L’ambasciatore di Kiev ringrazia la Regione e Specchio per la solidarietà

Cla. Lui.
La Stampa, 10/03/23

Il momento più emozionante – e fuori programma – della visita dell‘ambasciatore dell’Ucraina in Italia, Yaroslav Melnyk, è stata la consegna di alcuni disegni fatti dai bimbi con malattie oncologiche scappati dalla guerra e curati all’ospedale Regina Margherita. Un modo per sottolineare il sostegno ricevuto in Piemonte e l’amicizia tra le due nazioni. Ieri il diplomatico è venuto in visita a Torino, prima regione italiana che ha voluto ringraziare per l’impegno nel prestare assistenza ai cittadini ucraini.

La giornata in Piemonte, che attualmente ospita ancora quasi 12.000 rifugiati, è iniziata al Regina Margherita dove sono ricoverati i bambini ucraini malati oncologici portati in Italia la scorsa primavera con una missione umanitaria. Poi un incontro al grattacielo di via Nizza e l’appuntamento con il sindaco, Stefano Lo Russo, a Palazzo di Città. «Il rapporto di collaborazione con l’Ucraina – ha ricordato Cirio – va avanti a diversi livelli dal primo momento dello scoppio di una guerra ingiusta e ingiustificabile che ha visto la Russia invadere uno Stato sovrano. Alla condanna del conflitto abbiamo associato i fatti: abbiamo dato assistenza sanitaria a queste persone, abbiamo aperto le nostre scuole dando supporto con attività di interpretariato. A rendere possibile tutto questo sono stati gli enti locali, tantissime famiglie, realtà del terzo settore e molti imprenditori, oltre ai volontari della Protezione civile».

Un ringraziamento speciale alla Fondazione Specchio dei tempi, che ha condotto una straordinaria campagna di raccolta fondi per attuare interventi di sostegno a favore degli sfollati, ricostruire villaggi in zone di guerra e realizzare un intenso programma di rimpatri: «Le persone si fidano di Specchio dei tempi, quando lancia un’iniziativa viene seguita. Grazie di averci messo la faccia – ha detto il presidente della Regione – perché è un volto ben riconoscibile e affidabile». Cirio ci ha tenuto anche a sottolineare la continuità tra il governo Draghi e il governo Meloni. Da Roma sono arrivati 22 milioni per coprire le spese di assistenza.

«Dal Piemonte – ha affermato l’ambasciatore Melnyk  aspettiamo cooperazione sul piano economico e culturale. Lavoreremo per creare un gemellaggio con una regione dell’Ucraina. Con il presidente abbiamo parlato anche di futuro. Il mese prossimo a Roma l’Ucraina organizza una conferenza dedicata alla ricostruzione e invitiamo gli imprenditori piemontesi a partecipare per dare il proprio contributo alla ripartenza del Paese». Invito prontamente raccolto da Cirio a nome degli imprenditori. «Manterremo uno stretto contatto con l’ambasciata – ha assicurato il presidente della Regione – per portare le migliori capacità dell’imprenditoria del Piemonte» Oltre all’assistenza sanitaria e scolastica, la solidarietà si è concretizzata anche con offerte lavorative tanto che nel 2022 le assunzioni in Piemonte hanno riguardato 4.119 ucraini.

E il sostegno continua: nei prossimi giorni, il 18 marzo, arriverà in città un poliziotto ucraino di 30 anni, ferito al volto da schegge di un’esplosione durante la difesa della città di Lisichansk. Verrà seguito dai chirurghi maxillo facciali, dagli otorinolaringoiatri e dagli oculisti di Città della Salute per curarne il trauma maxillo facciale.

Come donare per i rifugiati ucraini

Tutti possono sostenere il rientro in patria delle famiglie ucraine. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per la gente dell’Ucraina”.

Dona ora

Bimbo centro commerciale

Duemila donazioni per l’Ucraina: via agli aiuti economici

Angelo Conti

Quasi 490.000 euro da oltre 2200 donatori, questa la “carica solidale” espressa, ancora una volta, da Specchio dei tempi. E la raccolta continua mentre non si ferma il servizio di navette che la fondazione ha attivato verso il confine fra Ucraina e Polonia: ogni mezzo parte stracolmo di viveri, farmaci, articoli sanitari e torna con il carico di speranza di famiglie, con tanti bambini, che sfuggono dalla guerra.

Il ponte di navette per salvare i profughi

Agli ormai tanti pullmini da 9 posti (ne parte uno al giorno) abbiamo aggiunto oggi un pullman da 54: Specchio ha infatti completamente finanziato il viaggio di Arca Solidale verso l’Ucraina, di ritorno questa sera a Volpiano. Tutte le famiglie verranno sistemate presso famiglie canavese che hanno già dato la loro disponibilità.

Il bus di Specchio in viaggio per Torino: a bordo 54 persone

Sui pullmini di Specchio dei tempi non viaggiano solo profughi diretti a Torino: ne abbiamo portati sinora anche a Milano, Modena, Brescia e Roma, utilizzando risorse e contatti anche del brand nazionale di Specchio dei tempi che è Specchio d’Italia.

Dona Ora

Consegnati i primi aiuti economici a Torino

Stamattina, ottemperando ad una richiesta della Regione Piemonte, Specchio dei tempi (d’intesa e in stretta collaborazione con il Consolato dell’Ucraina a Torino) ha iniziato la distribuzione di aiuti economici alle famiglie di profughi che ne fanno richiesta, previ ovviamente gli accertamenti del caso. Le prime otto famiglie a ricevere il sussidio sono quasi tutte provenienti da Kiev e da Odessa. La distribuzione di aiuti continuerà poi tutti i giorni.

La consegna con il Console Arrigoni

La partenza quotidiana di mezzi verso il confine avrà un’ulteriore accelerazione a metà settimana, quando verrà organizzato il trasporto di un ingente quantitativo di derrate alimentari, farmaci e prodotti sanitari che Confartigianato Cuneo sta raccogliendo a Fossano (info qui)

Specchio da alcuni giorni è anche attivo a Novara e nel Verbano Cusio Ossola dove si è messo a disposizione dei tanti profughi (in queste province sono già oltre 200) per fornire aiuti economici e sostenere la popolazione in fuga dalla guerra.

Dona Ora

Polonia, viaggio nel centro commerciale rifugio dei profughi

Leonardo Di Paco

Przemsyl (Polonia). Uno dei primi approdi di chi scappa dal conflitto è un centro commerciale della catena Tesco a Przemsyl, paesotto polacco a una manciata di chilometri dal confine con l’Ucraina. All’interno non ci sono più negozi, i fondi commerciali sono riempiti da migliaia di persone ammassate. Sono le vittime della guerra che aspettano una via di fuga.

La scena che ci si ritrova davanti varcato l’ingresso è lacerante. Neonati che piangono disperati, stretti alle loro mamme, anziani e ragazzini con sguardi smarriti e pieni di stanchezza, cani al guinzaglio dei loro padroni, migliaia di valigie e sacchi di plastica riempiti con quel poco che è stato possibile recuperare prima della fuga. È qui che una delle navette di Specchio dei tempi è arrivata dopo un viaggio di oltre 1.500 chilometri attraverso il cuore dell’Europa dopo essere partita da Torino carica all’inverosimile di quintali di aiuti. Beni di prima necessità e generi alimentari che sono stati lasciati in custodia ad una neonata associazione di volontari polacchi attiva sul confine, Unitatem Team, che si occupa di gestire la catena di aiuti in arrivo da mezza Europa.

Gli aiuti umanitari consegnati al confine polacco

Dona Ora

All’interno del centro commerciale è il caos più totale, non esiste alcun tipo di coordinamento. Militari? Non pervenuti. Uomini in divisa? Assenti. Ci sono solo una cinquantina di volontari con addosso un giubbetto catarifrangente e una marea di gente che aspetta di fuggire. Bisogna fare così: si prende un pennarello e un pezzo di cartone per scriverci sopra «Italy». Poi si comincia a gironzolare facendo lo slalom tra centinaia di giacigli di fortuna. Così i volontari di Specchio dei tempi sono riusciti ad intercettare nove donne e due bambini, uno di tre e l’altro di appena un anno, che attendevano la comparsa di qualcuno che li portasse in Italia. Sembra una prassi improvvisata, certamente lo è. Ma così fanno tutti quelli arrivati per dare una mano in questa cittadina circondata dai campi.

La situazione nel centro commerciale

«Dove andate?» «Italia». «Ma dove?» «Al nord, a San Giuliano Milanese». Cioè dove li attendono alcuni conoscenti pronti ad accoglierli. Tempo di caricare i pochi bagagli, un paio di passeggini e si parte, direzione Italia passando da Repubblica Ceca e Austria. Appena messi in marcia, è da poco passato mezzogiorno, i profughi (scappati da Leopoli e Kiev) crollano in un sonno profondissimo, piccini inclusi. Dormiranno per buona parte del viaggio verso l’Italia, lungo quasi 17 ore. Voglia di parlare, vicina allo zero. Mancano proprio le energie, quelle poche che sono rimaste vengono utilizzate per mangiare durante le brevi soste di viaggio. La guerra ti prosciuga, fino a toglierti la parola.

Dona Ora

La catena degli aiuti umanitari di questa guerra inaspettata è soprattutto un affare privato. Kamil Prusinowski ha 37 anni e lavora in una società di consulenza informatica a Varsavia, dove ricopre un ruolo di rilievo. Appena scoppiata la guerra ha mollato tutto ed è tornato a Jaroslaw, cittadina dove è cresciuto a quindici chilometri dal confine ucraino. Qui ha ritrovato i suoi vecchi compagni del liceo, con loro ha “costituito” l’associazione Unitaten Team e si è attivato per riconvertire alcuni palazzi pubblici in hub per l’accoglienza.

Il magazzino gestito da Kamil

Qui vengono smistati i beni di prima necessità arrivati su decine di furgoni da tutta Europa, inclusi quelli partiti con uno dei furgoni di Specchio dei tempi, e vengono ospitati i profughi ucraini che non hanno altri posti dove andare e non si vogliono allontanare troppo dal confine. «La comunità europea? Non la sentiamo vicina ma sentiamo vicine le persone di tutta Europa che ci stanno dando una mano» spiega Kamil. «In un momento come questo – aggiunge – non abbiamo tempo di disquisire di geopolitica e del ruolo dei vari governi, dobbiamo solo aiutare. Ogni giorno arrivano qui non meno di 200 persone. Il problema è che aumenteranno e noi dobbiamo farci trovare pronti. Vi prego, non smettete di farci sentire la vostra vicinanza, continuate ad aiutarci».

Dona Ora

Cosa stiamo facendo per i profughi ucraini

Angelo Conti

Vicini all’Ucraina, vicini davvero. Specchio dei tempi è stata la prima fondazione italiana a lanciare una sottoscrizione a favore dell’Ucraina, già domenica 27 febbraio. Contemporaneamente, a sostegno della raccolta, si è subito mossa anche la fondazione gemella, Specchio d’Italia, che opera su tutto il territorio nazionale. Aprendo la sottoscrizione le due fondazioni hanno messo a disposizione, con fondi propri, 100.000 euro, ai quali hanno cominciato da subito ad aggiungersi le donazioni private di tutti: cittadini, famiglie, scuole, aziende. Ieri sera la raccolta ha superato i 400.000 euro.

Dona Ora

Come stiamo usando le donazioni per l’Ucraina

Cosa abbiamo fatto per aiutare gli ucraini? La prima emergenza è apparsa quella delle centinaia di migliaia di profughi che stavano superando i confini polacco e ungherese. In poche ore abbiamo contattato, in quei paesi, associazioni di volontariato, autorità locali e giornalisti delle testate locali per capire bene. Ed è apparso che mentre sul confine ungherese non esistevano criticità (la macchina dell’accoglienza ungherese era efficiente e copriva tutte le necessità di chi arrivava) ben diversa era la situazione sulle due principali direttrici Ucraina-Polonia. E verso queste zone si sono mosse, già lunedì, le prime navette finanziate e sostenute dalla nostra fondazione. E già mercoledì notte i primi profughi sono arrivati in Italia, raggiungendo prima Brescia e poi Torino.

Una catena di navette per gli aiuti umanitari

Da quel momento il collegamento di navette è diventato quotidiano: pullmini da 9 poste ma anche un pullman da 54 posti, partito proprio oggi e che utilizzeremo spesso anche la prossima settimana.  Ovviamente questi mezzi hanno cominciato ad effettuare anche trasporti di generi di prima necessità: soprattutto cibo a lunga conservazione, prodotti per l’igiene personale, farmaci e materiale sanitario vario (con particolare richiesta per siringhe, bende, cerotti, disinfettanti).

A Torino l’accoglienza ai profughi ucraini

Intanto, a Torino, il Comitato di Coordinamento della Regione Piemonte ci ha affidato il compito di assistere le famiglie di profughi in arrivo, offrendo loro un immediato sostegno economico. A questo fine, in stretta collaborazione con il Consolato dell’Ucraina e con le sue volontarie, è stato attivato un numero telefonico di emergenza, a disposizione di chi arriva.

Che cosa faremo la prossima settimana

Il programma della prossima settimana prevede l’intensificazione dei collegamenti con i confini per trasportare in Italia i profughi, ma anche l’invio di materiale sanitario e viveri a chi ha deciso di restare in Ucraina, chi a combattere, chi impossibilitato a muoversi per ragioni di salute, chi per attaccamento verso la propria terra.

Noi continueremo ad essere vicini al popolo ucraino. Tutti ci possono dare una mano per essere ancora più incisivi e più capaci di portare conforto a gente disperata.

Dona Ora

Come aiutare la popolazione ucraina

Chi volesse aiutare il popolo ucraino può donare cliccando qui, con carta di credito o Paypal. Oppure si può versare con bonifico sul conto intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ONLUS, via Lugaro 15 – 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesa Sanpaolo. Nella causale “Per la gente dell’Ucraina”. Tutti i versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.

Attivato il numero telefonico per i profughi ucraini

Angelo Conti

Specchio dei tempi ha attivato il numero telefonico +39 011 0230075 riservato ai profughi ucraini in arrivo in Piemonte. Risponderanno le volontarie del Consolato dell’Ucraina di Torino che, una volta accertata la situazione, li metteranno in contatto con Specchio dei tempi che fornirà loro un contributo economico in contanti.

CHIAMA ORA

Specchio dei tempi, inoltre, ha aperto un canale con la Regione Piemonte per garantire a tutti i profughi (più della metà degli ucraini non sono vaccinati) una immediata vaccinazione anti-Covid al loro arrivo nella nostra regione.

Ucraina, il primo abbraccio di una famiglia in salvo

Angelo Conti

La prima delle navette di Specchio dei tempi ha raggiunto stamattina all’alba Brescia. In questo abbraccio, tutta l’intensità del dramma che questa famiglia ha superato, grazie ai volontari canavesani di Memoria Viva, finanziati dalla nostra Fondazione.

Dona Ora

Atre navette sono in viaggio da e verso la Polonia, altre famiglie verranno aiutate anche oggi. Intanto prosegue il lavoro della fondazione a Torino, per organizzare l’accoglienza dei profughi che saranno ospitati in Piemonte e i primi aiuti economici che riceveranno. Sosteneteci in questo impegno: ecco come donare per la gente dell’Ucraina con Specchio dei tempi.

Al lavoro con il console dell’Ucraina per programmare gli aiuti

Angelo Conti

Il console dell’Ucraina a Torino ha visitato stasera Specchio dei tempi. L’incontro ha consentito di mettere a punto una procedura, immediatamente operativa, per soccorrere ed aiutare le famiglie di profughi ucraini in arrivo in Piemonte. La sottoscrizione lanciata domenica sera ha intanto superato ieri pomeriggio i 90.000 euro grazie a 411 donazioni.

Dona Ora

Mentre scriviamo stiamo operando per raggiungere e portare in Italia tre famiglie con cinque bambini che ora si trovano al confine polacco. Domani mattina aiuteremo, nel piano di interventi del brand nazionale Specchio d’Italia, la famiglia di una bambina disabile di 8 anni, arrivata oggi a Palermo con la mamma.

Accoglienza profughi Ucraina, Specchio dei tempi con la Regione Piemonte per raccolta donazioni

Matteo Borgetto
La Stampa, 01/03/22

«Solidarietà con i fatti verso chi vive una guerra ingiustificata e ingiustificabile, che scuote le coscienze di tutte le persone che credono nella libertà e nella democrazia». Così Alberto Cirio, governatore del Piemonte, all’uscita ieri da un vertice operativo con l’ambasciatore dell’Ucraina in Italia, Yaroslav Melnyk (in videoconferenza da Roma), e il console onorario dell’Ucraina in Piemonte, Dario Arrigotti, al quale hanno partecipato il presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia, dirigenti degli assessorato a Sanità, a Politiche sociali e del Dirmei (Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive).

Quattro le misure attivate, le prime due a regia regionale, con l’apertura di una manifestazione di interesse per stilare un elenco di persone e famiglie (sia ucraine, sia italiane) disposte a fornire ospitalità temporanea a chi ha abbandonato le zone di guerra. «Pensiamo a forme di accoglienza di tipo familiare – ha precisato Cirio – e stiamo definendo una forma di voucher o assegno quotidiano, per aiutare nelle spese chi darà la disponibilità all’accoglienza». Il coordinamento ha inoltre raccolto la disponibilità, da parte della Fondazione La Stampa Specchio dei Tempi, a fare da punto di riferimento per le donazioni in denaro alle famiglie ucraine in arrivo in Piemonte.

Sarà, inoltre, realizzato un progetto, coordinato dall’assessore Chiara Caucino, per assistere i bambini ucraini, coinvolgendo anche l’Agenzia regionale per le adozioni internazionali e l’ospedale Regina Margherita di Torino. «Sarà creato un ponte di collegamento con gli ospedali ucraini – ha spiegato Cirio – per accogliere i piccoli malati di tumore e altre patologie. Risulta che tanti siano scappati con i loro genitori e ora si trovino in strutture di confine non idonee alle cure. Ringrazio Franca Fagioli, direttore del dipartimento Patologia e cura del bambino al Regina Margherita. Mi ha chiesto quanti ne riusciremo a ospitare, ho risposto: tutti quelli che potremo curare».

Altre due iniziative a regia nazionale. Verrà avviata una raccolta di farmaci curata da Dirmei, assessorato alla Sanità e Federfarma tramite Farmaonlus, da inviare tramite i canali individuati dal Governo agli ospedali ucraini. E sarà messo a disposizione del Dipartimento di Protezione civile l’ospedale da campo europeo della Maxiemergenza 118 di Levaldigi, da posizionare ai confini dell’Ucraina per curare i feriti di guerra. Un invito a sostenere le iniziative a favore dei profughi sarà contenuto anche in un ordine del giorno che domani verrà discusso in Consiglio regionale, cosa peraltro già approvata dalle assemblee consiliari di Alba e Busca.

La Prefettura di Cuneo, intanto, registra le prime mobilitazioni dei Comuni per offrire accoglienza ai rifugiati in strutture di proprietà. A Monteu Roero, il primo centro pronto ad aprire due alloggi nella Casa delle Associazioni, per 4 famiglie, ieri si è aggiunta Boves, con il sindaco Maurizio Paoletti che ha annunciato «l’immediata disponibilità» di un appartamento in frazione Castellar, per un nucleo familiare di 4-6 persone. Ieri i primi arrivi di ucraini a Bagnasco, poi affidati allo Sprar a Mondovì, che si è occupato della loro sistemazione.

Dona Ora

Come puoi aiutare il popolo ucraino

Raccolta fondi per l’Ucraina, Specchio dei tempi a fianco della Regione Piemonte

Comunicato Stampa

La Regione Piemonte ha deciso di istituire un coordinamento per prestare soccorso ai profughi in arrivo dall’Ucraina.

Nel corso di una riunione operativa che il presidente della Regione Alberto Cirio ha voluto convocare con l’ambasciatore dell’Ucraina in Italia Yaroslav Melnyk, collegato in videoconferenza, e con il console onorario dell’Ucraina in Piemonte Dario Arrigotti, alla quale ha partecipato il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, presenti anche dirigenti degli Assessorati alla Sanità e alle Politiche sociali e del Dirmei, sono stati affrontati diversi temi:

– la Regione emanerà entro pochi giorni una manifestazione di interesse per la formazione di un elenco di persone e famiglie disposte a fornire ospitalità temporanea a chi ha abbandonato le zone di guerra;

– verrà avviata una raccolta di farmaci curata da Dirmei, Assessorato alla Sanità e Federfarma attraverso Farmaonlus da inviare tramite i canali individuati dal Governo agli ospedali ucraini;

– sarà messo a disposizione del Dipartimento della Protezione civile l’ospedale da campo della Maxiemergenza 118, da posizionare ai confini dell’Ucraina per curare i feriti di guerra;

– sarà chiesta all’ospedale Regina Margherita di Torino la disponibilità ad ospitare i bambini ucraini malati di tumore che in questo periodo non possono ricevere le cure adeguate;

– verrà realizzato un apposito progetto per assistere i bambini ucraini vittime della guerra, coordinato dall’assessore ai Bambini Chiara Caucino, che ha dichiarato di voler coinvolgere anche l’Agenzia regionale per le adozioni internazionali per lavorare in sinergia con essa.

Inoltre, è stata raccolta la disponibilità della Fondazione Specchio dei tempi a fare da punto di riferimento e collettore per le donazioni in denaro destinate a sostenere le famiglie ucraine in arrivo in Piemonte.

Dona Ora

Un invito a sostenere le iniziative a favore dei profughi sarà anche contenuto in ordine del giorno che mercoledì verrà proposto all’approvazione del Consiglio regionale.

“Siamo convinti – ha sostenuto il presidente Cirio rivolgendosi all’ambasciatore Melnyk – che alla solidarietà espressa con le parole debba seguire quella che si manifesta con i fatti. Ed è quello che vuole fare il Piemonte di fronte ad una situazione che scuote le coscienze di tutte le persone che credono nella libertà e nella democrazia e che il Governo italiano ha definito ingiustificata e ingiustificabile”.

“Ringrazio il Piemonte che, prima tra tutte le Regioni italiane, ha lanciato azioni umanitarie per sostenere l’Ucraina – ha dichiarato l’ambasciatore Melnyk – e offriamo la massima disponibilità a sostenere ogni iniziativa che possa rafforzare i nostri rapporti”.

Il console Arrigotti ha annunciato che sono già 500 le famiglie che lo hanno contattato per ospitare profughi e si è detto “sicuro che sarà raggiunto il migliore risultato nei tempi più brevi”.

Domani a Caselle il Boeing di Specchio: da Cuba speranza e solidarietà

Di Angelo Conti

Pubblicato su La Stampa del 12 aprile

Il personale sanitario piemontese è allo stremo. E, dal Governo di Cuba, è giunta la disponibilità a inviare nella nostra regione 38 fra medici specialisti e infermieri professionaliSpecchio dei tempi e Lavazza, su richiesta della Regione Piemonte, hanno dato la loro disponibilità a sostenere le spese relative all’arrivo del gruppo di operatori sanitari, bloccati in queste ore a L’Avana per la totale mancanza di voli verso l’Europa. Lavazza e Specchio dei tempi hanno così noleggiato un Boeing 767 della compagnia Blue Panorama che, in questi minuti sta decollando da Malpensa verso Cuba. Il rientro a Torino con il personale sanitario è previsto per domani, giorno di Pasquetta, alle 9,30 a Caselle.

In arrivo c’è la «Brigada Henry Reeve», composta da 21 medici specialisti (in prevalenza rianimatori e virologi) e 17 infermieri professionali. Il Ministero della Salute di Cuba li ha destinati al Piemonte, accogliendo la richiesta formulata dal presidente della Regione Alberto Cirio attraverso l’Ambasciata di Cuba in Italia. Specchio dei tempi e Lavazza sono intervenuti insieme per definire e sostenere tutta la parte relativa al trasporto aereo, operazione che verrà completata anche grazie alla collaborazione con l’Ufficio Affari Esteri della Regione, con Ventana e con Blue Panorama. Medici e infermieri cubani lavoreranno inizialmente in tutti gli ospedali torinesi per poi essere impiegati nell’area Covid alle Ogr. Sullo stesso volo, su richiesta dell’Ambasciata italiana a L’Avana, viaggerà anche un piccolo gruppo di italiani, fra cui alcuni piemontesi, anch’essi bloccati a Cuba per l’assoluta mancanza di collegamenti intercontinentali.

Per Specchio si tratta dell’ennesima iniziativa in un mese difficile, che ha visto l’intero staff lavorare senza pause. La sottoscrizione ha intanto raccolto, sino a stamattina, 8.713.773 euro, versati da 12.653 donatori. Fra le donazioni più consistenti quelle, multimilionarie, di Lavazza e della Famiglia Agnelli. Gli interventi sono stati, inizialmente, soprattutto a sostegno degli ospedali. Specchio dei tempi ha acquistato e donato due tac all’Amedeo di Savoia ed al Martini (la prima operativa da due settimane e la seconda in servizio da domattina) e 146 apparecchiature di avanguardia per le rianimazioni e i pronto soccorso di 25 ospedali piemontesi.

[wds id=”151″]

Circa 660.000 dispositivi di protezione individuale sono stati donati all’Unità di Crisi Regionale, ad ospedali, Rsa e oltre 50 pubbliche assistenze. Per la precisione 73.700 mascherine ffp2, 59.500 mascherine chirurgiche, 439.660 guanti, 33.780 calzari, 21.153 camici, 15.052 cuffie copricapo, 9.225 visiere, 2.986 contenitori di disinfettante, 2.000 manicotti, 2.000 tappi per orecchie, 545 kit, 400 auricolari, 66 saturimetri, 30 termometri, 12 pulsossimetri, 10 otoscopi. Distribuiti anche 15 ipad per consentire le comunicazioni fra degenti in rianimazione e parenti.

DONA ORA PER AIUTARE GLI OSPEDALI

Nell’ambito dell’aiuto agli anziani, Specchio dei tempi sta distribuendo 5.500 spese gratuite (ognuna da 40 euro, con alimenti anche freschi) agli over 80 ed ai più poveri dell’area metropolitana torinese. Ha avviato anche un programma di assistenza alle mamme sole. E con le suore vincenziane sostiene, anche psicologicamente, decine di senzatetto. Inoltre sta sviluppando progetti volti al sostegno di altre 4000 famiglie e centinaia di piccole e piccolissime imprese, che verranno aiutate al momento della ripresa. Sono stati distribuiti inoltre 160 kit di sanificazione ad altrettante scuole e centinaia di tablet agli alunni. Ogni progetto viene raccontato giorno per giorno sulle pagine de “La Stampa”, sul sito web, sui profili Facebook Instagram della fondazione.

COME DONARE
Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “Rete del dono”. Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

Coronavirus, annullate decine di attività di Specchio

di Angelo Conti

La chiusura delle scuole e le direttive emanate dalla Regione Piemonte nel contesto della prevenzione contro la diffusione del Coronavirus comportano l’annullamento, per una settimana, di una serie di attività di Specchio dei tempi. In particolare:

– Annullati i pomeriggi di tutoraggio in 28 scuole secondarie di Torino e provincia (con Crescere 1979)
– Annullate le attività di tutoraggio nelle 3 scuole secondarie dei quartieri nord Torino (con Acmos)
– Annullati doposcuola aiuto compiti e laboratori presso il “Villaggio che cresce” di via Pio VII in Area Ex Moi (con Acmos e Lvia)
– Annullati doposcuola, aiuto compiti ed attività musicali presso Stella Polare in zone Giardini Saragat, via Leoncavallo a Madonna di Campagna (con Acmos e Lvia)
– Rinviato primo incontro con i docenti di “Dare Voce al Silenzio” previsto il 27 febbraio a Borgaro
– Annullato appuntamento del progetto “A casa dei maghi” (con Circolo Amici della Magia)
– Annullato doposcuola presso scuola secondaria Sidoli (Mirafiori)
– Annullati 6 incontri di pet therapy in altrettante scuole torinesi (con Associazione Aslan)
– Annullati 3 incontri di pet therapy presso Case di Riposo (con Ass. Aslan)
– Annullato incontro di pet therapy presso Istituto di Candiolo (con Ass. Aslan)
– Annullato il programma scolastico “Ebbrezza” contro l’abuso dell’alcool (con Ass. Lorenzo Greco)
– Annullati incontri del progetto Salvabimbi (con Ass. Lorenzo Greco)
– Annullati incontri su corretti stili di vita (con Ass. Lorenzo Greco)
– Annullati screening cadiologici con ecg nelle scuole superiori (con Ass. Lorenzo Greco)

Sarà invece REGOLARE l’attività dello Sportello Specchio Point, di via Santa Maria 6, da domani a sabato con orario 9-13.