Il sorriso di Mirabel e il grazie di mamma Giulia a Specchio dei tempi

La Stampa, 03/05/23

Un bagno in piscina, indossando i braccioli gialli. La giacchina bianca coordinata con la gonna di tulle a balze e la molletta nei capelli. E la maschera colorata di rosa, che le fa compagnia quando si sottopone alle sedute di radioterapia. Tutto questo rappresenta un sorriso per la piccola Mirabel nella vita di ogni giorno, che non è più come quella degli altri bambini.

«La mia guerriera, forte come una roccia», la definisce Giulia, la giovane mamma che, per rimanere sempre accanto alla sua bimba di soli 5 anni, ha lasciato il lavoro e rinunciato a cercarne un altro, per non sprecare neppure un istante vicino alla figlia, che combatte contro una rara forma di tumore al cervello.
Da quando è stata diagnosticata la malattia – all’inizio di aprile 2022 – Giulia ha scelto di vivere ogni attimo per regalare a Mirabel un sorriso. Perché non c’è sacrificio che non valga la pena di affrontare. Ma la famiglia è composta anche da altri due figli e il solo lavoro del papà (che fa l’operaio) non basta a superare le difficoltà, fatte dalle spese della quotidianità, ma anche da quelle importanti che si sono aggiunte con i viaggi e i trasporti per le cure della piccola (che si sottopone alle terapie all’ospedale infantile «Regina Margherita» di Torino.

Dopo che La Stampa ha raccontato la storia di Mirabel e Giulia, la generosità dei lettori di Specchio dei tempi non si è fatta attendere. E in pochi giorni la sottoscrizione lanciata dalla fondazione del quotidiano torinese ha superato la soglia dei 9 mila euro, con decine di persone colpite dritte al cuore dalla vicenda della piccola. Ai mille euro destinati direttamente da Specchio dei tempi alla famiglia di Mirabel, se ne sono già aggiunti altri 8000, grazie alle donazioni fatte dei lettori.

«Dopo il bonifico del primo versamento, con la chiusura dei conti di fine mese si è provveduto con una seconda tranche – spiegano dalla fondazione -. Ma ci rivolgiamo ancora ai nostri sostenitori, per rendere più continuativa l’assistenza a Mirabel, in questi mesi di cure delicate. Il prossimo versamento alla famiglia verrà eseguito al nuovo saldo di fine mese».

«La bontà esiste e l’esempio siete voi», ha ripetuto mamma Giulia.

 

Come puoi donare per Mirabel e la sua famiglia

Puoi fare la tua donazione qui www.specchiodeitempi.org/mirabel;

con bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi Iban: IT67L030 6909606100000117200;

su bollettino c/c postale numero 1035683943.

Causale: «Per Mirabel».

Info:specchiodeitempionlus@lastampa.it

 

Sisma Turchia e Siria-Specchio dei tempi

Sisma in Turchia e Siria, 529.275 euro da 3.281 donatori

La Stampa, 27/04/23

Specchio dei tempi, insieme al brand nazionale Specchio d’Italia, ha sinora raccolto 529.275,95 euro da 3.281 donatori da trasformare in aiuti concreti ed immediati ai terremotati di Siria e Turchia. Qui siamo operativi dai primi giorni dopo il terremoto realizzando una serie di iniziative: innanzitutto abbiamo distribuito migliaia di confezioni di generi alimentari sia nella zona di Antiochia (in Turchia) e sia in quella di Latakia (in Siria).

In Turchia abbiamo avviato la costruzione di una tendopoli in grado di ospitare oltre 500 persone. In Siria a Latakia, dopo la distribuzione di centinaia di kit sanitari, stiamo finanziando la realizzazione di piccoli prefabbricati, così da dare rapidamente un tetto ai tanti sfollati.

Come puoi donare per i terremotati

Si può donare online qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesa Sanpaolo. Oppure tramite il conto corrente postale n. 1035683943, inserendo nella causale “Terremoto Siria Turchia”.

A Torino è anche possibile versare presso l’InfoSpecchio di via Madama Cristina 35, tutte le mattine dalle 10 alle 13, presso l’Ufficio Abbonamenti de La Stampa, in via Lugaro 15 o presso Reale Mutua Agenzia Principale, piazza Castello 113.  I versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.

Info:specchiodeitempionlus@lastampa.it

Specchio dei tempi da 10 anni contro l’Alzheimer

Beppe Minello 

Il Comune di Torino sostiene, ma il dato non è recentissimo, di seguire circa “5 mila malati di Alzheimer”: La Regione, e anche qui i dati sono poco aggiornati, dichiara di averne “in carico 60 mila in tutto il Piemonte”. La realtà assodata è che, per rimanere in città, esistono solo tre Cdcd (Centro disturbo cognitivo e demenze) ospitati all’Amedeo di Savoia, al Martini e alle Molinette, in grado di valutare i disturbi neuro cognitivi, tra cui l’Alzheimer. Tre centri per 800 mila persone di fronte a una malattia che, secondo gli esperti, è destinata a colpirne il doppio entro due decenni e che nel 2030 potrebbe contare, a livello mondiale, 82 milioni di persone. Ed è da questi numeri che si sviluppa l’impegno di Specchio dei tempi a sostegno dei malati e delle loro famiglie, un impegno che è cresciuto negli anni, sino alla creazione di tre Alzheimer Caffè, in tre diversi quartieri della città. L’Alzheimer, infatti,  non colpisce solo l’ammalato, le cui cellule del cervello degenerano creando danni irreversibili nel linguaggio, nel ragionamento, nella memoria, ma anche i famigliari che gli vivono accanto. “Per avere un quadro realistico del peso che questa malattia ha sulla società, bisogna moltiplicare per tre il numero dei malati accertati. E quindi, se in Italia sono circa 1,5 milioni, gli italiani ostaggio dell’Alzheimer sono 4,5 milioni” dicono i medici.

Ma quale aiuto riceve una famiglia quando il Cdcd accerta il disturbo neuro cognitivo di qualche caro? Poco. Anzi, pochissimo. E tutto è lasciato alla buona volontà del primario e dei sanitari che si trovano anche a fare i conti con risorse scarsissime. Per fare cosa? Ad esempio, corsi di stimolazione cognitiva  per il malato ma, soprattutto, gruppi di ascolto per aiutare, sorreggere anche psicologicamente i “caregiver”, cioè chi, in famiglia, deve seguire il paziente. Per dire. A Torino esiste un solo centro diurno a gestione mista (assistenza e sanità), in via Valgioie, dove i famigliari di un malato di Alzheimer possono affidare per alcune ore il parente malato e trovare un momento di sollievo. Ma in via Valgioie possono accudire solo 16 ammalati al giorno!

Ecco, in questo quadro drammatico, s’inserisce l’iniziativa della Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi che, ormai da anni, finanzia l’iniziativa degli “Alzheimer caffé” che fanno capo all’associazione Asvad,  che dal 1995 ha erogato migliaia di ore di assistenza gratuita con iniziative per sostenere psicologicamente e ascoltare le famiglie dei malati, alla loro formazione e informazione. Attività che offrono aiuto e contrastano l’isolamento dei parenti dei malati, dando loro un sostegno morale. Gli “Alzheimer caffè” sono in tutto il Piemonte e tre a Torino: il più antico è nato in via Virle e s’è poi spostato in via Luserna di Rorà e, ora, in piazza Massaua. Gli altri due sono in corso Vercelli e via Rubino. Il progetto è coordinato dallo psicologo psicoterapeuta Davide GalloOgni “Caffè” offre ai partecipanti stimolazioni cognitive a caregiver e assistiti che possono partecipare anche a tutti gli incontri. Sono sempre 30-40 persone per volta. Oltre a gruppi per la gestione dello stress, sostegno domiciliare e un laboratorio musicale, si tengono lezioni di “Pet therapy” con i professionisti dell’Associazione Aslan, che con Specchio dei tempi, operano pure nelle case di riposo, nelle scuole e con i pazienti oncologici di Candiolo.  I malati e soprattutto i loro famigliari sono seguiti a distanza con telefonate settimanali di controllo, di sostegno psicologico, invio di materiale ludico ricreativo, video per attività domiciliari, training di stimolazione cognitiva. Tutte cose previste dal Piano Demenze nazionali di sostegno alle famiglie che però, è senza fondi.

Il progetto Asvad sta in piedi grazie a Specchio dei tempi, alle donazioni delle famiglie toccate dal problema Alzheimer e al 5 per mille. “Ma purtroppo non è un problema solo di scarse risorse – riflette il dottor Davide Gallo -. L’Alzheimner è una malattia cronica e visti i numeri delle persone coinvolte ci dovrebbe essere un sistema, una rete simile a quella oncologica che, in Piemonte, è un’eccellenza. Per i malati, significherebbe essere curati seguendo lo stesso protocollo in ogni angolo della regione, con una rete di monitoraggio coordinata. Invece, i tre Cdcd di Torino non sono nemmeno in rete tra loro e dell’unico centro diurno abbiamo detto…”

Chi vuole sostenere l’impegno di Specchio dei tempi in aiuto delle famiglie colpite da questo dramma può farlo qui: DONA ORA

 

Dai lettori 10 mila euro per aiutare Susanna che ha perso la sua casa distrutta dalle fiamme

Manuela Arami
La Stampa, 16/03/2023

La notizia dell’incendio sul giornale ha commosso tutti: ora dalla Fondazione de La Stampa un sostegno per risollevarsi.

Mi sono resa conto che molta gente mi vuole bene. In tanti sono stati carini con me, non mi hanno lasciata sola. Vorrei ringraziare col cuore La Stampa e la sua Fondazione Specchio dei tempi per le donazioni raccolte che mi consentiranno di riprendere in mano la mia vita. Sono molto emozionata, grazie di cuore a tutti voi». La pensionata di origini svizzere Susanna Wüst, che ha perso la sua casa di Pezzolo Valle Uzzone in un incendio, aveva la voce rotta dalla commozione nell’apprendere che la raccolta fondi a suo favore promossa da Specchio dei tempi si è chiusa ieri raggiungendo quota 10 mila euro.

Una cifra che, sommata ai 10 mila euro ricavati dalla sottoscrizione avviata dal Comune, le permetterà di far fronte ad acquisti e ai lavori per ottenere un’abitazione sicura.

L’incidente è avvenuto il 12 febbraio, era una domenica pomeriggio. Susanna aveva appena pranzato e ascoltava un concerto alla radio, quando improvvisamente è mancata la luce. Quindi ha controllato il contatore dell’elettricità e ha chiamato i vicini di casa dicendo che aveva un guasto. In pochi minuti, delle fiammate sprigionatesi della stufa a legna hanno avvolto il tetto della cascina, estendendosi poi alle camere e alla stalla adiacente. I ricordi di 37 anni di vita in Alta Langa sono andati in cenere.

Da allora, Susanna che nel 1986 aveva lasciato Zurigo e il mestiere di insegnante per fare la contadina in Italia, dorme da amiche vicine di casa. E anche i suoi animali (3 capre, gatti, cani, galline e galli) hanno trovato una sistemazione temporanea. Di giorno, invece, vive nella casetta prefabbricata che dei volontari le hanno installato in giardino. In attesa di dormirci d’estate.

«Sto aspettando che mi mettano in funzione l’elettricità e l’acqua – continua -. Intanto, con il latte delle capre produco formaggette che regalo agli amici».

Susanna è propositiva e sta facendo progetti. Sta vagliando se ristrutturare la parte meno malandata della stalla o continuare a vivere in un prefabbricato. Deve ancora decidere, poi, se andare o meno nella casa messa a disposizione dal veterinario e amico Massimo Vacchetta non appena verrà ristrutturata e dove, magari, lo aiuterà a prendersi cura dei ricci in via di guarigione.

Restaurata la raggiera dell’altare della Sindone

Elisabetta Rosso

È la notte dell’11 settembre 1997. Il cielo sopra piazza Castello si fa rosso, l’ala ovest del Palazzo Reale è in fiamme. La sindone viene portata via in spalle dentro la sua teca, la Cappella del Guarini è distrutta.

Venticinque anni dopo anche l’ultimo tassello viene restaurato. La raggiera dell’altare di Antonio Bertola prende nuovamente vita. La Cappella apre le sue porte, e può farlo anche grazie ai fondi raccolti da Specchio dei Tempi, 644 mila euro che hanno permesso di recuperare alcuni dei danni causati dall’incendio. In collaborazione con l’Associazione Amici di Palazzo Reale, è stato possibile recuperare anche l’ex capannone di prelettura e dei monumenti sepolcrali.

L’inaugurazione è fissata per mercoledì 13 luglio alle ore 11.

“La generosità dei lettori de La Stampa sostiene non solo i numerosi progetti di solidarietà sociale in corso, ma è attenta ai simboli dell’identità storica e civile della nostra città”, ha dichiarato Lodovico Passerin d’Entrèves, Presidente della Fondazione. (E.R.)

Per le scuole arrivano i corsi gratuiti di giornalismo

Angelo Conti

Forse mai come in questi tempi è necessario saperleggere bene” le informazioni che ci vengono fornite attraverso mille canali, tradizionali e digitali.

I corsi di giornalismo gratuiti di Specchio dei tempi, pensati per gli ultimi anni delle primarie e per le medie, sono lo strumento giusto per capire. Tutte le scuole possono richiederli scrivendo a specchiodeitempionlus@lastampa.it o telefonando al numero 011/65.68.376.

I docenti sono: Lucia Caretti, Angelo Conti, Beppe Minello, Maria Teresa Martinengo e Daniele Solavaggione.

Al Mauriziano un nuovo hub radiologico

Angelo Conti

Stiamo completando, in questi giorni, un progetto fortemente innovativo che consentirà, grazie a Specchio dei tempi ed ai suoi donors, di dotare il Mauriziano di un hub radiologico di assoluta avanguardia.

Dopo aver fornito, mesi fa, la prima sala radiologica all’ospedale di corso Turati, ci siamo poi concentrati su una Tac di altissima gamma che (grazie ad una donazione di Giuseppe e Gabriella Ferrero in memoria dei genitori) Specchio dei tempi è riuscito a mettere in funzione in pochissimi mesi e che, da inizio febbraio, ha iniziato a “lavorare” a pieno regime, come testimoniano le immagini che vedete qui. Ma non è finita: a inizio marzo, inaugureremo il terzo macchinario, un’altra RX a bassissimo impatto che accomunerà immagini di grande qualità a minime radiazioni per i pazienti.

Siamo fieri di aver fornito al Mauriziano ed al primario della radiologia Stefano Cirillo strumenti di tecnologia avanzatissima per vegliare sulla vita di tutti i torinesi.

 

L’Alzheimer Caffè arriva anche in piazza Massaua

Beppe Minello

Già dal nome, “Alzheimer Caffé”, risulta evidente l’obiettivo di un progetto che prova ad umanizzare un dramma che sconvolge migliaia di famiglie – dati ufficiali non ne esistono: il Comune di Torino sostiene di seguire circa 5 mila casi, la Regione parla di 60 mila in tutto il Piemonte – alle prese con un congiunto colpito dalla forma più comune di demenza degenerativa.

La Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi è dunque in prima linea a fianco dell’associazione ASVAD a cui fa capo il progetto degli Alzheimer Caffé. Che sono tre e sono luoghi dove accogliere malati e loro parenti per far loro incontrare i professionisti, dai medici agli avvocati, dai fisioterapisti agli infermieri, che rappresentano i tantissimi fronti di una guerra che, spesso, i parenti dell’ammalato si trovano ad affrontare in solitudine.

La notizia è che il caffè più antico, nato in via Virle un decennio fa, spostatosi poi in via Luserna di Rorà, ha cambiato ancora sede ed è ora in piazza Massaua 17, ospitato nei locali della Circoscrizione nell’ex stabilimento Venchi, dove il progetto coordinato dallo psicologo psicoterapeuta Davide Gallo, ha già ripreso l’attività due pomeriggi al mese come le altre due sedi di corso Vercelli e via Rubino.

Ogni Caffé affronta problematiche diverse e insegna stimolazioni cognitive a caregiver e assistiti che possono partecipare anche a tutti gli incontri. Sono trenta, quaranta persone alla volta seguite a distanza con telefonate settimanali di controllo, di sostegno psicologico, invio di materiale ludico ricreativo, video per attività a domicilio, training di stimolazione cognitiva.

Possono apparire cose straordinarie, ma è solo ciò che prevede il Piano Demenze nazionale di sostegno alle famiglie che però è senza fondi.

Vco, le Tredicesime dell’Amicizia a 31 anziani

Cristina Pastore,
La Stampa, 06/01/2022

Alle 12 Tredicesime dell’Amicizia finanziate da «Chef in quota», per questo Natale la Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi è riuscita ad aggiungerne altre 19. In tutto sono state 31 le buste per nonni e nonne del Vco. Sono state consegnate ai Consorzi per i servizi sociali di Domodossola, Verbania e Omegna che hanno provveduto a farle avere ai beneficiari. Il vice presidente operativo della Fondazione Angelo Conti e Anastasia Sironi (che per Specchio dei tempi segue gli aspetti organizzativi e amministrativi legati ai progetti in Piemonte), hanno incontrato i responsabile del Ciss. A Domodossola, nella sede di via Mizzoccola, sono stati accolti dalla consigliera Raffaella Zoldan, dalla referente dell’Area sociale Sonia Manini, dall’educatrice Arianna Barboni e dall’assistente sociale Elisa Magistris. Tutte donne che ogni giorno intervengono con competenze professionali e sensibilità ad alleviare il disagio di tanti che faticano a provvedere a se stessi.

«Da 40 anni sono una lettrice de La Stampa – ha detto Zoldan – e la rubrica di Specchio dei tempi, che dà voce a chi molto spesso non ne ha, è uno spazio in cui ritroviamo i valori che condividiamo nell’impegno quotidiano della nostra attività».

La consigliera del Ciss Ossola ha sottolineato come l’emergenza Covid abbia fatto esplodere situazioni di bisogno e come il caro bollette in arrivo andrà ad abbattersi su tanti già in difficoltà, con condizioni fisiche e psicologiche peggiorate dopo due anni di pandemia.

Le Tredicesime dell’Amicizia sono nate negli Anni Settanta con assegni da 30 mila lire per aiutare anziani soli e in ristrettezze economiche a comperare il carbone per la stufa. Allora, come oggi, le spese di riscaldamento sono un problema che in parecchi non riescono ad affrontare. «Per noi – ha aggiunto Zoldan – è molto importante questo segno di vicinanza di una realtà tanto presente in Piemonte. Oggi riceviamo nel segno della reciprocità, certi che il nostro territorio vorrà dare una sua risposta a questa attenzione di Specchio dei tempi».

Proprio per poter mettere in campo sinergie su progetti condivisi, Conti e Sifoni hanno anche incontrato la commissaria di Fondazione Cariplo Francesca Zanetta e la segretaria generale della Fondazione Comunitaria del Vco Federica Corda.

Per questo Natale Specchio dei tempi ha assegnato in Piemonte 2.200 Tredicesime dell’Amicizia per un valore di 1,2 milioni, raccolti attraverso la rete dei lettori de La Stampa. Le iniziative della Fondazione torinese ora si stanno estendendo a livello nazionale con le iniziative di «Specchio d’Italia».

Clicca qui per vedere il video pubblicato su La Stampa

Il 5xmille della concretezza: ecco perché affidarlo a Specchio dei tempi

Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 4 giugno 2020

Per Aiutarci Scrivi Il Nostro Codice Fiscale 97507260012 Sulla Tua Dichiarazione Dei Redditi.

Anche quest’anno dobbiamo presentare la dichiarazione dei redditi. E vi chiediamo, al momento di firmare la destinazione del 5 per  mille, di pensare a tutto quanto Specchio dei tempi ha fatto, sta facendo e soprattutto farà per superare, insieme, l’emergenza Coronavirus.
Siamo stati in prima linea per rifornire ospedali, case di riposo, pubbliche assistenze. Abbiamo donato due tac (dopo l’Amedeo, quella al Martini), rifornendo 7000 anziani e famiglie in difficoltà di spese gratuite a domicilio (alla fine del progetto saranno 16.000), aiutando in ogni modo le Asl per effettuare tamponi, sempre pronti a sostenere i ragazzi che cercano di continuare le lezioni a distanza e per garantirne la sicurezza quando torneranno a scuola. Vi basterà scrivere il numero del nostro codice fiscale, 97507260012, per continuare ad essere con noi. Ci contiamo.

CHI SIAMO
Da 65 anni la Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi aiuta le persone in difficoltà, a Torino, in Italia e nel mondo: bambini, malati, famiglie disagiate, anziani soli, popolazioni vittime di calamità. Finanzia il restauro di beni architettonici e ospedali, la ricerca contro il cancro, la cardioprotezione e vari progetti con le scuole e le associazioni del territorio piemontese. Tra gli oltre 70 progetti attivi, spiccano le iniziative contro l’emergenza sanitaria scatenata dal Covid-19, quelle per i terremotati di Arquata e quelle a favore di 100 madri sole. Ma pure il cantiere dell’ospedale Sant’Anna di Torino, dove Specchio ha ristrutturato il day hospital oncologico per poter dare speranza a migliaia di donne che lottano contro il cancro.

RICEVI VIA MAIL IL CF DELLA FONDAZIONE

Inserisci la tua email e ti invieremo automaticamente il codice fiscale della Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi, così lo avrai a portata di mano quando compilerai la dichiarazione dei redditi.



[Video] Coronavirus, la calciatrice Barbara Bonansea volontaria per Specchio dei tempi

Di Lucia Caretti
Video di Daniele Solavaggione

Barbara Bonansea ancora accanto a Specchio dei tempi. Da oggi la calciatrice di Bricherasio fa la volontaria per la onlus de “La Stampa” e aiuta la fondazione a consegnare le forniture per gli ospedali: mascherine, camici, guanti, tutte quelle protezioni che Specchio distribuisce ormai da un mese. Sono più 600 mila i dispositivi donati finora, 60 le strutture che li hanno ricevuti. Oggi Bonansea ha portato i rinforzi ai sanitari di Molinette, Mauriziano e Croce Verde Torino. La stella del calcio femminile italiano, già testimonial di Specchio da più di un anno, sarà impegnata nelle consegne per tutta l’emergenza e sta sostenendo anche la raccolta fondi della onlus con aste benefiche.

 

I PROGETTI DI SPECCHIO CONTRO IL VIRUS
In un mese di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito oltre mezzo milione di dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 60 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 146, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 16 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “Rete del dono”. Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.