[LaStampa] Sant’Anna: via ai lavori per il nuovo Day Hospital oncologico

Articolo di Alessandro Mondo / Immagini di Daniele Solavaggione

È una nuova sfida. E al tempo stesso un altro segno di attenzione al territorio sul fronte, strategico, della sanità torinese e piemontese.

Nuova sfida

Questa mattina, in corso Spezia 60, sono stati avviati i lavori per la costruzione del nuovo Day Hospital oncologico unificato dell’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino: l’occasione, anche, per presentare il progetto realizzato e finanziato dalla Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, da sempre sensibile alle necessità dei cittadini, e da tutti i suoi sostenitori. Una giornata importante, considerato che verrà posata la prima pietra della nuova realtà. Le opere, per un costo di 1,2 milioni, saranno terminate a gennaio: proprio oggi sono già state superate le mille donazioni. Grandi donatori ma anche piccoli contributi. Una nuova sfida, si premetteva, dopo i quattro reparti già ristrutturati all’ospedale Infantile Regina Margherita.

Testimonial d’eccezione

La testimonial della Fondazione è Barbara Bonansea – 28 anni, pinerolese -, una delle attaccanti più forti della Serie A italiana. La calciatrice è la prima testimonial sportiva della storia della Fondazione.

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Bonansea, l'ala sinistra che gioca contro il cancro

Articolo di Lucia Caretti

Barbara si allaccia gli scarpini con cura, come prima di una partita importante. Qualche palleggio, un dribbling, poi una lunga cavalcata simbolica nel corridoio che presto diventerà cantiere. I tifosi lo sanno, quando Barbara Bonansea s’invola sulla fascia sinistra, trascina la squadra alla vittoria. Succede all’ospedale Sant’Anna, stavolta. La calciatrice scatta come in campo. Si ferma davanti alla porta del day hospital oncologico che sta per essere ristrutturato. Mira un vecchio cartello: gol, con un pensiero speciale. «Voglio dare un messaggio alle donne che saranno curate qui. Continuate a lottare, non perdete mai il sorriso: ne uscirete vincenti». Ventotto anni tra dieci giorni, pochi esami alla laurea in Economia. La prima testimonial sportiva della storia di Specchio dei tempi è una ragazza pinerolese che sta facendo grande il calcio femminile italiano. «Questo nuovo magnifico sport – spiega il presidente della fondazione Lodovico Passerin d’Entreves – rappresenta tenacia, passione e correttezza. Valori vicini alla tradizione dei nostri donatori». Cresciuta nel Torino, passata al Brescia e ora in forza alla Juventus Women, con cui ha conquistato due scudetti e una Coppa Italia, Bonansea vestirà la maglia azzurra ai Mondiali che stanno per cominciare in Francia (dal 7 giugno). «Il momento più difficile della mia carriera? Quando ho dovuto lasciare casa per trasferirmi. Sono diventata calciatrice. Ho imparato che nelle difficoltà si trova sempre qualcosa di buono». L’attaccante ne parla in una campagna video che ha debuttato nelle scorse settimane e nei prossimi mesi sosterrà la raccolta fondi per il Sant’Anna. «Amo Torino, una città fantastica. Credo che un posto come questo debba riprendere vita, per aiutare le persone che vengono qua a curarsi. Come donna mi sento coinvolta e voglio combattere insieme a voi contro il cancro», annuncia Barbara dalle sale abbandonate ormai nel 2016. Una visita nei locali alla vigilia dei lavori, una chiacchierata con i medici che ci lavoreranno, un autografo tra le crepe dei muri. Quando sarà operativo, il day hospital oncologico accoglierà 500 donne all’anno, per la chemioterapia. «A tutte loro, che entreranno qui in un momento di sconforto, vorrei dire di cercare sempre di avere la testa alta. La malattia non ci deve far abbassare lo sguardo, anzi bisogna essere fieri, lottare. Se accadrà ne uscirete forti, belle, raggianti».

L'impegno di Barbara Bonansea per Specchio: "Ha la stessa tenacia dei nostri donatori"

Articolo di Angelo Conti

Ventotto anni, pochi esami alla laurea in Economia. Barbara Bonansea è la prima testimonial sportiva della storia della Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi. Pinerolese, sta facendo grande il calcio femminile italiano. “Questo nuovo magnifico sport – spiega il presidente della fondazione Lodovico Passerin d’Entreves – rappresenta tenacia, determinazione, passione e correttezza. Valori vicini alla tradizione dei nostri donatori”. Nel video che illustra la ristrutturazione del day hospital oncologico del Sant’Anna, che Specchio dei tempi sta sostenendo con un impegno da oltre 1 milione di euro, Barbara ha commentato: “Amo Torino, una città fantastica e ricca di eccellenze. Credo che questo reparto ospedaliero debba riprendere vita, per aiutare le persone che vengono qua a curarsi. Come donna mi sento coinvolta e voglio combattere insieme a Specchio dei tempi contro il cancro”. Fra le crepe dei muri ha lasciato un autografo ed anche l’hashtag della fondazione: #diamosperanza. Visibilmente emozionata, durante la visita del reparto che nei prossimi mesi cambierà completamente volto e che accoglierà circa 500 donne all’anno per almeno 5000 cicli di chemioterpia, si è rivolta anche alle malate: “Il cancro non vi deve far abbassare lo sguardo, anzi bisogna essere fiere, lottare. Se accadrà, ne uscirete forti, belle, vincenti”.

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Sant'Anna

Specchio contro i tumori femminili: riapriamo il day hospital dell'ospedale Sant'Anna

SPECCHIO DEI TEMPI CONTRO I TUMORI FEMMINILI
RIAPRIAMO INSIEME IL DAY HOSPITAL DEL SANT’ANNA
Stamattina firma della convenzione e conferenza stampa.

La lotta contro il cancro segna milioni di donne. Una battaglia che, a Torino, viene combattuta prevalentemente all’Ospedale Sant’Anna, polo di riferimento per le patologie oncologiche femminili. Ma al Sant’Anna il day hospital per le cure chemioterapiche è da tempo inagibile. Situazione che costringe le donne affette da tumore (che talvolta provengono anche da regioni lontane) a svolgere la chemioterapia in altri ospedali. È quindi indispensabile riaprire il day hospital con le due grandi sale di infusione e di monitoraggio sanitario.

La Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi è pronta ad accettare questa nuova sfida: ristrutturare completamente l’area del day hospital dell’ospedale di 1050 metri quadrati, con una spesa prevista di oltre 1.200.000 euro. Il progetto verrà concretizzato in tempi brevi: avvio dei lavori in estate e consegna della struttura nel prossimo inverno.

Per la realizzazione di questo importante intervento Specchio dei tempi lancia una sottoscrizione fra i lettori de La Stampa e tutti coloro che sono sensibili al tema della lotta contro il cancro. Si può donare qui, su Facebook e su Satispay e su tutti i canali offline agli sportelli de La Stampa e agli Specchio Point di Torino e Pinerolo (con bancomat, carta di credito e contanti); con bonifico; con bollettino postale; con assegno via posta.
Per informazioni: www.specchiodeitempi.org/santanna; specchiodietempionlus@lastampa.it;
Tel. 011.6568376.

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#diamosperanza

Nelle foto lo stato attuale dei locali del day hospital
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Federica studia i neutroni anticancro grazie al Bando Griot

Articolo di Angelo Conti tratto da “La Stampa” del 20 marzo 

Il sogno di Federica è lottare contro il cancro utilizzando i neutroni termici, individuando così nuove risorse per una cura sempre più efficace per il male del secolo. Ventidue anni, di Luserna San Giovanni, cresciuta al Liceo Valdese di Torre Pellice, Federica Cresto è iscritta al corso di laurea magistrale in Fisica Nucleare Biomedica. Sta seguendo, con successo,  un percorso misto con esami di fisica nucleare, più strettamente teorico, e con esami di fisica medica biologica, che investono di più il settore della pratica. Le materie che sta approfondendo in questi mesi sono la cinematica relativistica, la fisiologia, l’utilizzo dell’acceleratore di particelle. Presto Federica dovrà scegliere fra proseguire gli studi  di fisica medica o  impegnarsi in un dottorato di ricerca. E’ davvero molto probabile che Federica, alla fine, sceglierà questa seconda strada. Per via di una sua passione e di un suo interesse particolari per i neutroni termici. Neutroni molto speciali, e ancora in parte sconosciuti, che potrebbero potenzialmente trovare applicazioni importantissime nella medicina più avanzata, e soprattutto nelle terapie oncologiche. Il suo sogno è portare un contributo al lavoro di un gruppo di ricerca che da tre anni sta crescendo a Torino sotto la guida del professor Costa. “Anche se – come spiega Federica – in questo campo occorre avere sempre l’occhio rivolto anche all’estero. Interfacciarsi con realtà internazionali è certamente la strada migliore quando si fa ricerca”.

C’è tempo fino al 31 marzo per richiedere i sussidi 2018

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Il campo dei neutroni termici è al momento ancora in gran parte inesplorato. “Oggi la terapia del cancro la si fa ricorrendo soprattutto ad elettroni e adroni. Più i primi che i secondi. Poter utilizzare i neutroni termici, che hanno energia più bassa quando si muovono a temperatura ambiente, potrebbe dare alcuni vantaggi importanti. C’è da lavorarci su tanto, probabilmente anni, ma alla fine i risultati potrebbero essere entusiasmanti. Bisogna crederci e lavorare…”.

E, per questo, con le risorse che ha ottenuto vincendo l’anno scorso il bando Griot-Specchio dei tempi, ora Federica sta pensando di camminare per il mondo: “Nel settore dei neutroni termici gli studi più avanzati sono negli Stati Uniti ed in Giappone. Quindi il mio desiderio sarebbe quello di andare a approfondire a che punto sono arrivati in quei paesi. E magari offrire un contributo,  oggi piccolo piccolo, ma il mio sogno è quello di poter dare molto di più. Al momento, con la borsa di studio, ho potuto pagare tutte le tasse scolastiche, le rette del collegio di Torino dove vivo, un corso di perfezionamento in lingua inglese in Irlanda e questa estate spero di poter partecipare alla Conferenza Internazionale degli Studenti di Fisica ad Helsinki. In alternativa ci sono due altri eventi scientifici di altissimo profilo a Copenaghen ed a Zakopane.”.

A Federica piace anche competere. “L’anno scorso, con il mio gruppo di studenti di Fisica di Torino, abbiamo vinto le selezioni e poi partecipato ai Campionati Mondiali di Fisica Teorica a Graz, in Austria.  Contiamo di raggiungere lo stesso risultato anche quest’anno. Siamo un gruppo proprio in gamba.”

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SPECCHIO PORTA LA PET THERAPY AI MALATI DI CANDIOLO

di Angelo Conti

Ci sarà anche la pet therapy ad aiutare i malati oncologici dell’Ircc di Candiolo. I golden retriever dell’Associazione Aslan cominceranno a lavorare anche qui a partire dalla fine di marzo, con l’obiettivo di portare sollievo morale a chi si trova a percorrere il complicato tunnel della malattia. L’iniziativa partirà di reparti di degenza con il programma di estendersi poi anche ad altre aree dell’istituto, comprese quelle della chemioterapia. Sperimentalmente si comincerà due ore a settimana, ma se i risultati saranno quelli attesi, l’assistenza diventerà più frequente.

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