Riparte anche nel 2023 il progetto Forza Mamme!

Angelo Conti

Da sei anni, Specchio dei tempi propone a Torino il progetto Forza Mamme! L’obiettivo è semplice: stare vicini a 100 donne che si ritrovano sole con i loro bambini, spesso in condizioni economiche precarie e con scarse chance di inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Quello “stare vicini” vuol dire innanzitutto garantire la quotidianità (borse della spesa, buoni carne) ma soprattutto costruire con queste donne (metà italiane e metà straniere) un percorso di crescita, crescita di autostima ma anche crescita di competenze e quindi di possibilità di impiego.

Questo percorso viene tracciato da un formatore esperto come Antonio Cajelli e dal suo staff, mentre in un’altra dimensione si lavora sul sostegno alla genitorialità. C’è poi l’aspetto più lieve di iniziative collaterali non banali ma molto apprezzate come la periodica disponibilità di un parrucchiere gratuito, i momenti di incontro in occasione delle festività, il costante scambio di esperienze. E poi i bambini che, quest’anno sono 192, a cui Specchio propone pomeriggi di giochi e di spettacolo, fra musica e magia, oltre alla possibilità di inserimento diretto nei tre centri di doposcuola che Specchio realizza a Torino.

Molti di questi momenti, preparati con la logistica di Crescere 1979, vengono ospitati nei locali e nel cortile di Casa Santa Luisa di via Nizza, mentre il doposcuola è quello previsto nei progetti “Stella Polare” a Barriera di Milano, “Villaggio che cresce” al Lingotto e presto “Insieme Qui” a Madonna di Campagna.

Come donare per Forza Mamme!

Tutti possono sostenere le Forza Mamme! Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale Forza Mamme!

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Duemila Tredicesime dell’Amicizia record di donatori, 10% in più del 2021

Angelo Conti
La Stampa, 27/12/22

Duemila tredicesime consegnate. Anche quest’anno Specchio dei tempi e i 4.876 lettori che hanno voluto sostenere con una donazione gli anziani più poveri e più soli hanno centrato l’obiettivo. Ma quest’anno faremo di più perché le domande in regola sono state tante, oltre le previsioni: 2.287. Continueremo la raccolta sino all’Epifania per poter consegnare ai 287 anziani ancora fuori dagli aiuti il contributo da 500 euro.

Quest’anno per le Tredicesime è stato un Natale speciale: il numero dei donatori, vicino a quota 5.000, è superiore di 489 unità rispetto a un anno fa. A questo dato ha fatto fronte una diminuzione dell’entità della donazione media, scesa anche per le difficoltà economiche che pesano su tutti, ceto medio compreso. La distribuzione degli aiuti ha interessato l’intera regione.

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«Le Tredicesime dell’Amicizia – dice il presidente di Specchio dei tempi, Lodovico Passerin d’Entreves – si confermano uno straordinario momento di solidarietà e di condivisione. La crescita delle singole donazioni, che è dell’ordine di circa il 10%, conferma la fiducia che viene riposta in questo nostro progetto, che riproponiamo ormai da 47 anni e con un numero sempre crescente di beneficiati. Dieci giorni fa abbiamo consegnato la Tredicesima numero 50.000 dalla prima edizione che fu per il Natale 1976. Aver aiutato, concretamente, tanti anziani in difficoltà è uno stimolo per fare ancora di più verso persone che spesso, accanto ai problemi economici, devono fare i conti anche con l’angoscia della solitudine».

La raccolta continua sino all’Epifania con un duplice obiettivo: quello di portare al tetto di 2.287 le Tredicesime e quello di sostenere il progetto “Forza Nonni” pensato per quegli anziani più fragili per età o per malattia, in grande maggioranza over 80, che necessitano di una assistenza continuativa durante tutto l’anno. Con quest’ultima iniziativa Specchio dei tempi assiste quasi 200 anziani in tutto il Piemonte, anche grazie al contributo della Fondazione Bersezio, curando una logistica complessa che deve però funzionare sempre bene.

Come donare per le Tredicesime dell’Amicizia

Tutti possono sostenere le Tredicesime dell’Amicizia. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per le Tredicesime dell’Amicizia”.

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Elena, da un triste divorzio la scelta di una vita da clochard

Giancarlo Zattoni,
La Stampa, 23/12/2022

“A tutti i costi volevo esserci per ritirare di persona l’assegno da 500 euro e ringraziare, tramite i volontari di Specchio dei tempi, tutti i donatori che mi fanno sentire tanto amata. Mia figlia Lucia mi ha sorretto tutto il tempo, ma ora devo sedermi, non mi reggo più in piedi. Ho avuto il cedimento delle vertebre e il busto mi toglie l’aria”. Elena è una delle oltre 400 persone bisognose che in un freddo pomeriggio di dicembre si sono recate presso Casa Santa Luisa, al 24 di via Nizza, per sentire un po’ di vicinanza e calore umano tramite l’assegno donato dalla Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi nell’ambito dell’iniziativa “Tredicesime dell’amicizia”.

“Mia madre ha una salute molto cagionevole, ha 70 anni, ma ne dimostra ben di più. Siamo una delle tante famiglie del sud che negli anni Settanta parte dalla provincia di Cosenza per il nord in cerca di lavoro e dignità; e si stabilisce prima a Poirino e poi a Trofarello. Pensiamo di essere una famiglia unita, ma dopo poco tempo mio padre ci abbandona per seguire un’altra donna della quale si era invaghito. Chiede e ottiene il divorzio. Ma ancora ci tradisce rifiutandosi di pagare spese e alimenti. Per noi è stata una tragedia: mia madre raggranellava piccole cifre come donna di servizio. Senza soldi, in poco tempo ci troviamo sfrattati da casa. Sono seguiti lunghi anni di disperazione in cui abbiamo cercato di vivere alla meglio”.

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Gli occhi di Elena si riempiono di lacrime e il suo sguardo si fa assente mentre sorseggia una tazza di the caldo, raggomitolandosi sulla sedia nel suo cappotto amaranto che le sta un po’ largo. “Mamma a poco a poco si fa sopraffare dal dolore, cadendo in una forte depressione che la porta a fuggire da casa e a vivere per molti anni da clochard lungo le strade. Siamo rimasti sconvolti. In un attimo aveva fatto perdere le sue tracce”.

Elena vive per strada, vicino agli ospedali, approfitta a volte della sale d’aspetto per restare al caldo: nel suo girovagare senza meta sopravvive alle intemperie e ai pericoli grazie all’aiuto saltuario dei centri di accoglienza e al buon cuore di persone sconosciute che le forniscono un pasto caldo e qualche coperta. Poi il miracolo. Riusciamo con mio figlio a ritrovarla e a portarla a casa, anche se all’inizio sembra un’altra persona: è scontrosa, non vuole restare con noi, vuole tornare in strada. Chiediamo aiuto ai Servizi sociali che se ne fanno carico, ma le consigliano come alternativa il dormitorio pubblico. Lei rifiuta: si sente rinchiusa, senza libertà”.

In questo momento di sentimenti contrastati e altalenanti, Elena si ammala di una forte bronchite che la costringe a essere ricoverata per molto tempo in ospedale. A poco a poco non solo la salute migliora, ma soprattutto la sua solitudine viene curata dall’amore dei suoi cari che la convincono, una volta dimessa, ad accettare nuovamente la convivenza familiare. Ma non si sa quanto durerà. Elena ha nella testa le strade del mondo…

Come donare per gli anziani come Elena

Tutti possono sostenere le Tredicesime dell’Amicizia. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per le Tredicesime dell’Amicizia”.

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Borello Supermercati, un carrello solidale per i nonni delle Tredicesime

La Stampa, 21/12/22

Specchio dei tempi ha tanti compagni di viaggio. Le molte migliaia di amici che ci sostengono con le loro offerte (ad esempio per le Tredicesime dell’Amicizia quest’anno hanno versato già in 3.250) ma anche aziende ed imprenditori che ci offrono materiali o derrate alimentari per sostenere le nostre attività sul territorio, come Forza Nonni, Forza Mamme o le Colazioni dei poveri.

Fra questi sostenitori da ieri c’è anche Supermercati Borello, un’azienda fortemente radicata in Piemonte con 47 punti vendita nelle province di Torino ed Asti. L’intesa con Fiorenzo Borello e con il figlio Gianluca è stata facile ed immediata: la volontà di essere vicini ai più fragili è infatti il forte collante fro questa azienda e la nostra fondazione. “Ringrazio moltissimo Specchio dei tempi – ha spiegato Fiorenzo Borello nell’incontro presso il nuovo supermercato di piazzale Aldo Moro a Torino – per averci coinvolto in questa bellissima iniziativa: donare un carrello solidale con beni di prima necessità per coloro che sono in difficoltà in questi momenti così difficili. La collaborazione con Specchio dei tempi continuerà ancora il prossimo anno per nuove iniziative a sostegno dei più bisognosi.”

Nuove iniziative che sono già allo studio e che andranno ad incidere sulla povertà ma anche per sostenere chi s’impegna in prima linea per il bene di tutti. Anche Lodovico Passerin d’Entrèves, il Presidente di Specchio ha voluto sottolineare le prospettive che offre questa alleanza: “Ci sono aziende con cui progettare insieme è naturale, perché ci muovono gli stessi ideali. Specchio è davvero lieto di avere trovato un nuovo partner, così fortemente radicato sul nostro territorio”.

Come donare per le Tredicesime

Tutti possono sostenere le Tredicesime dell’Amicizia. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per le Tredicesime dell’Amicizia”.

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Angelina: “Per ricevere la Tredicesima ho messo il vestito buono”

Giancarlo Zattoni,
La Stampa, 20/12/2022

La signora Angelina ha 85 anni e abita in un piccolo appartamento in Borgo San Paolo. Ci apre la porta sorretta dalle figlie che la accudiscono. Ci tiene ad accoglierci in piedi nonostante fatichi a mantenere l’equilibrio. “Ormai sono anziana e non sono più capace di svolgere le attività quotidiane, se non mi sostengono rischio di cadere come mi è già successo tante volte. Ho molti acciacchi e dolori in tutto il corpo. Ho perso anche parte dell’udito, ma la voglia di vivere ancora non mi abbandona. Ho sempre fatto la casalinga, vivo di pensione sociale e dell’aiuto dei miei figli. II vostro assegno per me è una boccata di ossigeno. Dio vi benedica.”

Angelina Piccininno si commuove, stringendo con le mani incerte la busta che contiene la Tredicesima dell’Amicizia della Fondazione La Stampa Specchio dei tempi, che le abbiamo appena consegnato. Si esprime a fatica e spesso i suoi pensieri sono interpretati ed esternati dai suoi cari. Nata a Bari, conosce il marito, ormai deceduto da molti anni, a una festa in casa: si innamorano e subito si sposano. “A 20 anni ero già madre e il mio ruolo era quello di stare in casa”. Metterà al mondo sette figli, sacrificando la propria vita e tutta se stessa alla famiglia.

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II boom economico attira, uno dopo l’altro, i componenti della famiglia a Torino. A metà degli anni 70 si traferiscono in un piccolo alloggio al quinto piano di uno stabile senza ascensore in corso Maroncelli. Sono anni di fatiche e difficoltà economiche: l’integrazione nella capitale dell’auto e dell’industria è problematica e dolorosa. “Eppure, stando insieme siamo sempre riusciti a superare tutto. Ci siamo sempre voluti bene. Anche adesso, che continuiamo a non navigare nell’oro, la forza della famiglia e delle nostre tradizioni ci sostiene”. Ricordando la sua giovinezza.

Angelina indica a una figlia di portarle una fotografia che ci mostra orgogliosa: “Ecco, guardate che bella bruna ero. Facevo girare la testa: cosi mio marito appena mi ha visto, mi ha rubato! Era gelosissimo e possessivo, ma mi voleva bene. Ora sono circondata dall’affetto dei figli e nipoti che hanno cura di me come  una bambina. Vedete che bel vestitino a fiori mi ha fatto indossare per l’occasione: mi sembra di rivivere. Lo indosso in onore di tutti i donatori di Specchio dei tempi che abbraccio con tutto il mio affetto.”

Come donare per gli anziani come Angelina

Tutti possono sostenere le Tredicesime dell’Amicizia. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per le Tredicesime dell’Amicizia”.

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Un nuovo cane per Gabriela, farà la pet therapy

Insalaco Cristina,
La Stampa, 18/12/22

Quando Hero è «morto mi è crollato il mondo addosso: il mio amato Labrador color miele non era solo un compagno di vita, con lui avevo realizzato il desiderio di diventare operatrice di pet therapy professionista. Adesso il mio sogno può proseguire: Specchio dei tempi mi ha regalato una seconda Labrador, Angel». Gabriela Bellino, 42 anni, nella prima parte della sua vita ha lavorato come impiegata in una web agency. «Ma non era il lavoro che faceva per me, e quando con mio marito e le mie due figlie abbiamo deciso di adottare Hero la mia vita improvvisamente è cambiata».

Gabriela ha notato fin da subito nel suo Labrador di pochi mesi delle qualità rare: «Aveva un’empatia straordinaria, e una innata capacità di dosare l’energia e di comportarsi in maniera diversa in base alle persone che aveva di fronte – racconta Gabriela – Aveva grande sensibilità e coraggio. Lo stesso che ha trasmesso a me per convincermi a lasciare il vecchio lavoro e lanciarmi in una nuova avventura».

Così Gabriela si è iscritta alla scuola di pet therapy dell’associazione «Asian», fondata da Antonia Tarantini, ed è diventata dopo un periodo di formazione insieme al suo cane, prima operatrice di terapie assistite con gli animali, poi formatrice nell’associazione. Per quattro anni, lei ed Hero sono stati in scuole, ospedali e Rsa per aiutare bambini, anziani e malati a migliorare la loro vita, alleggerirla, renderla più dolce.

«Hero ha iniziato in una Rsa ma poi si è specializzato nella relazione con i bambini, con risultati da pelle d’oca», racconta. Quando ha incontrato un ragazzino autistico che aveva paura dei cani, ad esempio, con molta pazienza è riuscito a fargli passare il timore per i quattro zampe, e a dargli la forza di superare i suoi limiti. Un’altra volta Hero è stato di aiuto a un bambino per imparare a gestire la rabbia, e altre volte ancora, con i suoi gesti ha dato conforto a malati terminali. «Sono andati in oltre trenta scuole incontrando migliaia di bambini – dice Antonia Tarantini, direttrice di Aslan – e sono stati in assoluto la coppia più operativa del centro. Quella di Gabriela è pura passione». Tutti i loro progetti sono realizzati da Asian con il sostegno di Specchio dei tempi, e si spazia da «Pet School» nelle scuole, a «Therapy Dog» alla fondazione piemontese per la ricerca sul cancro di Candiolo, a «Quattro zampe per sorridere» nelle Rsa.

E quando Hero è morto per un’infezione post operatoria dopo avere ingerito per errore un osso, per Gabriela è stata una tragedia. L’affezione a lui era tanta che i bambini che l’hanno conosciuto l’hanno ricordato come una star dedicandogli disegni, frasi, video. Ed è stato anche piantato in suo ricordo un albero di pesco in una fattoria sociale di Avigliana. «Ci ho messo qualche mese a riprendermi dal trauma, poi mi sono sentita pronta per accogliere nella mia vita Angel».

Il suo arrivo è un regalo di Specchio dei Tempi, un riconoscimento al suo valore e alla sua professionalità. Hanno scelto un allevamento nel biellese per l’adozione, «e dopo alcuni incontri online con una nuova cucciolata, mi sono innamorata di Angel, un’altra Labrador color miele di due mesi», dice Gabriela. Che prosegue: «L’ho scelta perché durante un collegamento su Zoom l’ho vista scavalcare una cassa parto per raggiungere la mamma. In quel gesto ho ritrovato lo stesso coraggio di Hero, e ho pensato: lei è il mio angelo».

Qualche giorno fa Angel è entrata a far parte della famiglia di Gabriela, fra sei mesi comincerà l’addestramento di pet therapy, e fra un anno potrà cominciare ad andare con la sua proprietaria nelle scuole. «Con lei inizierò adesso una nuova vita, sul solco tracciato dal mio primo Labrador. Non vedo l’ora di tornare nel ruolo di conduttrice nelle scuole e proseguire la realizzazione del mio sogno insieme a lei»

Stasera al Teatro Juvarra la premiazione del contest fotografico

Stasera alle 18,30 al Circolo della Magia (teatro Juvarra in via Juvarra 13) Specchio dei tempi premia i vincitori del Contest fotografico “Le nostre radici”. Le loro opere sono a corredo del Calendario 2023 della fondazione che sarà possibile ritirare gratuitamente.

La serata prevede l’esposizione ed il racconto delle e foto vincitrici nonché la consegna dei premi.

Seguirà un aperitivo. L’ingresso è libero a tutti. I tre vincitori del bonus per acquisto di materiale fotografico sono Raffaele Montepaone (Nonna Angela e le trecce), Sergio Penengo (Geometrie di primavera) e Luca Giorgio Peyron (Giganti della creazione).

Nel corso della serata sarà anche possibile effettuare donazioni per le Tredicesime dell’Amicizia di Specchio dei tempi.

Loreto è la persona numero 50 mila a ricevere la Tredicesima

Lodovico Poletto,
La Stampa 15/12/2022

Loreto sorride quando gli consegnano il foglio e il denaro. Si slaccia il giaccone. Sorseggia un the caldo. Click. Il fotografo scatta una foto a tutti quelli in coda. Click, alla signora con il paltò nero che lascia intravedere la trama del tessuto ormai liso. Click un’altra volta. E fissa per sempre i capelli bianchi di Loreto. Le sue rughe. Le mani dalla pelle rovinata per la vita che fa. Loreto non lo sa ma, oggi, lui è l’uomo del record. Alle 15,30 in punto gli è stata consegnata la busta con i 500 euro donati da Specchio dei tempi nell’ambito dell’iniziativa «Tredicesime dell’amicizia».

Non lo sa, ma lui è la persona numero 50 mila che la Fondazione ha aiutato in oltre 40 anni, con questo regalo di Natale. Cinquecento euro. Che, è vero, non gli cambieranno la vita, non faranno di lui un uomo benestante. Ma gli daranno speranza. E un po’ di fiato, in questi tempi di crisi. E allora vale la pena starlo ad ascoltare quando racconta che 26 anni fa, quando ancora aveva una famiglia, ebbe un incidente stradale. Faceva l’autista di camion: si schiantò in autostrada, e vai a sapere che cosa accadde davvero. Rimase paralizzato dalla cintola in giù, per mesi. Poi arrivò la depressione.

«E allora sono andato via di casa. Facevo il barbone in giro per l’Italia. D’inverno al sud, dove fa più caldo. D’estate qui, a Torino che è la mi città». E la famiglia s’è evaporata. Gli amici pure. La lucidità per tornare alla guida è svanita con tutto il resto. Vent’anni, e più, di vita così. Di vestiti recuperati dai bidoni nell’immondizia e nelle strutture di assistenza sociale. Di cibo cattivo e letti di cartone. «Poi un anno fa mi è venuta voglia di avere un casa, un posto dove andare stare, un angolo tutto per me» racconta. S’è fermato a Grugliasco. Ha affittato un garage. E ora Loreto campa lì dentro: 80 euro al mese, una stufetta per scaldarsi, un materasso, le sue cose ammucchiate in un angolo.

A Specchio dei tempi è arrivato da solo, con i 400 che ieri sono andati a ritirare la Tredicesima senza passare attraverso associazioni ed enti di soccorso. La cronaca dice che è la persone numero 50 mila che la fondazione aiuta in questo modo. Cinquantamila, dal 1976. E fare i conti di quanti denari Specchio sia riuscito a consegnare a chine ha bisogno è quasi un’impresa.

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Angelo Conti, è il vice presidente operativo di Specchio dei tempi. Dice: «Anche quest’anno consegniamo 2000 tredicesime da 500 euro. Denaro che è stato raccolto grazie alla solidarietà dei torinesi. Grazie alla generosità di chi non si volta dall’altra parte quando vede qualcuno che sta male». Bisognerebbe metterle tutte in fila le persone che hanno donato, e far loro un applauso. E sono migliaia. Un numero può essere utile per capire: quest’anno i «generosi» sono stati 2700, e sono quasi trecento in più rispetto al 2021. Nella media hanno dato cifre più piccine rispetto al passato, perché le bollette sono più pesanti, la benzina è più cara per tutti e così pure l’elettricità.

Ma ciò che conta è che non hanno voltato la faccia dall’altra parte, non hanno fatto finta di dimenticarsi, di non accorgersi di chi sta peggio. Ed è questa la bellezza e l’enormità di questa storia. Che va avanti dal 1976. Quando il giornalista Marco Marello, su suggerimento di una religiosa, pensò per la prima volta a fare un regalo di Natale a chi stava male. Ecco, quello è stato l’inizio. I denari in cassa erano pochi, ma 25 mila lire furono già una piccola e insperata fortuna per i 30 che ricevettero quella busta. Ed erano tutti diseredati e disperati che vivevano nella zona di Porta Palazzo.

Oggi Specchio dei tempi e le sue Tredicesime hanno preso altro fiato. Corrono veloci. In città e in provincia. Da quest’anno anche in Piemonte. Loreto intanto saluta e se ne va. Che ne farà del denaro? «Pago l’anticipo dell’affitto del garage fino a maggio, con il resto ci campo. Buon Natale».

Come donare per gli anziani come Loreto

Tutti possono sostenere le Tredicesime dell’Amicizia. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per le Tredicesime dell’Amicizia”.

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Il dono per le mamme: “Una carezza per l’anima è il nostro regalo di Natale”

Lodovico Poletto,
La Stampa, 13/12/22

Che cosa vorrebbe come regalo di Natale? «Un sorriso». Poi la risposta resta sospesa, senza altre parole, per qualche istante: «Ma io oggi ho già sorriso». Se non hai da mangiare il pane è la salvezza. Ma anche l’anima ha bisogno di carezze di gesti di attenzione. E a una mamma che fatica a mettere insieme il pranzo con la cena, che spesso non ha nemmeno i soldi per il cibo, e la vita è stata più avara di quel che sognava, una coccola è quel qualcosa in più.

Oxana ha 29 anni. È nata e cresciuta in Ucraina. Due figli ancora piccolissimi. Un marito. La vita in un paese che respira la guerra. Oxana, in quel posto dal nome assolutamente impronunciabile, preparava dolci in una panetteria. Suo marito faceva il muratore. Da sette mesi abita a Torino, sfollata con altre migliaia di persone. Niente lavoro, all’orizzonte nessuna possibilità di riavere la sua vecchia vita: «Le telefonate a casa le faccio tutti i giorni: stanno tutto bene, per fortuna. E la mia casa è ancora lì, intera. Ma fino a quando?»

Oxana la sua carezza l’ha avuta ieri di primo mattino. L’hanno portata nella sede di una cooperativa in via Madonna de La Salette. Cerano decine di parrucchieri, c’erano le ragazze della «Vedani», un’azienda di Torino che realizza prodotti per acconciature, e quelli del supermercato solidale che si chiama «Terza settimana». E ovviamente, quel monumento alla solidarietà che è «Specchio dei tempi» attraverso l’inziativa Forza Mamme. Lì le hanno fatto la prima acconciatura vera della sua vita. La prima. All’età di 29 anni.

E adesso Oxana è fin imbarazzata quando dice: «Questo è il mio regalo di Natale». Perché – è vero – dal parrucchiere c’era già stata altre volte. Per una sforbiciata, per accorciare i capelli castano chiari. Ma niente di più. Oggi invece è tutto differente. I vertici di «Vedani», da tempo volevano far qualcosa per il sociale. E si sono messi in contatto con quelli di «Terza settimana», che poi è anche la struttura che fornisce i pacchi alimentari che Specchio dei tempi fa arrivare alle persone in difficoltà. Dalla sinergia di questi tre strutture è nata l’idea di fare qualcosa per le donne.

Lo dice bene Vivian, uno dei boss di Vedani: «Ci pensavamo da tempo al modo di aiutare chi sta peggio. Poi, quasi per caso, ha preso forma ciò che sta capitando qui dentro oggi. E questo ci rende più orgogliosi che mai». Il regalo di Natale appunto. Ad Oxana, certo, ma anche ad altre 70 donne, straniere e italiane, assistite dalla fondazione Specchio dei tempi e da Terza settimana. Nell’ambito di progetti che vanno oltre gli aiuti in tema di cibo e di denaro.

E allora ha ragione Bruno Ferragatta del supermercato solidale quando dice: «Regalare una gioia a chi soffre è un altro modo di essere accanto alle persone». Ed eccole qui, dalle 10 alle 16, le mamme, « aiutate» in questo modo inusuale. E una volta tanto tutte sorridono mentre le ragazze tagliano i capelli, li pettinano, modellano acconciature con quella foga che solo i coiffeur sanno tirare fuori. Un velo di trucco. Le unghie da laccare. Essere belle richiede tempo e dedizione.

Fortunelle, 49 anni, origini somale, mamma di sette figlie, dai 15 ai 5 anni, ha scelto il rosso per la sua chioma. Dice. «L’ultima volta dal parrucchiere? E chi se la ricorda». La coiffeuse bionda intanto taglia i capelli ad una cinquantenne ucraina. E poi con energia modella le ciocche di un’altra donna fino a darle la forma che vuole. «È come essere in un grande salone di bellezza» dice qualcuna. No, questo è un salone di bellezza. In una strada di periferia. Un salone più bello di mille altri e che apparecchia sorrisi sulla bocca di donne in difficoltà.

Consegnate le Tredicesime anche ai nonni di Cuneo

La Stampa, 13/12/22

«Specchio dei tempi è una Fondazione unica in Italia, per la sua serietà e per il modo in cui porta aiuto a chi, come me, ne ha bisogno». Lo ha detto Vincenzo ritirando il voucher da 500 euro che ha ricevuto da Specchio dei tempi come Tredicesima dell’amicizia. Vincenzo è uno dei diciassette abitanti a Cuneo inclusi dalla Fondazione de La Stampa nel progetto «Forza Nonni» per sostenere anziani Over 80 in difficoltà che hanno bisogno non solo di un contributo economico, ma anche di assistenza continuativa: ricevono la spesa gratuita due volte al mese e una collaboratrice domestica li aiuta nelle pulizie per 4 ore. L’iniziativa, nata dopo la pandemia, dall’anno scorso assiste 25 persone in tutta la provincia. Come Vincenzo, altri anziani sono stati invitati a ritirare la Tredicesima nella redazione di Cuneo del quotidiano.

«Attendevamo una sessantina di persone, ma come sempre molti non riescono a venire di persona e delegano un parente al ritiro. Se non si presenta nessuno, spediamo il voucher per posta – spiega Angelo Conti, vicepresidente della Fondazione che, con la collega Anastasia Sironi, ha accolto tutti con un sorriso, un incoraggiamento, un augurio. Riprende Conti: «Complessivamente in tutta la provincia distribuiamo 160 Tredicesime: i 500 euro sono un aiuto per le spese di riscaldamento. I fondi vengono coperti da grandi donatori, che vogliono restare anonimi, e dai lettori de La Stampa con versamenti che vengono raccolti tra settembre e dicembre. Le persone che le ricevono ci vengono segnalate perlopiù da associazioni come il Consorzio Monviso Solidale che già seguono il loro caso, ma c’è anche chi chiede direttamente un aiuto. In questo caso organizziamo un incontro per valutare la situazione, anche ambientale, in cui l’anziano di trova».

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Ogni assistito porta con sé una storia di sofferenza e spesso di solitudine. C’è chi, come Vincenzo, è stato per molto tempo un importante manager, benestante e riconosciuto. Poi i rovesci della vita lo hanno colpito. «Ho preso una pasticca di morfina per venire fin qui, perché ho forti dolori che non mi abbandonano mai, ma devo camminare perché se mi fermo non riuscirò più a farlo» ha raccontato con la dignità di chi è deciso a non farsi piegare dalla malasorte e neppure dalla malattia. Rosa, Nicoletta, Teresa, Ivana, Matilde, Claudio, Carmela: ogni nome una storia diversa, ma un pensiero condiviso, quello espresso da Vincenzo: «Specchio dei tempi è un grande amico». Perché offre un conforto tangibile che non è carità, ma solidarietà verso persone meno fortunate, da parte di chi invece lo è e sa di esserlo.

Le donazioni che arrivano per la Tredicesime dell’amicizia a volte sono piccole, ma sommate raggiungono cifre importanti. «Specchio fa una cosa bellissima, abbiamo una bolletta pesante da pagare: è un grande aiuto», dice Filippa, figlia di Carmela, che l’ha delegata a ritirare la sua Tredicesima e fa parte del progetto «Forza Nonni». «È stato anche un regalo per il suo ottantacinquesimo compleanno: il 13 dicembre», aggiunge. Carmela ha avuto una vita molto dura, ha fatto tanti mestieri, ha perso un figlio di 19 anni ed è malata: è stata segnalata a Specchio dall’assistente sociale che va a trovarla tre volte a settimana. «Con questo importo continuo la mia battaglia per poterla tenere a casa, tra le sue cose – conclude Filippa -: ne ha viste tante, cerco di darle un po’ di serenità».

Come donare per le Tredicesime

Tutti possono sostenere le Tredicesime dell’Amicizia. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per le Tredicesime dell’Amicizia”.

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Germana: “Con la Tredicesima pagherò il riscaldamento”

La Stampa, 13/12/22

«Non ho mai ricevuto con tanto piacere l’assegno di Specchio dei tempi. Siete davvero arrivati al momento giusto. Sono in ritardo nel pagamento del riscaldamento e l’amministratore mi ha sollecitato più volte. Adesso sono finalmente più tranquilla».

Nel dire tutto questo Germana ci pone sotto gli occhi l’ultimo estratto conto della banca. Non c’è alcun bisogno di fare calcoli complicati, la matematica evidenzia la drammaticità della situazione: la sola pensione di reversibilità del marito non raggiunge 680 euro, quasi annullata dal costo dell’affitto di 420 euro.

«Ho sempre vissuto per la mia famiglia che adoravo e per la quale mi sono sempre spesa in tutto e per tutto, ma non ho potuto lavorare con continuità a causa nella mia salute instabile».

Una salute minata dal duro e usurante lavoro di mondina. «Sono nata a Ferrara, ma prima di trasferirmi a Torino ho vissuto a Vercelli con i miei genitori, dove ho fatto la mondina per diversi anni. Era davvero dura in primavera seminare il riso nell’acqua a piedi nudi e la schiena curva, aspettando di raccoglierlo in autunno. L’umidità e il freddo della risaia mi hanno provocato una forte artrosi che da allora non mi dà tregua. Sono anche caduta in casa e per un pelo non sono rimasta paralizzata: ora devo far ricorso a tante medicine».

Fino all’ultimo momento le è stato vicino il marito, che ha perso 13 anni fa. «Come era bello cucinare per lui e tutta la famiglia i cappelletti ferraresi… Ora il mondo è cambiato: ma tutti i parenti, nonostante gli impegni, fanno il possibile per tenermi compagnia. Sono grata a loro ma anche a chi dona un contributo, piccolo o grande che sia, a Specchio dei tempi per gli anziani. È grazie al loro gesto, alla loro volontà di dare un aiuto totalmente disinteressato, che riesco a guardare ancora il futuro con speranza».

Come donare per le Tredicesime

Tutti possono sostenere le Tredicesime dell’Amicizia. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per le Tredicesime dell’Amicizia”.

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“Sopravvivere alle nuove bollette”: 11 città e 1200 persone

L’iniziativa “Sopravvivere alle nuove bollette” ha visto coinvolte 11 città tra Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e agli incontri hanno partecipato migliaia di persone. 1200 interessati circa in tutto. 

Il progetto è nato dall’esigenza di condividere al massimo tutti gli strumenti disponibili per ammortizzare l’aumento dei costi dell’energia. Nasce dall’esperienza ultradecennale in tema di educazione economica e finanziaria, maturata dalla fondazione Specchio dei tempi, con l’obiettivo di trasmettere alle persone in difficoltà soluzioni semplici, autentiche e credibili. I temi affrontati – le bollette, i consumi, i contratti – sono stati anche uno strumento per far comprendere alcuni meccanismi di base dell’economia del Paese, in relazione alla vita dei consumatori, delle famiglie e delle piccole imprese.

Gli incontri, tenuti da Antonio Cajelli, sono ovviamente stati sempre gratuiti. 

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Nella gallery, alcuni scatti. Grazie a tutti i partecipanti!