Un villaggio al confine rumeno grazie a 6000 donatori

Angelo Conti
La Stampa

Quasi 1,3 milioni di euro da circa 6.000 donatori. Non si arresta lo slancio solidale dei lettori de La Stampa verso Specchio dei tempi. E intanto, in Ucraina, si lavora per concludere i lavori del villaggio profughi di Cernivci, a quaranta chilometri dal confine con la Romania: la prima tensostruttura è stata montata nei giorni scorsi, la seconda è in fase di montaggio e sarà ultimata oggi. Entro un paio di giorni potremo cominciare a dare assistenza alla gente in fuga dalle città bombardate.

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Qui saranno diretti, d’ora in poi, la quasi totalità degli aiuti raccolti da Specchio dei tempi a Torino (info, orari e indirizzi dei centri di raccolta qui). E a Cernivci si attende anche un’impennata del numero dei profughi ucraini che, dopo il bombardamento di Leopoli, potrebbero preferire la via rumena, sino ad oggi più tranquilla. Su questa direttrice, Specchio dei tempi è impegnato già da due settimane offrendo assistenza al confine di Siret, in collaborazione con la onlus Remar Spagna.

Specchio dei tempi ha superato, ieri, quota 600 famiglie assistite (ognuna con un contributo da 500 euro), in tutto il Piemonte, mentre si sta sviluppando il progetto Forza Mamme Ucraine con molteplici attività. Proprio le donne ucraine, giovedì sera alle Fonderie Ozanam di Torino (via Foligno 14), saranno le ispiratrici di una cena tipica ucraina, organizzata per raccogliere fondi per gli aiuti.

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Come donare per i profughi della guerra

Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale per la gente dell’Ucraina.

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Gli aiuti di Sant’Anna e Monge per i profughi ucraini

Angelo Conti
La Stampa

Il villaggio per i rifugiati ucraini sta prendendo forma a Cernivci. Nasce grazie alla generosità dei lettori de La Stampa e a Specchio dei tempi. La Fondazione del giornale ha attivato una fitta rete di trasporti per rifornire il villaggio del materiale necessario al suo funzionamento: nei giorni scorsi è partito da Fossano un Tir con bancali di acqua minerale Sant’Anna e pet food Monge, offerti dalle due aziende piemontesi.

Tir con bancali di acqua minerale Sant’Anna e pet food Monge

Aiuti umanitari per il nostro villaggio in Ucraina

I rifornimenti arriveranno a Siret, sul confine romeno, nel week-end. Gli ultimi trenta chilometri in territorio ucraina verso Cernivci verranno percorsi su furgoni più piccoli, anche per non «attirare» l’attenzione dei russi. Il sovraccarico degli acquedotti rende indispensabili queste migliaia di bottiglie d’acqua donate dall’azienda di Vinadio.

E in generale il bisogno di derrate alimentari, prodotti per l’igiene personale e farmaci resta altissimo nella zona: per questo Specchio dei tempi ha attivato diversi punti di raccolta che consentono l’immediato invio dei materiali non solo sui confini ma anche in Ucraina. Migliaia di profughi hanno lasciato le loro case portando con sé i loro cani e gatti: a loro saranno destinati i cibi forniti da Monge.

Che cosa stiamo facendo in Italia

Specchio dei tempi continua ad essere attivissimo anche in Italia. Ogni giorno vengono distribuiti aiuti a famiglie di profughi: oltre 600 hanno già ricevuto il contributo economico di benvenuto, 500 euro. La distribuzione avviene in tutte le province del Piemonte, specialmente in quelle più orientali dove maggiore è la presenza degli ucraini. Oggi, ad esempio, 100 sussidi sono stati consegnati ad altrettante famiglie, a Novara.

Le famiglie aiutate oggi a Novara

Come donare per i profughi dell’Ucraina

Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale per la gente dell’Ucraina.

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Maison Siccardi, una staffetta di solidarietà per l’Ucraina

Comunicato Stampa

Per tutto il mese di Marzo lo stesso filo continuo che lega gli artigiani di Maison Siccardi a chi sceglie una delle loro creazioni, sarà prolungato fino alle mani dei profughi ucraini. Il team della Maison, eccellenza torinese dell’alta pelletteria, sosterrà concretamente la Fondazione Specchio dei tempi, che si è mobilitata per offrire aiuti sia alle persone che vogliono fuggire sia a quelle che scelgono di rimanere ai confini. 

Quindi, su tutte le prossime vendite, una percentuale sarà donata alla Fondazione Specchio dei tempi, contribuendo alla raccolta fondi per l’iniziativa “Per la gente dell’Ucraina”. Un gesto reale, per non lasciarsi sopraffare dal senso di impotenza. Perché quando tutto sembra inghiottito dal buio, l’unica strada percorribile è condividere umanità e solidarietà. 

Come funziona l’iniziativa

  • entro una spesa di €100,00 sarà donato il 15%
  • da € 101,00 fino a €200,00 sarà donato il 20%
  • per ogni acquisto oltre i €201,00 sarà donato il 30% e le spedizioni saranno gratuite

Tutti i donatori riceveranno da Specchio dei tempi un’attestazione dell’avvenuta donazione.

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Cinquemila donazioni per l’Ucraina: la raccolta continua

Angelo Conti

Superate le 5000 donazioni a Specchio dei tempi e Specchio d’Italia per un immediato aiuto ai profughi in fuga dalle bombe. Il totale delle risorse ha parallelamente superato quota 1,1 milioni di euro. E ieri abbiamo anche superato quota 200 famiglie aiutate con un contributo economico (solo ieri a Novara sono state 60) e quota 600 persone trasportate in Italia con pullman e pullmini. Oltre 100 tonnellate la merce trasferita dall’Italia sui confini.

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Un villaggio in Ucraina per ospitare mille profughi

Tutte le attività sono in corso e questi numeri sono tutti destinati ad aumentare nelle prossime ore. In prima linea, e cioè in zona di guerra, Specchio dei tempi e Specchio d’Italia sono attive nella realizzazione del “Villaggio Specchio” di Cernivci, 30 chilometri all’interno dell’Ucraina rispetto al confine di Siret in Romania. Qui abbiamo sottoscritto un accordo con la municipalità ucraina che ci ha concesso in uso una scuola (dotata di rifugio antiaereo) e ci ha messo a disposizione due piazze per il montaggio di tensostrutture per circa 1500 metri quadrati che ospiteranno aree di prima accoglienza, cucine e ambulatori per aiutare i profughi.

Tutto questo è possibile grazie alla forte intesa con Remar Spagna, la onlus che da anni collabora con Specchio dei tempi e che si occupa della logistica di questi interventi.

Lavori in corso a Cernivci

Il villaggio sarà montato entro una settimana e dovrebbe avere una piena operatività già entro 10 giorni. Sono tanti gli ucraini giunti in questa città perché è una delle pochissime rimaste ai margini della guerra e mai bombardata. Questa relativa tranquillità induce molti profughi a fermarsi a Cernivci, più vicini che non in Europa alle loro case bombardate o comunque adesso irraggiungibili. Specchio dei tempi e Specchio d’Italia sono qui, uniche fondazioni italiane a costruire strutture stabili all’interno dell’Ucraina e cioè in zona di guerra.

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Le navette e gli aiuti umanitari

Intanto non si ferma la spola fra l’ltalia ed i confini. Ieri c’è stata, da Milano e per Specchio d’Italia, la partenza di una coppia di taxisti accompagnati da una interprete che raggiungeranno Oradea in Romania con un pullmino carico di aiuti e torneranno poi con due famiglie ucraine.  Sono ancora in viaggio il pullman partito martedì verso Medyka in Polonia ed il pullman da 66 posti partito mercoledì da Fossano diretto in Romania. Mentre un camion di aiuti, con a bordo anche un’infermiera, è in viaggio verso la Polonia.

Continua la raccolta di derrate alimentari, acqua minerale, cuscini, coperte, generi per la cura della persona. In questo contesto Acqua Sant’Anna fornirà entro domenica migliaia di bottiglie che verranno avviate verso i confini già lunedì mentre la RoverAir donerà migliaia di confezioni di shampoo. Verranno stoccate a Fossano, nel magazzino messo a disposizione da Confartigianato Cuneo, ed a Torino per proseguire verso Cernivci nei primi giorni della prossima settimana.

Come donare per i profughi dell’Ucraina

Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale per la gente dell’Ucraina.

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Ucraina, 60 aiuti per le famiglie ospitate nel novarese

Angelo Conti

Continua la distribuzione di aiuti economici alle famiglie in arrivo dall’Ucraina. Già centinaia hanno ricevuto il contribuito da 500 euro per le prime spese in Italia. Oggi pomeriggio invece la consegna ha toccato 60 famiglie che hanno trovato ospitalità nel Novarese.

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Gli assegni sono stati consegnati nella redazione di Novara de La Stampa. «Poter dare gioia a bambini sfuggiti ai bombardamenti e al terrore è una soddisfazione impagabile. Grazie a tutti gli amici di Specchio dei tempi che ci stanno sostenendo nella sottoscrizione dedicata alla gente dell’Ucraina» commenta il presidente di Specchio Lodovico Passerin d’Entrèves.

Come donare per i profughi dell’Ucraina

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Confartigianato Torino lancia una raccolta di aiuti per l’Ucraina

Comunicato Stampa

La solidarietà va a braccetto con l’artigianato. Il drammatico conflitto in Ucraina ha immediatamente attivato lo spirito di solidarietà che, da sempre, contraddistingue Confartigianato Torino e i suoi associati per destinare nei territori di confine, dove è in atto una guerra atroce, aiuti umanitari alla popolazione ucraina in fuga. Infatti, Confartigianato Torino in collaborazione con la Fondazione “Specchio dei tempi” del quotidiano La Stampa ha avviato tra i suoi associati una raccolta di beni di prima necessità che partiranno da Torino verso il confine della Polonia.

«Di fronte a questo dramma Confartigianato Torino – commenta Dino De Santis Presidente di Confartigianato Imprese Torino – vuole dimostrare concretamente, come solo un artigiano sa fare, solidarietà e vicinanza ai profughi che stanno scappando dalla atrocità di un conflitto, attraverso un appello che abbiamo lanciato ai nostri associati. Siamo sicuri che gli artigiani sapranno dimostrare la loro sensibilità attraverso donazioni di beni di prima necessità”.

Cosa raccogliamo

Verrà organizzato un “ponte umanitario”, gestito direttamente dalla Fondazione “Specchio dei tempi”, per recapitare direttamente ai profughi ucraini, beni di prima necessità. Tra il materiale richiesto, vi sono farmaci da banco, farmaci per curare ferite (bendaggi), siringhe, cibo a lunga conservazione (scatolame), latte a lunga conservazione, beni per l’infanzia (pannolini ecc), coperte ecc.

Indirizzo e orari

Il punto di raccolta dei beni è la sede centrale di Confartigianato Torino in Largo Filippo Turati, 49 dal lunedì al venerdì dalle ore 9-12:45/14:15-16:30.

Come donare per i profughi dell’Ucraina

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Donazioni Ucraina: raccolto 1 milione di euro per i profughi

Angelo Conti
La Stampa

Un milione di euro, il traguardo è stato superato ieri.  Dal 27 febbraio, in 15 giorni, la sottoscrizione di Specchio dei tempi e di Specchio d’Italia ha registrato oltre 4.500 donazioni. E’ stata una sottoscrizione prevalentemente popolare: a parte i 100.000 euro donati inizialmente dalle due fondazioni, non ci sono state altre cifre a 5 zeri e quelle a 4 zeri sono state poche. Questa è infatti una sottoscrizione sostenuta dalla gente, da chi è rimasto colpito dalle atrocità della guerra ed ha offerto un aiuto economico colmo di solidarietà ed anche di speranza.

A questi fondi devono essere aggiunti (e ringraziati) i tanti che hanno invece partecipato alle nostre raccolte di derrate alimentari, di farmaci, di arredi per le strutture di emergenza. Ecco tutti i centri dove si può contribuire, a Torino e in Piemonte.

Come stiamo usando le donazioni per l’Ucraina

Cosa abbiamo fatto e cosa stiamo facendo con queste risorse? Innanzitutto abbiamo immediatamente attivato le navette verso i confini dell’Ucraina. Prima in Polonia, nella zona di Jaroslaw, e poi anche in Romania, al valico di frontiera di Siret. I pullmini sono stati decine, poi affiancati anche da pullman da 54 e 66 posti. Sono circa 500 le persone che abbiamo ospitato sui nostri mezzi. Le partenze hanno cadenza quotidiana e continueranno, ogni giorno, anche per tutta la settimana in corso e per la prossima.

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Specchio dei tempi interviene, in caso di situazioni famigliari particolarmente complesse, anche con immediati contributi economici: a tutt’oggi risultano essere state aiutate oltre un centinaio di famiglie, in tutte le province piemontesi. Ognuna ha ricevuto un contributo da 500 euro.

Un villaggio per i profughi a Cernivci

Ma gli ucraini abbandonano malvolentieri il loro Paese. La stragrande maggioranza vorrebbe restare là, possibilmente nella zona dell’Ucraina non ancora interessata dai bombardamenti, o in alternativa sui confini. E così abbiamo studiato anche interventi mirati a questo scopo. Da lì l’idea di costruire si Cernivci, una città piena di storia, a 30 chilometri dal confine rumeno, un complesso di tensostrutture che si appoggerà anche ad una ex scuola, concessaci dall’amministrazione locale per ospitare il magazzino ed i volontari.

I lavori sono già iniziati e il polo assistenziale sarà completamente operativo entro i prossimi 10 giorni. L’intervento è completamente finanziato dalla nostra onlus sorella Specchio d’Italia e si avvale della collaborazione logistica di Remar Spagna, una onlus che da tempo collabora con le nostre due fondazioni anche in Italia.

Il villaggio in costruzione a Cernivci

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Obiettivo Medyka: in viaggio per salvare 60 bimbi ucraini

Beppe Minello

Un altro bus di Specchio dei tempi è partito stamattina per Medyka, al confine fra Polonia e Ucraina, per raccogliere e accogliere una sessantina di bambini fuggiti da Leopoli dove vivevano ospiti di case-famiglia. A bordo un team di giovani volontari della Fondazione Aief.

Con i minori, che saranno affidati alla Protezione Civile, verranno in Italia anche i loro tutori. Intanto il bus, insieme a 4 van stracarichi di materiale destinati agli orfani ucraini, farà tappa a Lublino per scaricare gli aiuti umanitari. Da lì la carovana proseguirà verso Medyka dove sono attesi i bambini, in questo momento, ancora a Leopoli assediata.

Come donare per i profughi dell’Ucraina

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Davide e Corina, da Imperia al confine per aiutare i profughi

Daniela Borghi,
La Stampa, 15/03/22

Nastia, 7 anni, e Polina, di 5, giocano con un pupazzetto nelle lunghe ore di viaggio a bordo del minivan di Specchio dei tempi, sotto gli occhi della mamma Irina, di 35 anni, Nonno Constantin, di 64, ha voluto accompagnarle nel viaggio verso la nuova vita in Italia. Vuole tornare in Ucraina: per riprendere la sua attività di controllo a supporto di chi combatte nella guerra che non avrebbero mai voluto affrontare. Per continuare ad aiutare, a verificare che non ci siano infiltrati nei villaggi.

La missione di Davide Trincheri e Corina Josan, una coppia di Imperia partita sabato mattina verso la Polonia con un mezzo e con gli aiuti di Specchio dei tempi, oggi giungerà al termine. Sul mezzo hanno potuto caricare anche due studentesse universitarie di ingegneria: Nelia e Aliona, di 22 e 25 anni. Si sono ritrovate nel villaggio di Korzczowa, nella provincia di Jaroslav, al sud est della Polonia. E’ qui, nel centro profughi di Unitaten, a un chilometro dal confine ucraino, che Davide e Corina hanno incontrato le persone che hanno trasportato in Italia. Stanchi ma felici, gli imperiesi sono tornati con la gioia di aver dato il proprio contributo nell’emergenza in Ucraina.

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«Due viaggi da circa 24 ore, non ci siamo fermati un attimo: abbiamo dormito in una scuola, grazie sempre ai contatti di Specchio dei tempi- dice Corina, nata in Moldava – Ma ne è valsa sicuramente la pena. Abbiamo visto la tragica realtà della guerra, sentito gli strazianti racconti dei profughi. La mia conoscenza della lingua ci ha aiutati in questa impresa, e anche il fatto che mio marito conoscesse le strade della Polonia».

Aiuti umanitari nel centro di accoglienza per i profughi

Tutti i fuggitivi hanno un appoggio in Italia. Le due ragazze andranno a Forlì, dalla zia di una di loro: «L’altra non voleva partire, ma l’altra notte c’è stato un nuovo bombardamento a pochi chilometri dal centro profughi- dice Davide – Si è spaventata e ha così deciso di unire il suo destino alla compagna di studi».

La destinazione della mamma con le due bimbe, invece, è Como, dove vivono alcuni parenti. «Il padre è rimasto in Ucraina a combattere – raccontano gli imperiesi – Abbiamo conosciuto parte delle loro storie durante il viaggio, tra momenti di forte commozione, lacrime e sorrisi, per cercare di sollevare il morale delle bambine. E’ stato commovente sentirle recitare delle poesie».

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Anche la nonna è rimasta in Ucraina: non ha voluto abbandonare la propria casa e spera che la figlia e le nipotine possano tornare. «Non tutti vivono nei bunker: c’è chi è rimasto nella propria abitazione, e deve stare sempre al buio, spegnere anche i telefonini. Purtroppo non c’è acqua corrente. Ci hanno detto che i russi mandano aiuti, che loro rifiutano. Temono che possano essere avvelenati: come possono volerli aiutare, se sparano ad ogni movimento. Anche contro un treno vuoto, colpendo la conducente, che per fortuna si è salvata».

Come donare per i profughi dell’Ucraina

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La Filarmonica TRT in concerto per l’Ucraina

Redazione

La musica può diventare anche strumento concreto di solidarietà. Da questa convinzione nasce la volontà della Filarmonica TRT di devolvere l’intero ricavato di “Concerto a sorpresa” alla Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi Onlus che sostiene il popolo ucraino, duramente colpito dagli scontri delle ultime settimane. Il concerto della Filarmonica TRT di giovedì 17 marzo alle 20.30 all’Auditorium Lingotto, diretto dal maestro Gianandrea Noseda, vuole diventare così una vivida testimonianza di pace.

Biglietti

Concerto a sorpresa è un format che da sempre coinvolge ed emoziona il pubblico. Il programma rimane segreto e si svela solo durante la serata. “In queste settimane è impossibile rimanere indifferenti di fronte all’atroce guerra in Ucraina – dichiara Giuseppe Lavazza – La Filarmonica TRT che da sempre ha a cuore i valori di pace, fratellanza e assoluto rispetto per la persona si unisce al suo pubblico per trasformare la musica in un messaggio di unione, speranza e solidarietà”.

Al fragore della guerra rispondiamo con il suono dei nostri strumenti – dichiara il maestro Noseda – Il concerto del 17 marzo vuole essere il nostro contributo e il nostro messaggio di vicinanza alla popolazione ucraina”.

Biglietti

Tariffe: intero 15 euro, under 30: 10 euro.

Dove acquistare: i biglietti si possono acquistare presso la biglietteria del Teatro Regio di Torino in Piazza Castello 215 – Torino, orari Lun-Sab 13-18.30, Dom 10-14, Tel. 01188152410118815242, e, in alternativa, su Vivaticket.com

Biglietti

Come saranno utilizzati i fondi raccolti

Che cosa sta facendo Specchio dei tempi per l’Ucraina? Ogni giorno navette, bus e tir della fondazione partono dal Piemonte e raggiungono i confini polacco e rumeno, per consegnare gli aiuti umanitari che vengono raccolti in città (qui tutti i centri dove è possibile donare). Al ritorno, accompagnano in Italia le famiglie in fuga dalla guerra, che una volta giunte a Torino ricevono accoglienza a aiuti economici. Per le mamme sole e i loro bimbi è stato avviato un progetto di assistenza e inclusione dedicato.

Per i profughi che non vogliono lasciare la loro terra, Specchio sta allestendo un Villaggio da 1000 mq a Cernivci, in Ucraina, a 30 km dalla Romania. Qui saranno ospitati 1000 sfollati ogni giorno. A tutte queste iniziative, e a molte altre in corso di sviluppo, sarà destinato il ricavato del concerto della Filarmonica TRT.

Donazioni Ucraina: raccolti oltre 900 mila euro

Angelo Conti
La Stampa, 13/03/22

E’ un week end molto intenso per Specchio dei tempi che sta gestendo una fitta serie di trasporti, da e verso l’Italia. Ieri mattina è giunto prima a Siret e poi a Suceava, in Romania, il pullman Chiesa da 64 posti noleggiato da Specchio con il materiale raccolto da Confartigianato Cuneo. Il mezzo ha prima scaricato decine di bancali di aiuti e si è poi recato, per imbarcare profughi, presso il centro di raccolta di Suceava, all’interno di un hotel trasformato in un enorme dormitorio, scale, sale e corridoi compresi.

Il viaggio di andata è risultato più complesso del previsto sia per le lunghe attese alle frontiere e sia per la neve che è caduta su parte del percorso. Il pullman è atteso per domani in Italia: parte dei profughi scenderà a Milano, altri proseguiranno verso Torino. 

Un hotel di Suceava trasformato in campo profughi

Da Imperia al confine per salvare vite

Sempre con un massiccio carico è in viaggio nel week end anche un autotreno, ancora con destinazione il confine rumeno-ucraino, il cui arrivo è previsto per dopodomani. Un altro camion da 35 quintali ha caricato ieri prevalentemente medicinali e partirà, con a bordo anche un’infermiera, fra martedì e mercoledì con destinazione Korczowa, sul confine polacco. Intanto ieri mattina, dal piazzale de La Stampa in via Lugaro 15 a Torino, è partito un pullmino 9 posti affidato ad una coppia di Imperia: Davide e Corina dovrebbero arrivare, anche loro in Polonia, nella mattinata di oggi.

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Martedì e mercoledì sono previste le partenze di due altri pullman: un 54 posti destinato ad imbarcare un gruppo di orfani ucraini sul confine polacco ed un 66 posti con destinazione nuovamente Siret, con materiale destinato al villaggio profughi di Cercivci, questo in Ucraina, dove Specchio dei tempi e Specchio d’Italia stanno allestendo una serie di tensostrutture per ospitare i profughi in transito.  Specchio d’Italia ha previsto, per martedì, una partenza anche da Milano con un pullmino affidato a due taxisti milanesi volontari: imbarcheranno materiale raccolto dalla Remar Italia e lo trasporteranno ad Orodea, in Romania.

Intanto la raccolta ha superato i 920.000 euro da circa 4000 diversi donatori. Anche ieri sono stati più di 100 le persone che hanno affidato somme piccole e grandi a Specchio dei tempi. Risorse che vengono immediate impiegate nell’operatività quotidiana.

Chi volesse invece consegnare materiale (molto graditi derrate alimentari, farmaci e prodotti per l’igiene personale) può farlo in strada Pellerina 25 presso Remar Italia tutti i giorni (9-13, 15-19), in via Lombroso 16 presso Lombroso16 dal lunedì al sabato (dalle 10 alle 12,30) in largo Turati 49 presso Confartigianato Torino dal lunedì al venerdì (orario ufficio).

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Emergenza Ucraina: numeri utili

Questi i numeri di Specchio dei tempi per affrontare l’emergenza Ucraina. Il primo numero è riservato ai profughi ucraini in arrivo in Piemonte. Componendolo si verrà messi in contatti con le volontarie del Consolato dell’Ucraina di Torino che, una volta accertata la situazione, li indirizzerà verso Specchio dei tempi che fornirà loro un immediato contributo economico in contanti.

Il secondo è invece il numero degli uffici operativi di Specchio dei tempi. Qui vengono fornite informazioni sulle donazioni da parte dei privati ed anche indicazioni per chi volesse mettere a disposizione una sistemazione per le famiglie di profughi in arrivo in Piemonte.

Come donare per i profughi dell’Ucraina

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Ogni giorno un furgone dal Piemonte all’Ucraina

Paola Scola,
La Stampa

Ogni giorno un mezzo di Specchio dei tempi lascia il Piemonte, alla volta dell’Ucraina oppure dei suoi confini con la Polonia e la Romania. A portare aiuto e conforto a chi soffre. In fuga dalla guerra e dalle bombe. Sono migliaia e migliaia i profughi che hanno dovuto abbandonare le case e concentrare tutto ciò che, ormai, resta del loro passato in un paio di borse. E forse in uno zainetto, portato sulle spalle piccole, fragili e indifese di bimbi, piegati da un’esperienza infinitamente più grande di quanto è giusto che un bambino debba sopportare.

Hanno bisogno di tanto, se non di tutto: farmaci e kit di primo soccorso, cibo a lunga conservazione, alimenti e materiale per l’infanzia, coperte e cuscini (in buono stato), stoviglie usa e getta, prodotti per l’igiene personale. Stop, invece, ai vestiti, almeno per il momento, vista la grande quantità donata e le difficoltà a portarli nei bagagli minimi di chi cerca un «viaggio della speranza» verso l’Italia.

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«Fra la marea di persone che ci sono lassù – raccontano da Specchio dei tempi -, c’è chi vuole partire, ma anche tanti che chiedono di restare, per seguire da più vicino le sorti del loro Paese, decisi a rientrare, appena possibile, nelle abitazioni. Anche questi cittadini hanno bisogno. Noi siamo pronti a trasportare e a dare calore a chi soffre». Perché la solidarietà non aspetta.

Profughi in partenza da un centro di accoglienza al confine polacco

Come non si sta facendo aspettare il «Villaggio Specchio d’Italia», cioè il complesso di una tensostruttura e una scuola (concessa, quest’ultima, dall’amministrazione locale) che Specchio sta costruendo a Cernivci, in Ucraina, a 30 km dal confine con la Romania. Un luogo di grande passaggio da parte della popolazione ucraina in fuga dalle bombe. «Martedì abbiamo deciso di farlo, mercoledì l’abbiamo pagato e giovedì sono iniziati i lavori», spiega Angelo Conti, vicepresidente operativo della fondazione de «La Stampa». Il cronoprogramma prevede che sia operativo in otto giorni.

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Tutto questo è reso possibile grazie al finanziamento di Specchio dei tempi e del suo brand nazionale, Specchio d’Italia. La generosità dei lettori de «La Stampa» e chi offre «quello che può» ieri ha superato i 900 mila euro raccolti e i 4000 donatori.

Buona parte dei quali dalla provincia di Cuneo, sempre in prima linea per quanto riguarda la risposta agli appelli di Specchio. Che è stato presente con i suoi interventi nella Granda dopo le emergenze delle alluvioni del ’94 e del 2020, durante il Covid, con le tredicesime degli anziani e tutte le iniziative solidali. «Ho donato a Specchio per l’Ucraina – dice Luca, alluvionato nel ’94 e nel 2020 – perché non posso dimenticare l’aiuto che mi ha dato in quell’occasione. È un dovere di riconoscenza».

Come donare per i profughi dell’Ucraina

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