Emilia Romagna, daremo priorità ai piccoli comuni colpiti da alluvione

Angelo Conti

Migliaia di donazioni a favore degli alluvionati anche nella giornata odierna (domenica 21 maggio), sia sui canali tradizionali (web, bonifici home banking, bollettini postali) sia attraverso l’app di Satispay che in 48 ore ore ha raccolto quasi 600.000 euro. Complessivamente la sottoscrizione di Specchio dei tempi (con Specchio d’Italia) si attesta su 710.000 euro. Moltissime donazioni sono accompagnate da un pensiero di affetto verso gli alluvionati. In aumento anche le donazioni dall’estero, soprattutto dall’America Latina, dove vive una importante colonia di famiglie immigrate il secolo scorso dalla Romagna.

Intanto cominciano ad arrivare le segnalazioni per possibili interventi che già oggi (lunedì 22 maggio) Specchio dei tempi comincerà a valutare per pianificare gli aiuti, che saranno il più possibile rapidi. Gli obiettivi restano il recupero funzionale di quanto danneggiato (con particolare attenzione ad asili e scuole), le esigenze delle famiglie e degli anziani, la ripresa delle piccole attività dei singoli comuni (necessarie per riportare subito vita nei centri colpiti).

 

Come donare per gli alluvionati di Emilia Romagna

Donazioni online su questa pagina.

Bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.

Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943.

Causale: Alluvione Emilia Romagna.

Si può anche donare su Satispay.

E’ possibile versare di persona all’InfoSpecchio:

    • Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
    • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (orario 9.30-13);
    • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (Lun-Ven 8.30-12.30/14.45-17.30);
    • Redazione di Cuneo in corso Nizza 11, il martedì dalle 10 alle 13 ;
    • Specchio Point: Pinerolo, via del Pino 70 (Mer 9-13).

Dona ora

La macchina della solidarietà per l’Emilia Romagna, raccolti 50mila euro

“Il cuore della Romagna deve continuare a battere più forte di prima. Forza! Mai mollare”. “Forti insieme, supereremo anche questa!”. Molte fra le circa 440 donazioni sinora giunte a Specchio dei tempi (ed a Specchio d’Italia) in sostegno degli alluvionati sono accompagnate da una dedica, una frase, un messaggio. Sono le attestazioni di amore che rappresentano l’attaccamento verso una regione che vive nel cuore di molti italiani.

Il conteggio delle donazioni indica una cifra prossima ai 50 mila euro, in costante crescita, ma ci vorrà qualche giorno per capire la portata dell’aiuto che Specchio dei tempi potrà offrire alla popolazione colpita.

L’ importante è fare presto: sappiamo che soprattutto nei primi giorni le vittime delle catastrofi hanno bisogno di affetto, vicinanza, condivisione.

Come donare per gli alluvionati di Emilia Romagna

Donazioni online su questa pagina.

Bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.

Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943.

Causale: Alluvione Emilia Romagna.

Si può anche donare su Satispay.

E’ possibile versare di persona all’InfoSpecchio:

    • Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
    • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (orario 9.30-13);
    • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (Lun-Ven 8.30-12.30/14.45-17.30);
  • Specchio Point: Pinerolo, via del Pino 70 (Mer 9-13).

Dona ora

Specchio dei tempi apre sottoscrizione per gli alluvionati di Emilia Romagna

Angelo Conti

Nove morti, 5.000 evacuati, 14 fiumi esondati, l’Emilia Romagna è in ginocchio. Specchio dei tempi lancia una sottoscrizione per portare i primi aiuti, mettendo a disposizione 20.000 euro a cui si aggiungeranno le donazioni che tutti possono effettuare.

Donazioni online su questa pagina.

Bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.

Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943.

Causale: Alluvione Emilia Romagna.

Si può anche donare su Satispay.

E’ possibile versare di persona all’InfoSpecchio:

    • Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
    • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (orario 9.30-13);
    • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (Lun-Ven 8.30-12.30/14.45-17.30);
  • Specchio Point: Pinerolo, via del Pino 70 (Mer 9-13).

Dona ora

Mostra “Souvenirs Siriani” Immagini dalla Siria prima della guerra a Teatro Paesana

Comunicato Stampa

Si intitola “SOUVENIRS SIRIANI” la mostra curata da Ermanno Tedeschi che inaugurerà il 24 maggio 2023 alle ore 18,00 e che rimarrà allestita fino al 17 giugno 2023 presso Teatro Paesana a Torino in via Bligny 2 e promossa dall’Associazione Culturale Acribia, insieme alla Fondazione LA STAMPA Specchio dei Tempi.

La mostra presenta una quarantina di fotografie scattate da Bruno Roberto Castelli in Siria. Lontano da qualsiasi considerazione politica, è soprattutto un’immensa nostalgia che emerge dalle sue immagini. Tutti gli scatti sono stati realizzati prima dei tragici eventi che stanno attualmente scuotendo la Siria, dalla guerra iniziata nel 2011 all’attualissimo e drammatico terremoto del 6 febbraio 2023. Sono fotografie di un’epoca passata, che l’esposizione presenta, nella speranza di sensibilizzare lo spettatore al dramma che il Paese e i suoi abitanti hanno vissuto e stanno ancora vivendo, ricreando così non solo il suo paesaggio geografico, ma soprattutto quello sociale e umano, ritraendo il paese come un mosaico della complessità, della diversità e della ricchezza dei suoi paesaggi, della sua gente e delle sue tradizioni.

Un reportage, corredate da un catalogo, che racconta e documenta la  vita “normale”, quella precedente all’inizio del conflitto: volti, tradizioni, mercati, feste, persone, turismo, bambini, il quotidiano, insomma libertà.

Il paese, già flagellato da più di 10 anni di guerra, è stato colpito da un’ulteriore tragedia con il sisma del 6 febbraio 2023. Proprio per questo motivo l’artista ha deciso di collaborare con un ente che potesse portare aiuti alle popolazioni coinvolte.

Le fotografie in mostra, infatti, saranno in vendita e il ricavato sarà devoluto a Specchio dei tempi, Fondazione de La Stampa attiva nel nord della Siria sin da febbraio a sostegno delle comunità di Latachia.

Informazioni utili:

Inaugurazione 24 maggio, ore 18.30
Teatro Paesana, Via Bligny 2 – Torino
Mostra visitabile fino al 17 giugno 2023
Da lunedì a venerdì 16.00 – 19.00 | sabato 11.00 – 19.00 e su appuntamento
Ingresso libero
Per ulteriori info scrivere associazione.acribia@gmail.com

Allarme alcol sulle notti della movida torinese: “Un ragazzo su tre è positivo ai test”

Gianni Giacomino, Irene Fama
La Stampa, 15/05/23

Dieci di sera, piazza Santa Giulia, cuore della movida alcolica torinese. Musica, confusione, calca e centinaia di ragazzi che girano con una bottiglia di birra in mano e bicchieri pieni di cocktail colorati. Ecco la zona della città dove il consumo di bevande alcoliche è il più alto. Sotto un cielo che minaccia pioggia, arrivano l’ambulatorio mobile di «Specchiobus» e le pattuglie dei carabinieri. Inizia l’opera di prevenzione fino alle 2. Chi vuole può sottoporsi all’alcol test.

Risultati? Dopo l’una di notte un ragazzo su tre ha il tasso di alcol nel sangue più alto del consentito. Qualche ora prima la media scende del 20% e dipende se il soggetto ha bevuto dopo aver mangiato, oppure a stomaco vuoto, per sballarsi più rapidamente, seguendo la moda del binge drinking. Ecco, in sintesi, i risultati dei test effettuati sull’ambulatorio mobile di «Specchiobus». Tutto sotto l’occhio attento dei carabinieri del comando provinciale che, intanto, sia in divisa che in borghese, monitorano la vita notturna della movida. E rispondono alle domande dei ragazzi che si informano di cosa rischiano a guidare con i valori oltre i limiti e perché bere alcol può essere devastante.

Qualche giovane ringrazia: «Ci avete salvato la vita in questi mesi perché abbiamo sempre sottovalutato questo problema». Altri «positivi», lasciano l’auto in sosta e chiamano il taxi. È questa la tappa principale del progetto «Un soffio ti può salvare la vita», realizzato insieme da Fondazione La Stampa—Specchio dei tempi e dal Comando Provinciale Carabinieri, con il contributo di Federfarma Torino e dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Torino che hanno donato 5.600 test monouso.

Poi c’è anche chi, probabilmente, vuole capire a che punto è arrivato con lo sballo. E un ragazzo sulla ventina con il valore 3,9, ben otto volte il massimo consentito che è di 0,5. Praticamente il livello precedente all’incoscienza.

Il progetto è partito la prima settimana di marzo e ha già interessato nove sabati notte, in tutti luoghi della movida torinese. In totale i test effettuati sono stati 12.950, di questi 3.850 con etilometro dai medici e 9.100 in modalità self test, utilizzano i monouso. «L’attività è sempre e soltanto preventiva – spiegano i carabinieri e i volontari di Specchio dei tempi -. Si incontrano i ragazzi, si spiega loro che è sempre utile conoscere le proprie condizioni prima di mettersi alla guida, si chiede loro se sono interessati ad un test volontario che viene effettuato subito». A bordo si sono alternati tre medici volontari: Paolo Carbonatto, psichiatra ed ex medico di base in area Porta Palazzo, Andrea Ferrero, ex ortopedico del Cto, e lo specializzando in medicina legale Edoardo Toffano.

Il prossimo appuntamento con i test sarà il 27 maggio in piazza Vittorio. Il progetto torinese si concluderà a giugno, ma è già prevista la sua ripresa a settembre dopo che lo «Specchiobus» avrà girato in alcune località turistiche del Piemonte.

In aiuto di Giuseppina che assiste il marito dimenticato dall’Asl

Beppe Minello,
La Stampa. 14/05/23

Se avete un anziano non autosufficiente in casa vi riconoscerete nel calvario di Giuseppina Fabrizio. Sei anni fa, il marito Salvatore Giuffrida, è entrato nel tunnel prima del Parkinson e quindi dell’Alzheimer. Oggi, ottantaduenne, non è più in grado di fare nulla. Lui, che per tutta la vita è stato un apprezzato artigiano tappezziere conosciuto da tutti nella casa all’inizio di corso Palermo, dev’essere accudito come un bambino. Un dramma che la signora Giuseppina, 70 anni, affronta, se mai è possibile, con il sorriso sulle labbra. Che la tiene, ogni notte, sveglia fino alle 5 del mattino («Non posso lasciarlo bagnato nel letto e, verso le 2, lo lavo e lo cambio») e che le scansiona il resto delle giornate sempre uguali: in piedi alle 9, un caffè, e via in bagno per rilavare e vestire l’uomo con il quale ha condiviso gli ultimi 50 anni di vita. Poi è il momento delle medicine, della colazione e, con un occhio all’amato Salvatore, della preparazione del pranzo. E poi c’è la visita al gabinetto, particolarmente laboriosa e che porta via un’altra ora. Un riposino e se la fortuna assiste e porta il figlio Riccardo o Paola, l’altra figlia, in corso Palermo, ci scappa una passeggiata in carrozzella che solo il robusto Riccardo riesce a far entrare nell’ascensore e a spingere in modo da superare i tanti ostacoli lungo la Dora e all’ombra della «Nuvola» Lavazza.

Una carrozzella comprata usata perché quella fornita dall’Asl è arrivata mesi dopo la richiesta ed è, essendosi aggravate le condizioni di Salvatore e aumentate le sue esigenze, ormai superata. Così com’è inadeguato il letto, pure quello fornito dall’Asl (in ritardo, ovvio), che da mesi dev’essere sostituito con un modello azionato elettricamente dimodoché Giuseppina non si debba spaccare
la schiena («Veramente, ho già la sciatica…») ogni volta che aiuta il marito a sollevarsi per appoggiarlo sulla carrozzina. In casa Giuffrida si attende anche un sollevatore per aiutare Salvatore a scendere dal letto: è latitante anche lui da mesi. L’assistenza pubblica, che in teoria è un genio e pensa a tutto, prevede, in questi casi, anche l’invio, per alcune ore a casa del nonno non autosufficiente, di assistenti in grado di aiutare l’infermo e pure i suoi parenti nel disbrigo delle faccende di casa. Ottimo. Ma come spesso accade, tra la teoria e la pratica c’è un abisso. E così, dopo la carrozzina, il letto e il sollevatore, concessi ma mai arrivati, anche gli assistenti sodali sono rimasti sulla carta.

La signora Giuseppina che non vuole nemmeno sentire parlare di RSA, versione moderna dell’ospizio, non ha potuto e saputo fare di meglio che attingere ai magri risparmi e, come già accaduto con la carrozzina, pagarsi lei, ogni tanto, qualcuno in grado di aiutarla con Salvatore. E poi, chiedere aiuto. Specchio dei Tempi le ha consegnato un immediato aiuto economico ed ha subito inserito Salvatore nel progetto «Forza Nonni», per dare un sostegno continuativo alla vita famigliare: borse della spesa, colf, disponibilità per interventi di emergenza. Il paradosso è che il call center al quale si rivolgono per sollecitare letti, carrozzine, sollevatori è lo stesso call center che li rimprovera, minacciando di azzerare la pratica la qual cosa li obbligherebbe a rifare tutto da capo, perché non hanno ancora restituito il letto e la carrozzina vecchi: «Ma come faccio a ridarli indietro? Dove lo metto Salvatore?». E gli assistenti? «Sollecitiamo anche lì, ma solo una volta sono riuscita a parlare con un essere umano». E com’è andata? «A inizio gennaio abbiamo telefonato e ci è stato risposto: “Abbiamo chiuso dicembre e ora iniziamo gennaio”. Abbiamo allora chiesto quando avremmo dovuto ancora attendere. Ci hanno risposto che non ci siamo solo noi…».

Come donare per gli anziani come Salvatore

Tutti possono sostenere “Forza Nonni”. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Forza Nonni”.

Dona ora

 

Adolescenti, è emergenza alcol “Cocktail e vino per sentirsi grandi”

Irene Famà,
La Stampa, 15/05/23

Alice, 15 anni, beve per sentirsi grande. «Con uno spritz in mano è più facile fare conoscenza». Marco,14 anni, le bottiglie di liquore le ha nascoste sotto il letto del collegio. A decine. Una sfida al sistema, «un modo per essere accettato dagli amici». O almeno così ha spiegato agli insegnanti che l’hanno scoperto. Francesco, 19 anni, guidava ubriaco. Ha demolito due auto, è salvo per miracolo. Maria, 13 anni, ha iniziato a comprarsi le birre da sola durante la pandemia. Da lì non ha più smesso. «Mi aiutano a interagire con le persone. Mi sento più bella, più interessante», ha confessato ai terapeuti che l’hanno seguita nel percorso di disintossicazione. E poi c’è quel tredicenne che l’altra sera, fuori dalla discoteca Moya, è svenuto, in coma etilico, dopo una festa a base di cocktail di ogni genere.

L’abuso di alcol tra i giovani assume sempre più i contorni di un’emergenza. «Abusatori periodici», così li definiscono gli esperti. Bevono per superare la timidezza, per sfida, per esibizione. Per farsi vedere. Soprattutto le ragazze, spiega Ivana De Micheli, la presidente di Acat Torino Centro. «Da anni andiamo nelle scuole a spiegare le gravi conseguenze del consumo di alcol, eppure nemmeno vi immaginate quanti giovani arrivano nei pronto soccorso della città in coma etilico». Con loro i genitori, «che invece di chiedere aiuto, spesso negano l’evidenza». In Italia, ogni anno, ci sono circa 800mi1a persone che accusano «disturbi dall’uso di alcol» e, nelle strutture specializzate per affrontare le dipendenze ne arriva appena il 10 per cento. «In questo momento noi abbiamo una settantina di persone in terapia, seguite da cinque gruppi di sostegno», continua De Micheli. Adulti e giovani. Le regole ci sono: vietato vendere alcol a chi ha meno di sedici anni. Eppure in pochissimi, dal bancone, chiedono i documenti prima di servire un cocktail. «Le norme dovrebbero essere più stringenti – è l’appello degli esperti – Gli alcolici dovrebbero essere vietati sino ai 21 anni perché distruggono le cellule cerebrali innescando una sessantina di patologie collegate». La questura, nell’ultimo anno, ha denunciato quattro titolari dei locali e chiuso due discoteche perché somministravano cocktail e birre e vino ai più piccoli.

Il camper di Specchio dei tempi, insieme ai carabinieri, si ritrova nelle zone della movida, dove ci sono gli “spritz comunitari”, dieci a quindici euro, per fornire alcol test gratuiti e prevenire le stragi del sabato sera. Tra gli adolescenti, il lockdown ha peggiorato le cose: i ragazzi che hanno iniziato a bere a casa, di nascosto, per passare il tempo. Anche per questo al Mauriziano, un anno fa, è stato inaugurato il primo Centro Alcologico di Torino. Un day hospital dedicato a persone con Disturbo da Uso di Alcol (DUA). In Piemonte sono stati 185 ingressi in pronto soccorso di minori sotto i 17 anni. Adolescenti, con diagnosi attribuibili all’alcol. E in 350, trai 18 e i 24 anni, sono arrivati in evidente stato di intossicazione alcolica. L’équipe medica del Centro è coordinata da Fabrizio Bert professore di Igiene e vice presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, dove, lo scorso anno, è stato inserito il corso di Alcologia: «L’obiettivo è quello di formare dei professionisti che intercettino subito le potenziali situazioni a rischio e le prendano in carico perché, ora come ora, questa figura è carente».

I bimbi di Arquata del Tronto in gita da noi a Torino

Angelo Conti

Da oggi e sino a domenica la scuola “Specchio dei tempi” di Arquata del Tronto è in gita a Torino, ospite della fondazione. Lo avevamo promesso ai ragazzi negli anni scorsi, ma prima i postumi del terremoto e poi il Covid avevano impedito la trasferta. Oggi, appena sbarcati dal pullman, i ragazzi sono venuti da noi, alla Fondazione Agnelli, accolti dal presidente di Specchio Lodovico Passerin d’Entreves.
E’ stato anche il momento di ricordi a cominciare da quello sotto le tende da campo, tre settimane dopo il sisma, quando ai bimbi dell’allora seconda elementare del maestro Ermanno donammo matite, che ci erano state affidate dall’Istituto Comprensivo Sandro Pertini di Torino con un messaggio “Anche se tutto adesso è distrutto, cominciate subito a ridisegnare il vostro futuro”. Una frase che commosse quei ragazzi che hanno disegnato e lottato, sino al ritorno ad una quasi normalità. Oggi con noi c’era anche Ambra, la bimba ripresa in tante foto con quelle matite in mano, a cui abbiamo regalato una immagine di quegli intensi momenti.
Specchio dei tempi non ha mai abbandonato Arquata del Tronto dove ha costruito, oltre al blocco delle tre scuole, anche un splendida palestra ed ancora oggi offre un contributo economico ai genitori di tutti i nuovi nati e sostiene la ripartenza delle attività commerciali ed agricole del territorio.

Simone Tempia ed il maggiordomo Lloyd il 5 maggio ospiti di Specchio

Ines Mastrogiacomo

Simone Tempia è uno scrittore che deve la sua popolarità alle considerazioni del maggiordomo Lloyd che oramai da diversi anni, ogni mattina, “comunica” a centinaia di migliaia di followers. E’ un amico e sostenitore di Specchio dei tempi con cui condivide valori e spirito solidale. Sarà a Torino venerdì 5 maggio alle 18.30 all’Auditorium Talent Garden Fondazione Agnelli, in via Giacosa 38, con ingresso libero. Ci racconterà cosa lui intende per solidarietà e ci racconterà le storie e le esperienze che sono alla base di tutti i suoi libri. Simone Tempia, piemontese di Borgosesia, ha scritto su diverse testate nazionali e partecipato a svariate trasmissioni televisive.

Nel 2014, crea la pagina Facebook “La Vita con Lloyd” in cui, attraverso il dialogo immaginario fra Sir e il suo maggiordomo Lloyd, risponde a dilemmi quotidiani, offrendo spunti di riflessione mai banali. Il maggiordomo Lloyd è voce della coscienza, della ragione capace di dare consigli e farci meditare sul senso profondo delle cose, ma è anche un amico che si prende cura di noi nel momento del bisogno.

Con umorismo ed estrema sensibilità, Simone Tempia affronta argomenti come l’amore, il passare degli anni, la paura e la ricerca della felicità. La pagina social, che conta 750.000 followers, ha ispirato i libri “La Vita con Lloyd”, “Un anno con Lloyd”, “Una Nuova vita con Lloyd”. Nel 2020, l’autore ha anche pubblicato “Storie per genitori appena nati” nel quale riflette sul tema della genitorialità con dolcezza e un pizzico di ironia.

Nell’incontro del 5 maggio, Simone Tempia ci parlerà del suo libro più recente “Il Piero” con protagonista un precario alla ricerca della felicità. Sarà un’occasione per dialogare con lo scrittore e un ulteriore invito a riflettere su noi stessi e su ciò che ci circonda.

L’ingresso è gratuito, ma gradita la prenotazione. Riserva il tuo posto qui!

 

Continuano le tappe degli alcool test gratuiti sul nostro Specchiobus

Massimiliano Peggio,
La Stampa, 17/04/2023

«Qui fanno gli Spritz comunitari: 10 per 15 euro. Un affare per chi studia in trasferta e non ha soldi da sprecare». La lingua scivola, gli occhi si fanno piccoli e i movimenti più lenti. Stefano arringa gli amici, non controlla il volume della voce ma snocciola discorsi impegnati, da studente del Politecnico. «Il ponte sullo Stretto? Sarà un gioiello a livello mondiale, un capolavoro di ingegneria, con stralli e campate – spiega – Lo diceva l’altro giorno il mio professore. E chi crede che la mafia lucrerà sui lavori, non capisce una minchia. La mafia sta già lucrando sui collegamenti». Sottoponendosi all’alcol test di Specchio dei tempi ha sfoggiato un eloquio esilarante. «Dottore ho esagerato, ne sono consapevole». Risultato? Tasso di 1,8: bocciato all’esame di sobrietà.

Specchiobus sabato sera ha fatto tappa a Borgo Rossini, tra via Catania e via Reggio. Nel quartiere degli Spritz: ritrovo per lo più di universitari, alcuni provenienti da mezza Europa, altri dal Sud Italia, altri da pochi isolati. Sì, in questo angolo di città si beve. Eccome. Il progetto di Specchio dei Tempi «Un soffio ti può salvare la vita» in tandem con i carabinieri del comando provinciale, campagna di prevenzione contro le stragi del sabato sera, sta diventando una cartina tornasole della movida torinese.

A Borgo Rossini si tocca quasi un primato in questo viaggio esplorativo tra i quartieri dello sballo: un ragazzo, tra i primi l’altra sera a sottoporsi volontariamente ai test, alle 22 aveva già un tasso in corpo di 3,9. «Se vai avanti così rischi un coma etilico» gli ha detto il dottore di Specchio, invitandolo a moderarsi. In quattro ore di sosta, nel camper mobile sono stati fatti 1200 test con l’etilometro, e distribuiti 1800 kit monouso. Tanti si sono messi in coda a chiedere consigli, cogliendo lo spirito dell’iniziativa in collaborazione con l’Arma: persuadere i giovani a consumare in modo consapevole i drink.

E l’occasione del test gratuito effettuato dallo staff medico di Specchio è diventato anche il pretesto per improvvisare giochi «alcolici» e sfide all’ultima goccia tra amici, per scoprire come reagisce il proprio corpo. «Dai, beviamo lo Spritz tutto d’un fiato e proviamo a fare l’etilometro. Vediamo chi regge di più». Così un gruppo di ragazzi si è presentato di fronte al camper ambulatorio con i bicchieri in mano, per un esame collettivo. Esito: 1,18; 0,96; 0,85; 1; 1,50. «Chi non ha bevuto, guida». Proteggere la vita senza rinunciare al divertimento. Ecco il messaggio che vuole diffondere il progetto nelle sue varie tappe. Perché l’alcol è subdolo: si può bere la stessa quantità di vino o di Spritz e ritrovarsi con tassi differenti.

«Abbiamo bevuto due drink a testa, lui ha 0,50 e io più di uno» dice una ragazza, guardando contrariata il fidanzato. Contano le differenze di corporatura, le caratteristiche metaboliche individuali. Tante variabili possono influire sugli effetti di una bevuta. Basta poco per superare i limiti e violare la legge. «Urca ho 4,35», dice, o meglio biascica uno studente, poco prima delle 2. «Torno a casa in taxi». 

Prossimi appuntamenti:
6 maggio in san salvario
13 maggio in P.zza Santa Giulia
27 maggio in P.zza Vittorio

Il Gruppo Dirigenti Fiat dona tenda pneumatica per terremotati Turchia

L’Associazione Gruppo Dirigenti Fiat è da sempre vicina a Specchio dei tempi e non ha voluto mancare di sostenere anche l’intervento in Siria e Turchia dopo il devastante terremoto di due mesi fa. Con un versamento di 5.000 euro ha consentito l’acquisto di una tenda pneumatica Ferrino, particolarmente adatta ad essere impiegata in situazioni di emergenza per la facilità di montaggio e di trasferimento.

La tenda va a sostenere il campo profughi di Defne (vicino Antiochia) dove Specchio dei tempi ospita circa 500 sfollati.

Come donare per il terremoto di Siria e Turchia

Si può donare dalla pagina Terremoto Turchia e Siria con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesa Sanpaolo. Oppure tramite il conto corrente postale n. 1035683943. Nella causale “Terremoto Siria Turchia”. E’ anche possibile versare presso l’InfoSpecchio di via Madama Cristina 35, tutte le mattine dalle 10 alle 13, presso l’Ufficio Abbonamenti de La Stampa, in via Lugaro 15 o presso Reale Mutua Agenzia Principale, piazza Castello 113.  I versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.

Info: specchiotempi@lastampa.it

Il Maggiordomo Lloyd nostro ospite il 5 maggio al Talent Garden

Angelo Conti

Simone Tempia è uno scrittore che deve la sua grande popolarità alle considerazioni del maggiordomo Lloyd che oramai da diversi anni, ogni mattina, “comunica” con centinaia di migliaia di followers. E’ un amico e sostenitore di Specchio dei tempi con cui condivide valori e spirito solidale. Sarà a Torino venerdì 5 maggio alle 18,30 presso l’Auditorium Talent Garden della Fondazione Agnelli, in via Giacosa 38, con ingresso libero. Ci racconterà cosa lui intende per solidarietà e ci racconterà le storie e le esperienze che sono alla base di tutti i suoi libri.

Simone Tempia, piemontese di Borgosesia, è scrittore e giornalista presso Vogue Italia. Oltre che conduttore di trasmissioni su Canale 5, La 7 e Rai 2. Nel 2014, crea la pagina Facebook “La Vita con Lloyd” in cui, attraverso il dialogo immaginario fra Sir e il suo maggiordomo Lloyd, risponde a dilemmi quotidiani, offrendo spunti di riflessione mai banali. Il maggiordomo Lloyd è voce della coscienza, della ragione capace di dare consigli e farci meditare sul senso profondo delle cose, ma è anche un amico che si prende cura di noi nel momento del bisogno. Con umorismo ed estrema sensibilità, Simone Tempia affronta argomenti come l’amore, il passare degli anni, la paura e la ricerca della felicità. La pagina social, che conta 750.000 followers, ha ispirato i libri “La Vita con Lloyd”, “Un anno con Lloyd” e “Una Nuova vita con Lloyd”.

Nel 2020, l’autore ha anche pubblicato “Storie per genitori appena nati” nel quale riflette sul tema della genitorialità con dolcezza e un pizzico di ironia, tratto distintivo di uno scrittore giovane, in grado di affrontare tematiche diverse con estrema originalità. È proprio la sua capacità di indagine, di sguardo sulla propria identità e ciò che lo circonda a distinguerlo. I suoi testi sono un invito, nonché sostegno a riflettere su noi stessi, a guardarci allo specchio così come l’autore fa con se stesso attraverso la figura di Lloyd.

L’ingresso è gratuito, ma gradita la prenotazione. Riserva il tuo posto qui!