Torino Photo Marathon in aiuto degli anziani soli

Poetto Giulia,
La Stampa, 12/09/2023

Nella giornata in cui i granata del Toro e i giallorossi della Roma si sfidano allo stadio Olimpico c’è una terza squadra, quella dei partecipanti alla Torino Photo Marathon, pronta a scendere in campo all’ombra della Mole in maglia color turchese. Il 24 settembre l’undicesima edizione dell’iniziativa promossa dall’associazione culturale REFLEXtribe aggiunge al suo consolidato connubio di passione per la fotografia e valorizzazione del territorio un quid in più, l’impegno sociale.

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Il ricavato delle iscrizioni verrà infatti destinato alle «Tredicesime dell’Amicizia», la storica raccolta della Fondazione La Stampa- Specchio dei tempi che dal 1976 consegna, ogni Natale, 2.000 assegni da 500 euro agli anziani soli e in difficoltà economica. Maglietta, macchina fotografica o smartphone, scarpe comode, curiosità e desiderio di raccontare Torino attraverso i nove temi che verranno svelati nel corso dell’evento: è questo lo starter pack del fotomaratoneta medio. Alle 9 il ritrovo in piazza Castello, alle 10, alle 13 e alle 16 la diffusione, presso il click point di piazza Castello e online, dei temi, tre per volta, con i quali i partecipanti dovranno confrontarsi. Per scattare ci sarà tempo fino alle 23,59 di domenica 24, mentre il termine ultimo per caricare le immagini nell’area riservata del sito sono le 23,59 di martedì 26. Dal giorno successivo la palla passerà alla giuria tecnica, composta da esperti di immagine e di altre forme d’arte, che decreterà i vincitori per ogni tema e le tre migliori serie di nove scatti; previste anche menzioni speciali.

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La Torino Photo Marathon è un evento figlio del proprio tempo che, oltre a restituire un’istantanea della città, si misura con le questioni più attuali e controverse. Sulla pagina Facebook della manifestazione non sorprende leggere una precisazione che fino alla scorsa edizione non si era resa necessaria: «Non sono ammesse immagini generate da IA, ma solo fotografie scattate nell’arco della giornata a Torino. Non ci piace mettere limiti alla creatività e crediamo che si debba sempre sperimentare, anche mescolando le tecniche, ma vogliamo giocare tutti alla pari». Sì alla postproduzione, dunque, ma con giudizio. Tra un’iniziativa che invita a catturare l’essenza dell’«hic et nunc» e la filosofia della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, da sempre abituata a intervenire in tempo zero nelle emergenze, la connessione è evidente.

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«Non è retorica: per noi tutti i partecipanti alla Torino Photo Marathon sono già vincitori, perché con i loro scatti sostengono una campagna, quella delle “Tredicesime dell’Amicizia”, che dal 2019 coinvolge in maniera significativa anche la provincia di Cuneo», racconta Angelo Conti, vice presidente operativo. L’iscrizione alla Torino Photo Marathon ha un costo di 15 euro, comprensivi di pacco gara.

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Più di 100mila euro per le famiglie degli operai di Brandizzo

Angelo Conti,
La Stampa, 7/09/2023

La sottoscrizione lanciata dalla Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi per aiutare le famiglie dei cinque operai morti dopo essere stati travolti dal treno a Brandizzo ha superato quota 100 mila euro. Sono stati quasi 800, per l’esattezza 792, i donatori che hanno contribuito a questo risultato che dimostra quanto calore e quanta condivisione sia nata intorno ai famigliari delle vittime.

Mentre la raccolta di aiuti continua, Specchio dei tempi ha avviato le procedure per consegnare un primo aiuto da 10.000 euro a famiglia già la prossima settimana. A fine settembre seguirà il saldo, con tutto quanto raccolto sino a quel momento. «La prossima rapida consegna di un primo contributo — ha spiegato il presidente di Specchio, Lodovico Passerin d’Entreves — ha un significato profondo perché testimonia la volontà di essere di supporto nell’immediatezza, cioè in quelli che sono i giorni più drammatici e difficili. Giusto che i famigliari delle vittime sappiano che non sono soli. Le dimensioni della raccolta, fra chi sostiene da sempre Specchio dei tempi, si sta facendo importante, così da rappresentare un aiuto anche molto concreto alle economie di famiglie che hanno spesso perso la loro unica fonte di reddito».

I versamenti sono arrivati per il 62% tramite bonifici, per il 20% attraverso il sito con carta di credito e Paypal, per il 10% da fondi propri di Specchio dei tempi e per l’8% dalla comunità di Satispay . La regione più generosa e più coinvolta è stata il Piemonte, con circa 1’80% delle donazioni.

Come donare per le famiglie degli operai di Brandizzo:

Per aiutare le famiglie degli operai caduti a Brandizzo è possibile effettuare donazioni sul sito www.specchiodeitempi.org/perglioperaidibrandizzo o tramite bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200. Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943. Causale: “Per gli operai di Brandizzo”.

E’ possibile versare di persona:

  • InfoSpecchio: Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
  • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (Lun – Ven 9.30-13);
  • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (Lun-Ven 8.30-12.30/14.45-17.30);
  • Specchio Point: Pinerolo, via del Pino 70 (Mer 9-13).
  • Redazione di Cuneo in corso Nizza 11, il martedì dalle 10 alle 13 ;

Brandizzo, vicina ai 50 mila euro la solidarietà di Specchio

R.S.
La Stampa, 04/09/23

Vicinissima ai cinquantamila euro la sottoscrizione lanciata da Specchio dei tempi per sostenere economicamente la famiglie dei cinque operai che hanno perso la vita a Brandizzo. Quattro di loro erano vercellesi: Kevin Laganà, Giuseppe Lombardo, che abitavano nel capoluogo, Michael Zanera a Borgo Vercelli, e Giuseppe Aversa a Borgo d’Ale. Nonostante la domenica, il flusso di offerte online si è mantenuto intenso, con tante donazioni anche attraverso Satispay e attraverso i bonifici, che potranno essere in gran parte contabilizzati (per i tempi bancari) solo fra oggi e domani.

I donatori hanno superato quota 500, dimostrando quanto sia sentita questa tragedia dalla gente di ogni ceto. Si va dagli operai, dai «colleghi» di lavoro degli operai travolti dal treno, a piccole aziende ed imprese. Da tante offerte da 5 euro ad alcune da 1000 euro e più. E spesso accompagnate da messaggi carichi di affetto. L’obiettivo di tutti è quello di far sentire calore e condivisione intorno alle cinque famiglie disperate, che in qualche modo in questi giorni hanno anche cercato di darsi supporto l’un l’altra, ritrovandosi davanti alle case nei momenti del ricordo, abbracciandosi strette, ascoltando insieme una canzone amata dai loro ragazzi.

Come donare per le famiglie degli operai di Brandizzo:

Per aiutare le famiglie degli operai caduti a Brandizzo è possibile effettuare donazioni sul sito www.specchiodeitempi.org/perglioperaidibrandizzo o tramite bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200. Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943. Causale: “Per gli operai di Brandizzo”.

E’ possibile versare di persona:

  • InfoSpecchio: Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
  • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (Lun – Ven 9.30-13);
  • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (Lun-Ven 8.30-12.30/14.45-17.30);
  • Specchio Point: Pinerolo, via del Pino 70 (Mer 9-13).
  • Redazione di Cuneo in corso Nizza 11, il martedì dalle 10 alle 13 ;

Aiutiamo le sorelline Matilde e Margherita riaccendendo le loro vite spente da una mutazione genetica

Maria Teresa Martinengo
La Stampa, 3/09/2023

Che cosa significa vivere per Matilde e Margherita, quali sono le loro sensazioni, le loro emozioni? La risposta di Elena, mamma di Matilde e Margherita, sorelline nate con la stessa rara patologia neurodegenerativa, è una. Solida, incrollabile. “Non so cosa sentano e cosa comprendano – dice Elena -, ma nel dubbio voglio che loro vita sia come quella di tutti i bambini: all’aria aperta, nel sole, a contatto con la natura, tra i suoi colori, sentendone i suoni. Non so quanto potrà essere lunga la loro vita, ma so che sulla qualità io ed il loro papà, Andrea, facciamo tutto il possibile”.

La storia di coraggio e di dedizione di questi genitori, che la Fondazione Specchio dei tempi ha deciso di aiutare lanciando una sottoscrizione per le tante necessità delle due bambine, incomincia dodici anni fa con la nascita di Matilde. “Si è pensato che fosse un problema genetico suo. Quando sei anni dopo è nata Margherita – racconta la mamma -, dagli Stati Uniti abbiamo avuto la certezza che si tratta della mutazione genetica PIGN, una sindrome molto rara. Sono bambini con grandi complessità nell’alimentazione, tanto che Mati e Marghe hanno subito un intervento di deconnessione esofagogastrica. Hanno una compromissione a livello neurologico, soffrono di epilessia. Non fanno movimenti da sole, bisogna stimolarle. Ma hanno il loro modo di farsi capire, il loro modo di esprimere affettività. Devi conoscerle e non dare per scontato che non capiscano”. Ascoltare Elena e la sua filosofia di vita, che si riassume nel “qui ed ora”, è una lezione gratuita di coraggio. Una medicina fortificante, una bomba vitaminica.

Le due bambine vivono a Chivasso. “Quando è nata Matilde abbiamo intrapreso un percorso molto particolare, abbiamo fondato una onlus,  altrimenti non saremmo riusciti a sostenere le spese. Il Servizio Sanitario Nazionale passa generi e ausili indispensabili, ma ne servono moltissimi altri. L’Asl fornisce i pannolini e le traverse, ma non le creme più idonee. Basti pensare che spendiamo 9000 euro l’anno in prodotti parafarmaceutici che l’Asl non copre”, racconta Elena. Quando si presenta una necessità troppo onerosa, lancia un Sos. L’ultimo è stato per un passeggino da uscite lunghe, con ammortizzatori, per la bambina più piccola – costo oltre 4500 euro – che l’Asl non ha fornito, avendo già fornito nello stesso anno la carrozzina posturale per i tragitti brevi quotidiani e la salita in auto. “Ma i bambini crescono, a volte non si può aspettare. E allora facciamo i salti mortali. La Sanità fa quel che può, che  però non coincide con l’indispensabile. Troppo spesso ci sentiamo dire che non ci sono soldi”, racconta Elena, mamma che ogni giorno, nonostante gli aiuti indispensabili a casa, si destreggia tra le tante esigenze delle figlie, che devono continuamente essere tenute in allenamento muscolare, fare visite e molto altro ancora.

“Andrea lavora, io ho dovuto smettere già con la nascita di Matilde. Sono care giver a tempo pieno: divento medico, infermiera, devo essere preparata per le crisi epilettiche. Il peso è tanto, è una vita difficile, ma non ci fermiamo. Vorremmo anche poter essere utili ad altre famiglie e altri bambini con disabilità. Io e mio marito offriamo la nostra esperienza”. Specchio dei tempi è al loro fianco, con il sicuro supporto dei lettori.

Come donare per Matilde e Margherita

Per aiutare le sorelline di Chivasso è possibile effettuare donazioni sul sito www.specchiodeitempi.org/matildeemargherita  o tramite bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200. Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943. Causale: “Per Matilde e Margherita”. E’ infine possibile versare presso i nostri sportelli.

Specchio dei tempi per le famiglie degli operai morti a Brandizzo

Come 16 anni fa, dopo la tragedia della Thyssen, la Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi torna a chiedere a tutti un gesto di solidarietà verso le famiglie di chi è caduto sul lavoro, nella strage di Brandizzo. Operai impegnati nel cuore della notte, sui binari della ferrovia, in subappalto, anche per garantire a tutti noi la possibilità di muoverci, di vivere, di lavorare.

Il presidente di Specchio dei tempi Lodovico Passerin d’Entreves ha disposto un primo versamento di 10.000 euro a cui si aggiungerà quanto donato dai lettori: “E’ un incidente che lascia sbigottiti e che ci riempie di tristezza. Nessuno potrà ridare a quelle famiglie, alle vedove ed agli orfani, chi non c’è più, ma possiamo far sentire loro calore, affetto e condivisione di tanto dolore”.

 

Come donare per le famiglie degli operai di Brandizzo:

Per aiutare le famiglie degli operai caduti a Brandizzo è possibile effettuare donazioni sul sito www.specchiodeitempi.org/perglioperaidibrandizzo o tramite bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200. Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943. Causale: “Per gli operai di Brandizzo”.

E’ possibile versare di persona:

  • InfoSpecchio: Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
  • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (orario 9.30-13);
  • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (Lun-Ven 8.30-12.30/14.45-17.30);
  • Specchio Point: Pinerolo, via del Pino 70 (Mer 9-13).
  • Redazione di Cuneo in corso Nizza 11, il martedì dalle 10 alle 13 ;

 

Torino Photo Marathon: appuntamento al 24 settembre

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La fotografia è un mezzo potente per comunicare, ispirare e connettersi con gli altri. Quando si fotografa con il cuore, si è capaci di cogliere l’essenza di una storia trasmettendo emozioni attraverso l’obiettivo. La fotografia diventa così strumento di condivisione e di solidarietà. 

In virtù di ciò, l’Associazione culturale REFLEX Tribe, in collaborazione con la Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, presenta l’undicesima edizione della TORINO PHOTO MARATHON.

L’obiettivo è quello di coniugare la creatività fotografica con l’impegno sociale, fornendo l’opportunità ai partecipanti di esprimere la propria passione e allo stesso tempo contribuendo a un progetto solidale.

Il ricavato, infatti, è destinato a sostenere la storica sottoscrizione di Specchio dei tempi: dal 1976, ogni Natale, vengono consegnate 2.000 Tredicesime dell’Amicizia agli anziani soli e in condizione di grave indigenza.

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L’evento

La Torino Photo Marathon è una competizione che coniuga la passione per la fotografia e la promozione del territorio. È rivolta ai fotoamatori, ai professionisti e a tutti coloro che desiderano mettersi alla prova.

Domenica 24 settembre i partecipanti avranno il compito di catturare immagini uniche nella città di Torino, seguendo 9 differenti temi fotografici, comunicati nel corso della giornata dall’organizzazione.

La mezzanotte di domenica è il termine ultimo per gli scatti, mentre entro martedì andranno caricate sul portale italiaphotomarathon.it un massimo di 9 foto.

Le foto saranno poi valutate da una giuria composta da esperti e fotografi professionisti, che decreterà le migliori serie di 9 scatti e le più belle per ciascun tema.

Ogni vincitore riceverà un premio e sul portale verranno pubblicate le foto con tutti gli scatti dei partecipanti. 

Iscrizioni su www.italiaphotomarathon.it  o cliccando qui con possibilità di iscriversi anche il giorno dell’evento al click-point in piazza Castello. Le iscrizioni di persona saranno possibili, anche prima, presso la sede REFLEXtribe in via Piazzi 54/L 13,14 e 15 settembre dalle 13.00 alle 19.00.

Quota di partecipazione a persona: 15 €.

Programma 

DOMENICA 24 SETTEMBRE

Ore 9:00 ritrovo al click point e registrazione partecipanti e distribuzione kit gara

Ore 10:00 inizio maratona e divulgazione dei primi 3 temi della competizione

Ore 13:00 foto di gruppo in Piazza Castello e divulgazione di altri 3 temi

Ore 16:00 divulgazione degli ultimi 3 temi della competizione

Ore 23:59 termine ultimo per scattare

ENTRO MARTEDÌ 26 SETTEMBRE

Ore 23:59 termine ultimo per caricare le fotografie sul portale italiaphotomarathon.it

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Ogni mattina da 11 anni, le Colazioni dei poveri di Specchio a Torino

Angelo Conti
La Stampa, 16/08/2023

Specchio dei tempi sostiene le colazioni dei poveri delle suore vincenziane da ben 11 anni. Dal 2012 ne abbiamo servite 450.000 e la prossima primavera supereremo quota mezzo milione. A Casa Santa Luisa, in via Nizza 24, poco lontano da Porta Nuova ed a due passi da corso Marconi, la speranza passa da una tazza di caffè. È il miracolo delle “Colazioni dei poveri”: ogni mattina alle 7.15 le suore e i volontari della famiglia vincenziana offrono a 150 bisognosi quello che per molti sarà l’unico pasto della giornata. Ogni anno si servono circa 40 mila colazioni e ogni giorno suor Cristina coltiva lo stesso sogno: «Aprire il portone e non trovare più nessuno ad aspettare».

Il refettorio nel centro di Torino, a due passi dalla stazione di Porta Nuova, è uno storico riferimento per i senzatetto della città. Oltre a poter consumare una abbondante colazione possono accedere alle docce, ricevere vestiti puliti, incontrare medici e infermieri. Tutta l’attività è finanziata da Specchio dei tempi e dai lettori de La Stampa. Mentre non mancano preziosi contributi spot di derrate alimentari (grazie a Borello, Ferrero, Lavazza, Reale Mutua…).

Recentemente la fondazione ha anche donato un furgone per il trasporto dei viveri e per le esigenze di assistenza domiciliare ai più poveri. Specchio ha inoltre sostenuto, negli anni, il rifacimento di quattro unità abitative d’emergenza nello stabile di via Nizza 24 (pensato soprattutto per donne e ragazze madri). Poi i lavori alla tettoia per il cortile (apprezzata in estate ma anche d’inverno), i nuovi servizi igienici, le nuove docce e persino un contributo per la biblioteca (molti senza dimora amano leggere). Anche durante il Covid le suore e i volontari non si sono mai fermati. Ogni giorno tutti insieme offriamo un aiuto concreto, anche un supporto psicologico e una vicinanza fraterna a quelli che qui vengono fraternamente chiamati “amici”. Fanno con noi un pezzo di strada verso un’autonomia, economica ed abitativa, che resta l’obiettivo finale.

Da settembre Specchio avvierà un programma di assistenza sanitaria ed un servizio di “colazioni bag” che verrà attivato ogni domenica mattina.

“Bambini mai in vacanza”, con il tuo aiuto potremo mandarne altri al mare

Angelo Conti

Non tutti i bambini vanno in vacanza. Tante famiglie non hanno risorse. E così un giorno di evasione può restare un miraggio. Specchio dei tempi, da anni, propone il progetto “Bambini mai in vacanza” che prevede un viaggio e soggiorno in Liguria. Quest’anno l’opportunità è offerta ai bambini che hanno frequentato la scuola primaria ed ai ragazzi che hanno appena concluso la prima media. Due turni sono già stati effettuati a luglio, per complessivi 50 bambini.

Ne aggiungeremo altri la prima settimana di settembre. Le richieste di partecipare possono essere inoltrate, entro il 20 agosto 2023, a specchiodeitempi.ets@lastampa.it indicando nome, cognome, età dei bambini, classe appena frequentata, numero di telefono e Isee della famiglia.

Le donazioni ci consentiranno di offrire la vacanza ad un numero maggiore di bambini.  

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Addio a Massimo, con il pulmino di Specchio portò in salvo donne e bambini ucraini

Mureddu Zaira
La Stampa, 13/08/2023

Un uomo che non aveva paura di realizzare i propri sogni e dal cuore grande. Così in molti ricordano Massimo Orlando, imprenditore cebano che trent’anni fa aveva esportato a Kiev le sue «eccezionali doti manageriali», senza dimenticare la sua terra e la sua casa. È morto ieri mattina all’Hospice di Busca per un tumore. Avrebbe compiuto 63 anni a novembre.

Quando esplose il conflitto in Ucraina Orlando si trovava in Etiopia, dove aveva esteso la sua impresa. Guidò tutta la notte per raggiungere la moglie e il figlio a Kiev e portarli in salvo in Italia, a Ceva. Ma voleva fare di più. Si mise a disposizione per accompagnare donne e bambini ucraini fuori dalla terra del conflitto e Specchio dei tempi accolse il suo appello, fornendo un pulmino da nove posti per realizzare l’impresa. «Avessi avuto 10 pulmini, un bus da 2000 posti, un treno, li avrei riempiti» aveva raccontato a La Stampa nel prezioso reportage delviaggio. La sua famiglia era originaria di Poggi San Siro di Ceva. Diplomato all’istituto «Garelli» di Mondovì, con i fratelli Marco e Paolo aveva gestito, prima di partire per l’Ucraina, il bar Cento in paese. «Mi piaceva il suo coraggio nel mettersi in gioco nell’affrontare la vita, tutto con il sorriso di chi sa di potervincere o di perdere comunque con onore e di essere pronto per una nuova sfida» scrive un amico su Facebook.

Il ritratto che ne fa il fratello sui social è di un uomo coraggioso, caparbio nel raggiungere i propri obiettivi, nel lavoro e nella vita privata, dal brevetto di volo alla passione per i rally. «Una notizia che ha scosso la comunità cebana — dice il sindaco Vincenzo Bezzone -: Massimo e i suoi fratelli sono molto conosciuti e stimati in città. A loro, alla moglie e ai figli di Massimo il cordoglio mio e di tutta l’amministrazione». Stasera, alle 19, veglia funebre in Duomo a Ceva. Domani, alle 15,30, la cerimonia di commiato al Tempio crematorio di Magliano Alpi. Orlando lascia la moglie Kateryna, i figli Enrico e Marco e i fratelli Marco e Paolo.

Alluvione: fra le 150 attività aiutate, anche l’artigiana dei palloncini

Elisabetta Romeo
La Stampa, 07/08/23

Panettieri, ortolani, parrucchieri, agricoltori, baristi e pastori. Tante e svariate sono le categorie dei piccolissimi imprenditori che Specchio dei tempi insieme alla fondazione gemella Specchio d’Italia stanno aiutando nelle aree alluvionate dell’Emilia Romagna. Fra i 150 che hanno ricevuto il contribuito a fondo perduto di 3000 euro c’è anche un’artigiana dei palloncini. Si chiama Rosa ed è la titolare di InFesta, negozio di allestimento per cerimonie assortite. Il punto vendita sorge nel circondario di Lugo, cittadina romagnola di 32 mila abitanti in provincia di Ravenna, una delle più colpite dalle alluvioni di maggio. Rosa è tenace e non si lascia intimorire dalle sfide; quando ha iniziato l’attività nel 2012 nessuno si occupava di articoli per feste e, in quella zona, i palloncini erano guardati con sufficienza.

«Avevo vent’anni e tutta l’incoscienza di quell’età: ho fatto un salto nel vuoto; ho deciso di aprire il negozio dopo aver concluso il liceo artistico, all’epoca facevo l’animatrice». Unendo la creatività e l’abilità manuale all’entusiasmo dell’animatrice, InFesta è cresciuta con successo e oggi si occupa in modo trasversale dell’allestimento di svariate tipologie di eventi: dalle feste di lauree ai battesimi, dai matrimoni ai nuovissimi “gender reveal party”, le feste per l’annuncio del sesso dei nascituri.

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Purtroppo, a seguito delle drammatiche alluvioni di maggio, la voglia di festeggiare, in Emilia, si è spenta. La stagione estiva rappresenta da sempre l’apice delle richieste, l’anno scorso Rosa aveva tutti i weekend impegnati da maggio a settembre, ma oggi , la domanda è calata in modo drastico. A questo si aggiungono i danni materiali provocati dalle alluvioni: acqua e fango hanno messo fuori uso il furgone di Rosa, essenziale per le sue consegne e per il trasporto dei materiali. Il mezzo era stato acquistato 4 anni fa per un costo di 30mila euro, e al momento è impensabile comprarne uno nuovo simile a quello, anche perché i prezzi hanno subito un’impennata.

Tuttavia, grazie all’aiuto elargito da Specchio dei Tempi, Rosa è riuscita ad acquistare un furgone di seconda mano che la aiuterà a ripartire. Il bando lanciato dalla Fondazione le è stato segnalato dalla parrocchia che frequenta sua madre. Tra le molte narrazioni dei disastri in Emilia Romagna, Rosa afferma che quella di Specchio dei tempi le è sembrata particolarmente aderente alla realtà: «Dalle immagini che avete pubblicato traspare l’attenzione e la vicinanza che avete dimostrato in un momento così tragico. Non ci siamo sentiti abbandonati».

Come donare per gli alluvionati di Emilia Romagna

Donazioni online su questa pagina.

Bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.

Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943.

Causale: Alluvione Emilia Romagna.

Si può anche donare su Satispay.

 

Bambini mai in vacanza, dopo i turni di luglio opportunità anche a settembre

La Stampa Torino, 27/07/2023

Non tutti i bambini vanno in vacanza. Tante famiglie non hanno risorse. E cosi un giorno di evasione può restare un miraggio. Specchio dei tempi, da anni, propone il progetto “Bambini mai in vacanza” che prevede un viaggio e soggiorno in Liguria.

Quest’anno l’opportunità è offerta ai bambini che hanno frequentato la scuola primaria ed ai ragazzi che hanno appena concluso la prima media. Due turni sono già stati effettuati a luglio, per complessivi 50 bambini. Ne aggiungeremo altri la prima settimana di settembre.

Le richieste di partecipare possono essere inoltrate, entro il 15 agosto 2023, a specchiodeitempi.ets@lastampa.it indicando nome, cognome, età dei bambini, classe appena frequentata, numero di telefono e Isee della famiglia.

Eventuali donazioni ci consentiranno di offrire la vacanza ad un numero maggiore di bambini.

Gemma salvata da Specchio, “Così casa mia torna sicura”

Beppe Minello,
La Stampa, 03/07/23

Gemma ha 60 anni e non vive ma sopravvive. Di giorno si arrabatta per racimolare un po’ di soldi per integrare la misera pensione di 260 euro. Di notte, l’unico momento che ha per poter staccare da tutto, vive nella paura, nell’angoscia di essere derubata e aggredita. Già due volte i ladri, gente disperata quanto lei, non in grado cioè di ambire a bottini più consistenti, hanno tentato di entrarle in casa che è un buco di una quarantina di metri quadrati che non custodiscono nulla di valore.

Ci provano perché entrare nel rifugio di Gemma è facile. Siccome si trova al piano rialzato di una delle palazzine Atc di via Verolengo, non ci vuole nulla a scavalcare la ringhiera del balconcino e forzare la porta finestra dietro la quale, su una brandina e un sottile materassino di gommapiuma, dorme la donna.

D’inverno, a proteggerla, c’è una debole saracinesca di plastica. D’estate nemmeno quella, ché il caldo insopportabile è affrontabile solo tenendola almeno un po’ sollevata. Certo, la porta finestra si affaccia su un cortile interno che dovrebbe essere chiuso agli estranei, ma il portone è rotto e sempre spalancato.

Ogni rumore la spaventa. Ogni scricchiolio la sveglia. “Quando, tre anni fa, e dopo altri 4 anni di vagabondaggio da un dormitorio all’altro, da una comunità alloggio all’altra, mi è stato assegnato da Atc questa casa mi è sembrato di toccare il cielo con un dito” ricorda Gemma che è divorziata da un decennio (“Mai visto un soldo per il mantenimento”) , ha due figlie gemelle ormai adulte ed entrambe infermiere alle Molinette, e che affronta quotidianamente il tormento di un tumore ad entrambi i seni.

“Quando arrivai – racconta – sia la porta di casa, sia la finestra sul cortile erano sbarrati per evitare un’occupazioni abusiva. Tolsero tutto lasciando sia sulla porta di casa, sia sulla saracinesca un cartello con il quale si avvertivano i malintenzionati dell’esistenza di un allarme collegato con le forze di polizia”. Cartelli che Gemma si è ben guardata dal rimuovere  “anche se è da un sacco di tempo che l’allarme non funziona: li lascio, illudendomi che qualche ladro più fesso di altri ci creda”.

Gemma, che vive afferrando ogni occasione di lavoro, in particolare quelle che la portano nelle cucine di qualche circolo (“Sono brava, sa! Sono tutti contenti quando cucino io… ovviamente sempre pagata in nero…”), avrebbe trovato la soluzione: montare una saracinesca a maglie, come ne ha viste tante alle finestre di altre case di via Verolengo, anche là dove i ladri, per arrivarci, dovrebbero essere acrobati. “Ho chiesto informazioni al fabbro che mi avevano mandato i Servizi sociali per inforzare la porta d’ingresso che s’apriva con una spallata, e mi ha chiesto 3-400 euro: quasi una pensione e mezza che, comunque, se la mangia quasi tutta l’affitto. Una spesa che non posso permettermi. Ma non posso nemmeno continuare a vivere così, a non dormire, a vivere nella paura”.

Gemma si è rivolta a Specchio dei tempi che pagherà tutte le spese che dovrà affrontare per installare la saracinesca e dormire finalmente tranquilla. “E’ un sogno, piccolo per tanti, enorme per me, che si realizza e vi ringrazio” dice Gemma che, nella lettera inviata a Specchio per chiedere aiuto, si definisce una donna “molto solare” che, “nonostante le difficoltà della vita”, ha “sempre lottato per non perdere il sorriso”. Gli amici di Specchio, i lettori de La Stampa, sono con lei.