speranza e una boccata di ossigeno». Altri 3000 euro sono destinati alla cartoleria-edicola di Donatella Buscaglia. «Sabato 3 ottobre 2020 sarà una data che non dimenticherò facilmente- racconta Donatella che ha il negozio da dieci anni-. Come al solito alle 6,45 del mattino sono andata ad aprire e ho notato sulla strada principale fango, fango e ancora fango. C’erano alberi interi dove non ci dovevano essere, dove non li avevo mai visti». «Arrivata al negozio – continua -, non sono più riuscita a capire nulla. Non sapevo da dove cominciare. C’era fango ovunque: sugli scaffali, sul pavimento sui muri, sui mobili. Pian piano sono arrivati familiari e amici e abbiamo incominciato a ripulire. In dieci ci abbiamo messo nove giorni lavorando dal mattino alla sera». L’attività ora ha riaperto. «Molti scaffali sono ancora vuoti – conclude – il retro non so se riuscirò mai a riempirlo come prima, non ho il coraggio: il pensiero che ci si possa ritrovare in quella situazione mi spaventa ma la cosa importante è che siamo riusciti a riaprire. Grazie a Specchio dei tempi, l’unico aiuto economico che ho avuto fino ad ora».

Alluvione, crescono i sussidi: aiuteremo 65 imprese

di Angelo Conti, su La Stampa del 7/11/20

Settecentocinquanta donazioni, grandi e piccole, per un totale di 337.207 euro. In questi numeri lo slancio solidale della Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi, vicina alle popolazioni del Piemonte colpite dall’alluvione di un mese fa. Nel Cuneese la stragrande maggioranza degli interventi, che nelle ultime ore (anche grazie ad una nuova importante donazione) hanno visto crescere il loro numero. Specchio dei tempi ha infatti deciso a estendere a tutte le 65 attività che hanno partecipato al bando (lanciato nelle scorse settimane con Reale Foundation, Confartigianato Cuneo, Banca Alpi Marittime) il contributo da 3000 euro, un regalo importante che potrà servire per far fronte alle prime spese delle piccole imprese, artigiane, commerciali ed agricole, più danneggiate. Molti bonifici sono già partiti, gli altri verranno inviati nel giro di pochissimi giorni, certamente entro la fine della settimana prossima. Il bando era aperto a piccoli e piccolissimi imprenditori degli otto centri cuneesi più colpiti. Il comune che ha inviato più richieste è stato Garessio con 25, seguito da Limone Piemonte con 16, Ormea con 13, Ceva con 6, Bagnasco e Pamparato con 2, Priola con 1, nessuna richiesta da Nucetto.

Tutti coloro che hanno partecipato riceveranno in dono il contributo di Specchio. Questo è stato reso possibile anche da una generosa donazione dell’Unione Industriale di Torino: “Dopo il contributo che nello scorso mese di marzo – hanno spiegato i vertici dell’associazione torinese –  l’Unione Industriale di Torino e le Segreterie sindacali torinesi di CGIL CISL UIL avevano devoluto agli Ospedali torinesi per sostenere l’emergenza Covid, le stesse Associazioni hanno donato congiuntamente 35.000 euro alla fondazione Specchio dei tempi-La Stampa di Torino per sostenere le popolazioni vittime dell’alluvione che ha colpito alcuni territori della Regione Piemonte nello scorso mese di ottobre. Con questa donazione giunge a compimento il ruolo del Comitato che si era costituito fin dal 1994 in occasione di precedenti calamità naturali per reperire congiuntamente fondi destinati all’aiuto di strutture di interesse comune colpite da catastrofi sostenendole anche economicamente”.

Ma le buone notizie non sono finite. Specchio dei tempi aveva visitato, proprio nei giorni immediatamente successivi all’alluvione, i locali del Centro di Formazione Professionale di Ceva. Era stato deciso uno stanziamento di 10.000 euro, subito consegnati, a cui adesso Specchio ha deciso di aggiungere altri 50.000 euro per consentire l’acquisto di un macchinario a controllo numerico, indispensabile per la formazione dei ragazzi. “Siamo felici di questa scelta – ha spiegato Mario Barello, il direttore generale del CFP Cebano Monregalese – che ci consentirà di riprendere presto appieno tutte le nostre attività. Il CFP ha tre sedi operative in provincia di Cuneo: Ceva, Mondovì e Fossano. Negli ultimi anni formativi, nelle tre sedi, complessivamente si sono rivolte circa 5000 persone (giovani dopo la scuola media e adulti per riqualificazione e aggiornamento professionale) per svariate attività formative. Se consideriamo la sola sede di Ceva le persone sono state oltre 2.000. Per quanto concerne le attività legate al solo settore meccanico della sede di Ceva gli studenti che usufruiscono dei nostri laboratori mediamente superano le 200 unità all’anno, compresi anche gli adulti”.

Specchio dei tempi ha poi deciso di effettuare alcuni interventi minori a favore di due attività duramente colpite nel comune di Lisio, un po’ dimenticato nei giorni successivi all’evento calamitoso, nonostante danni ingenti. Compatibilmente con gli ulteriori sviluppi della sottoscrizione, la fondazione de La Stampa intende poi valutare la possibilità di intervenire anche in Val Gesso, nell’ambito del Parco Alpi Marittime, per sostenere un turismo verde che potrebbe ridare slancio economico a questa zona. Al momento solo idee, che potrebbero però trasformarsi in realtà, se lo slancio solidale dei sottoscrittori ce lo consentirà.

Questo è quanto abbiamo aggiunto, in queste ore, ai precedenti interventi: asilo e passerella di Ceva, area polifunzionale di Nucetto, parco Pollicino di Ormea. Ma l’orgoglio forte sono gli aiuti alle 65 piccole attività del cuneese a cui abbiamo dato un po’ di respiro, insieme alla nostra amicizia ed alla comune speranza.

Alluvione, le storie degli imprenditori salvati dal bando

Di Barbara Morra, su La Stampa 04/11/2020

«L’aiuto di Specchio dei tempi, insieme a quello ricevuto dalla Associazione Fotografi di cui faccio parte, mi ha fatto decidere di continuare nonostante tutto». Parole di Adolfo Ranise, fotografo di Garessio, che ha un negozio in centro. La piena del Tanaro di un mese fa ha spazzato e spezzato l’interno del locale e portato via buona parte dell’attrezzatura. Venerdì ricomincerà a lavorare, partendo da una postazione temporaneamente allestita nella vicina pasticceria (pure alluvionata). Tutto questo grazie, dice, alla solidarietà fra negozianti garessini.

Ranise è uno dei 43 titolari di attività colpite dal disastro a cui andranno i 3000 euro di sostegno economico attraverso la Fondazione Specchio dei tempi de La Stampa. Ancora una volta la «gente che aiuta la gente», con oltre 300 mila euro raccolti per la val Tanaro e Limone. «Avevo già subito danni dall’alluvione 2016 – aggiunge il professionista-. Gli aiuti pubblici erano arrivati in ritardo e con molte incombenze burocratiche. Avevo dovuto reinvestire con le mie forze e stavolta è di nuovo andato tutto perso. Ora, con l’abbattimento del ponte, sono più fiducioso, ma la paura che ricapiti resta».

Locale danneggiato e magazzino sott’acqua anche per il Kavarna pub, altra attività destinataria degli aiuti di Specchio dei tempi. «Abbiamo rilevato il locale nel 2018 – spiega Tristano Lisanti che conduce il locale, riaperto due settimane fa, con il cognato Christian Garzo e le rispettive mogli -. I 3000 euro sono una boccata di ossigeno soprattutto in un periodo in cui, anche per le chiusure dell’emergenza sanitaria, ci sono altri problemi. Sulla riapertura all’inizio abbiamo vacillato, poi è arrivata la decisione di ripartire e, con sforzi, stiamo riuscendo a non lasciare nessuno dei dipendenti a casa». Su quel venerdì notte racconta: «La sera, prima che arrivasse la piena, avevamo provato a mettere la merce in sicurezza, ma è stato inutile, perché nessuno si aspettava un fenomeno di questa portata».

Franco Pistone costruisce e cura la manutenzione di gruppi elettrogeni a Ceva: un’attività che prosegue quella del padre e che dal 2006 si è trasferita in un’officina in via Cameroni. E’ anche il presidente della sezione Ana cittadino. «Già nel 2016 ero stato alluvionato, ma l’acqua si era fermata a un’altezza di 75 cm. Stavolta è arrivata ben oltre- spiega-. Ho un segnale vicino alla sede che mi permette di capire quando il Tanaro esce fuori: lo capisco quando straripa una vecchia bealera. Grazie a questo sono riuscito a mettere in salvo le scorte, ma non i macchinari perché pesanti e non spostabili. L’aiuto di Specchio dei tempi è prezioso». E conclude: «Dobbiamo capire che in certe zone non si può e non si sarebbe dovuto costruire».