Quelle donne solidali “Insieme per aiutare le bimbe in Sri Lanka”

Paola Scola,
La Stampa, 23/05/23

Non è stata, per loro, la prima esperienza solidale. Volontari nel sociale, erano già stati con la Lvia in Kenya e Senegal.

Lo Sri Lanka, però, era una novità. Ed è rimasto nel cuore di Roberto Falaguerra e Mariella Castellino. La coppia cuneese ha partecipato, nelle scorse settimane, al viaggio nel Paese asiatico con Specchio dei tempi. La Fondazione de La Stampa, infatti, si è recata per 10 giorni nell’isola, dove dai giorni successivi allo tsunami è impegnata fra la gente: nel Villaggio delle bambine violate, nell’Orphanage dei bimbi di strada, nell’asilo per i figli dei contadini, nella scuola di Negombo.

Al ritorno, Mariella e Roberto hanno raccontato a La Stampa: «L’esperienza con Specchio ci spinge ad andare oltre. E vorremmo far conoscere ai cuneesi ciò che sta facendo, anche qui da noi». Detto fatto. A Castelletto Stura Mariella guida l’associazione «Per-corsi» e il gruppo di donne «Noi per voi». Domenica saranno nella piazza del paese, al «Trail del Saraceno», con un banchetto dove metteranno in vendita i manufatti preparati dalle signore. Il ricavato sarà «messo da parte» per poi essere consegnato, con ulteriori introiti raccolti fino a fine anno, a Specchio dei tempi.

«Sono coinvolte tante donne volenterose – conclude Mariella -, da una ragazzina di 10 anni a un’anziana di 91. Così come Zhannette, profuga dall’Ucraina, che vive con il marito Igor nell’ex canonica di Montanera, messa a disposizione dal Servizio Assistenza Integrato e dalla Curia. Lei è di Dnipro e insegnava Biologia all’università».

Nello Sri Lanka il sorriso delle bambine ci ha colpiti al cuore

Scola Paola
La Stampa, 05/04/2023

La storia è raccontata nei loro sguardi, prima ancora che nelle parole. Nelle occhiate affettuose e complici che si scambiano, Roberto Falaguerra e Mannella Castellino custodiscono il senso e le radici profonde del viaggio solidale, che li ha portati in Sri Lanka, insieme a Specchio dei tempi.

La Fondazione de La Stampa è volata per 10 giorni (con la «Ingirula Viaggi» di Carmagnola) nell’isola, dove dai giorni successivi allo tsunami lavora accanto alla popolazione. Sostenendo il Villaggio delle bambine violate, l’Orphanage dei bimbi di strada, l’asilo per i figli dei contadini, la scuola nell’enclave di Negombo.

Anche Roberto (ex bancario, laureato in Informatica) e Mariella (dirigente scolastica in pensione) sono partiti, unici cuneesi in un gruppo di 22 persone. Domenica il rientro e ieri il racconto a La Stampa. Mariella: «Quando abbiamo letto dell’iniziativa, in mezz’ora abbiamo prenotato. Siamo impegnati nel sociale, avevamo già fatto esperienze simili con Lvia in Kenya e Senegal, mai in Sri Lanka. Ma il principio è stato lo stesso: non un viaggio per turismo, bensì per trarne qualcosa di più profondo». Hanno visitato le scuole dei Salesiani e quelle pubbliche, il Villaggio delle ragazze, l’orfanotrofio e i servizi al loro interno. «Siamo arrivati anche nella zona colpita dallo tsunami, che cerca di risollevarsi e tornare turistica com’era, dove Specchio ha aiutato i pescatori con 80 barchette per sopravvivere – racconta la coppia -. Un popolo accogliente, pur fra tante difficoltà, coni ragazzi che ci hanno festeggiati in mille modi. Persone rispettose e non insistenti nemmeno nel bisogno».

Del viaggio gli aneddoti sono tanti: dalle tradizioni al sincretismo religioso, dal safari in barca all’ospedale degli elefantini e delle tartarughe feriti. Ma niente è rimasto più impresso dei sorrisi incontrati. «Tanti sorrisi contagiosi, in quella gente, che oltrepassano i confini – rimarcano Roberto e Mariella -. Cosa abbiamo riportato a casa, in valigia? Il senso della restituzione, che supera ciò che si dà, senza pretendere nulla.  L’esperienza con Specchio, che laggiù ha lasciato un bel segno, ci ha fatto condividere molte emozioni, ma soprattutto ci spinge ad andare oltre. A progettare altri modi per essere solidali». Come? Mariella Castellino guida, a Castelletto Stura, l’associazione «Per-corsi», della quale fa parte il gruppo di donne «Noi e voi». Ed è coinvolgente l’entusiasmo con cui dice: «Per cominciare, io e Roberto vorremmo organizzare serate per far conoscere alla popolazione cuneese ciò che Specchio dei tempi sta facendo. Anche qui da noi».

Sri Lanka, tornano a scuola i bambini dell’orphanage di Matara

Angelo Conti

In Sri Lanka, in questi giorni, dopo le lunghe restrizioni dovute al Covid, si torna a scuola. Per adesso solo i bambini sino a 10 anni. Ecco la nostra “squadra” di orfani ed ex bambini di strada, che Specchio dei tempi sostiene economicamente, pronti a ricominciare la scuola a Matara. La divisa è assolutamente necessaria in Sri Lanka: tutti i bambini di ogni condizione sociale, la devono indossare “per rispetto verso gli insegnanti e l’insegnamento”.

Tornano a scuola anche le bambine più piccole del Children’s Village di Ibbawale.

Sri Lanka, casi di Covid nel nostro villaggio delle bambine

Angelo Conti

Il nostro villaggio di Ibbawale (dove Specchio dei tempi ha costruito, 15 anni fa, cinque case famiglie per ospitare le bambine vittime di abbandoni, violenze ed abusi) è stato raggiunto dalla pandemia: alcune delle bimbe e delle ragazze sono positive e, stamattina, si è proceduto ad ulteriori tamponi di controllo.

Nessuna delle bimbe è grave, ma molte sono colpite da sintomi (febbre e tosse). Ovviamente Specchio segue da vicino la situazione, costantemente informata dall’Associazione buddhista Oba Mama di Matara, nostro partner nell’intervento.

Tutti potete aiutarci nell’assistenza di queste bambine.

Capodanno cingalese, auguri ai nostri bimbi di Matara

Angelo Conti

Un abbraccio forte ai nostri bambini dell’Orphanage di Matara ed alle nostre bambine del Villaggio di Ibbawale, che oggi festeggiano il capodanno cingalese.
Grazie anche al venerabile Kegalle Rathanasa, la massima autorità buddista dello Sri Lanka del sud, che ha visitato entrambi i nostri progetti.

Il nostro Natale nel mondo

Di Angelo Conti

Natale è sempre un giorno particolare per Specchio dei tempi, e anche un po’ per me. Arrivano, sul telefono e nelle mail, le attestazioni di affetto delle tante comunità che abbiamo aiutato negli ultimi anni, in Italia e nel mondo. Così, dopo le telefonate da Arquata del Tronto (quanto ci è mancata quella del sindaco Petrucci…) e da Cugnoli (dove continua a funzionare bene una delle quattro scuole da noi ricostruite dopo il sisma dell’Aquila), sono arrivati pure messaggi dal nostro Villaggio delle Bambine in Sri Lanka (domani vi mostreremo le foto), da Kigali in Rwuanda (dove abbiamo implementato il nostro progetto a favore degli scolari, come vi spiegheremo presto), dal Messico (dai ragazzi e dalla preside della nostra scuola di Tochimilco).

Tante foto ed una bella lettera anche da Maurizio Barcaro che, ad Haiti, mantiene in vita la scuola LaKay Mwen, non lontano da Port Au Prince. Una scuola che, 10 anni fa, contribuimmo a ricostruire dopo il pesantissimo terremoto, sostenendo poi l’attività didattica dei ragazzi e dei bambini. Qui il Covid ha colpito poco: appena 200 morti in un paese abituato alle stragi del colera… E così i ragazzi hanno voluto preparare uno striscione per dirci “Italia siamo con voi”. Pezzi di mondo, pezzi di Specchio de tempi, che rendono speciale ogni Natale. Anche questo.

Specchio lancia una raccolta fondi per le bimbe dello Sri Lanka

di Angelo Conti

La Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi da 8 anni assiste, nel villaggio di case famiglia che ha costruito ad Ibbawala nel sud dello Sri Lanka, un gruppo di bambine (attualmente una ventina) vittime di violenze od abbandoni. Queste ragazzine, allontanate dalle famiglie di origine su disposizione dei magistrati cingalesi, vengono assistite in ogni loro necessità: vitto, alloggio, scuola, attività educative, laboratori. E, per le più grandi, anche avviamento al lavoro. La più piccola ospite ha 5 anni, la più anziana 15. L’età media è di 11 anni.

Specchio dei tempi deve realizzare i nuovi servizi igienici nella più grande delle case famiglia per consentire alle bambine una più corretta igiene. Il costo dell’intervento è stimato in 6.000 euro. La costruzione dei nuovi servizi igienici avverrà entro la fine del 2020, sfruttando un progetto esecutivo già approvato. Verrà utilizzata un’impresa locale e la durata dei lavori è stimata in circa 25 giorni. Per sostenere il progetto, Specchio ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma produzionidalbasso.com.

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Sri Lanka, quasi pronti i nuovi servizi per la scuola di Negombo

Di Angelo Conti

In Sri Lanka, Specchio dei tempi è attivo su diversi fronti: dopo aver donato un centinaio di barche da pesca, costruito tre scuole ed il Villaggio di Ibbawale (tutti interventi del dopo tsunami), la fondazione torinese continua a sostenere l’attività del Villaggio (dove sono ospitate una ventina di bambine vittime di violenze od abbandoni) ed ha iniziato ad occuparsi anche dell’Orphanage di Matara (14 bambini raccolti in strada) e di due scuole di Negombo. Quella primaria statale “Dundalpityya” e quella salesiana “Don Bosco”. Proprio in questa ultima struttura (frequentata da 500 bambini, dell’asilo e della scuola elementare) stiamo completando la costruzione dei nuovi servizi igienici. Grazie a don Fernando Jesudas, salesiano cingalese che ha studiato a Torino, per le fotografie e per la collaborazione.

Un abbraccio italiano alle nostre bimbe in Sri Lanka

Di Angelo Conti

Nel pomeriggio di oggi (laggiù il fuso è 4,5 ore avanti) un gruppo di amici italiani, accompagnati da Emanuele Bartolini, ha visitato il villaggio delle bambine che Specchio dei tempi gestisce da 8 anni a Ibbawale, nella zona sud dello Sri Lanka. E’ stato un momento intenso ed emozionante, per il gruppo di italiani ma soprattutto per le bambine, che sanno bene come la loro vita sia resa possibile da Specchio dei tempi. Il virus ci ha impedito di essere fisicamente là, ma laggiù c’era, anche oggi, il nostro cuore.

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Due nuovi piccoli ospiti nell’Orphanage di Matara

Di Angelo Conti

Specchio dei tempi è da 16 anni attivo in Sri Lanka. Dopo lo tsunami, il nostro impegno non ha mai rallentato: tre scuole ricostruite, il villaggio delle bambine nato dal nulla ed oggi incredibile e unica realtà di questo tipo al mondo, le cento barche donate ai pescatori, i mille aiuti alla popolazione. Da qualche anno, alle strutture a cui diamo fattivamente una mano s’è aggiunto anche l’Orphanage di Matara, un orfanotrofio nato per dare un tetto a bambini in condizioni di estrema marginalità. Orfani, bimbi abbandonati dalle famiglie, anche diversi bimbi di strada, quelli che vivono con le loro poverissime famiglie giorno e notte in una buca fra i campi o sotto un tetto di lamiera. Anche qui agiamo su mandato dei tribunali locali e in stretta collaborazione con i monaci buddhisti dell’Oba Mama Association, che gestiscono l’orfanotrofio. Struttura essenziale, scarsamente attrezzata, inadeguata di fronte al numero di bambini, che continua a salire.

Proprio ieri ne sono arrivati altri due, fra i 5 ed i 6 anni, che vi mostriamo in queste foto. Il nostro impegno continuerà anche qui, per cercare di dare loro un futuro anche grazie al sostegno dei nostri tanti amici. Ogni donazione verrà utilizzata sino all’ultimo centesimo e nessuno aiuto verrà sprecato.

Sri Lanka, Specchio ancora accanto ai bimbi di Negombo dopo gli attentati di un anno fa

Di Angelo Conti

Molti l’hanno già dimenticato, ma un anno fa, nel giorno di Pasqua, a Negombo, nello Sri Lanka centrale, due chiese cattoliche sono state attaccate da estremisti islamici che hanno ucciso oltre 200 persone. La tragedia di questa piccola enclave cristiana, in un paese a forte prevalenza buddhista e con una importante componente islamica, è stata presto dimenticata. D’altronde è un’area povera, con scarso appeal turistico, abitata prevalentemente da pescatori… Specchio dei tempi ha invece deciso di lavorare qui, cercando di far dimenticare in fretta, ai bambini delle scuole, quel tremendo trauma. In quegli attentati molti di questi bimbi hanno perso nonni, zii, cugini, persino genitori.

E così nella public junior school Dundalpitiya e nella vicina preschool dei padri salesiani abbiamo portato conforto ed aiuto. Soprattutto nella poverissima scuola primaria, a cui – con un intervento sostanzialmente modesto – stiamo davvero cambiando volto. Perché, per noi di Specchio, i bambini difficoltà, soprattutto quelli di un’area povera come questa, vanno aiutati sempre. Soprattutto quando gli altri, in questo caso i grandi attori della cosiddetta “comunità internazionale”, dimenticano troppo in fretta.

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Chiacchierando con Ashini in Sri Lanka

Di Angelo Conti

Ashini ha 6 anni e, con la coetanea Randy, è la più piccola delle bimbe che ospitiamo al Children Village di Specchio dei tempi ad Ibbawale, qui in Sri Lanka. Ieri ho chiacchierato un po’ con lei, sotto i giganteschi alberi di mogano che crescono all’interno del villaggio.

Ashini non spiccica una parola di inglese (comincerà a studiarlo quest’anno), io ne so appena tre di cingalesi. Dialogo impossibile? Niente affatto, ci siamo detti un sacco di cose. Mi è parsa autenticamente felice di essere lì, dopo un tormentato passato. Ashini ringrazia anche tutti per il peluche di Ikea che le abbiamo portato.

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