Il nostro terzo carnevale con i bambini del Moi

Di Angelo Conti

Sabato 22 festeggeremo il Carnevale al Moi, nel nostro spazio del “Villaggio che cresce” di via Pio VII, ma anche sui prati che circondano le palazzine. Per il terzo anno consecutivo. Un’altra tappa di un lavoro puntuale, costante, prezioso. Un’idea nata durante una passeggiata, da tre bambini che giocavano su un prato anziché essere a scuola, anche dalla irripetibile voglia di condividere un sogno. Così è cominciato un percorso che, attraverso la Circoscrizione, l’Istituto Comprensivo Pertini, la scuola Sidoli, e soprattutto Acmos e Lvia ha prima sviluppato l’aiuto-compiti, poi una pioggia di altre iniziative di inclusione vera (dai laboratori teatrali con le famiglie, all’ “Orchestra Orme” dei bimbi del quartiere).

Oggi il “Villaggio che cresce”, fortemente voluto e completamente finanziato dalla Fondazione Specchio dei tempi, è una realtà che raccoglie decide e decine di bambini, dalle primarie e delle secondarie, di una trentina di nazionalità diverse. Qui, nonostante lo sgombero delle palazzine ed i giochi di ogni tipo che l’hanno accompagnato, noi restiamo. Restiamo con le centinaia di famiglie dell’edilizia emergenziale e restiamo perchè questo quartiere rimane difficile, teatro di una sfida che non perderemo.

E sabato 22, prima di fare festa, accarezzeremo con gli occhi questo piccolo, straordinario miracolo. Fatto di impegno, condivisione, amicizia, amore.

Il "Villaggio che cresce" spiegato alla circoscrizione

Di Angelo Conti

Ieri sera, nel locali del Villaggio cresce di via Pio VII 19, Specchio dei tempi e il team del Villaggio che cresce (Acmos e Lvia) hanno incontrato la terza commissione della Circoscrizione VIII, presente il presidente Davide Ricca. E’ stata l’occasione per fare il punto sull’attività e le prospettive del progetto a favore della scolarizzazione e contro la dispersione scolastica sviluppato nell’area dell’ex Moi.

Lavoriamo sulla strada per dare ai ragazzi un futuro onesto e sereno

Articolo di Angelo Conti

“Stella Popolare” è il progetto di Specchio dei tempi per contrastare il bullismo, le bande giovanili, la dispersione scolastica, la diffusione degli stupefacenti. Rappresenta lo sviluppo di una attività “su strada” iniziata tre anni fa all’ex Moi e poi replicata a Madonna di Campagna, ora a Barriera di Milano. Sempre con l’aiuto e la logistica di Acmos.
Ieri ci sono stati diversi momenti aggregativi, quello testimoniato dalla foto ai giardini Saragat. Il progetto continuerà nei prossimi mesi, anche con lo sviluppo di nuove iniziative.

Festa al MOI per la maturità di Lamin

Un giorno importante per il progetto “Il villaggio che lavora” realizzato fra le palazzine occupate del Moi da Specchio dei tempi con Acmos ed Lvia. Lamin, conosciuto da tutti come Amin, 31 anni, profugo dal Niger, arrivato con un barcone a Lampedusa, 8 anni fa, ha superato la maturità scientifica con la votazione di 66. Si iscriverà ai test per Scienze Infermieristiche.
Con Acmos e Lvia.

Moi, dall'esperienza di Specchio un'idea per trasformare l'illegalità in legalità

Articolo di Angelo Conti

Prevedibile e attesa, arriva la notizia del rientro nelle cantine del Moi di una trentina di profughi. In attesa di un ugualmente prevedibile rientro nella palazzina sgomberata, nonostante gli ingressi murati e le scale demolite. Con Specchio dei tempi, chi scrive ha realizzato insieme ad Acmos, Lvia e Istituto Comprensivo Pertini, un intervento di scolarizzazione sull’intera area ex Mercati Generali, il “Villaggio che cresce”, che, ancorché svolto esattamente all’ingresso delle palazzine occupate, non ha mai avuto la minima opposizione e ricevuto soltanto sorrisi. Al punto che Specchio, Acmos e Lvia sono poi passati, con il progetto “il villaggio che lavora”, ad un autentico piano di recupero degli occupanti più volenterosi a cui è stata offerta una sistemazione abitativa onesta e regolare e, da settembre, anche la frequenza gratuita in istituti professionali e, per uno di loro, addirittura quella dell’ultima classe del liceo scientifico. Una integrazione da realizzare attraverso lo studio e l’impegno. Con prospettive solide per il futuro. Partita bene, con numeri forzatamente modesti (noi siamo pur sempre una piccola fondazione) ma con soddisfazione di tutti.
L’esperienza che ho maturato al Moi mi fa dunque pensare che gli sgomberi attraverso la concessioni di decine e decine di alloggi di edilizia popolare o religiosa siano destinati a non risolvere nulla, magari facendo solo crescere la rabbia dei regolari (italiani e stranieri, molti realmente disperati) che da anni sono in lista di attesa per avere una casa. Piuttosto mi pare più percorribile la strada di una graduale integrazione, iniziando una opera di legittimazione delle occupazioni attraverso la proposta di affitti, inizialmente a canoni simbolici, così da trasformare l’illegalità in legalità. Una strada graduale, nemmeno semplice, con qualche incognita, ma che forse varrebbe la pena tentare. Proprio sulla falsariga di quanto Specchio sta attuando con “il viaggio che lavora”. Impegnandosi in umiltà, con attenzione, con lealtà, con trasparenza e senza troppi titoloni sui giornali.

 
(Per leggere l’articolo di Federico Genta, fai clic sulla foto con il tasto destro del mouse)

Il 9 inaugura la Sartoria Sociale finanziata da Specchio

Venerdì 9 marzo verrà inaugurata la nuova Sartoria Sociale creata dalla Fondazione chierese per il tessile con il contributo della Fondazione La Stampa Specchio dei tempi. L’appuntamento è per le ore 10 al Museo del Tessile di Chieri di via Santa Clara angolo via Demaria. Qui l’iniziativa sarà presentata pubblicamente con l’intervento di Mario Ghirardi e di Lodovico Passerin d’Entreves, presidenti rispettivamente della Fondazione chierese e di Specchio dei tempi. Nella Sartoria sono presenti attrezzature e macchine professionali. Vi lavoreranno giovani sarte e sarti, molti dei quali provenienti da aree sociali di sofferenza (indigenti, ex carcerate, immigrati).


Sabato 17 marzo, dalle ore 10, per tutta la giornata è previsto un ‘open day’ durante il quale la sartoria sarà aperta al pubblico per mostrarne le attrezzature ed offrire informazioni sulla sua attività futura.

Di Angelo Conti

 

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NATALE AL MOI CON SPECCHIO

di Angelo Conti

Un anno fa non c’era nulla. Oggi c’è il Natale del ” Villaggio che cresce” , straordinaria esperienza di integrazione fortemente voluta da Specchio dei tempi. Ottanta i bambini coinvolti. Con Acmos, Lvia, Istituto Comprensivo Pertini. Grazie a Elena CappaiAntonella Di MassaAnastasia SironiVanessa MarottaFrancesco Miacola. Orgogliosi di avere realizzato un progetto che sembrava impossibile.

NUOVI SPAZI PER SPECCHIO AL MOI

di Angelo Conti

Specchio dei tempi, Acmos, Lvia, Istituto Comprensivo Pertini ed Arte Migrante, il team che segue il progetto “Il villaggio che cresce” per la scolarizzazione dei bimbi che vivono nell’ex Villaggio Olimpico, da oggi ha uno spazio in più. Ci hanno infatti consegnato le chiavi dei locali di via Pio VII 19. Si tratta di ambienti spaziosi e luminosi, indispensabili per ospitare al meglio gli 80 fra bambini e ragazzi sino ad oggi censiti. Grazie al Comune di Torino e grazie all’Atc.

 

HALLOWEEN AL MOI CON SPECCHIO

Dolcetto o scherzetto? Decine di bimbi dell’ex Villaggio Olimpico che partecipano al Progetto “Il Villaggio che cresce” hanno festeggiato Halloween oggi pomeriggio al Moi. Anche di qua passa il nostro sforzo per una corretta scolarizzazione di questi ragazzi. Uno dei miracoli di Specchio dei tempi, realizzato con l’aiuto di LVIA, Arte Migrante, Istituto Comprensivo “Sandro Pertini”. E con la generosità dei lettori de La Stampa Torino.


ALL'EX MOI IL NOSTRO VILLAGGIO CHE CRESCE

di Angelo Conti

Il villaggio che cresce è l’iniziativa di scolarizzazione completamente finanziata da Specchio dei Tempi all’interno del Moi (ex Villaggio Olimpico) e attuata in collaborazione con Acmos, Lvia, Arte Migrante e l’Istituto Comprensivo Pertini e d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale. Per dare conoscenza e cultura a questi ragazzi promuovendo il rispetto per la legalità. Ora siamo in pausa estiva, ma ci stiamo preparando per la ripresa dell’attività, alla fine di agosto.

FRA I RAGAZZI DEL MOI

di Angelo Conti

Oggi siamo passati a salutarli. Erano in 36 nei giardini di Hiroshima Mon Amour. Ordinati, spensierati e sereni. Impegnati nel laboratorio di fotografia, nel rilassamento al fresco dei saloni interni, in una partita di volley… In cammino verso un’integrazione fatta bene, verso una corretta scolarità, verso una vita da spendere nella legalità. Grazie ad Acmos, Lvia, Arte Migrante e Istituto Comprensivo Pertini che stanno lavorando insieme a Specchio dei Tempi in questa bella avventura che coinvolge bambini e ragazzi che vivono nell’ex villaggio olimpico. Il villaggio che cresce… che cresce davvero. Con un piccolo stanziamento della nostra fondazione, con l’enorme entusiasmo di tutti.

IL VILLAGGIO CHE CRESCE: SPECCHIO AL MOI

di Angelo Conti

Per noi di Specchio dei tempi era anche una sfida. Nel Moi, il villaggio olimpico del Lingotto occupato da 1800 profughi, non riusciva ad entrare nessuno. Ma quei ragazzi, quei bambini che nelle ore del mattino si intravedevano, furtivi, in quei cortili, hanno fatto scattare una molla, un progetto, un sogno: integrare questi bambini e questi ragazzi portandoli nel mondo della scuola. Con l’obiettivo, a tutto tondo, di avere domani dei giovani protagonisti positivi del nostro Paese e della nostra società, e non degli emarginati, magari con problemi di sopravvivenza o di criminalità.

 

L’idea è venuta, ad una preside e ad un giornalista, lo scorso inverno. Poi, noi di Specchio, ci abbiamo lavorato. Coinvolgendo un po’ tutti, a cominciare dall’Ufficio Scolastico Regionale e dal Prefetto. Entusiasti.

A febbraio abbiamo scritto il progetto individuando Acmos e Lvia come partner ideali, a marzo quel progetto è stato approvato e finanziato dal CdA della Fondazione La Stampa-Specchio dei Tempi. Ad aprile eravamo già al lavoro nel cortili del Moi. Oggi possiamo dire di essere sulla strada giusta con bambini, ragazzi e famiglie “agganciati”, con momenti di studio, di divertimento, di spettacolo e di arte. Il 26 maggio scenderanno in campo anche i docenti volontari della Pertini e della Sidoli, che cominceranno ad essere presenti al Moi . Attività propedeutica e necessaria per puntare all’ingresso, da settembre, di questi ragazzi in scuole del quartiere, ovviamente supportati e seguiti. In fiondo, questo, era un piccolo sogno. Calato sul territorio (grazie alla Circoscrizione VIII ed al suo presidente Ricca che non ci hanno mai fatto mancare il sostegno!) , fra mille incognite.

Noi ci abbiamo provato, ci stiamo provando. Perché integrazione vuol dire anche coraggio, entusiasmo, dedizione, impegno. Quello che Specchio dei tempi, Acmos, Lvia, Arte Migrante e Istituti Comprensivi Pertini e Sidoli stanno mettendo sul campo. E in fondo tutto questo è anche un piccolo esempio di come la passione possa abbattere tanti ostacoli, con nel cuore i più piccoli. Un progetto che è anche speranza per tutti noi, per il nostro futuro e per chi ha scelto l’Italia per alimentare i suoi sogni.