Forza Nonni!, non solo a Natale

Angelo Conti

Se al peso degli anni si aggiunge quello della povertà, della solitudine e della disperazione, la vita diventa un Calvario. Specchio dei tempi, da 65 anni, ha posto fra i suoi primi obiettivi proprio quello di stare accanto a persone che, consumate dal tempo e dalle malattie, hanno necessità di una mano tesa, ma che spesso non osano nemmeno chiedere. Così le “Tredicesime dell’Amicizia” che, anche quest’anno, hanno portato un contributo economico ed un gesto d’affetto a 2.500 persone over 65 povere e sole, ma anche Forza Nonni!, pensato per quegli anziani, in prevalenza ultra ottantenni, che hanno bisogno di una assistenza continua, anche di fronte ad emergenze che altrimenti sarebbero irrisolvibili.

Ed ecco cosi che, anche grazie alla partecipazione della Fondazione Bersezio, Specchio dei Tempi ha organizzato un servizio continuativo che preveda la consegna gratuita della spesa ogni 15 giorni, consegne bisettimanali di frutta e verdura fresche, l’aiuto di una colf per 4 ore al mese, la quotidiana presenza telefonica di uno dei nostri volontari, la disponibilità di una psicologa, l’accesso immediato a visite mediche (progetto “Mille visite”), interventi gratuiti ed immediati in caso di emergenze (rotture occhiali, guasti agli elettrodomestici, trasporti da e per ambulatori ed ospedali). E, per gli anziani che hanno la preziosa compagnia di un piccolo animale, la fornitura di tutta l’alimentazione necessaria e la disponibilità di un servizio veterinario per visite e vaccinazioni. Oltre, naturalmente, alla consegna diretta della Tredicesima dell’Amicizia a Natale.

Ecco perché l’impegno di Specchio dei Tempi in favore degli anziani più fragili non si ferma mai.

Tredicesime, mai così tanti anziani aiutati: 2.493 grazie ad oltre 1.4 mln raccolti

Angelo Conti

Tredicesime dell’Amicizia: cala il sipario sulla edizione 2023 della sottoscrizione più amata dai piemontesi. E cala con un record: 2493 anziani aiutati con un assegno da 500 euro. Quasi 200 in più dell’edizione del 2022, che rappresentava il precedente primato. Anche stavolta non è infatti mancato il forte sostegno dei lettori de La Stampa: sono stati oltre 5000 ad offrire il loro contributo a questa iniziativa che ha l’obiettivo di portare conforto, a Natale, agli anziani più poveri e più soli.

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Una sottoscrizione che ha vissuto la sua prima edizione 48 anni fa, grazie ad una idea di giornalista (Marco Marello) e di una suora impegnata a Porta Palazzo a Torino (suor Pierina) . Quell’anno faceva freddo e chi viveva nelle soffitte affacciate su piazza della Repubblica aveva finito i risparmi per comprare legno. La Stampa lo raccontò in Cronaca ed arrivarono donazioni dai lettori che consentirono di portare subito un aiuto concreto (30 mila lire) ad una ventina di anziani. Numeri che, col passare degli anni sono sempre cresciuti, mentre si è passati ad operare anche nell’intero Piemonte. In tutti questi anni l’aiuto natalizio ha così raggiunto 53.150 persone.

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I risultati del 2023, superiori alle attese, hanno anche consentito di non dimenticare nessuno: “Le domande arrivate in fondazione – spiega Lodovico Passerin d’Entreves, presidente di Specchio dei tempi – sono state più che in passato, a conferma di una povertà sempre più diffusa. Ma anche le donazioni, pur in un contesto economico difficile, non sono mancate, al pari di alcuni preziosi lasciti testamentari. Così abbiamo potuto accontentare tutti i richiedenti con i requisiti in regola, appunto 2493”.

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La raccolta, che ha superato quota 1,4 milioni di euro, consentirà a Specchio dei tempi di finanziare, in parte, anche il progetto “Forza Nonni” , realizzato in collaborazione con Fondazione Bersezio, a favore di 150 ultraottantenni di particolare fragilità, residenti in tutto il Piemonte. Un servizio continuativo che preveda la consegna gratuita della spesa ogni 15 giorni, consegne bisettimanali di frutta e verdura fresche, l’aiuto di una colf per 4 ore al mese, la quotidiana presenza telefonica di uno dei nostri volontari, la disponibilità di una psicologa, l’accesso immediato a visite mediche (progetto “Mille visite”), interventi gratuiti ed immediati in caso di emergenze (rotture occhiali, guasti agli elettrodomestici, trasporti da e per ambulatori ed ospedali). E, per gli anziani che vivono con un piccolo animale, la fornitura di tutta l’alimentazione necessaria e la disponibilità di un servizio veterinario per visite e vaccinazioni. Oltre, naturalmente, alla consegna diretta della Tredicesima dell’Amicizia a Natale.

Si può continuare a donare:

Per sostenere le Tredicesime dell’Amicizia è possibile donare qui

Oppure tramite bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.

O ancora, Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943. Causale: “Tredicesime dell’Amicizia”.

Le 110 Tredicesime, un sorriso per il Natale degli anziani del cuneese

Poetto Giulia,
La Stampa, 20/12/2023

Nel giorno che, incurante dei 18 gradi di temperatura, segnava -6 a Natale, Specchio dei tempi si è fatto in due per consegnare nella Granda le «Tredicesime dell’amicizia», la più antica sottoscrizione popolare italiana. La scorsa settimana la distribuzione nella redazione cuneese de La Stampa di corso Nizza, nel pomeriggio quella al Consorzio Monviso Solidale a Saluzzo. La storia delle «Tredicesime dell’amicizia», dall’incipit del 1976, in 47 edizioni ha distribuito 78.786 sussidi per un totale di 32 milioni di euro, destinati a anziani «over 65» che vivono in solitudine e con redditi minimi.

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Quest’anno sono state 2.547 le richieste giunte alla fondazione, in regola con i requisiti: per soddisfarle tutte servirà raggiungere quota 1,25 milioni di euro di donazioni, un traguardo che dopo il superamento del milione di euro nelle scorse ore non sembra una chimera. In provincia di Cuneo sono state 110 le «Tredicesime dell’amicizia» da 500 euro ciascuna erogate, un numero che la pone al secondo posto dopo Torino. I destinatari sono per il 66% donne, la fascia d’età più rappresentata è quella trai 70 e i 79 anni.

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Nella redazione de La Stampa tanta compostezza e gratitudine, per un regalo che significa molto per chi lo riceve. Per Angelo, 68 anni, un accento foggiano che i cinquant’anni nel Cuneese non hanno cancellato, una pensione di invalidità e un appartamento in comodato d’uso a Montanera, la «Tredicesima dell’amicizia» è un miracolo. «Questi 500 euro sono una grande cosa: li userò per spese mediche e chissà, magari anche per un panettone». A Cuneo ci è arrivato con la famiglia a 14 anni per lavorare come operaio alla Bongiovanni, dove è rimasto per tre anni. Poi un’esperienza lavorativa alla diga di Entracque, sei mesi in Belgio, oltre cinquant’anni di fatica. Negli ultimi anni tanti problemi di salute, che lo scorso marzo hanno reso necessaria un’operazione al cuore, ma non hanno minato la sua ferma volontà di farcela da solo e di battersi per le cause di chi è meno fortunato di lui: «Mi piace difendere gli altri, non farmi aiutare. Questa è una delle poche forme di solidarietà a cui dico di sì, e ringrazio tutti i privati cittadini che con le loro donazioni l’hanno resa possibile».

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Gli fa eco Vincenzo, 84 anni, che a lungo è stato un imprenditore affermato, prima di pescare le carte degli imprevisti che ne hanno capovolto l’esistenza: «Finché in Italia c’è una realtà come Specchio dei tempi ci sarà speranza. Faccio affidamento solo su me stesso e sulla fondazione. La sua forza sono le persone: alcune di loro per me sono come di famiglia.». Vincenzo ha 4 nipoti, di cui una fresca di laurea in Psicologia clinica: «I 500 euro della “Tredicesima dell’amicizia” non sono utili, ma utilissimi per i regali per questo benedetto e maledetto Natale».

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Anche a Verbania gli aiuti di Specchio dei tempi: la storia dell’ottantaquattrenne Luigi

Beatrice Archesso,
La Stampa, 17/12/2023

Con il bastone come fedele alleato, l’animo di Luigi Galbier è rimasto quello di un giovanotto. Sul volto i segni degli anni, nella voce la dignità di una vita di fatica e sacrificio iniziata prestissimo, dodicenne, nei campi paludosi dell’area da bonificare dell’Agro Pontino. Galbier è nato all’epoca di Littoria, come si chiamava Latina ai tempi: è del 1939 e solo nel ’45 il nome della città venne cambiato per prendere le distanze dal regime. La storia di Luigi va pari passo a un pezzo di quella nazionale.

Oggi spiritoso ottantaquattrenne con la battuta pronta e la risata contagiosa, è uno dei 30 beneficiari nel Verbano (nel Vco sono 52) delle «Tredicesime dell’amicizia» della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, aiuto concreto per chi si trova nel bisogno e lotta contro la solitudine. Nato a Borgo Montenero, frazione di San Felice Circeo (Latina), è il quarto di sei fratelli. Era arrivato a Verbania nel 1958 per il servizio militare. Entrambi i genitori erano del Veneto e come tanti compaesani erano partiti per l’Agro Pontino per lavorare alla bonifica dell’estesa palude. Seduto su una sedia della redazione di Verbania de La Stampa, con le mani appoggiate al bastone, ripercorre gli anni dell’infanzia: «Ho fatto solo la prima elementare – dice quasi con una punta di vergogna ma tanta dignità -. Ai tempi studiare era un privilegio. Si andava a scuola con gli zoccoli e il libro sotto l’ascella. Comunque non avevo voglia di studiare».

L’onestà scandisce il racconto della sua vita, ricostruito senza giri di parole né sconti. «A 12 anni ho cominciato a lavorare per il Consorzio di bonifica come “accompagnatore” – ricorda -: di notte accompagnavo l’addetto a controllare i campi, di giorno stavo in uno gabbiotto che era il centralino. A 15 anni sono passato sul campo, con la falce a pulire canali. Ci si muoveva a piedi o in bici. Ogni mattina sveglia alle 5, mamma preparava la “schiscèta” e via al lavoro». Negli anni del militare l’episodio che gli ha cambiato la vita: «Conobbi una ragazza, rimase incinta. Decisi contro il parere della mia famiglia di lasciare il Lazio per stare con lei a Verbania. “Non lascio un figlio in giro”, dissi».

Nasce il primogenito e lui trova lavoro alla Nestlé a Intra, poi alla Montecatini. «Però, dico la verità: quando uno è abituato a lavorare all’esterno, in campagna, soffre a stare in fabbrica giorno e notte. Così finii a fare il muratore e il carpentiere, a Verbania e in Svizzera. Poi tra gli Anni 70 e 80 il custode di Villa Medini in via Vittorio Veneto a Pallanza». Negli Anni 90 la pensione, poi i problemi di salute della moglie Giovanna sposata nel’62 aMadonna di Campagna e compagna di vita per 58 anni fino a quando è mancata nel 2020. Oggi i contatti di Galbier con i tre figli sono sporadici e lui soffre la solitudine, che combatte cercando amicizie fuori casa. A cui racconta una vita piena di aneddoti.

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  • Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
  • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (lun-ven 9.30-13);
  • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (lun-ven 8.30-12.30/14.45 -17.30);
  • Specchio Point Pinerolo, via del Pino 70 (mer 9-13).

Anezia, la ballerina dei Caroselli, che ora vive in 14mq

Angelo Conti,
La Stampa, 18/12/2023

Anezia è nata in Brasile, a San Paolo, da famiglia italiana. Ed è poi stata, da ragazza, una emigrante di ritorno. Ma del Brasile ha conservato ottimismo e voglia di vivere, che ha sempre sfoderato, negli anni in cui ha sinora ricevuto le Tredicesime dell’Amicizia: “La vita è un dono – è il suo mantra – e dobbiamo saperla guardare in faccia anche quando è cattiva.  Confidando che le cose possono migliorare e che domani potrebbe essere migliore di oggi”.

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E dire che Anezia, 71 anni,  qualche problema ce l’ha: “ Non sto tanto bene, ho subito due interventi e mi devo spesso sottoporre ad accertamenti anche poco simpatici, come le colonscopie. E poi vivo in una soffitta davvero piccola piccola, appena 14 metri quadrati. Ma non la cambierei mai con un’altra sistemazione. Perché il palazzo è tranquillo, la zona pure, anche se devo fare qualche volta i conti con la movida di piazza Vittorio”. La mini soffitta è stato un ripiego: “Sino a qualche anno fa abitavo nelle case Atc di via Carema. Avevo un alloggio ampio, 50 metri quadrati, che avevo sistemato proprio bene. Ma in quella scala abitava di tutto, anche gentaglia. Mi forzavano la porta, a volte cercavano di entrare anche quando io ero in casa. Insomma, non era vita. Così, una famiglia che mi è molto cara e che non smetterò mai di ringraziare, mi ha offerto questa soffitta in affitto. Per me è stato un grande regalo. Ho ritrovato la tranquillità”.

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Ma per far quadrare i conti Anezia deve far i salti mortali: “Prendo 650 euro di pensione, 250 vanno via per l’affitto, e mi restano 400 euro per le bollette e per vivere. Per riuscirci devo fare qualche magia…”. E che la Tredicesima dell’Amicizia sia per lei un regalo importante, lo confermano le lacrime che versa nel ricevere la busta con il denaro.

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Anezia ha un figlio, che non vede da 40 anni: “Adesso ha più di 50 anni. L’ho avuto che ne avevo appena 18. So che vive in Centro America, ma non mi vuole vedere. Per via di vecchi attriti con il mio marito siciliano e con la sua famiglia. Il mio temperamento, influenzato dai miei anni in Brasile, non era stato accettato. Ed ho preferito andarmene”. Anezia in Brasile faceva la ballerina e, dopo la parentesi del matrimonio, è tornata a fare quel lavoro: “Ero brava. Lo studio Armando Testa mi ingaggiò per lavorare nei Caroselli dell’Amaro Cora. La star era Barbara Bach, io avevo ruoli secondari, da comparsa, di solito ballavo.  Ogni tanto vado a rivedere quei Caroselli su Youtube. Sono in bianco nero, cose da cineteca, ma è come fare un salto indietro e tornare giovane. Poi, col passare degli anni, ho dovuto ripiegare su altri lavori, come la donna delle pulizie, spesso in nero. Così la pensione è rimasta piccola piccola. Ma in compenso ho un patrimonio di ricordi che mi aiuta, ogni giorno, a vivere”.

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“Sono sempre sola in casa, grazie per l’aiuto”, nel VCO consegnate 52 Tredicesime

Archesso Beatrice
La Stampa, 15/12/2023

Le «Tredicesime dell’amicizia» fanno bene due volte: per il contributo economico, certo, ma anche perché, lo dice il nome, creano legami. Soprattutto laddove non ci sono, cioè nei casi di solitudine, quando oltre all’aiuto economico è benefico un sorriso, una stretta di mano. Le «Tredicesime dell’amicizia» della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi sono un contributo concreto che aiuta a tirare il fiato, pagare bollette, qualche arretrato che come tale crea ansia, a fare la spesa un po’ più corposa, magari togliersi un piccolo sfizio. Soprattutto, dà speranza.

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Per ricevere il contributo da 500 euro ci sono requisiti precisi, i destinatari sono anziani in difficoltà e soli. Per Specchio dei tempi le «Tredicesime dell’amicizia» sono un impegno per il quale si lavora tutto l’anno e che ha già fatto tanto bene: in 47 edizioni del progetto sostenuto dai lettori de La Stampa sono stati già consegnati 78.786 sussidi per un totale di 32 milioni di euro.

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La donazione è capillare in tutte le province del Nord Ovest, incluso il Verbano Cusio Ossola. Quest’anno nel Vco sono state assegnate 52 «Tredicesime dell’amicizia» per un totale di 26 mila euro: 30 a Verbania, 11 nel Cusio e altrettante in Ossola. Sono stan gli stessi destinatari, o loro rappresentanti, a ritirarle direttamente agli sportelli di Specchio dei tempi. Mercoledì mattina nella redazione di Verbania de La Stampa c’è stato un composto e sereno viavai, si è creata una «piazza» dove scambiare due parole, stringere mani e tornare a sorridere.

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Tra i beneficiari della «Tredicesima dell’amicizia» c’è Clementina Brambilla, 86 anni e uno spirito ancora pungente. Il cognome palesa inconfutabili origini lombarde: «Ul mè pà l’eva da Milan», dice, mentre la mamma era veneta. Il suo parlare è un indissolubile mix di italiano e dialetto, anche se parlerebbe volentieri solo il secondo. Lei è nata a Verbania, oggi abita nel quartiere Sant’Anna. Dalla metà degli Anni 70 ha lavorato «un po’ ovunque: in fabbrica, tra cui la Muggiani a Verbania e altre realtà a Gravellona Toce», ma anche altri tipi di impiego senza mai rifiutare nulla perché «prendevo ciò che c’era, d’altronde con tre figli c’era bisogno di un aiuto in casa». Oggi le è rimasta una figlia. E sente il peso della solitudine: «Sono sempre sola a casa – confida – e quando ricevo la chiamata da Specchio dei tempi sono felice, anzi spesso sono loro a darmi la buonanotte, perché io quando attacco a parlare non mi fermo mai».

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  • Specchio Point Pinerolo, via del Pino 70 (mer 9-13).

In un giorno, 1619 Tredicesime dell’Amicizia “Un aiuto per gli anziani soli e in difficoltà”

Angelo Conti
La Stampa, 15/12/2023

Specchio dei tempi ha distribuito 1619 tredicesime dell’amicizia ad altrettanti anziani poveri e soli. Le risorse erogate, nell’arco di un solo giorno, sono state superiori ad 800 mila euro. Man mano che procederà la raccolta delle donazioni aumenterà anche il numero dei beneficiati. «Possiamo già garantire — ha spiegato il presidente di Specchio, Lodovico Passerin d’Entreves — che il superamento di quota un milione ci consentirà di aggiungere altre tredicesime. L’obiettivo è versare l’aiuto economico di 500 euro a tutti i 2500 anziani, in regola con i requisiti, che ce l’hanno sinora richiesto».

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L’asticella delle Tredicesime è dunque salita a 1.250.000 euro: un target non proibitivo, considerato lo slancio che accompagna anche l’edizione 2023 di questa sottoscrizione, giunta alla 48esima edizione. Ieri, ospiti delle suore vincenziane di Casa Santa Luis, lo staff di Specchio dei tempi, affiancato da una decina di volontari, ha accolto 475 anziani per la consegna diretta dei voucher e, subito dopo, i rappresentanti di 71 associazioni solidali che hanno ricevuto i documenti per l’incasso: in queste ore vengono distribuiti ad altri 1143 beneficiari, in tutto il Piemonte e nella Liguria di Ponente. Il voucher può essere trasformato nella somma in contanti presso gli sportelli italiani di Intesa San Paolo.

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I destinatari sono per il 72% donne e l’età media è di circa 78 anni. Hanno tutti oltre 65 anni e tutti possono disporre della sola pensione minima, oltre a vivere da soli. Alla consegna delle tredicesime 2023 ha partecipato anche donna Lavinia Elkann Borromeo, consigliere di amministrazione di Specchio dei tempi, insieme alla figlia Vita, intervenuta con tutta la sua classe del Liceo Internazionale Francese. I ragazzi hanno voluto consegnare lettere attestanti affetto e condivisione agli anziani, e li hanno poi intrattenuti offrendo loro bevande calde e generi di conforto.

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La sottoscrizione continua, supportata anche da alcuni eventi musicali. Domani sera all’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto ci sarà l’atteso recital di Stefano Bollani mente il giorno successivo, domenica 17, il coro Sweet Soul Singers tornerà a cantare il suo repertorio gospel, questa volta nella chiesetta di San Salvano, in via Nizza 20, alle ore 17. Presso l’Infospecchio di via Nizza 35, per tutto il week end (dalle 10 alle 16 sia sabato che domenica) sarà possibile acquistare i giochi di Torino Factory: una parte dell’incasso verrà devoluto a Specchio perle Tredicesime.

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Il commovente “grazie” del gruppo di biellesi che ha ricevuto la Tredicesima

Katia Raco,
La Stampa, 13/12/2023

Specchio dei tempi arriva in città e consegna 47 Tredicesime dell’amicizia, un gesto concreto che nel periodo natalizio assume ancora più significato. «Le richieste di aiuto sono state moltissime, dopo Torino, Biella è seconda solo a Cuneo —racconta Anastasia Sironi referente della Fondazione-. Abbiamo voluto avvicinarci ai singoli territori, sostenendo anche le province più decentrate, talvolta meno conosciute, e dove forse le difficoltà sono meno evidenti. Ma il malessere che percepiamo dagli sguardi di chi fatica a far quadrare il pranzo con la cena e non riesce a pagare le bollette, purtroppo accomuna tutti».

Le Tredicesime dell’Amicizia sono una delle iniziative storiche della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, a sostegno degli anziani poveri e soli, i beneficiari continuano ad essere gli Over 65 anni che vivono in solitudine e con redditi minimi. Il Comune di Biella ha affiancato il progetto, supportando i residenti aventi diritto alla compilazione della domanda e accompagnandoli a riscuotere l’assegno.

Nella mattinata di ieri il progetto è approdato ai piedi del Mucrone, con un gesto concreto che vale quasi 25 mila euro: 500 euro a persona, più un pacco di biscotti Brusa. Ad attendere questa iniziativa solidale, una lunga fila di cittadini composti e increduli che, (con largo anticipo rispetto all’ora indicata) hanno affollato l’androne della redazione de La Stampa invia XX Settembre. «L’obiettivo di quest’anno è quello di riuscire a soddisfare le richieste sempre crescenti— spiega Sironi di Specchio dei tempi -. Grazie, ancora una volta, alla generosità dei lettori e in questo caso di quelli biellesi. Anche nel 2023, infatti, le donazioni sono state davvero importanti e hanno abbracciato diverse finalità, dalle calamità naturali alle guerre, superando i 64 mila euro totali, un risultato di tutto rispetto per una minuta provincia. Una generosità consolidata che ieri ha potuto aiutare in modo visibile anche una cinquantina di concittadini in difficoltá».

Tutto cominciò da una lettera a Specchio dei tempi, nel novembre 1976. A scriverla suor Pierina, oggi ancora attiva nei quartieri più difficili di Torino, a riceverla Marco Marello, allora storico caposervizio in Cronaca de La Stampa. Marco e suor Pierina salirono insieme nelle soffitte intorno a Porta Palazzo, dove avvenne l’incontro con tanti anziani dimenticati, e soprattutto al freddo. Non c’erano risorse per comprare la legna. Marello tornò al giornale a fece quello che la sua sensibilità gli suggeriva: scrisse un articolo, raccontando quello che aveva visto. La città si commosse, arrivarono offerte e donazioni. Dopo due settimane, suor Pierina e i giornalisti de La Stampa consegnarono le prime 20 Tredicesime, ognuna da 30 mila lire. Quanto bastava per un inverno al caldo. A distanza di quaranta sette anni, l’emergenza continua. «E’ davvero emozionante poter diventare veicolo di un regalo così importante —prosegue Anastasia Sironi-. Per proseguire e riuscire a rispondere a tutti, non dobbiamo fermarci, le donazioni proseguono e il risultato è tangibile. Vorrei, inoltre, ringraziare l’assessorato alle Politiche sociali, con il quale abbiamo avviato una proficua collaborazione».

«Sei mesi fa, abbiamo avuto un primo incontro, ma mai avrei pensato di ricevere un riscontro così importante e tempestivo — ha detto l’assessore Isabella Scaramuzzi, a margine della consegna del contributo economico-. Sono circa 500 le persone anziane in carico ai Servizi sociali, una marginalità che difficilmente verrebbe associata al nostro capoluogo laniero, da sempre conosciuto per la sua ricca produzione manifatturiera. Come Comune ci confrontiamo ogni giorno con storie difficili, nella giornata di ieri, invece, è stata regalata un po’ di speranza»

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Quando pure il cibo è un lusso: “Farò il mio pranzo di Natale con la Tredicesima”

Katia Raco,
La Stampa, 13/12/2023

«Proprio ieri mi è arrivata una bolletta da 304 euro e senza questo regalo inaspettato, non avrei saputo come pagare il riscaldamento». Il signor Faustino ha 71 anni e con in mano il suo assegno da 500 euro, ricevuto grazie alla raccolta fondi di Specchio dei tempi, racconta di una vita segnata da mille difficoltà: «Ho due figli ma vivono lontani, li vedo saltuariamente e anche loro hanno molti problemi. Percepisco una pensione minima e vivendo da solo non riesco a pagare tutte le spese. Abito al quartiere Vernato negli alloggi comunali, ma nonostante l’affitto sia contenuto: riuscire a scaldarmi, andare a fare la spesa e accendere gli interruttori o la televisione per me è diventato un lusso».

Sono state 47 le Tredicesime dell’amicizia consegnate nelle scorse ore presso la redazione de La Stampa. «L’appuntamento era fissato alle 11, -continua Faustino- ma la notte scorsa non riuscivo a dormire, non potevo crederci e temevo di non riuscire ad arrivare in tempo. Così alle 8 ero già fuori casa e l’attesa mi è sembrata interminabile. Però ne è valsa la pena, questi soldi sono il più bel regalo di Natale che potessi ricevere».

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L’inflazione, il caro prezzi (come la pasta aumentata del 38%) e l’aumento esponenziale delle utenze mettono in ginocchio le persone sole e gli anziani. Due pensionati su tre non superano la soglia di povertà e il Biellese è un distretto che più di altri patisce di questa situazione.

«Con questi soldi pagherò alcuni affitti arretrati e riuscirò a fare anche un regalo i miei nipotini. Mi vergogno, perché dopo una vita di lavoro mi ritrovo a vivere di sacrifici e di stenti». La signora Anna commenta così, con un filo di voce, la sua guerra quotidiana con 600 euro di pensione. «Ho inizîátó a lavorare quando avevo dieci anni e dopo 38 anni in fabbrica, ho cercato di darmi da fare facendo pulizie qua e la. Quando i problemi di salute si sommano a quelli di ordine economico , è una battaglia persa in partenza». Anna è separata, ha due figlie che vivono lontano e faticano ad affrontare la stessa crisi che attanaglia molti pensionati.

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«I conti sono presto fatti —continua la signora di 71 anni-. Prendo meno di 600 euro di pensione e 288 euro sono per l’affitto. Abitando a Biella, è già una cifra contenuta, ma per me è elevatissima. A questi vanno aggiunti almeno 300 euro per le utenze, che però continuano ad aumentare e non so dove andremo a finire. L’inverno mi spaventa, non posso permettermi di accendere il riscaldamento, ho una stufetta con un liquido infiammabile che scalda solo una camera. E mi sembrano cari anche i Discount, adesso però grazie a questo gesto di solidarietà posso preparare anche io il mio pranzo del 25».

Come donare:

Per sostenere le Tredicesime dell’Amicizia è possibile donare qui

Oppure tramite bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.

O ancora, Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943. Causale: “Tredicesime dell’Amicizia”.

È infine possibile versare di persona all’InfoSpecchio:

  • Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
  • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (lun-ven 9.30-13);
  • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (lun-ven 8.30-12.30/14.45 -17.30);
  • Specchio Point Pinerolo, via del Pino 70 (mer 9-13).

Consegnate cinquanta Tredicesime dell’Amicizia anche a Biella

K.R.
La Stampa, 12/12/2023

Le «Tredicesime dell’Amicizia di Specchio dei tempi potranno rasserenare il Natale di una cinquantina di anziani di Biella, provincia che rispetto allo scorso anno ha registrato un’impennata di richieste. Nella mattinata di oggi presso la sede della redazione della Stampa in via XX Settembre, vengono consegnati gli assegni. Si tratta della più antica sottoscrizione italiana, nata 47 anni fa, quando le prime tredicesime erano di 30 mila lire. Intanto nel 2023, le domande superano tutti i record con un totale di 2500 istanze, tra Piemonte e Liguria di Ponente, e con un fondo elargito di oltre un milione di euro.

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Oggi, il progetto approda ai piedi del Mucrone, con un gesto concreto: 500 euro capaci di donare un sorriso in concomitanza delle festività. «L’obiettivo di quest’anno è quello di riuscire a soddisfare tutte le richieste — spiega Anastasia Sironi di Specchio dei tempi- grazie, ancora una volta, alla generosità dei lettori. A Biella, la Fondazione La Stampa — Specchio di tempi del Gruppo Gedi, si è avvalsa dell’aiuto dei Servizi sociali del Comune per individuare i casi più significativi e sono stati moltissimi. Nel frattempo, le adesioni proseguono e proprio nelle ultime ore molti dipendenti del gruppo Banca Sella delle sedi di Biella e Vercelli, stanno proseguendo con le donazioni.

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Spirito solidale che dopo quasi mezzo secolo di storia continua a non mancare e sul quale contano, fra gli altri, il signor Erminio che con i suoi 89 anni è il più anziano ad essere seguito dai Servizi sociali del capoluogo. «Ringrazio moltissimo la Fondazione per questa boccata di ossigeno che aiuterà —spiega l’assessore Isabella Scaramuzzi- chi, anche durante l’anno, non ha molto da festeggiare. Vorrei ricordare, inoltre, che quest’estate grazie a “Specchio dei tempi” dieci bambini con difficoltà sono potuti andare al mare per una settimana».

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Oppure tramite bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.

O ancora, Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943. Causale: “Tredicesime dell’Amicizia”.

È infine possibile versare di persona all’InfoSpecchio:

  • Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
  • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (lun-ven 9.30-13);
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Tredicesime dell’Amicizia che accendono i sorrisi, anche ad Asti

Fassio Valentina,
La Stampa, 12/12/2023

Rimasta vedova giovanissima, Maria fatica a tirare avanti con la sua pensione: 700 euro devono bastare per affitto, condominio, bollette, spese alimentari e mediche. Quando ritira il suo assegno gli occhi sono lucidi. Sorride e guarda avanti, sperando sempre in un momento migliore: «Se il Signore ci dà la salute, il resto poco alla volta si sistema». I cinquecento euro della Tredicesima dell’Amicizia di «Specchio dei tempi» serviranno a «mettersi in pari con le spese». Così anche per Cosimo, artista per passione: «È un aiuto fondamentale per far fronte alle spese. Ho la sociale, 600 euro al mese, 618 per essere precisi. Questo valgono i miei 40 annidi lavoro da artigiano». Ci tiene a scandire forte il suo nome: «Cosimo Gatti, come la firma sulle mie opere». Quadri e disegni esposti, ma anche in vendita: «Piacciono, spero che qualcuno li compri». Per Paola «è un regalo che dà speranza», che serve per pagare le spese arretrate, «perché la pensione va via in fretta e resta niente». Spese, bollette, medicine sono le necessità più urgenti e «magari iniziare a sistemare i denti»: «Sono davvero per me?» ripete Claudio.

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Sono le storie di alcuni dei 27 «over» di città e provincia, convocati in redazione per ritirare la «Tredicesima dell’Amicizia», l’assegno da 500 euro consegnato ogni anno da Specchio dei tempi. Persone che non hanno più nessuno accanto oppure hanno alle spalle famiglie divise da decenni, distrutte da disgrazie improvvise, angosciate da una povertà quotidiana. Persone sole, spesso con i conti in rosso o comunque insufficienti per affrontare bollette sempre più care, ma anche per l’indispensabile. Molti di loro si sono presentati in redazione con largo anticipo, altri hanno preferito ricevere l’assegno a casa. C’è chi ha delegato per pudore e chi si è fatto accompagnare, perché ha difficoltà a camminare, è in carrozzina o «per compagnia».

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C’è chi in braccio sulla carrozzina tiene stretto un cane. «Sono cieco, lei è la mia cagnolina mi tiene tanta compagnia e ci riempiamo la vita a vicenda». Sorride e l’accarezza mentre la moglie ritira l’assegno. Sorridono e si stringono la mano. C’è chi è arrivato dalla provincia con il fiatone pensando di essere in ritardo . Storie diverse ma legate dalla difficoltà di vivere e da una mattinata felice per un dono inatteso. I loro nomi sono stati segnalati da associazioni del territorio contattate da Specchio dei tempi. È il caso della Caritas diocesana, che di persone ne ha segnalate 14: undici di loro avevano i requisiti. Una forza solidale che, nel caso delle «Tredicesime», in 47 anni ha abbracciato oltre 78 mila anziani. A tutti loro sono arrivati complessivamente 32 milioni di euro, tenuto conto che le prime tredicesime erano di 30 mila lire e che, nel ’76, vennero distribuite a 30 nonni.

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Quest’anno sono arrivate 2500 domande tra Piemonte, Liguria di Ponente e Valle d’Aosta: ci sono i fondi per garantirne duemila, ma è necessario continuare la raccolta per cercare di rispondere a tutte le richieste.

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  • Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
  • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (lun-ven 9.30-13);
  • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (lun-ven 8.30-12.30/14.45 -17.30);
  • Specchio Point Pinerolo, via del Pino 70 (mer 9-13).

Valter, l’ultimo margaro del Colle del Lys “Trasformerò la Tredicesima in legna per la stufa”

Beppe Minello

E’ uno di quei giorni in cui l’imminente inverno si fa amare. La neve caduta nella notte moltiplica la luce abbagliante del sole, l’aria è fredda e pulita. L’occhio, dal balcone di casa di Valter Coletta, può spaziare sulla pianura. A sinistra, dalla cappa sopra Torino, a volte spunta il grattacielo della Regione. A destra, sporgendosi un po’, s’intravedono i laghi di Avigliana. Montecomposto è un borgo di Villardora che si raggiunge deviando appena un po’ dalla strada che da Almese porta al Colle del Lys.

Un paradiso. A starci un giorno e quando fa bello. Che diventa un purgatorio, a volte un inferno, se si vive, come Valter, in una stanza affumicata dalla stufetta a legna strategicamente piazzata al centro dei pochi metri quadrati, un robusto sofà che ogni sera diventa letto, un tavolo, una sedia e una cucina economica. Il bagno? Il bagno è fuori. Ma anche un calvario se, com’è accaduto a Valter che i suoi 67 anni li dimostra solo nello sguardo azzurro e sveglio, sei reduce da due anni di cure devastanti per combattere tre tumori: alla vescica, alla cistifellea, al colon. Combattuti più volte – e  per ora sconfitti – prima in sala operatoria e poi con 8 mesi di chemioterapia: “Prendevo 112 pastiglie ogni 15 giorni” racconta, con una punta di simpatico machismo, il margaro pronto a tirarsi su la maglietta per far ammirare, si fa per dire, la cicatrice che dallo sterno arriva all’ombelico.

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Perché Coletta è un margaro. In disarmo certo, ma che se potesse ancora allevare 4 o 5 capre per fare quel formaggio che nemmeno può più mangiare, sarebbe un uomo tutto sommato felice. Invece non può. La chemio gli ha intorpidito le gambe e i piedi, tanto che vive senza calze: “Non riuscirei a piegarmi per toglierle e tantomeno per metterle. Vede la tuta che indosso? Non la tolgo quasi mai” sorride contando i 500 euro che Specchio dei tempi gli ha appena consegnato. Valter Coletta è uno dei duemila anziani che anche quest’anno, e da quasi mezzo secolo, vivranno un piccolo momento di serenità grazie alle Tredicesime dell’Amicizia: “Trasformerò questo aiuto in legna per la stufa… perché, lo sa?, costa 14 euro al quintale!”.

Da trent’anni a Montecomposto, dov’è tornato quando il suo matrimonio è andato a ramengo, non ha mai avuto problemi a sopravvivere: con 35 capre produceva un formaggio che aveva un suo bel mercato. La legna che ora paga 14 euro al quintale, la trovava pulendo i boschi attorno al borgo che, all’epoca, era abitato da 300 persone e 700 vacche. “Siamo rimasti in 40. Siamo come un condominio dove, come in un condominio, nessuno si parla. Chi lavora, lavora in pianura e quando torna si chiude in casa” racconta, malinconico, Valter.

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La sua giornata è sempre uguale: sveglia alle 5, due biscotti bagnati nell’acqua, qualche messaggino – ché il cellulare è l’unici legame con la modernità – a pochi amici. Nessuno di loro mai si avventura su per i bricchi per andarlo a trovare. L’ora del pranzo arriva in un amen ed è festa quando Valter si apre una scatoletta. I trent’anni passati nei boschi sono la sua laurea: non ci si stanca mai ad ascoltarlo parlare di piante e delle loro qualità nutritive e medicamentose, i funghi sono l’altra sua passione. Li trova con il naso (“Sento il loro profumo”) perché l’occhio sinistro è andato quando una vipera l’ha morsicato. E quanti funghi trovava. La sua postazione preferita è sul balcone dove sta sempre appoggiato alla ringhiera, tanto che il margaro ne ha imbottito un piccolo tratto, sufficiente ad accogliere i gomiti.

Un po’ di gioia arriva il lunedì con Barbara, l’operatrice socio sanitaria che lo porta a fare la spesa a Villardora; arriva il mercoledì con Nadia, pure lei un’oss, che lo accompagna a fare la doccia settimanale in paese visto che il bagno di Valter è solo un vaso alla turca; arriva ancora il giovedì e il venerdì con Loredana con la quale va a rifare un po’ di spesa. Valter si mantiene con la pensione d’invalidità al 100 per cento e un rimasuglio del reddito di cittadinanza destinato, molto presto, a esaurirsi completamente. Insomma, ha poco o nulla. Ma quando il cronista di Specchio dei tempi gli consegna la Tredicesima dell’Amicizia e lo saluta, gli allunga una “bornia” di funghi secchi e sussurra: “Grazie…”.

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