Bambini mai in vacanza, ancora 3 posti disponibili

Specchio dei tempi propone anche quest’anno il progetto “Bambini in vacanza” rivolto alle famiglie indigenti che non possono permettersi di mandare i loro piccoli al mare (frequentanti dalla seconda alla quinta elementare). I posti previsti sono 100 posti in due turni: dal 24 al 30 giugno e dall’1 al 7 luglio. Tre (3) posti sono ancora disponibili. Le famiglie interessate possono scrivere, a specchiodeitempionlus@lastampa.it inserendo nel tema “Bambini in vacanza” oppure telefonando allo 011.6568376 in orario di ufficio. Segnalazioni possono essere inviate anche da istituti scolastici. Il soggiorno balneare è previsto in Liguria a Vallecrosia, in una struttura e con il supporto tecnico logistico dei Salesiani. Sono state intanto fissate le date per gli incontri con i genitori, giovedì 30 maggio, venerdì 31 maggio e martedì 4 giugno, sempre alle 18 al Valdocco. 


Info: 011.6568376 – specchiotempi@lastampa.it – specchiodeitempionlus@lastampa.it

[La Stampa] Nelle scuole vuote dello Sri Lanka ferito "Abbiamo paura"

Articolo di Angelo Conti su La Stampa del 17/05/2019

Martedì scorso in Sri Lanka, 23 giorni dopo gli attentati, hanno riaperto le scuole. Non ci è andato quasi nessuno, troppa paura. Pochissimi nelle classi della capitale Colombo, aule completamente vuote nelle aree colpite dalle bombe dei terroristi islamici. Nessuno alunno nelle scuole di Negombo, che qui chiamano “Little Rome”.

In questa cittadina sul mare, a due passi dall’aeroporto intercontinentale di Bandaranaike. il 70% degli abitanti è cattolico (nel resto del paese non arrivano al 10%) e qui, non a caso, si è abbattuta feroce la furia dei terroristi. Nella chiesa di San Sebastiano, il cuore del cattolicesimo cingalese, sono morte più della metà delle circa 300 vittime del 21 maggio (un bilancio esatto non esiste ancora). La chiesa (una bella copia della cattedrale di Reims) appare ora presidiata più del palazzo presidenziale con i militari dei corpi speciali, armatissimi, gentili con gli stranieri ma determinati a non fare avvicinare nessuno.

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Qui si temono altri attentati. Nessuno a Negombo è convinto che tutto sia ormai alle spalle e la paura è palpabile in ogni discorso. Anche in quello di Joseph Almeida, il superiore salesiano che guida il Don Bosco Center: “La gente non si sente sicura. Prima degli attentati qui esisteva un certo equilibrio: i pescatori cattolici a sostenere l’economia della zona, i commercianti islamici a investire nel terziario, soprattutto negozi e piccole imprese artigiane. C’era una forbice economica che comunque si allargava: più ricchi (e quindi anche più prolifici) i musulmani, più poveri, ma più abituati al sacrificio ed anche più coesi, i cattolici. Le bombe dei kamikaze hanno demolito questo equilibrio”.

I pescatori si sono ulteriormente stretti fra loro ed i contatti con i musulmani sono ora limitati ai momenti delle contrattazione del pesce, ogni mattina all’alba, nel mercato coperto. Giovani cattolici hanno pure dato vita a piccole azioni di ritorsione: alcuni negozi appartenenti a musulmani hanno subito danni, durante una spontanea manifestazione popolare.

La polizia, impegnata in indagini difficili per la modestia delle tecnologie a disposizione, impone con intransigenza la nuova normativa che proibisce il burqa: nel nord del Paese tre donne completamente velate sono state arrestate mentre partecipavano ad un funerale. Così, nei quartieri islamici delle città e dei paesi non si vedono più donne per strada, la gente sta chiusa in casa e il clima appare teso e lunare. Ogni giorno annunci di arresti e di sequestri di armi, spade e coltelli compresi, alimentano quella che qui tutti chiamano «islamofobia» che ha radici negli attentati e nei morti, ma alla quale anche il governo cerca di porre un freno. Anche proponendo il cardinale cattolico di Colombo Malcom Ranjith (che ha condannato ogni tipo di rappresaglia) per il Premio Nobel della Pace.

I genitori cattolici hanno costituito dei “comitati per la sicurezza” composti da mamme che presidiano fisicamente l’ingresso delle scuole, armate di cellulare e pronte a dare l’allarme in caso di qualsiasi sospetto.

I lettori de La Stampa sono vicini alle vittime degli attentati di Pasqua. In questi giorni Specchio dei tempi, che ha lanciato una sottoscrizione, è in Sri Lanka, dove ha effettuato sopralluoghi ed incontri con le comunità di Negombo, Kattuapitiya e Batticaloa. Più che aiuti alle famiglie, qui desiderano aiuti per tornare alla normalità. I genitori cattolici della scuola elementare statale di Negombo chiedono che le la loro struttura, trascurata dal governo, possa offrire più attrattive per questi bimbi spaventati, molti dei quali hanno visto morire parenti ed amici. Vogliono momenti di evasione, progetti che li aiutino ad uscire da un mondo troppo stretto, fatto adesso soprattutto di odio. In un paese poverissimo dove chi ha risorse sceglie l’istruzione privata, i figli dei pescatori di Negombo cercano di avere anche loro un futuro, in questo “fortino” cattolico che vogliono trasformare in un “fortino” di pace. Noi siamo qua, con i lettori de La Stampa, per dare loro una mano.

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> Scopri di più sull’attività di Specchio dei tempi in Sri Lanka:

Gli aiuti alle comunità colpite dagli attentati

Le bambine di Ibbawale

 

Specchio dei tempi is launching a subscription for Sri Lanka

The Italian foundation “La Stampa-Specchio dei tempi”  has been close to Sri Lanka for over 15 years. It will continue to be so even after the appalling series of attacks that have devastated the Country. The foundation is launching a subscription to help orphans and families affected by this unprecedented violence. We will try to bring to the poorest of those affected, along with practical help, also a sign of friendship from a distant Country that knows how to share these immense dramas. The Italian foundation has opened the subscription with 10,000 euros: to this amount we will add all the upcoming donations. The aids will be, as always, rapid and real: in the next few days we will be making contacts to intervene in the Negombo area, the most affected by the fury of the terrorists, where Specchio dei tempi has already operated, in 2004, immediately after the tsunami.

To help the victims affected in Sri Lanka, it is possible to contribute with a transfer to the bank account in the name of:
FONDAZIONE LA STAMPA-SPECCHIO DEI TEMPI
c/c 100000117200
ABI 03359
CAB 01600
CIN P
BANCA PROSSIMA
VIA S.FRANCESCO D’ASSISI 12/F
10121 TORINO
› CODICE IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200
BIC: BCITITMX

Or online with credit cards just by clicking on this button:

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Sri Lanka, a Negombo i primi aiuti già la prossima settimana

Articolo di Angelo Conti

Specchio dei tempi è di casa in Sri Lanka e, nonostante il black out dei social network (da ieri mattina di nuovo attivi), non ha mai perso i contatti con i tanti amici e collaboratori che vivono laggiù. In primo luogo con il Villaggio delle Bambine di Ibbawale (completamente finanziato dai lettori de La Stampa) che si trova nel sud del Pese, in un area tranquilla e non toccata dagli attacchi terroristici. Qui la vita scorre regolare, nonostante  le bimbe abbiano dovuto rinviare di alcuni giorni il rientro a scuola dopo le feste del Capodanno cingalese della scorsa settimana, su disposizione delle autorità governative.

Specchio dei tempi ha intanto individuato dove verrà effettuato l’intervento con le risorse che stiamo raccogliendo fra i lettori de La Stampa. Opereremo a Negombo, la località più colpita dalla furia dei terroristi islamici: nella chiesa di San Sebastiano sono infatti morte 110 persone. Negombo è una piccola enclave cattolica, circa 30 chilometri a nord di Colombo, sul mare: qui i salesiani, alcuni anche piemontesi, hanno lavorato per far nascere una comunità che oggi è attiva e coesa. Qui Specchio dei tempi intervenne già 15 anni fa, sostenendo l’attività di primo soccorso svolto, dopo il devastante tsunami, da alcuni padri salesiani a favore di centinaia di famiglie. Torneremo qui fra pochi giorni, non appena la sottoscrizione avrà preso corpo, per stilare un programma di aiuti in favore delle più povere fra le famiglie colpite. Ed anche questa volta staremo ad ascoltare i padri salesiani, prima di fare le necessarie scelte operative. E vi terremo continuamente al corrente, come facciamo da sempre. Perchè ogni donazione, anche la più piccola, merita rispetto e puntualità. Quelle che per Specchio dei tempi sono regole da 65 anni.

Per aiutare le popolazioni colpite dallo Sri Lanka è possibile utilizzare uno di questi canali, inoltrando le donazioni con la causale: Fondo 608 “per lo Sri Lanka”. È possibile contribuire con un bonifico sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, Iban: IT14 P033 5901 6001 0000 0117 200. Oppure tramite conto corrente postale numero 1035683943 intesta to a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi. Oppure ancora agli sportelli La Stampa in via Lugaro 21 (anche con carta di credito o banco-mat) dalle 9,30 alle 13 e dalle 14 alle 17 (sabato e domenica chiuso). È possibile versare anche presso lo Specchio point di via Santa Maria 6, aperto dal lunedì al sabato (orario 9-13) e presso l’Agenzia Torino Castello di Reale Mutua in piazza Castello 113 (8,30-12,30; 14,45-18). Oppure su Facebook, con carta di credito cliccando qui o utilizzando l’applicazione Satispay.

Info: specchiotempi@lastampa.it, 011.6568376.

[ Photo Credits: Ansa/AP ]

Mercoledì alle 18 a La Stampa vi raccontiamo il Myanmar

Specchio dei tempi è attivo, da tre anni, anche in Myanmar. E’ infatti il principale sostenitore della torinese Medacross Onlus, presieduta da Daniele Regge. Con Medacross Specchio dei tempi ha sviluppato un servizio di assistenza sanitario gratuito a Kawthaung, all’estremo sud della Birmania, prima aprendo un ambulatorio medico e poi attivando un servizio di cliniche mobili. Mezzi che, attraversando un territorio spesso impervio, portano assistenza sanitaria nei piccoli villaggi di pescatori e di coltivatori dell’albero della gomma. Si tratta di comunità poverissime che non hanno la ‘possibilità di trasferire i malati nei, peraltro modestissimi, ospedali pubblici della regione.

Ne parleremo mercoledì 17, alle 18, nell’Auditorium de La Stampa, in via Lugaro 15. Sarà l’occasione per presentare filmati ed immagini di un’area del Myanmar poco conosciuta. Interverranno durante la serata per Medacross Erika Vitale, country manager, e Gabriella Buono, vicepresidente. Per Specchio dei tempi il responsabile operativo Angelo Conti.

Info: specchiotempi@lastampa.it, 011.6568376.

Specchio è con i bimbi di Nganzo, in Rwanda

Articolo di Angelo Conti

Specchio dei tempi ha iniziato una collaborazione con la scuola di Nganzo, in Rwanda, in una zona poverissima. La frequentano 744 bambini (132 bambini di scuola materna e 612 di scuola primaria), in costante aumento. La struttura è formata da 13 classi che versano in condizioni fatiscenti. E, sino alle settimane scorse, era anche priva di un cortile e di uno spazio per i giochi. Specchio dei tempi è intervenuto, grazie al lavoro della torinese Anna Maria Zavagni, ed il cantiere è stato aperto, con la collaborazione di tutti, docenti ed allievi compresi. Una bella cosa, in un paese lontano, accanto ai bambini più poveri del mondo. Un contatto che non si esaurirà con questo intervento.

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Il bike sharing di Suor Cristina

di Angelo Conti

L’ultima iniziativa dell’anno di Specchio dei tempi, maturata stamattina durante le colazioni dei poveri, è il bike sharing per i senza dimora. Ha cominciato ad attuarlo suor Cristina, nella Casa Santa Luisa di via Nizza 24, ma ha a disposizione una sola bicicletta. Ne occorrerebbero quattro o cinque per far fronte alle richieste di questi poveri, che spesso non hanno nemmeno il denaro per un tram. Così Specchio dei tempi, che offre da subito un sostegno economico per riparare le biciclette e metterle a norma, allarga la “voce” ai suoi tanti amici. Qualcuno ha una bicicletta in buono stato che non usa? Suor Cristina è pronta a ridarle vita per aiutare gli ultimi.

⇒ Ogni mattina le Colazioni dei Poveri: il nostro progetto con Suor Cristina

La Tredicesima a Giuseppe per pagare le cure contro il tumore

 
Il signor Giuseppe scuote la testa: “Questo tumore non può guarire”. Ne ha già avuti altri, ora è in cura al San Giovanni Bosco. “Sono bravissimi. Ma in ospedale non ti possono tenere per troppo tempo”. Per questo tra un ricovero e l’altro torna a casa, nel complesso Atc a pochi passi dalla sede de “La Stampa”. Quando arriva Specchio dei tempi il suo monolocale è gelido: “Non ci venivo da tre mesi, c’è stato qualche problema nell’attivazione del riscaldamento”. Prima di rientrare in reparto per le cure proverà a risolvere. Da solo. “Da 24 anni sono separato. Avevamo un negozio. La pensione non basta: oltre all’affitto ci sono tutti i mesi circa 200 euro di spese non coperte dal sistema sanitario. Ecco perché questo aiuto è così importante”.

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Tredicesime oltre 900.000 euro, sabato nuova vendita di Torino XXL

La sottoscrizione di Specchio dei tempi ha superato ieri sera quota 900.000 euro. I prossimi giorni saranno cruciali per raggiungere quota 1 milione di euro, che consentirebbe di aiutare 2000 anziani poveri e soli con 500 euro ciascuno. Tante le iniziative di sostegno: sabato sarà di nuovo possibile acquistare il gioco Torino XXL presso lo Specchio Point (ore 9-12). Tutti possono comunque donare: allo Specchio Point di via Santa Maria 6, dal lunedì al sabato compreso, fra le 9 e le 13 (sabato 22 anche al pomeriggio). Nella Torre Littoria presso Agenzia Principale Torino Castello di Reale Mutua (accesso da piazza Castello 111 con ascensore dedicato). Presso l’Ufficio Abbonamenti La Stampa in via Lugaro 21 dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19, sabato e domenica 16-19. In tutti questi sportelli anche con carta di credito o bancomat. Le altre modalità di versamento (online compresa) su www.specchiodeitempi.org/donazioni. Info: 011 65 68 376, specchiotempi@lastampa.it.

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Sottoscrizione Tredicesime, dalla Fondazione Crt 60.000 euro

La sottoscrizione di Specchio dei tempi ha superato quota 840.000 euro. I prossimi 7 giorni saranno cruciali per raggiungere quota 1 milione di euro, che consentirebbe di aiutare 2000 anziani poveri e soli con 500 euro ciascuno. Tante le iniziative a sostegno della iniziativa di Specchio, giunta alla sua 43esima edizione. Da segnalare il contributo arrivato dalla Fondazione Crt che ha destinato alle Tredicesime 60.000 euro. Tutti possono comunque donare: allo Specchio Point di via Santa Maria 6, dal lunedì al sabato compreso, fra le 9 e le 13 (sabato 22 anche al pomeriggio). Nella Torre Littoria presso Agenzia Principale Torino Castello di Reale Mutua (accesso da piazza Castello 111 con ascensore dedicato).  Presso l’Ufficio Abbonamenti La Stampa in via Lugaro 21 dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19, sabato e domenica 16-19. In tutti questi sportelli anche con carta di credito o bancomat. Le altre modalità di versamento  su www.specchiodeitempi.org/donazioni. Info: 011.6568376, specchiotempi@lastampa.it.

La Tredicesima di nonna Elisabetta: "Adesso potrò aggiustare la caldaia"

“Venerdì mattina viene Specchio dei tempi”. Elisabetta ha appeso un biglietto per non dimenticarsi l’appuntamento. Ecco perché è così importante: “Adesso potrò aggiustare la caldaia”. Si è rotta e si sente, fa freddo. In questo alloggio popolare di Barriera di Milano i 500 euro delle Tredicesime dell’Amicizia significano concretamente calore: come 43 anni fa. Quando “La Stampa” lanciò la sottoscrizione natalizia a favore degli anziani, era il 1976. Specchio donava 30 mila lire, che permettevano di acquistare il carbone per tutto l’inverno. Al tempo di Internet e dei social media, il problema per i più fragili è rimasto lo stesso. “Questi soldi servono per le cose più importanti e più necessarie” racconta la signora. “Per le persone bisognose che non sanno proprio dove battere la testa, sono importantissimi. Grazie”.

Nonna Elisabetta, 71 anni, spera di poter destinare qualche euro anche alla nipotina. “Non ho mai chiesto niente, ma la pensione adesso non basta e non mi vergogno. Sto al buio per risparmiare, ho proprio fame e devo aiutare anche la bambina: le cucino spesso il pranzo, i genitori non si possono permettere la mensa”. Le Tredicesime sono nate per assistere chi non ha nessuno, ma oggi vengono destinate anche a casi come questo: anziani rimasti soli perché i figli sono stati travolti dalla crisi. “Ne ho due – prosegue la donna – sono disoccupati con famiglia. Che cosa mi possono dare? Niente. Se sentite di qualche lavoretto, lo dico a mia figlia. Anzi, lo farei pure io”.

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La Tredicesima di Raffaele: "Grazie Specchio per come mi avete ascoltato"

Articolo di Angelo Conti

Raffaele dorme da un amico: “Ho problemi di respiro. C’è stato un incendio nelle cantine, sono sigillate dai Carabinieri. Il mio appartamento non è danneggiato, ma la puzza è terribile”. Ha 65 anni e da quasi venti abita qui, nel complesso Atc proprio dietro il cavalcavia di corso Dante. E’ arrivato a Torino ragazzo, da un paesino vicino a Cagliari. Ha lavorato un po’ come muratore, ma due tragedie in famiglia l’hanno fatto precipitare: la disoccupazione, gli sfratti, i guai alla salute, interventi e ricoveri. Gli è stata riconosciuta una piccola invalidità, “che però non basta. Devo pagare le bollette arretrate. Ecco a cosa mi servirà la Tredicesima dell’Amicizia”. Da tempo viene aiutato dalla comunità de “La Stampa”. “Sono un lettore affezionatissimo e la cerco persino quando torno in Sardegna” racconta con orgoglio, prima di concedersi per una foto. “Facciamola insieme, ci tengo. Non sorrido perché non ho i denti, non posso permettermi la protesi”. Negli occhi però c’è un po’ di speranza. “Nella vita bisogna andare avanti e io ho cercato di resistere. Grazie Specchio dei tempi, per l’umanità con cui sono stato ascoltato nei vostri uffici. A volte una parola vale più dei soldi”.

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