Francesco, 79 anni e una vita in altalena

Quante vite sulle “montagne russe” incontra Specchio dei tempi, consegnando le Tredicesime dell’Amicizia. Vite segnate dalla sfortuna, dalla malattia, a volte da una povertà mai potuta cancellare. Salite ripide partite da molto in basso, poi giù una discesa. Ancora una salita, una corsa in piano, ancora giù, su, giù. Ma può succedere che nell’ultima discesa, la persona impari la bellezza del condividere il poco che ha. Che impari a gestire con cautela e intelligenza quel poco. E che sappia farselo bastare. Francesco Basso, 79 anni, è un romanzo vivente ed è questa la sua parabola, anche se lui la generosità l’ha praticata sempre. E se oggi vive, dove lo abbiamo incontrato, in un piccolissimo monolocale il cui affitto gli costa più di metà della pensione da 700 euro al mese, è proprio perché una grossa porzione della sua vita l’ha spesa per solidarietà.

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Difficile riassumere. “Ho perso mio padre durante la guerra, ha lasciato mia madre con dieci figli. Mia madre è morta che avevo a 15 anni. Dopo, sono stato adottato da un americano, ho studiato negli Stati Uniti”. Tempo dopo: “Sono stato otto anni in una missione dei Comboniani in Kenya, all’ospedale dei lebbrosi. Ho pensato per molto tempo che sarei morto li e presto. Il clima era dannoso per la mia salute, avevo collassi continui. Un giorno, il Padre Guardiano mi ha rimandato a casa”. Ma prima, Francesco contribuisce a far diventare più grande il piccolo ospedale: capace di accogliere decine e decine di malati. Quando se ne va dall’Africa, Francesco toma negli Stati Uniti e più tardi in Italia. Non tutto va come dovrebbe andare. È un uomo di mezz’età che comincia un pezzo nuovo di esistenza. È elettricista, per un po’ ha anche dei dipendenti. Nasce una figlia in una relazione che finisce in fretta. Poi sposa una donna molto più giovane di lui e diventa padre di due bambine. Ma anche questo rapporto finisce. E non finisce bene, dal momento che Francesco racconta di non averle mai più viste “le mie bambine”.

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“La prima figlia so che lavora tanto, le due piccole, di 15 e 18 anni, studiano. IL denaro della tredicesima di Specchio lo manderò a tutte e tre, attraverso mia cognata. Ma come sempre dirò a mia cognata di spiegare che si tratta di un suo regalo. A me basta poco, faccio la spesa grande una volta al mese, so dove ci sono le offerte migliori, me la cavo”. Nel mini alloggio di via San Secondo sopra il letto Francesco ha appeso un ritratto di Don Bosco, santo che lo ha ispirato. Su un’altra parete c’è la fotografia di San Giovanni Paolo II, che ha conosciuto. Su una terza piccola parete, tre fotografie ritraggono le figlie bambine. “La vita è andata tosi”, dice Francesco con un sospiro.

Come donare:

Per sostenere le Tredicesime dell’Amicizia è possibile donare qui

Oppure tramite bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.

O ancora, Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943. Causale: “Tredicesime dell’Amicizia”.

È infine possibile versare di persona all’InfoSpecchio:

  • Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
  • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (lun-ven 9.30-13);
  • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (lun-ven 8.30-12.30/14.45 -17.30);
  • Specchio Point Pinerolo, via del Pino 70 (mer 9-13).

Eventi organizzati per raccogliere fondi da destinare alle Tredicesime sono anche:

Messer Tulipano per le Tredicesime, bulbi di tulipano a chi fa una donazione.

Messer Tulipano anche quest’anno sosterrà Specchio dei tempi nella raccolta di donazioni a favore delle Tredicesime dell’Amicizia, il progetto che ha l’obiettivo di aiutare, per Natale, con un assegno da 500 euro oltre 2.000 anziani poveri e soli di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

Per sostenere questa causa, Consolata Pralormo ha rinnovato la donazione a Specchio dei tempi di circa 5000 bulbi di tulipano che verranno da oggi consegnati a chi effettuerà un versamento a favore delle Tredicesime dell’Amicizia presso:

  • INFO SPECCHIO – via Madama Cristina 35, tutti i giorni, ore 10-13;
  • UFFICIO ABBONAMENTI LA STAMPA – via Lugaro 21, lunedì – venerdì, ore 9.30-13;
  • UFFICI REALE MUTUA AGENZIA PRINCIPALE TORINO CASTELLO – Piazza Castello 111/113, lunedì – venerdì, ore 8.30-12.30/ 14.45-17.30;
  • Stand di raccolta fondi che Specchio allestirà in via Roma l’8-9-10 dicembre.

Un ringraziamento particolare a Consolata Pralormo che invita tutti alla futura edizione di Messer Tulipano che avrà inizio il 30 marzo 2024 al Castello di Pralormo.

“Con questi soldi vado dal dentista”: l’aiuto di Specchio a un alessandrino

Pantano Adelia
La Stampa, 29/11/2023

«La prima cosa che farò sarà sistemare i denti». Non appena gli viene consegnata la «Tredicesima dell’Amicizia», Giuseppe Zarrillo ha le idee chiare su come utilizzerà il contributo ricevuto dalla fondazione «Specchio dei tempi» de La Stampa che da oltre quarant’anni aiuta gli anziani a sentirsi meno soli. Zarrillo ha 67 anni e abita nel sobborgo di San Michele. Per una vita era stato un meccanico. «Dopo ho iniziato a lavorare come autista personale per un imprenditore di Alessandria — racconta —. Le cose andavano bene perché guadagnavo e avevo la loro fiducia».

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Ad un certo punto cambia tutto. «Qualche anno fa ho commesso un errore — dice —. Mi sono fidato della persona sbagliata e sono finito nei guai. Da allora ho perso il lavoro e la mia vita è cambiata. Avrei voluto chiedere scusa ma non l’ho mai fatto, ho avuto sempre troppa vergogna per quello che era successo. La provo ancora oggi». Poi è stato difficile ricominciare: «Le voci hanno cominciato a girare e trovare di nuovo un lavoro, anche uno qualsiasi, è stato impossibile». Dopo la morte del padre lo scorso anno, Giuseppe Zarrillo si è ritrovato a vivere da solo nella casa a pochi metri dalla parrocchia di San Michele. «Fino a questo mese avrò il reddito di cittadinanza— spiega —, dopo spero di ricevere un po’ di pensione. Ogni tanto vengo qui da don Ivo, trovo sempre qualcuno che mi accoglie». Così come spesso vede anche suo figlio. «Con lui — dice — sono in buoni rapporti, mia moglie invece dopo tutto quello che è successo ha deciso di andare a vivere con l’altra nostra figlia».

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Oltre a un cane e a un gatto che gli fanno compagnia, cura un piccolo orto in casa. «In questo periodo — racconta — riesco a coltivare qualcosa, soprattutto verdure, così evito di comprarle. Ho anche qualche gallina: passo così le mie giornate». Non riesce a nascondere lo stupore e anche la felicità di aver ricevuto la «Tredicesima dell’Amicizia». «Sistemerò questi due denti davanti che sono rovinati, se rimane qualcosa la userò per le bollette», dice». Per Giuseppe, e per tutti gli altri che quest’anno hanno ricevuto e riceveranno l’aiuto di «Specchio dei tempi», il contributo è di 500 euro.

Come donare:

Per sostenere le Tredicesime dell’Amicizia è possibile donare qui

Oppure tramite bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.

O ancora, Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943. Causale: “Tredicesime dell’Amicizia”.

È infine possibile versare di persona all’InfoSpecchio:

  • Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
  • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (lun-ven 9.30-13);
  • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (lun-ven 8.30-12.30/14.45 -17.30);
  • Specchio Point Pinerolo, via del Pino 70 (mer 9-13).

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Nonna Pina, 108, la vita da migrante e la Tredicesima subito sotto il golf

Beppe Minello

Per l’anagrafe è Giuseppa, per famigliari e amici Pina. Ha 108 anni e possiamo considerarla la nonna dei 2 mila nonni che stanno ricevendo, a Torino e anche nel resto del Piemonte, la Tredicesima dell’Amicizia che dal 1976, grazie a Specchio dei tempi e alla generosità dei lettori de La Stampa, dona un momento di serenità a chi ne ha più bisogno. Giuseppina ha tutte le caratteristiche che ci aspettiamo di trovare in una nonna. Gli occhi dolci, quasi illuminati dalle lenti degli occhiali, e un sorriso che increspa continuamente le sue labbra ancora piene. Fisicamente è uscita indenne da oltre un secolo di vita, tranne un problema alle ginocchia che ormai non la sostengono più, obbligandola sulla sedia a rotelle.

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“In tutta la vita non ha mai subito un ricovero o un intervento chirurgico”, spiega Cesare, 66 anni, il più giovane dei suoi figli. E’ un ex elettricista ed è l’unico a esserle rimasto vicino perché gli altri figli, quattro, tre femmine e un altro maschio, sono stati sparsi dalla vita in Brasile e Spagna. I guai di nonna Pina sono tutti nella testa: non sente bene e può apparire un po’ svanita. Ma è un’impressione. Gli occhi le si illuminano quando vede la busta di Specchio dei tempi che, in un amen, sparisce sotto il golfino. La curiosità per lo sconosciuto andata a trovarla, che le scatta qualche foto, la riprende in un video e le fa domande alle quali riesce a rispondere solo con un sorriso, le disegna un benevolo punto interrogativo sul volto.

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E’ il figlio Cesare a parlare per lei. A raccontare la vita avventurosa della mamma, “la Capitana” come la chiamavano in casa, partita negli Anni ’50 con le tre figlie dalla natia Balestrate, a metà strada tra Trapani e Palermo,  per raggiungere, dall’altra pate dell’Atlantico,  a San Paolo e il marito Matteo che, con il primogenito Salvatore, erano emigrati in Brasile  già da un anno per trovare una risposta alla miseria che li schiacciava in Sicilia. Ma quando si ha voglia di lavorare, come ne aveva il signor Matteo, di professione ciabattino e scomparso nel 2001 a 93 anni, nessuna impresa è impossibile.

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“Venne subito assunto da un’azienda locale, ma dopo un anno preferì mettersi in proprio, come già in Sicilia”. Pina, Matteo e il giovane Cesare ripartono ancora dal banchetto da ciabattino del papà che viene sistemato nel cortile di un basso fabbricato di Moncalieri trasformato in abitazione: una stanza e il gabinetto. Alla fine, la riesce a ottenere una casa popolare a Nichelino dov’è ancora la residenza di nonna Pina. Una casa abitata sempre più raramente perché le condizioni della “Capitana” consigliano un’assistenza dedicata, per lunghi periodi anche in struttura.  Le badanti costano, come sa chiunque ha un anziano in casa non autosufficiente. Nonna Nina, “la Capitana”, per quelle ginocchia traditrici e la testa un po’ svanita, ha bisogno di tutto. Anche della solidarietà e generosità di Specchio dei tempi e dei lettori de La Stampa.

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  • Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
  • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (lun-ven 9.30-13);
  • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (lun-ven 8.30-12.30/14.45 -17.30);
  • Specchio Point Pinerolo, via del Pino 70 (mer 9-13).

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Venerdì a Racconigi la cena che aiuta Specchio dei tempi

Paola Scola,
La Stampa, 28/11/2023

Sono gli ultimi giorni utili alle prenotazioni per partecipare all’iniziativa di Specchio dei tempi, a sostegno delle Tredicesime dell’Amicizia: la cena solidale nella Tenuta Berroni a Racconigi, questo venerdì, 1° dicembre, dalle 19,30. L’offerta minima è di 60 euro a persona, onnicomprensivi. La donazione è detraibile dalla dichiarazione dei redditi per i bonifici bancari.

La serata a Racconigi, allietata dalla musica della violinista Nadia Bertuglia e del suo team (il gruppo che forma anche le piccole orchestre di Specchio dei tempi in due scuole torinesi), fornirà l’occasione anzitutto per conoscere da vicino la Fondazione, i suoi progetti e sogni. Come le «Tredicesime». Supportano e sponsorizzano la cena benefica alcune aziende, che con i loro prodotti rappresentano vere eccellenze del territorio.

Per info e prenotazioni: anastasia.sironi@specchiodeitempi.org

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L’evento

Abbiamo ricevuto e verificato centinaia di richieste dai nonni più bisognosi e stiamo distribuendo i primi contributi. Ogni offerta che ci viene affidata si trasforma immediatamente in un aiuto concreto. Più fondi raccogliamo, più anziani abbracciamo». Parola degli operatori di Specchio dei tempi, che – vicino al Natale – sono più che mai impegnati nella promozione delle «Tredicesime dell’Amicizia». Gli anziani che l’iniziativa si propone di aiutare non hanno più nessuno oppure alle loro spalle ci sono famiglie divise, in condizioni di povertà quotidiana, spezzate da disgrazie. Persone fragili, in doloroso equilibrio tra la solitudine e l’angoscia. «Per questo vogliamo abbracciarle, offrendo loro un sostegno concreto», spiegano da Specchio dei tempi. La prima edizione delle «Tredicesime dell’Amicizia» risale a11976: «In 47 edizioni del nostro storico progetto, sostenuto dai lettori de La Stampa, abbiamo già consegnato 78.786 sussidi, per un totale di 32 milioni di euro. La cifra è cresciuta fino agli attuali 500 euro ciascuno, che anche quest’anno vogliamo donare ad almeno 2000 persone, a Torino e nelle province di Cuneo, Asti, Alessandria, Biella, Novara, Verbania e Vercelli, oltre che ad Aosta e nel Ponente ligure. L’obiettivo è raccogliere un milione di euro entro Natale». Ma per riuscirci c’è bisogno di un grande e generoso sostegno.

Ed è questo lo scopo della cena benefica che Specchio dei tempi organizza a Racconigi venerdì 1° dicembre, dalle 19,30, nella suggestiva cornice della Tenuta Berroni (in via Tenuta Berroni), ricca dell’atmosfera settecentesca, sabauda e raffinata. Oltre che dalla cucina d’eccellenza, la serata verrà anche allietata dalla musica di un violino e un violoncello. La Fondazione de La Stampa farà conoscere i suoi progetti, sogni e obiettivi. Supportano e sponsorizzano la cena benefica alcune aziende, che con i loro prodotti rappresentano veri gioielli del territorio, fondamentali per la migliore riuscita dell’iniziativa. Si tratta di Cantine Clavesana, Salumificio Benese, Pasta Berruto, Molecole, Peyrano, Baladin e Caseificio Quaglia, oltre che E20 di Carmagnola e Tenuta Berroni. Ed ecco svelato il menù, dove l’alta qualità dei prodotti s’intreccia con le elevate professionalità impegnate nella cucina. Si comincia con l’aperitivo di benvenuto (accompagnato dal saluto del direttore di Specchio dei tempi), quindi toccherà a uovo termale, porro e crema di Bra tenero; fusilli, cime di rapa, bufala e guanciale croccante; cotechino e spuma di patate; Bavarese alla nocciola con gelé di lampone. I vini: Chardonnay delle Langhe, Dolcetto Dogliani, Piemonte doc, Spumante Brut, Moscato Astidocg.

Per info e prenotazioni: anastasia.sironi@specchiodeitempi.org

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Ospedale di Specchio in Somaliland, donate attrezzature alla neonatologia

Angelo Conti

Costruito grazie al supporto economico di Specchio dei tempi nel 20212, l’ospedale pediatrico di Hargeisa in Somaliland è sempre rimasto nel cuore della nostra fondazione, che ne ha sostenuto prima la normale gestione e più recentemente lo sviluppo. In questo contesto, proprio negli scorsi giorni, abbiamo consegnato al reparto di Naonatologia 3 isole neonatali riscaldate, 1 oftalmoscopio/otoscopio, 3mascherine per ambubag, 20 sensori neonatali e 4 monitor. Vicini alla gente della Somalia per consentire loro di vivere e crescere nella terra dove sono nati e dove, ormai da 12 anni, ci stiamo impegnando per garantire un buon livello di assistenza sanitaria, soprattutto ai bambini.

Specchio dei tempi garantisce lo stipendio a medici ed infermieri del Pronto Soccorso, fornisce attrezzatura e formazione al Reparto di Neonatologia, visita con un ambulatorio mobile i campi profughi intorno alla città. Il progetto è realizzato con la partnership operativa di Medacross.

Cresce la povertà a Torino, più 9% le richieste per le Tredicesime

Angelo Conti,
La Stampa, 27/11/2023

Cresce la povertà, ma cresce anche il numero dei donatori. E’ il dato che emerge dalla sottoscrizione lanciata da Specchio dei tempi per le Tredicesime dell’Amicizia, giunte quest’anno alla quarantottesima edizione consecutiva. Anche nel 2023 l’obiettivo è raccogliere 1 milione di euro per aiutare 2000 anziani poveri e soli con un assegno da 500 euro.  Una scalata sempre difficile, che mobilita l’intera città. Quest’anno i segnali della crescente povertà sono evidenti: il numero delle richieste ricevute è salito a 2993 contro i 2751 del 2022, ben 242 in più con  un incremento percentuale di quasi il 9%. Una criticità che è più evidente nel segmento delle associazioni e degli enti (San Vincenzo, Parrocchie, Auser, etc etc) evidentemente alle prese con il lievitare della povertà di base accompagnata anche  dalla minor diponibilità economica del ceto medio, di solito la spina dorsale delle contribuzioni verso le associazioni del territorio. Questo fenomeno trova riscontro anche nelle donazioni già giunte a Specchio dei tempi per le Tredicesime di quest’anno: qui da un lato assistiamo sì ad un aumento del numero dei donatori, passati (al medesimo punto della raccolta) da 916 a 1032, ma anche ad un brusco calo della donazione media, scesa del 16%.

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La lettura di questi dati è semplice: “Ci troviamo di fronte – constata il presidente di Specchio dei tempi, Lodovico Passerin d’Entreves – ad un aumento della povertà riscontrabile sia nella crescita delle domande di aiuto e sia nella minor disponibilità di chi dona. Conforta, però, il netto aumento del numero dei donatori che, a questo punto della raccolta e con un mese ancora davanti, sono già stati 1032 cioè il 12,6% in più dell’anno passato. E’ un importante segnale della fiducia che viene riposta nella nostra fondazione ed uno stimolo a sempre meglio operare”.

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La somma sinora versata a Specchio, circa 553.600 euro, ha permesso di attivare subito le distribuzioni dei voucher che possono essere trasformati in contante presso tutti gli sportelli di Intesa Sanpaolo in Italia.  Man mano che cresce l’incasso vengono effettuate, in tempo pressochè reale, le  nuove distribuzioni. Una parte delle Tredicesime viene inoltre consegnata, come ogni anno, dai giornalisti in pensione de La Stampa che prestano opera di volontariato.  Preziosa anche l’opera dei 50 volontari di Specchio che vengono impegnati nelle registrazioni contabili e nell’accoglienza dei donatori, tutte le mattine presso l’InfoSpecchio di via Madama Cristina 35. Ma il cammino, quest’anno resta difficile, mancano 380.000 euro all’obiettivo finale cioè quel milione di euro che garantirebbe a 2000 anziani un Natale meno triste. E se dovesse arrivare di più, siamo pronti ad aumentare gli aiuti, così da limitare il numero di quelli a cui dovremo forse dire di no.

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È infine possibile versare di persona all’InfoSpecchio:

  • Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
  • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (lun-ven 9.30-13);
  • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (lun-ven 8.30-12.30/14.45 -17.30);
  • Specchio Point Pinerolo, via del Pino 70 (mer 9-13).

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La generosità vola all’aeroporto di Cuneo con la campagna per le Tredicesime

Paola Scola,
La Stampa, 21/11/2023

«Dona luce con le Tredicesime dell’Amicizia». Il grande cartellone che riporta lo slogan e campeggia negli spazi comuni dell’aeroporto di Cuneo non è la promozione di una nuova destinazione o una campagna di super offerte per un volo. Lo possiamo definire, invece, il «decollo della solidarietà». Perché rappresenta il primo atto concreto e visibile della neonata collaborazione tra Specchio dei tempi e la società di gestione dello scalo.

E lo slogan è quello che la fondazione ha scelto per lanciare la sottoscrizione a sostegno delle «Tredicesime dell’Amicizia». Si tratta dell’iniziativa creata da Specchio dei tempi con l’obiettivo di aiutare oltre 2000 anziani poveri e soli, tanto di più avvicinandosi il Natale e le festività di fine anno. Ma, per riuscirci, c’è bisogno di appellarsi alla generosità delle persone. Così nasce anche la cena benefica organizzata alla Tenuta Berroni di Racconigi, venerdì 1° dicembre, allietata da cucina raffinata e musica di violino. Una serata resa possibile dalla convinta adesione di alcuni sponsor, cioè aziende che con i loro prodotti rappresentano vere eccellenze del territorio.

E anche l’aeroporto, in un certo senso, è una eccellenza della provincia di Cuneo. Dove transitano decine di migliaia di persone ogni anno. Di qui l’idea di collaborare con Cuneo Airport, per far conoscere e dare ulteriore visibilità alle attività dellafondazione del quotidiano La Stampa. E, in questo momento, sensibilizzare per il supporto alle «Tredicime dell’Amicizia». Detto fatto, grazie alla disponibilità della Geac, che ha individuato e concesso gli spazi per collocare i cartelloni (con le indicazioni su iniziative e modalità di donazione) e una cassettina dove depositare eventuali offerte. Anna Milanese, direttore generale di Geac: «Abbiamo aderito con entusiasmo alla proposta di Specchio dei tempi, perché crediamo con fermezza nell’aeroporto, inteso come luogo non solo di passaggio, ma di incontri, che può dare voce e accogliere un progetto nobile come le Tredicesime dell’Amicizia, volto a creare accoglienza e condivisione».

Come donare:

Per sostenere le Tredicesime dell’Amicizia è possibile donare su www.specchiodeitempi.org

Oppure tramite bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.

O ancora, Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943. Causale: “Tredicesime dell’Amicizia”.

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  • Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
  • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (lun-ven 9.30-13);
  • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (lun-ven 8.30-12.30/14.45 -17.30);
  • Specchio Point Pinerolo, via del Pino 70 (mer 9-13).

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Specchio dei tempi contro il cancro: la nuova unità contro i tumori di testa e collo

Comunicato Stampa

Giovedì 16 novembre a Torino, in via Montanaro 16, è stata inaugurata la nuova Head and Neck Cancer Unit, la prima struttura multidisciplinare ospedaliero-territoriale dedicata ai tumori del “distretto testa e collo”. “Un esempio concreto di come l’azienda intenda attuare gli interventi correlati al Pnrr, in questo caso grazie alla partnership con la Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Specchio dei Tempi ed Associazione per la Prevenzione e la Cura dei Tumori – precisa Carlo Picco, direttore generale Asl -. La struttura, dislocata fra l’Ospedale San Giovanni Bosco e il territorio dell’area Nord di Torino, funzionerà da centro di riferimento per l’intera area metropolitana.” Il modello è quello delle Breast Unit, specializzate nella diagnosi e nella cura del tumore al seno, o delle Prostate Cancer Unit in ambito urologico. Le funzioni: diagnostica, pretrattamento, follow up post trattamento.

“Specchio dei tempi – ha dichiarato Lodovico Passerin d’Entrèves, Presidente della Fondazione Specchio dei Tempi – nel 2023 ha realizzato un piano di sostegno alla sanità pubblica piemontese, donando strumenti innovativi e di ultima generazione. In questo programma la Head and Neck Cancer Unit è un’iniziativa che merita di essere valorizzata”

 

Le tante sfortune di Damiano, amputato ad una gamba, oppresso dai debiti e con il costante rischio di morire

Beppe Minello

Damiano ha 53 anni e attende di morire. Può accadere ora che state leggendo la sua storia o domani o fra un anno o un po’ più in là. “Non ho paura – dice – ma vivere così è una tortura”. Un appello che Specchio dei tempi ha subito accolto, effettuando una immediata donazione in denaro e prevedendo altre forme di assistenza. Che svilupperemo insieme ai lettori che vorranno darci una mano.

Sette anni fa l’esistenza di Damiano si inabissa in un tunnel di dolore, non solo fisico. “Era fine ottobre, ero su un campetto di Pianezza per la partita settimanale di calcetto con gli amici: mi stavo riscaldando e ho iniziato a sentire dolori ai glutei, ai muscoli delle gambe. Insopportabile” ricorda. Per un anno tira avanti con il suo doppio lavoro di magazziniere e cameriere in nero nei catering del weekend: “Ho fatto l’alberghiero e per un po’ d’anni ho servito in ristoranti anche di grido. Ma mi annoiavo. E allora ho messo a frutto le patenti che avevo conseguito da militare e mi sono messo a fare il camionista e poi il magazziniere”.

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Poi non ce la fa più. Il medico di base non sa spiegare quei dolori: “Era più agitata di me. Le chiedevo di farmi fare qualche esame, ma niente: vedeva che camminavo, poi i dolori mi fermavano, poi ricamminavo. Non capiva lei, tantomeno capivo io. Ho cambiato il medico e sono passato dalla padella nella brace. La nuova dottoressa mi chiedeva se avevo anche male alla schiena. ‘Sì le rispondevo’. Insomma, si sono convinti che il mio problema fosse lì. Nel 2018 mi hanno messo un placca ma i dolori non sono passati, anzi…

Che fare? “Un’amica di mia madre, dico, un’amica di mia madre, non un medico, butta lì: ‘Ma fatti fare un ecodoppler’”. Damiano che, nel frattempo, ha perso lavoro e compagna, andatasene di casa dopo 15 anni di convivenza, fa l’ecodoppler. “Il primo medico a guardare i risultati  chiamò un collega, insieme chiamarono il responsabile del laboratorio e, ancora insieme, mi dissero che ero da operare urgentemente e che se fossi arrivato prima magari avrei potuto guarire…”

“Sindrome di Leriche” è la diagnosi: “Arteriopatia ostruttiva cronica periferica” dice Wikipedia. “Mi si chiudono le arterie iliache – spiega Damiano – e una era già praticamente chiusa. Me la riaprirono con un by pass e mi dissero che, praticamente, non c’era e non c’è cura… il rischio di trombi è altissimo, che potrei perdere le gambe”. La vita già non rosea di Damiano diventa un calvario. Senza casa e con l’invalidità civile, ottiene un alloggetto Atc al piano rialzato di via Maddalene. Ma le disgrazie non finiscono mai. “Quando sono andato a farmi visitare, nel 2020, chi mi aveva operato mi ha guardato chiedendosi ‘Ma questo è ancora vivo?’ Mi sono stati ripetuti i pericoli che correvo, il rischio di cancrena…”. Che si concretizza due anni dopo: “Mi hanno riportato in camera operatoria e, devo dire, hanno fatto di tutto per salvarmi la gamba. Ma alla fine non è restato altro che amputarla sopra il ginocchio”.

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Damiano ora vive sulla carrozzella anche se in casa, per spostarsi dal bagno lungo e stretto alla cucina altrettanto angusta, deve fare come Tarzan, appendendosi dove può. E’ imminente il trasloco in un altro alloggetto Atc, poco lontano e a livello strada. “Qui – dice Damiano – non ho molti problemi a scendere in cortile: mi lascio cadere con la carrozzella dal pianerottolo. Il problema è risalire, cosa impossibile senza l’aiuto di qualcuno”. Gli danno una mano, per poche ore la settimana, una badante e una infermiera, mentre la cagnetta Kelly, la sua unica compagnia, ha imparato a fare da sé: “Quando deve fare i bisogni esce e rientra in casa da sola. Se mai un’auto la investisse non so cosa farei…”

“Aspettando di morire – prova a ironizzare Damiano – devo risolvere un problema con la Soris con la quale ho un debito di 2900 euro per multe prese quando ancora lavoravo; l’Agenzia dell’Entrate, mossa dall’Asl che mi accusa di aver ottenuto, anni fa, esenzioni alle quali non avevo diritto, mi sta addosso.  La carrozzina elettrica, fornitami dall’Asl, s’è rotta e per due mesi sono rimasto senza la possibilità di muovermi e vivo nell’angoscia che si guasti nuovamente. Oggi, per non farmi mancare niente, ho pure mal di denti e in qualche modo cercherò di farmi visitare gratuitamente… Vede che disastro! E’ che… insomma, non chiedo molto…ma in questi ultimi giorni che ho da vivere, spero di non incontrare altre sfortune”.

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Tredicesime dell’Amicizia anche ad Alessandria, consegnata la prima ad Angela

Pantano Adelia,
La Stampa, 12/11/2023

«Davvero è mio? Non ci riesco a credere, mi sembra impossibile». Non smette di ripeterlo Angela Farina mentre, commossa, gira tra le mani il foglio che le è stato appena consegnato. È quello in cui è contenuta la Tredicesima dell’amicizia, l’iniziativa che da oltre quarant’anni Fondazione di Specchio dei tempi dona agli anziani per farli sentire meno soli. E Angela, 67 anni e che abita poco fuori dal centro di Alessandria, la solitudine la conosce bene. «Mio marito è morto da 17 anni e da allora la mia vita è come se fosse finita – dice-, è stato tutto in salita, tutto è diventato difficile».

Al dolore della perdita del marito, negli anni si sono aggiunti anche i problemi di salute. «Ho avuto un brutto incidente, poi ho subito diverse operazioni che non mi hanno permesso più di lavorare – racconta -. Prima però avevo fatto qualsiasi cosa, avevo iniziato da ragazzina, guadagnavo soprattutto facendo le pulizie ma arrivata ad un certo punto non sono più riuscita, anche adesso faccio fatica a camminare». Il suo unico sostegno è una piccola pensione che però non le permette arrivare a fine mese. «Sono poche centinaia di euro ma tra affitto, bollette e medicine non rimane nulla per il resto – dice ancora -. Abito nelle case popolari ma negli ultimi mesi è aumentato tutto, non si può andare avanti così». Da qualche tempo ha trovato conforto nella parrocchia nel sobborgo di San Michele.

«Una mia amica mi aveva suggerito di venire qui e ora sono anni che trovo un po’ di aiuto qui per quello che mi serve a casa, almeno – aggiunge – per poter mangiare». Per Angela, e per tutti gli altri che quest’anno hanno ricevuto e riceveranno la Tredicesima, il contenuto è di 500 euro. Chiunque può dare una mano entrando in contano con la Fondazione di Specchio dei tempi. Con il suo regalo Angela cercherà di far fronte a qualche spesa dei prossimi mesi. «Ci sono tanti bollettini da pagare ma spero mi rimanga qualcosa per riuscire a comprare un regalo per me, anche piccolo», racconta. Ma il suo vero sogno è quello un giorno di poter rivedere la sua Sicilia. «Con la mia famiglia, che era molto numerosa, ci siamo trasferiti in Piemonte quando avevo 7 anni per il lavoro di mio papà – dice -. Sono nata a Palermo, nel tempo sono tornata spesso, ma adesso sono 15 anni che non vado più e mi manca tanta, soprattutto il mare. Sarebbe un sogno poter tornare prima o poi».

Come donare:

Per sostenere le Tredicesime dell’Amicizia è possibile donare qui

Oppure tramite bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.

O ancora, Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943. Causale: “Tredicesime dell’Amicizia”.

È infine possibile versare di persona all’InfoSpecchio:

  • Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
  • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (lun-ven 9.30-13);
  • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (lun-ven 8.30-12.30/14.45 -17.30);
  • Specchio Point Pinerolo, via del Pino 70 (mer 9-13).

Eventi organizzati per raccogliere fondi da destinare alle Tredicesime sono anche:

Elisa ha il suo cane speciale, grazie alla solidarietà dei lettori per l’addestramento

Giaimo Antonio.
La Stampa, 13/11/2023

Una cordata fatta di atti di generosità e di contributi economici che, grazie alla sottoscrizione lanciata dalla Fondazione Specchio dei Tempi, ha raggiunto l’obiettivo: raccogliere la somma necessaria per poter sostenere la famiglia di Elisa Ribetto nel lungo e costoso percorso di educazione di un cane guida.

Un Golden Retriver, che saprà starle accanto per intervenire quando arrivano le improvvise crisi tipiche della sindrome di Lennox-Gastaut, una patologia che le hanno diagnosticato poco dopo la nascita e che le provoca improvvise perdite di coscienza. Luna sarà sempre al suo fianco per attutire le cadute a terra o abbaiando per richiamare l’attenzione quando la crisi sta per manifestarsi Elisa ha 22 anni, vive in una casetta immersa nel verde delle campagne di Bibiana, circondata dagli affetti della mamma, del papà e dei nonni I genitori, entrambi operai, si sono organizzati con i turni per non lasciarla mai sola, la sua patologia richiede un’assistenza continua.

La macchina della solidarietà ha scaldato i motori quando Freedrift, un team di piloti di auto da rally di Bricherasio, hanno dato vita ad un’ iniziativa per raccogliere i primi aiuti, poi è stata la volta dei colleghi della mamma e del padre, che lavora nella fabbrica di cuscinetti di Villar Perosa che, con i lavoratori di Airasca, hanno organizzato una cena in bianco e una lotteria. In questo modo si era raggiunto il primo obiettivo: acquistare un cucciolo che avesse le caratteristiche adatte a diventare un cane da allerta medica e avviare il suo percorso formativo. Ma serviva di più per far fronte alle successive spese, quelle legate all’addestramento, che deve essere condotto da un istruttore cinofilo esperto e che può durare anche due anni, la somma preventivata alla famiglia non era inferiore a 20 mila euro. Obiettivo raggiunto.

La sottoscrizione lanciata dalle colonne de «La Stampa» ad oggi è arrivata a 22mila euro. Ottantacinque lettori hanno voluto dimostrare con i versamenti la loro vicinanza alla famiglia, sino a pochi giorni fa si era arrivati a quota l0mila poi si è fatto un balzo in avanti: un bonifico arrivato da una torinese di altri 10 mila euro. Dietro a questo importante aiuto c’è una storia che merita di essere raccontata: Carola Rancati Ganelli ha condiviso 15 anni della vita con Andy, un bellissimo Labrador i cui occhi erano lo specchio del suo cuore. «E quando dopo una lunga malattia è arrivato quell’ultimo battito ho capito che dovevo ricambiare l’affetto che aveva donato alla mia famiglia. Per lasciare un suo ricordo