Specchio torna ad aiutare Venezia, 50 anni dopo i cavalli di San Marco

di Angelo Conti

C’è un legame forte, profondo e indissolubile, fra Venezia e Specchio dei tempi e passa per i cavalli di San Marco, il simbolo della città. La quadriga che tutti possono ammirare dalla piazza, copia dell’originale, fu realizzata grazie ad una sottoscrizione popolare lanciata nel 1970 dalla fondazione torinese attraverso il quotidiano La Stampa: in pochi mesi furono raccolti 131 milioni di lire, una cifra notevolissima per quei tempi che poi consentì, negli anni successivi, di procedere alla creazione delle copie dei cavalli ed al ricovero degli originali all’interno della basilica, dove si trovano tuttora, protetti dalle intemperie e dal disfacimento. E Specchio dei tempi era già stato vicino a Venezia con la sottoscrizione “Torino per il Veneto” che permise di raccogliere oltre 350 milioni dopo la drammatica alluvione del novembre 1966.

Cinquant’anni dopo il dono dei cavalli di San Marco, Specchio dei tempi torna ora a Venezia per compiere un’altra impresa: aiutare, concretamente e subito, il maggior numero possibile di piccole attività con un contributo economico a fondo perduto. Per fare questo lancia il bando Venice Again e apre un’altra sottoscrizione, nel contesto del progetto Specchio d’Italia. L’obiettivo è sostenere con sussidi da 3000 euro ciascuno quegli imprenditori che stanno soffrendo a causa del lockdown e della crisi del turismo. Ma soprattutto dimostrare l’affetto di tutti verso questa straordinaria città.

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Le candidature al bando sono state aperte il Primo settembre. Per partecipare è sufficiente completare un modulo online, cliccando qui. Ci saranno venti giorni di tempo, poi la commissione sceglierà i vincitori e dal Primo ottobre partiranno i bonifici. Agiremo con la stessa velocità ed efficienza con cui negli scorsi mesi abbiamo affrontato gli analoghi bandi di Torino, Cuneo e Sassari. Più donazioni arriveranno, più aiuti erogheremo: abbiamo stanziato 60 mila euro grazie alle offerte raccolte in questi mesi per l’Emergenza Coronavirus. I primi venti contributi sono coperti. Ma speriamo, insieme a voi, di poterne finanziare molti di più.


I lavori sui cavalli di San Marco finanziati da Specchio nel 1970

Dall’arrotino alle educatrici, così Specchio salva i sogni dei giovani cuneesi

Di Barbara Morra
Pubblicato su La Stampa il 26 giugno 2020

«La Granda che riparte» non è soltanto il titolo del bando con cui la Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ha voluto aiutare a «rialzarsi» 111 piccoli imprenditori, prostrati dall’emergenza Covid-19 e dal lungo blocco delle loro attività. È anche il mosaico di tante storie di ordinaria tenacia, resilienza, solidarietà e forza, che caratterizzano da sempre il «dna» della provincia cuneese. Capace di soffrire, ma subito dopo di condividere e ripartire. Come ha fatto Giuliano Strano (nella foto sopra), che ha un negozio di casalinghi a Dronero e, a 25 anni, nel retrobottega, fa l’arrotino. «Ho aperto nel 2013, appena maggiorenne – racconta -. In tutto ho avuto un mese di chiusura. È tempo di riprendere a pieno ritmo e questo contributo mi servirà per sostituire la mola per l’affilatura e acquistare altri pezzi di ricambio che sono piuttosto costosi». Il mestiere di Giuliano è raro e in zona ne approfittano in molti, soprattutto macellai, ma anche privati cittadini.

C’è entusiasmo e quasi incredulità anche in Gaia Bertello e Valdelice Ternavasio (nella foto sopra), titolari dell’«Arcobaleno baby parking» in frazione Bandito a Bra. Il loro sogno si è concretizzato nel 2012 in un residence messo a norma e adattato per le esigenze dei bambini da 13 mesi a 6 anni. «A febbraio, prima della chiusura, ne avevamo 17. Il periodo di inattività è stato duro, con famiglie che chiedevano continuamente quando avremmo riaperto. Siamo consapevoli delle loro necessità e non poter aiutare ci è pesato». Hanno intenzione di riprendere nei prossimi giorni, grazie ai 3000 euro ricevuti da Specchio: «Ricominceremo sotto forma di attività estiva. Stiamo prendendo confidenza con le nuove norme: sono complesse, ma non ci fermeranno. Il premio del Bando ci salverà dalle spese che comunque ci sono state e ci permetterà di investire sul futuro con innovazioni, libri e corsi di aggiornamento».

I 111 VINCITORI DEL BANDO CUNEO

Alba, il videomaker che girava il mondo premiato da Specchio: "Grazie, questo bando è ossigeno"

Di Barbara Morra
Pubblicato su La Stampa

I 3000 euro del Bando La Granda che Riparte sono arrivati anche ad Alba, per sostenere un trentenne che, per motivi professionali, gira per il mondo. È Lorenzo Agnello,  videomaker, libero professionista e a servizio della Byfarm di Govone. «Dopo il liceo artistico e l’Accademia della Belle Arti, ho avuto la fortuna di trovare subito lavoro nel settore che più mi appassiona – racconta -. Sono nato e cresciuto con questa piccola, ma eccellente casa di produzione video e ho presto ottenuto collaborazioni per lavori a servizio di clienti importanti». Si tratta di grandi agenzie di viaggio e imprese tessili del territorio: «Ho la continua opportunità di viaggiare e vedere il mondo. Realizzo dai servizi per resort in paradisi tropicali a quelli in realtà sociali come le carceri in Sardegna, dai  video  per il turismo sponsorizzati da enti locali ai promo pubblicitari per pacchetti di viaggio». La chiusura per l’emergenza Covid è stata un problema: «È da febbraio che non lavoro e sono tuttora fermo. Ringrazio infinitamente per questo aiuto: è una boccata d’ossigeno».

COME SOSTENERE I PROGETTI DI SPECCHIO CONTRO IL VIRUS
Dal 9 marzo Specchio ha raccolto oltre 10 milioni di euro, con quasi 16 mila donazioni da tutto il mondo. Risorse che ogni giorno si trasformano in aiuti concreti e immediati: 1,1 milioni di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari; 146 macchinari e attrezzature mediche donati agli ospedali piemontesi; tablet, kit igienizzanti e piattaforme di didattica online per le scuole; centinaia di sussidi alle piccole imprese torinesi e cuneesi. E migliaia di spese per gli anziani e le famiglie difficoltà, distribuite prima a Torino e ora in tutta Italia. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” nella lotta contro il Covid-19, può farlo donando con causale «Emergenza Coronavirus» (Fondo 112)

▪️ Con carta di credito o prepagata qui sul nostro sito
▪️ Con un bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo
▪️ Con un bonifico sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi
▪️ Con Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus)
▪️ Sulla piattaforma “Rete del dono

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Sassari, 537 candidati al bando piccole imprese di Specchio grazie

Di Angelo Conti

Sono 537 i piccoli imprenditori di Sassari e provincia che hanno presentato la loro candidatura al bando “Sassari che riparte, proposta dalla Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi di Torino nell’ambito del progetto Specchio d’Italia. Arrivano in grande maggioranza dal capoluogo, ma anche da Olbia, Alghero, Porto Torres, Arzachena, Stintino, Sorso, Perfugas, Valledoria, Bortigiadas, Tempio Pausania, Bonorva, Ittiri, Berchidda, Sennori, Usini, Castelsardo, Palau, Florinas, Bultei, Nule, Ala dei Sardi, Pattada, Chiaramonti, Tergu, Cheremule, Ploaghe, Codrongianos, Trinità, Ossi, Mores, Martis, Esporlatu,  Berchidda, Oschiri, Uri, Tula. 

Alla iniziativa, sostenuta finanziariamente dalla famiglia Baggi Sisini, hanno aderito piccoli imprenditori di ogni settore: dagli agricoltori agli allevatori, dai ristoratori agli affittacamere, dai commercianti ai baristi, dai sarti alle parrucchiere, dai giardinieri ai videomaker, dai fabbri ai falegnami, dagli erboristi ai muratori, dai meccanici ai pescatori.  Insomma, c’è tutto un mondo di imprenditori che cercano speranza, dopo le difficoltà correlate al lungo lock down ed alla crisi del comparto turistico.

Il bando “Sassari che riparte” distribuirà 100 aiuti da 3 mila euro ciascuno. Lunedì a mezzanotte sono scaduti i termini per la presentazione delle domande ed è iniziata la verifica dei requisiti, da parte dei professionisti, mentre la successiva selezione avverrà a cura dello staff di Specchio dei tempi. I vincitori verranno avvertiti con un mail che sarà spedita  fra lunedì 13 e martedì 14. L’invio dei contributi (espletate le formalità bancarie e fiscali) sarà immediatamente successivo. Specchio dei tempi conta di consegnare tutti gli aiuti nel giro di una settimana, e cioè entro il 21 luglio.

COME SOSTENERE I PROGETTI DI SPECCHIO CONTRO IL VIRUS
Dal 9 marzo Specchio ha raccolto oltre 10 milioni di euro, con quasi 16 mila donazioni da tutto il mondo. Risorse che ogni giorno si trasformano in aiuti concreti e immediati: 1,1 milioni di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari; 146 macchinari e attrezzature mediche donati agli ospedali piemontesi; tablet, kit igienizzanti e piattaforme di didattica online per le scuole; centinaia di sussidi alle piccole imprese torinesi e cuneesi. E migliaia di spese per gli anziani e le famiglie difficoltà, distribuite prima a Torino e ora in tutta Italia. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” nella lotta contro il Covid-19, può farlo con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.
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Mattia, l’imprenditore di Magliano Alpi premiato da Specchio: “Ora posso sognare una famiglia”

Di Barbara Morra
Pubblicato su La Stampa il 5 luglio 2020

Mattia Bottero, di Magliano Alpi, è uno dei 111 vincitori del bando «La Granda che riparte» promosso dalla Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi. Come gli altri piccoli imprenditori cuneesi, ha ricevuto tremila euro per far ripartire la sua attività dopo la chiusura a causa dell’emergenza sanitaria.

Ha 29 anni e guida una piccola impresa di forniture di materiale ai centri estetici per la nail art, ovvero la ricostruzione «creativa» delle unghie, oltre a cosmetici e macchinari elettromedicali. «Come formazione sono geometra – racconta -: ho lavorato un paio d’anni per una ditta di trasporti e pompaggio del calcestruzzo, ma mi sono licenziato perché ho capito che non faceva per me. Con la mia compagna, Giorgia, ci siamo detti che, oggi come oggi, essere in proprio o lavorare per qualcuno non cambia molto, con il vantaggio che nel primo caso puoi scegliere e decidere. Ci siamo informati su quali fossero i settori economici più richiesti scoprendo che si trattava della ristorazione e della cura della persona: abbiamo optato per quest’ultima. Giorgia ha aperto un centro estetico a Mondovì».

I 111 VINCITORI DEL BANDO CUNEO

Dopo la chiusura per l’emergenza sanitaria era arrivata la preoccupazione sulla ripartenza: «Pensavamo di riprendere per un venti per cento, invece è stato circa al sessanta. Ne siamo contenti anche perché la nostra è l’età in cui si pensa a sposarsi e fare famiglia». «Questi 3000 euro da Specchio dei tempi sono un grande aiuto – conclude -: permettono di coprire tre mesi di chiusura».

COME SOSTENERE I PROGETTI DI SPECCHIO CONTRO IL VIRUS
Dal 9 marzo Specchio ha raccolto oltre 10 milioni di euro, con quasi 16 mila donazioni da tutto il mondo. Risorse che ogni giorno si trasformano in aiuti concreti e immediati: 1,1 milioni di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari; 146 macchinari e attrezzature mediche donati agli ospedali piemontesi; tablet, kit igienizzanti e piattaforme di didattica online per le scuole; centinaia di sussidi alle piccole imprese torinesi e cuneesi. E migliaia di spese per gli anziani e le famiglie difficoltà, distribuite prima a Torino e ora in tutta Italia. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” nella lotta contro il Covid-19, può farlo con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.
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La gastronomia di Entracque vince il bando di Specchio: Roberta riparte dopo il lockdown

Di Barbara Morra
Pubblicato su La Stampa il 5 luglio 2020

Inventare nuove soluzioni, dare risposte creative a un mondo in evoluzione, offrire servizi di qualità nei settori più disparati. I cuneesi sono ripartiti dopo il lockdown e a 111 di questi, artigiani e piccoli imprenditori, ha dato una mano Specchio dei tempi. Sono 333 mila gli euro raccolti grazie al sostegno di associazioni, banche, aziende e lettori del giornale che hanno deciso di affiancare le risorse messe da subito a disposizione dalla Fondazione de La Stampa. La somma si è concretizzata con un contributo di 3 mila euro per ciascuno dei vincitori del bando «La Granda che riparte». Fra i criteri di scelta adottati dallo staff di Specchio con una commissione di professionisti, è stato osservato quello di dare «respiro» alle piccole attività che caratterizzano il territorio e danno vita a quartieri e paesi.

Ne è un esempio Roberta Vivaldi, 28 anni, che nel 2017 ha aperto ad Entracque la gastronomia «Mangia che ti passa». «Ho lavorato per un po’ in un ristorante, ma poi ho detto “basta”: avevo voglia di mettermi in proprio – racconta -. A Entracque non c’era una gastronomia; l’idea me l’hanno fatta venire i villeggianti, compresi i camperisti. Nei fine settimana vedevo sempre le stesse persone nei ristoranti e ho pensato che se avessero avuto qualcuno che cucinava per loro avrebbero gradito. Ho chiesto, me lo hanno confermato e sono partita». Ancora: «Al campeggio soprattutto faccio un servizio di consegna pasti, che è molto apprezzato. Lavoro principalmente sulle persone che vengono per pochi giorni e hanno voglia di rilassarsi senza dover cucinare».

I 111 VINCITORI DEL BANDO CUNEO

Roberta è originaria di Sommariva Bosco: «Uso la seconda casa di famiglia qui in valle Gesso. In inverno tengo aperto solo nei fine settimana perché il paese è piccolo e i miei clienti sono principalmente turisti. Quest’anno ce ne sono molti, soprattutto liguri». Il contributo di Specchio dei tempi ha dato anche a lei una boccata d’ossigeno: «È arrivato giusto in tempo per la sostituzione del registratore di cassa e per coprire quelle spese fisse che non si sono mai fermate. Durante il lockdown ho tenuto chiuso e non è stato facile».

COME SOSTENERE I PROGETTI DI SPECCHIO CONTRO IL VIRUS
Dal 9 marzo Specchio ha raccolto oltre 10 milioni di euro, con quasi 16 mila donazioni da tutto il mondo. Risorse che ogni giorno si trasformano in aiuti concreti e immediati: 1,1 milioni di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari; 146 macchinari e attrezzature mediche donati agli ospedali piemontesi; tablet, kit igienizzanti e piattaforme di didattica online per le scuole; centinaia di sussidi alle piccole imprese torinesi e cuneesi. E migliaia di spese per gli anziani e le famiglie difficoltà, distribuite prima a Torino e ora in tutta Italia. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” nella lotta contro il Covid-19, può farlo con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.
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Bando imprese Sassari, già 180 candidature

Di Angelo Conti

Sono già 180 le candidature al bando “Sassari che riparte” giunte nei primi quattro giorni alla Fondazione Specchio dei tempi. In maggioranza dal capoluogo, ma anche da Olbia, Alghero, Porto Torres, Arzachena, Stintino, Sorso, Perfugas, Valledoria, Bortigiadas, Tempio Pausania, Bonorva, Ittiri, Berchidda, Sennori, Usini, Castelsardo, Palau. Alla iniziativa, sostenuta finanziariamente dalla famiglia Baggi Sisini, stanno aderendo piccoli imprenditori di ogni settore: dagli agricoltori agli allevatori, dai ristoratori agli affittacamere, dai commercianti ai baristi, dai sarti alle parrucchiere, dai giardinieri ai videomaker, dai fabbri ai falegnami, dagli erboristi ai muratori, dai meccanici ai pescatori. Insomma, c’è tutto un mondo di imprenditori che cercano speranza, dopo le difficoltà correlate al lungo lock down ed alla crisi dell’intero comparto turistico.

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I PROGETTI DI SPECCHIO DEI TEMPI
Dal 9 marzo Specchio ha raccolto oltre 10 milioni di euro, con oltre 16 mila donazioni da tutto il mondo. Risorse che ogni giorno si trasformano in aiuti concreti e immediati: 1,1 milioni di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari; 146 macchinari e attrezzature mediche donati agli ospedali piemontesi; tablet, kit igienizzanti e piattaforme di didattica online per le scuole; centinaia di sussidi alle piccole imprese torinesi e cuneesi. E migliaia di spese per gli anziani e le famiglie difficoltà, distribuite prima a Torino e ora in tutta Italia. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” nella lotta contro il Covid-19, può farlo con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.
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Coronavirus, Specchio aiuta le imprese di Sassari: bando per 100 sussidi da 3 mila euro

La ripresa passerà dalla vita. Da quanta vita, nel rispetto delle norme anti-contagio, riusciremo a mettere nel nostro futuro. La famiglia Baggi Sisini, insieme alla Fondazione Specchio dei tempi, replica anche a Sassari una iniziativa già realizzata in Piemonte: lanciare un bando per sostenere piccole e piccolissime imprese del territorio nella delicata fase della ripresa dell’attività, all’indomani del lockdown e della fase più critica della pandemia.

Il bando “Sassari che riparte” distribuirà 100 aiuti da 3 mila euro ciascuno, riservati ad attività imprenditoriali del capoluogo e della provincia. Il regolamento è stato pubblicato su “La Nuova Sardegna” sabato 27 giugno ed è sempre disponibile sul sito www.bando.specchiodeitempi.org. I candidati avranno tempo di presentare le domande sino alle ore 24 di lunedì 6 luglio. La selezione verrà completata entro lunedì 13 e l’invio dei contributi (espletate le formalità bancarie e fiscali) sarà immediatamente successivo.

“Sassari è la nostra città e da sempre siamo vicini al suo territorio. In questo momento di grande difficoltà, in cui tutti dobbiamo aiutarci, spinti dalla tempestività e dai risultati ottenuti dalla Fondazione Specchio dei tempi, abbiamo deciso di dare anche noi il nostro contributo” afferma la famiglia.

Info: bando@specchiodeitempi.org.

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I PROGETTI DI SPECCHIO DEI TEMPI
Dal 9 marzo Specchio ha raccolto oltre 10 milioni di euro, con oltre 16 mila donazioni da tutto il mondo. Risorse che ogni giorno si trasformano in aiuti concreti e immediati: 1,1 milioni di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari; 146 macchinari e attrezzature mediche donati agli ospedali piemontesi; tablet, kit igienizzanti e piattaforme di didattica online per le scuole; centinaia di sussidi alle piccole imprese torinesi e cuneesi. E migliaia di spese per gli anziani e le famiglie difficoltà, distribuite prima a Torino e ora in tutta Italia. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” nella lotta contro il Covid-19, può farlo con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.
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Checco, il calzolaio di Bra premiato da Specchio: "Grazie al bando tornerò a respirare e sognare”

Di Barbara Morra
Pubblicato su La Stampa il 21 giugno 2020

“Sono contentissimo, questo contributo mi permette di respirare”. Francesco, da tutti conosciuto come Checco, Matera ha 36 anni e fa il calzolaio a Bra. È uno dei 111 della provincia di Cuneo che riceveranno l’aiuto di 3000 euro attraverso la Fondazione Specchio dei tempi. Checco ha cominciato a fare e riparare calzature che di anni ne aveva 25 seguendo le orme del papà Mauro, in pensione dal 2008 e in attività dal 1987. Un’esperienza di famiglia ben visibile sull’insegna della bottega: “Matera, calzolai dal 1987”. “Questo è sì un mestiere antico ma non è affatto in via di estinzione come a volte sento dire, non siamo dei panda – osserva-. Anzi, come lavoro è in continua evoluzione: l’associazione di cui faccio parte come direttivo si chiama ‘Calzolai2.0’ ed una sorta di sindacato di riferimento. In gruppo evolviamo continuamente con nuovi metodi di gestione della clientela, di efficientamento delle consegne, l’acquisto di cabine ad ozono per sanificare e di innovativi macchinari per cucire le suole”.

Originariamente Francesco (qui in una foto di Roberto Fortunato) aveva il negozio in un centro commerciale a Bra, poi si è spostato nel cuore della città. All’Ipercoop è rimasta la sorella anche lei con la professione di calzolaia ma che si occupa più che altro di centro raccolta dei lavori. “Questo mestiere resta molto richiesto sia come riparazioni che mi impegnano al 90 per cento sia come realizzazione di calzature su misura – spiega Checco dando una personale lettura artigianal-imprenditoriale degli effetti della chiusura -. Se dopo due mesi di stop uno arriva a dover chiudere significa che aveva già sbagliato qualcosa prima o che comunque anche in precedenza aveva delle difficoltà. intendiamoci: non dico che sia stata una passeggiata, anzi. Con il lockdown ho perso circa il 40 per cento del ricavo e non è stato facile. Se non ci fosse stata la mia compagna che ha uno stipendio fisso forse avrei avuto più problemi. Questo lo tengo in considerazione ma essere imprenditori significa anche sapersi reinventare a seconda delle circostanze. Ho usato questo periodo di stop proprio per ideare nuove soluzioni creative: tra queste c’è l’acquisto di una bici cargo con cui ora faccio le consegne a domicilio. Se non ci fosse stato lo stop forse non mi sarebbe mai venuto in mente e avrei continuato come prima. Il contributo di Specchio dei tempi è prezioso perché, oltre a dare un respiro alle finanze, permette di ripartire concretizzando la creatività emersa“.

I 111 VINCITORI DEL BANDO CUNEO

COME SOSTENERE I PROGETTI DI SPECCHIO CONTRO IL VIRUS
Dal 9 marzo Specchio ha raccolto oltre 10 milioni di euro, con quasi 16 mila donazioni da tutto il mondo. Risorse che ogni giorno si trasformano in aiuti concreti e immediati: 1,1 milioni di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari; 146 macchinari e attrezzature mediche donati agli ospedali piemontesi; tablet, kit igienizzanti e piattaforme di didattica online per le scuole; centinaia di sussidi alle piccole imprese torinesi e cuneesi. E migliaia di spese per gli anziani e le famiglie difficoltà, distribuite prima a Torino e ora in tutta Italia. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” nella lotta contro il Covid-19, può farlo con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.
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La scialpinista Katia Tomatis ringrazia Specchio: "Il mio rifugio salvato dal vostro aiuto"

Di Barbara Morra
Pubblicato su La Stampa il 21 giugno 2020

«Sono riconoscente a chi ha dato il proprio contributo: vorrei ringraziarli uno ad uno. È stato un gesto fantastico e “chapeau” a chi ha avuto questa idea». Katia Tomatis, campionessa di sci alpinismo, gestisce il rifugio Malinvern in valle Stura: manifesta così la sua gratitudine per il contributo di 3 mila euro che riceverà per la sua attività dalla Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi. È una dei 111 piccoli imprenditori vincitori del bando «La Granda che riparte».

«Gestisco questo rifugio da 8 anni – spiega la sportiva che da quindici mesi è diventata mamma della piccola Azzurra -. La ripartenza è stata ed è laboriosa soprattutto perché non c’è certezza sugli arrivi. Una delle poche cose sicure è che non faremo i numeri dello scorso anno. Abbiamo sempre avuto una clientela composta perlopiù da stranieri, in particolare tedeschi e francesi; lo stop per l’emergenza e le limitazioni ai viaggi si fanno sentire». Gli italiani vivono la montagna più come gita estemporanea o nel weekend mentre per gli stranieri si tratta del periodo di vacanze estive. «La scorsa settimana ha disdetto la prenotazione un gruppo di quaranta francesi – aggiunge Katia -. Non c’è da stupirsi: sarebbero dovuti arrivare qui con due pullman e i costi in questo modo aumentano. Spero di lavorare con gli italiani, anche se si tratterà di soggiorni “toccata e fuga”. Siamo partiti già in debito e questi soldi ricevuti danno fiducia e una boccata d’ossigeno».

LA STORIA DELLA SARTA DI CUNEO

COME SOSTENERE I PROGETTI DI SPECCHIO CONTRO IL VIRUS
Dal 9 marzo Specchio ha raccolto oltre 10 milioni di euro, con quasi 16 mila donazioni da tutto il mondo. Risorse che ogni giorno si trasformano in aiuti concreti e immediati: 1,1 milioni di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari; 146 macchinari e attrezzature mediche donati agli ospedali piemontesi; tablet, kit igienizzanti e piattaforme di didattica online per le scuole; centinaia di sussidi alle piccole imprese torinesi e cuneesi. E migliaia di spese per gli anziani e le famiglie difficoltà, distribuite prima a Torino e ora in tutta Italia. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” nella lotta contro il Covid-19, può farlo con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.
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Bando Cuneo, il grazie di chi ha ricevuto un aiuto a ripartire

Di Barbara Morra
Pubblicato su La Stampa il 23 giugno 2020

C’è Katia, campionessa di sci alpinismo e mamma, che da otto anni gestisce il rifugio Malinvern in valle Stura. Poi Roberta, orologiaia nel centro storico di Cuneo affiancata dal papà Michele, che a 81 anni ama ancora questo mestiere come quando lo imparò da ragazzino. E ancora Giuliano, un giovane di Dronero impegnato nella riscoperta di un mestiere antico e importante come quello dell’arrotino. Infine Gaia e Valdelice, titolari di un baby parking in frazione Bandito a Bra. Questi piccoli imprenditori con attività molto diverse e in zone distanti fra loro della provincia, sono accomunati dal fatto di essere fra i 111 vincitori del bando «La Granda che riparte» promosso dalla Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi. Ognuno di loro riceverà tremila euro e tutti dicono: «Grazie per questa boccata d’ossigeno».

Scegliere i destinatari del contributo a fondo perduto è stato difficilissimo per lo staff di Specchio dei tempi affiancato da un gruppo di professionisti. Perché le domande arrivate sono state davvero tante: ben 1631, 1145 delle quali ritenute valide. La Fondazione ha cercato di focalizzare l’attenzione soprattutto sulla capacità di «muovere» l’economia locale. Anche quella dei piccoli, piccolissimi centri, magari delle valli meno frequentate. Lo ha fatto con i 333 mila euro a disposizione, risultato della generosità dei tanti che hanno voluto versare una somma per affiancare i centomila euro messi da subito sul piatto da Specchio. Si tratta di banche, imprenditori, associazioni e singoli lettori. Grazie a loro, oltre cento mini e micro imprenditori di ogni categoria hanno ottenuto una mano a ripartire dopo il lungo lockdown che ha fermato sì le attività, ma non le spese da sostenere, addirittura aumentate per rispettare le nuove regole sulla sicurezza ai tempi del coronavirus.
Le imprese destinatarie degli aiuti, sparse in 76 comuni della provincia, risultano essere intestate 52 a donne, 44 a uomini e 16 a società con percentuali che sostanzialmente rispecchiano quelle delle domande ricevute. Per tutte l’augurio è di riuscire a risollevarsi dopo questo periodo così difficile.

LA STORIA DELLA SARTA DI CUNEO

COME SOSTENERE I PROGETTI DI SPECCHIO CONTRO IL VIRUS
Dal 9 marzo Specchio ha raccolto oltre 10 milioni di euro, con quasi 16 mila donazioni da tutto il mondo. Risorse che ogni giorno si trasformano in aiuti concreti e immediati: 1,1 milioni di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari; 146 macchinari e attrezzature mediche donati agli ospedali piemontesi; tablet, kit igienizzanti e piattaforme di didattica online per le scuole; centinaia di sussidi alle piccole imprese torinesi e cuneesi. E migliaia di spese per gli anziani e le famiglie difficoltà, distribuite prima a Torino e ora in tutta Italia. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” nella lotta contro il Covid-19, può farlo con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.
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Cuneo, la sarta premiata dal bando di Specchio: "Questo aiuto è un raggio di luce"

Di Barbara Morra
Pubblicato su La Stampa il 21 giugno 2020

“Quando ho saputo che c’era il contributo ero con un’amica e le ho detto che non mi sembrava vero, è stato un raggio di luce, una boccata d’ossigeno”. Il mestiere di Rossella Campisi è quello della sarta. Insieme alla socia Karin Holzmann ha l’atelier di sartoria “Pas de mots” in via Savigliano 29 a Cuneo, attività che ha ottenuto il contributo di 3000 euro dalla Fondazione Specchio dei tempi della Stampa. “Oltre a questo da un anno e mezzo faccio costumi e scenografie per il teatro a servizio di una cooperativa – racconta -. Prima che tutto cambiasse ero tranquilla, questo due lavori mi davano sicurezza. E invece entrambi si sono dovuti fermare per il lockdown. La notizia di ciò che stava accadendo mi è arrivata durante un viaggio in Vietnam dove stavo acquistando sete e altri tessuti bellissimi. Gli amici del teatro mi hanno detto che tutto si era fermato”. Niente lavoro, niente entrate.

Ma Rossella ha colto l’occasione:”In negozio ho preso tutto ciò che serviva e l’ho portato a casa. In questi mesi ho creato e lavorato ad idee nuove. Una parte di me ne aveva bisogno: mettere in ordine quello che già c’era e fare spazio al nuovo. Con la riapertura abbiamo riversato in negozio questa energia emersa in quattro mesi. Moltissimi clienti sono subito arrivati e altri ci hanno scoperte. Il modo è particolare: alcuni, in questo periodo di distanziamento evitano le strade affollate come via Roma. Noi siamo su una laterale e per la prima volta alcune persone hanno notato la nostra esistenza”. Con il negozio Rossella ha lanciato la “Kimono mania”. “Un indumento molto versatile e adattabile – spiega -, si può sdrammatizzare con jeans o pantaloni attillati, si può indossare in modo più classico come giacca elegante, soprabito da sera o addirittura come vestaglia da camera, come veniva usato in Europa nei primi anni del Novecento”. La socia, Karin si occupa invece di complementi d’arredo e stampa di tessuti con antichi timbri indiani. La tecnica di chiama “Wood block printing, una stampa a mano su tessuti usando gli antichi stampi di legno oppure altri, nuovi, che provengono dall’India e dall’Europa settentrionale. Tutti i tessuti sono realizzati con fibre naturali, canapa antica, lino, cotone o seta. Il negozio ospita spesso lavori di altri artigiani, oggetti da indossare e da collezione.

I 111 VINCITORI DEL BANDO CUNEO

COME SOSTENERE I PROGETTI DI SPECCHIO CONTRO IL VIRUS
Dal 9 marzo Specchio ha raccolto oltre 10 milioni di euro, con quasi 16 mila donazioni da tutto il mondo. Risorse che ogni giorno si trasformano in aiuti concreti e immediati: 1,1 milioni di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari; 146 macchinari e attrezzature mediche donati agli ospedali piemontesi; tablet, kit igienizzanti e piattaforme di didattica online per le scuole; centinaia di sussidi alle piccole imprese torinesi e cuneesi. E migliaia di spese per gli anziani e le famiglie difficoltà, distribuite prima a Torino e ora in tutta Italia. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” nella lotta contro il Covid-19, può farlo con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.
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