Bando Imprese, scelti i 111 vincitori: con l'aiuto di Specchio dovranno far ripartire la Granda

Di Angelo Conti 
Pubblicato su La Stampa il 19 giugno 2020

In queste ore l’arrivo di una mail sta informando 111 piccoli imprenditori cuneesi della vittoria nel bando “La Granda che riparte” e dell’imminente arrivo del contributo di 3000 euro.  Siamo all’ultimo passo del concorso fra piccole e piccolissime imprese cuneesi,  promosso dalla Fondazione La Stampa –  Specchio dei tempi con il contributo di Confartigianato, Banca Alpi Marittime, Banca d’Alba, Consorzio impresecheresistono, Cassa di Risparmio di Savigliano, Cassa di Risparmio di Fossano, Egea, Astemia Pentita. Ed è stata proprio la Cantina Astemia Pentita, con una donazione di 11.000 euro, provento della vendita delle bottiglie di “Barbera d’Italia”, a consentire di raggiungere quota 111 aiuti, al termine di una raccolta che ha visto l’impegno anche di decine di altri donatori. La somma a disposizione delle imprese è così salita sino a 333 mila euro.

L’iniziativa di Specchio dei tempi (che aveva avuto un precedente su Torino le scorse settimane e che ora verrà replicata anche a Sassari) ha riscosso un particolarissimo interesse, al punto che le domande ricevute sono state 1631. Di queste 1145 hanno superato la verifica dei requisiti, condotta da uno staff di professionisti, per essere poi sottoposte alla valutazione della fondazione.  La scelta, a questo punto, è stata difficilissima anche perchè molti fra i candidati erano davvero molto vicini nella valutazione. La scelta ha comunque sempre tenuto, in netta evidenza, la capacità degli esercizi commerciali ed artigiani di riportare vita, movimento ed anche turismo nelle strade, nelle cittadine e nei paesi. Insomma, Specchio dei tempi ha cercato di focalizzare soprattutto la capacità di muovere l’economia locale. Anche quella dei piccoli, piccolissimi centri, magari delle valli meno frequentate.

Questo obiettivo è poi stato confermato dai numeri perché le 111 attività premiate sono distribuite sul territorio cuneese con molto equilibrio. Sono infatti collocate in 76 diversi comuni. Il capoluogo Cuneo, proprio in virtù del desiderio di distribuire il più possibile gli aiuti,  ha visto premiate solo 12 attività.  Le imprese vincitrici risultano essere intestate 52 a donne, 44 a uomini e 16 a società con percentuali che sostanzialmente rispecchiano quelle delle domande ricevute. Premiate tutte le categorie: dalle pasticcerie agli affittacamere, dai giardinieri agli agricoltori, dalle parrucchiere ai calzolai, dai venditori ambulanti ai falegnami, dalle tintorie ai fabbri, dai meccanici ai panettieri, dagli edicolanti ai sarti, e poi barbieri, parrucchiere, estetiste, orologiai, boscaioli, decoratori, produttori artigianali di birra, barbieri, addestratori di cani, vinerie, piastrellisti,  gestori di locande e rifugi, taxisti e mobilieri, installatori di stufe, disegnatori, venditori di libri e altri ancora.

L’erogazione dei contributi sarà, come promesso, immediata. Nel giro di un paio di giorni verranno verificati i documenti fiscali e da lunedì mattina cominceranno gli accrediti. E’ quindi presumibile che entro una settimana tutti i vincitori avranno a disposizione quei 3000 euro per mettere benzina nelle loro imprese, anche in vista dell’estate che resta una stagione cardine per la vita ro di tante fra queste piccole attività. Il presidente di Specchio dei tempi, Lodovico Passerin d’Entreves, ha voluto sottolineare come anche questo impegno, che la fondazione ha sostenuto con 100.000 euro, sia un segnale di concretezza: “Il nostro impegno è da sempre quello di essere utili e rapidi insieme. Le situazioni di emergenza vanno affrontate son sollecitudine e Specchio dei tempi, abituato ad operare in tanti contesti di calamità, lo sa fare bene. Siamo contenti ed orgogliosi si essere vicini anche a tante piccole attività del Cuneese, molte delle quali rappresentano davvero delle eccellenze”.

COME SOSTENERE I PROGETTI DI SPECCHIO CONTRO IL VIRUS
Dal 9 marzo Specchio ha raccolto oltre 10 milioni di euro, con quasi 16 mila donazioni da tutto il mondo. Risorse che ogni giorno si trasformano in aiuti concreti e immediati: 1,1 milioni di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari; 146 macchinari e attrezzature mediche donati agli ospedali piemontesi; tablet, kit igienizzanti e piattaforme di didattica online per le scuole; centinaia di sussidi alle piccole imprese torinesi e cuneesi. E migliaia di spese per gli anziani e le famiglie difficoltà, distribuite prima a Torino e ora in tutta Italia. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” nella lotta contro il Covid-19, può farlo con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.
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▪️ Con un bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo
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L’educatrice del nido che non sa quando riaprirà: “Grazie Specchio, il sussidio è ossigeno”

Di Beppe Minello
Pubblicato su La Stampa il 15 giugno 2020

Grazie Specchio! Ci avete dato ossigeno in un momento difficile e pieno d’incognite. Non so ancora quando potrò riaprire l’attività e con l’estate mio marito, precario della scuola primaria, non avrà stipendio. Ora possiamo guardare con un minimo di serenità ai prossimi mesi”.  La voce di Maristella Moffa è squillante, certamente per i suoi 34 anni, ma soprattutto perché è felice. All’orizzonte, dall’ormai lontano 24 febbraio, intravvede la concreta possibilità di riaprire il suo “nido in famiglia” che in dieci anni ha visto passare oltre 50 bambini dagli zero ai 3 anni, nell’alloggio-nido  “che – dice – comporta un affitto importante”. Alloggio ancora sbarrato per i bambini che abitualmente ospita ma che non sono stati abbandonati un giorno in questi mesi di stop.

Maristella, educatrice della prima infanzia e lei stessa mamma di due bambini di 6 e 3 anni e mezzo, ha infatti creato una didattica a distanza per i suoi piccoli allievi con video, letture di fiabe, videochiamate, che le hanno permesso – gratuitamente,  di mantenere un legame. Ora Maristella si sta organizzando per riaprire: “Oltre ad attrezzarmi con mascherine e visiere, immagino che dovrò anche cambiare l’accoglienza e l’uscita – riflette – perché tutto dovrà avvenire sul pianerottolo di casa: i nidi come il mio, proprio per la loro particolarità, forniscono un servizio tagliato sul bambino che ci viene affidato”.

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Dal 9 marzo Specchio ha raccolto oltre 10 milioni di euro, con quasi 16 mila donazioni da tutto il mondo. Risorse che ogni giorno si trasformano in aiuti concreti e immediati: 1,1 milioni di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari; 146 macchinari e attrezzature mediche donati agli ospedali piemontesi; tablet, kit igienizzanti e piattaforme di didattica online per le scuole; centinaia di sussidi alle piccole imprese torinesi e cuneesi. E migliaia di spese per gli anziani e le famiglie difficoltà, distribuite prima a Torino e ora in tutta Italia. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” nella lotta contro il Covid-19, può farlo con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.
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Il meccanico di Aurora salvato dal bando di Specchio: “La bici è il futuro, ora posso rinascere”

Di Beppe Minello
Pubblicato su La Stampa il 15 maggio 2020

Lorenzo Biscardi, 31 anni, nonostante tutto è un ragazzo fortunato. Ama il suo lavoro e l’aiuto di Specchio dei tempi, oltre a guarire le “ferite” inferte dal lockdown alla sua attività di meccanico, forse gli permetterà di migliorare l’attività che da 8 anni svolge nella sua boita “Scattofisso – ciclofficina” di via Caprera 15. “Sono sopravvissuto, nel mio piccolo, per 8 anni – dice – anche grazie al fatto che ho i miei genitori alle spalle”. Ma due mesi di chiusura hanno davvero rischiato di infrangere il sogno coltivato fin da bambino.

“Da ragazzino mio padre, ciclista appassionato, mi portava con lui nei suoi giri: per la fatica che facevo ne ho un ricordo terrificante”. Un sacrificio che però gli ha permesso di appassionarsi alla meccanica delle due ruote.  Tanto da spingerlo, durante i poco amati studi universitari di Economia, a frequentare uno stage in un’officina per biciclette. Un amore e una passione evidentemente notata dal titolare che volle ricompensarlo assegnandogli un viaggio premio a Santo Domingo regalato da un costruttore di biciclette.  In quei dieci giorni, Lorenzo conosce il titolare di un importante negozio di bici di Salò che gli propose di andare a lavorare da lui. “E’ stata un’esperienza importante e formativa – racconta Lorenzo – e sono venuto a contatto anche con il mondo delle corse. Ma ero lontano da casa, lavoravo solo e, soprattutto, mi mancava la manualità del meccanico. Dopo un anno me ne sono andato”. Ma per aprire una sua officina con l’aiuto del progetto “Mettersi in proprio” della Regione Piemonte. “Il nome viene dalla passione dell’epoca per le bici a scattofisso”. Lorenzo ama così tanto riparare le bici, restaurarle, da non essersi mai dedicato in modo importante al commercio: “Vendevo poche bici – spiega – e solo sui cataloghi.  Ora c’è un nuovo slancio, una buona ripartenza. Conto di comprare qualche bici da mettere in vetrina. La bicicletta  sta diventando uno strumento fondamentale di una mobilità migliore. Specchio mi sta aiutando a non perdere questa occasione”.

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Dal 9 marzo Specchio ha raccolto oltre 10 milioni di euro, con quasi 16 mila donazioni da tutto il mondo. Risorse che ogni giorno si trasformano in aiuti concreti e immediati: 1,1 milioni di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari; 146 macchinari e attrezzature mediche donati agli ospedali piemontesi; tablet, kit igienizzanti e piattaforme di didattica online per le scuole; centinaia di sussidi alle piccole imprese torinesi e cuneesi. E migliaia di spese per gli anziani e le famiglie difficoltà, distribuite prima a Torino e ora in tutta Italia. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” nella lotta contro il Covid-19, può farlo con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.
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Bando Cuneo, un aiuto a ripartire a un'impresa su 15

Articolo di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 17 giugno 2020

L’ultima donazione è arrivata lunedì sera da Cuneo: 150 euro, l’abbraccio di Elena agli imprenditori che non si arrendono. Sono 107 in tutto quelli che saranno aiutati da Specchio dei tempi. La sottoscrizione lanciata dalla onlus de “La Stampa” per le micro-imprese della Granda si è chiusa ieri, dopo aver raggiunto quota 321 mila euro, grazie a 48 donazioni di privati, banche e aziende. Risorse che la fondazione trasformerà immediatamente in 107 sussidi da tremila euro ciascuno.

Solo un candidato su 15 riceverà l’assegno. Sono infatti 1631 le domande pervenute allo staff di Specchio, che le sta esaminando da giorni. Richieste di aiuto da ogni angolo della Granda, e da ogni categoria. Parrucchieri, muratori, ristoratori, artigiani, affittacamere, fiorai, grafici, commercianti: sarà data precedenza alle attività che tengono in vita interi quartieri o paesi. E si cercherà di non dimenticare tutti coloro che non potranno ottenere il contributo a fondo perduto.

Le prime mail partiranno domani. Saranno avvisati tutti i vincitori, a cui sarà chiesto di fornire le coordinate bancarie. Da venerdì Specchio dei tempi comincerà ad erogare i bonifici. Anche gli esclusi saranno avvisati via mail. Nel rispetto della privacy, non sarà pubblicato l’elenco dei vincitori, ma a partire da venerdì su queste pagine saranno raccontate le storie di alcuni partecipanti premiati.

Oggi, intanto, per la fondazione è un giorno importante: il centesimo di lotta contro l’Emergenza Coronavirus. Dieci milioni di euro sono già stati raccolti e trasformati in progetti concreti a favore degli ospedali, delle scuole, dei lavoratori in difficoltà. E pure delle famiglie più fragili, che la onlus sta sostenendo con migliaia di spese gratuite, da 23 kg ciascuna. Le prime 50 delle 300 destinate alla Granda saranno distribuite stamattina alla parrocchia San Giovanni Bosco di Cuneo.

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La lavandaia di Mirafiori: “Grazie Specchio, vincendo il bando ho pagato gli arretrati”

Di Beppe Minello
Pubblicato su La Stampa il 16 giugno 2020

La voce di Eglantina Binjacu, 40 anni, è quella di una donna coraggiosa. Il lockdown ha fatto vacillare tutte le sue certezze mettendo a rischio il frutto delle fatiche e dei sacrifici che, in questi anni, le hanno permesso di mettere su una lavanderia in via Veglia con la quale ha cresciuto tre figli, due ragazze e un maschio dai 15 ai 18 anni.  “Quando ho saputo di essere stata scelta da Specchio dei tempi per il contributo – dice – non potevo crederci….”.

Arrivata in Italia nel ’96 è riuscita, con il lavoro, a crearsi una vita: la sua prima stireria era in via Sant’Antonino poi, 13 anni fa, si è trasferita in via Veglia. “La mia attività era tra quelle autorizzate a rimanere aperte durante il lockdown – ricorda – ma se i clienti sono chiusi in casa non si lavora. E infatti sono rimasta senza un euro: andavo in negozio ogni tanto a far girare i macchinari perché non si rovinassero. In questi anni sono riuscita a comprarmeli tutti ma, vivendo dell’incasso, non ho praticamente potuto pagare affitti e le altre spese”.  Eglantina non fa mistero del fatto che il contributo di Specchio le ha dato ben più di un respiro di sollievo. “La prima cosa che ho fatto è stata pagare gli affitti  per i mesi arretrati e ho anche rinegoziato il canone con il padrone – racconta felice -. Ora guardo al futuro con più serenità”. La certezza di potercela fare traspare dalle parole della donna. “Ma so che non sarà facile – spiega –. I mesi di maggio e giugno, come tutti i mesi del cambio di stagione, sono quelli nei quali lavoro di più. Ma ora non è più così: la gente ha altri problemi che non svuotare gli armadi. A maggio, quando ho riaperto, gli incassi erano sotto del 60% e giugno si annuncia ancora peggio. Capite perché,  quando ho saputo che avrei ricevuto il vostro aiuto, sono scoppiata di felicità”.

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L’artigiano di Ivrea: “Grazie al bando di Specchio potrò continuare a fare il ciabattino”

Di Beppe Minello
Pubblicato su La Stampa il 15 giugno 2020

E’ uno degli ultimi calzolai. “Anche se, si ricordi, i calzolai sono quelli che fanno le scarpe. Io le riparo solo e sono, più propriamente, un ciabattino”. L’orgoglio di fare un mestiere considerato dai più umile, ma cercato e voluto fin dall’adolescenza, emerge nitido dalle parole di Gianpiero Galiano, 54 anni, 33 dei quali trascorsi nella bottega di corso Vercelli 35, ad Ivrea. Lo stesso orgoglio con il quale Galiano ringrazia, commosso, Specchio dei tempi e chi ha permesso, con le sue donazioni, di sopravvivere.  “Non nascondo l’incredulità che ho provato di fronte al contributo, importante, che ho ricevuto e con il quale ho subito provveduto a pagare un fornitore che attendeva quel denaro da mesi”. Galiano è rimasto chiuso due mesi e “solo da un paio di settimane – dice – mi sembra che stia tornando la vita”.

Un tempo a Ivrea c’erano 13 ciabattini. Galiano, che già alla fine della terza media, alla domanda di rito “Cosa vorresti fare da grande?” rispose, orgoglioso, “Il ciabattino”, ha saputo tenere duro. “Ricordo che venni convocato dalla direttrice, la Massaro, un personaggio mitico dell’epoca. La incontrai preoccupato di aver commesso chissà che cosa. Invece, mi disse che in 35 anni di scuola non le era mai capitato un ragazzo che volesse vivere riparando scarpe – sorride Galiano -. Per aiutarmi mi fece iscrivere a una scuola di Parabiago e per due anni studiai modellistica. Ma io, che fin da bambino raccoglievo le scarpe di casa e le prendevo a martellate, volevo fare solo il ciabattino, non disegnare scarpe. Finii la scuola per non deludere lei e i miei genitori, ma imparai veramente il mestiere, con grande fatica perché nessuno voleva prendermi a bottega, solo quando incontrai un pensionato che lo insegnava ai disabili di una cooperativa sociale. Lo aiutavo con i ragazzi e lui aiutava me. Da allora non mi sono più fermato”. E continua, anche oggi “che un paio di scarpe può costare appena 5 euro e, devo dire, non sono proprio malvagie e così quasi nessuno ricorre al ciabattino per le riparazioni”.

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Bando “Un respiro per Torino”, ecco le piccole imprese salvate da Specchio

Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 15 maggio 2020

In questi giorni, espletate le formalità bancarie e fiscali, i 220 vincitori del bando Specchio dei tempi – Reale Group stanno ricevendo i contributi da 5 mila euro ciascuno. Già 179 di loro hanno il denaro sul conto corrente, gli altri 41 riceveranno la donazione entro una settimana. Ognuno di questi piccoli commercianti, artigiani e imprenditori ha una storia di lavoro e di sacrifici che il lockdown minacciava di distruggere. Ne abbiamo raccontata qualcuna per sottolineare quanto questa iniziativa sia stata importante per la ripresa di Torino e della provincia. Il bando, promosso e finanziato dalla Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi (un milione) con un contributo di Reale Group (100 mila euro) aveva avuto uno straordinario successo con 2.875 domande è pervenute, di cui 2.668 valide.

I vincitori sono stati equamente divisi fra Torino e provincia: 110 e 110, 108 attività risultato intestate a uomini e 103 a donne, oltre a 9 società. Molto ampia la tipologia delle attività: commercianti al dettaglio, parrucchieri, tassisti, pizzaioli, lattai, edicolanti, gestori di bar, calzolai, sarti e camiciai, tappezzieri, restauratori, fotografi, estetiste, gestori di baby parking e ludoteche, elettrauto, maniscalchi, gelatai, decoratori, falegnami, tipografi e rilegatori, orologiai, tabaccai, gestori di lavanderie e stirerie, maestri di sci, materassai, manutentori giardini, cicloriparatori e pasticcieri.

Il successo dell’iniziativa torinese è stato un volano per un analogo progetto che Specchio dei tempi sta sviluppando anche a Cuneo e provincia dove, insieme a banche ed enti locali, è stato avviato un nuovo bando che ha una disponibilità di circa 315 mila euro e che premierà, con 3 mila euro ciascuno, almeno 105 piccoli imprenditori della Granda.

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Bando imprese Cuneo, raccolti oltre 320 mila euro: si può donare fino al 16 giugno

Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 9 giugno 2020
Il bando “La Granda che riparte” per le piccole e piccolissime imprese affronta ora i giorni della selezione. Le 1631 candidature, giunte nei tempi previsti, verranno ora passate al vaglio attentamente. Prima per la verifica dei requisiti richiesti, poi per l’analisi vera e propria da parte della commissione. Le variabili da esaminare saranno tante, ma una particolare attenzione sarà posta nel selezionare attività capaci di “dare vita” a città, cittadine e paesi.  La fase di scelta, sospinta da queste linee guida, durerà una decina di giorni. La fondazione si impegna ad avvisare i vincitori (ma subito dopo scriveremo anche ai perdenti) entro le ore 24 di giovedì 18 giugno. Sino a quella data resterà aperta la sottoscrizione fra aziende, enti e privati cittadini per  incrementare la somma a disposizione dei concorrenti al bando.
La proclamazione dei vincitori avverrà dunque giovedì 18. E l‘impegno della fondazione Specchio dei tempi è quello di avviare le erogazioni già il giorno successivo: venerdì 19 mattina partiranno i primi bonifici. Perchè l’emergenza è evidente e la tempestività negli interventi la prima regola di Specchio dei tempi. Tutti possono contribuire per sostenere l’iniziativa ed aumentare così il piatto attualmente a disposizione, che è di 321.000 euro, così da consentire 107 contributi da 3000 euro. Ma il numero potrebbe salire se ci saranno altri versamenti con causale “bando Cuneo”.
Un modo decisamente particolare è anche acquistare una bottiglia di Barbera d’Italia, prodotta e commercializzata da Astemia Pentita. L’edizione è limitata a 1946 bottiglie e l’intero ricavato sarà devoluto al progetto “La Granda che riparte”.  Le particolarissime bottiglie possono essere acquistate anche a:
-> Barolo, via Crosia 40 (L’Astemia Pentita),
-> Alba in via Vittorio Emanuele 23 (Enoteca Carosso) e in via Vernazza 9 (Fracchia e Berchialla)
-> Bra in via Cuneo 43 (Mondo Vino)
-> Cuneo in piazza Galimberti 14 (Arione)
-> Dogliani in piazza San Paolo 5 (Casarico),
-> Fossano in viale Regina Elena 36 (Bar Aurora),
-> Monforte d’Alba in piazza Umberto I, 20 (Enoteca Rocca),
-> Novello in piazza Caduti (La nas-cetta),
-> Savigliano in corso Roma 63 (Gaute la Nata),
-> Torino in via Mazzini 4 (Domenico Fongo).

COME DONARE
Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Bando Cuneo».  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi.

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Cr Savigliano sostiene il bando di Specchio: "Siamo una banca legata al territorio"

Pubblicato su La Stampa il 28 maggio 2020

Sono 30 mila gli euro che la Cassa di Risparmio di Savigliano ha donato per la raccolta fondi «La Granda che riparte». Emanuele Regis è il direttore generale: «Siamo una banca legata al territorio, ecco perché abbiamo aderito a questa iniziativa». Anche la Cr Savigliano sta ricevendo richieste di finanziamento secondo le agevolazioni previste dal Governo, però le istruttorie non sono facili. «Lo Stato ha deciso di erogare finanziamenti in modo più veloce tramite gli istituti di credito, ma non ha adeguato le norme legali ai tempi dell’emergenza – spiega Regis -. Così, le stesse banche dovrebbero fare in fretta a dare mutui e prestiti, assumendosi però i rischi sulla concessione abusiva del credito che potrebbero saltare fuori tra qualche anno. Quindi è stato necessario ridefinire alcune procedure, tuttavia ora stiamo evadendo molte richieste».

Con il bando di Specchio dei tempi questi problemi non esistono. «Offre aiuti alle micro imprese, magari a quelle di giovani che avevano appena aperto un’attività e sono stati messi in difficoltà dallo stop forzato: per questo abbiamo voluto partecipare – riprende il direttore della Cr Savigliano -. Nel Cuneese le domande per avere i prestiti garantiti dallo Stato di 25 mila euro sono poche, molte meno di quelle in arrivo dal Torinese. Nella Granda, imprenditori e famiglie hanno la mentalità secondo cui bisogna pagare i debiti prima di ulteriori passi: lavorare così ripara dalle brutte sorprese».

COME DONARE
Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

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Quelle 1631 piccole imprese che sperano nell'aiuto di Specchio

Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 5 maggio 2020

Allo scoccare della mezzanotte di mercoledì, con la mail di un piccolo autotrasportatore di Mondovì, si è chiusa la raccolta delle domande per il bando «La Granda che riparte» promosso dalla Fondazione Specchio dei tempi con l’appoggio di Confartigianato Cuneo, di un gruppo di banche e di realtà del territorio, oltre che dei lettori de La Stampa. Le domande, alla fine, sono state 1631, un numero imponente che significa due cose. La prima è la gravissima difficoltà economica di tante piccole realtà imprenditoriali, evidentemente colpite nel profondo dalla crisi portata dalla pandemia. La seconda è la fiducia e l’aspettativa rivolta alla nostra Fondazione chiamata, con un versamento da 100 mila euro, ad essere capofila in un’iniziativa di immediata concretezza. Milleseicentotrentuno domande sono almeno il doppio dell’atteso, e acquistano una dimensione ancora più importante se pensiamo che l’analogo bando, promosso su Torino e provincia, ha raccolto nelle scorse settimane circa 2800 adesione, a fronte di un bacino di popolazione di dimensioni nettamente maggiori.

Quali saranno i prossimi step dell’iniziativa? Lo staff di Specchio dei tempi, affiancato da alcuni professionisti, è già da ieri mattina al lavoro per procedere al controllo del rispetto dei requisiti richiesti. Un lavoro reso complesso dal numero dei candidati e che richiederà qualche giorno. Subito dopo, individuata la lista dei «conformi» alle specifiche richieste (che stimiamo possa essere di circa 1500 imprese) si passerà all’analisi vera e propria da parte della commissione aggiudicatrice. Le variabili da esaminare saranno tante, ma – come abbiamo già anticipato – una particolare attenzione sarà rivolta alle attività capaci di «dare vita» a città, cittadine e paesi. «Ci siamo resi conto – ha spiegato il presidente della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, Lodovico Passerin d’Entreves – che la crisi economica delle piccole attività rischia di trasformarsi anche nella crisi di piccoli e piccolissimi centri. Se chiudono il negozio di alimentari, il tabaccaio, l’edicola, l’affittacamere o il piccolo rifugio, c’è davvero il rischio di dover poi fare i conti con lo spopolamento di certi territori. Quindi, i nostri aiuti potranno e dovranno innanzitutto servire a mettere combustibile nella ripresa delle realtà più difficili».

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La fase di scelta, sospinta da queste linee guida, durerà due settimane. La Fondazione si impegna ad avvisare i vincitori (ma subito dopo scriveremo anche a chi non riceverà il contributo) entro la mezzanotte di giovedì 18 giugno. Sino a quella data sarà aperta la sottoscrizione fra aziende, enti e privati cittadini per incrementare la somma a disposizione dei concorrenti al bando. Che, in questo momento, è di 319.720 euro, in grado di finanziare 106 aiuti da 3 mila euro ciascuno. La speranza che qualche altro grande gruppo industriale voglia sostenere l’iniziativa resta, soprattutto ora, di fronte al grido di aiuto che proviene da quelle 1631 domande. Venerdì 19 mattina partiranno i primi bonifici. Perché l’emergenza è evidente e la tempestività negli interventi la prima regola di Specchio dei tempi. Da sempre.

COME AIUTARE SPECCHIO
In oltre due mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milione di dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

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Bando Cuneo, boom di richieste di aiuto a Specchio per ripartire dopo il Covid

Di Angelo Conti e Lucia Caretti
Pubblicato su La Stampa il 5 giugno 2020

Una richiesta corale di aiuto da 1631 voci. Tante sono state le domande arrivate a Specchio dei tempi da parte di piccole e micro imprese della Granda per ricevere un sostegno economico in questo periodo di forte crisi causata dall’emergenza coronavirus. Il bando si è chiuso mercoledì sera; ora toccherà alla commissione interna alla Fondazione de «La Stampa», con il supporto di alcuni professionisti, valutare tutte le richieste e decidere quali attività saranno meritevoli di ricevere tremila euro a fondo perduto per riuscire a ripartire.

Un risultato per certi versi sorprendente considerato il tessuto economico della provincia di Cuneo, storicamente solido, e che fotografa la difficoltà profonda attraversata da quelle piccole realtà artigianali e commerciali che rappresentano la spina dorsale del territorio. Parrucchieri, autotrasportatori, edicolanti e molte altre categorie sono rappresentate in questo spaccato. Sono piccoli imprenditori di tutto il Cuneese: pianura, colline, valli, città, paesi. Alcuni hanno scritto un appello sul sito di Specchio dei tempi. Cambiano le parole, ma la sostanza è la stessa: «Non riusciamo più ad andare avanti, per favore aiutateci».

Il bando dunque è chiuso, ma la possibilità di donare no. Tutti lo possono fare, dalle aziende ai singoli privati, fino al 16 giugno. Al momento sono disponibili 319.720 euro che consentono di finanziare 106 aiuti. La speranza è che qualche altro grande gruppo industriale decida di affiancare le realtà che hanno già sostenuto il progetto (Confartigianato Cuneo, banche, aziende, associazioni e generosi lettori de «La Stampa»).
Lo staff di Specchio dei tempi è al lavoro per valutare le richieste e si impegna ad avvisare i vincitori del bando entro la mezzanotte di giovedì 18 giugno. Venerdì 19 partiranno i primi bonifici, per garantire l’efficacia e la tempestività che da sempre caratterizzano le iniziative della Fondazione.

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In oltre due mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milione di dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

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La Cassa di Risparmio di Fossano con Specchio per aiutare le micro-imprese

Articolo pubblicato su La Stampa il 28 maggio 2020

“La nostra banca si rivolge alle imprese medio piccole e alle famiglia, in linea con l’iniziativa di Specchio dei tempi a favore delle realtà di queste dimensioni che, per lo stop da coronarivus, ora hanno difficoltà ad accedere al credito: ecco perché la Cassa di Risparmio di Fossano ha aderito con entusiasmo». Lo dice Antonio Miglio, presidente della Crf, istituto di credito che ha partecipato con quarantamila euro al fondo istituito dalla Fondazione de La Stampa.

La Cassa di Risparmio di Fossano ha già avviato le misure consentite dai nuovi decreti per favorire la ripartenza. «Come previsto, abbiamo concesso le moratorie su mutui e prestiti, in modo che per sei mesi i beneficiari non pagheranno – riprende il presidente della Crf -, ed esteso a un ulteriore anno il versamento dei soli interessi: in questo modo, le prime rate con il capitale dovranno essere restituite dal settembre 2021, agevolazione valida anche per 581 mutui destinati ai privati. In pratica, il 27 per cento di tutti i finanziamenti sono stati prorogati, mentre abbiamo già erogato i primi prestiti garantiti dallo Stato per 25 mila euro e altri 300 saranno perfezionati in settimana». In totale, si tratta di 220 milioni di euro.

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