Specchio dei tempi dona al Mauriziano il superapparecchio che salva la retina

Alessandro Mondo,
La Stampa, 13/02/2024

Il non plus ultra in campo oculistico. Oggi è stato presentato Optos Silverstone, la più avanzata piattaforma multimodale di ultima generazione per l’Imaging Retinico ad Ampio Campo (UWF) attualmente disponibile, presso l’ambulatorio di Oculistica dell’ospedale Mauriziano di Torino diretto dal dottor Francesco Faraldi: una nuova possibilità, grazie al finanziamento della Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi, per un valore di circa 291.000 euro.

Nuova frontiera

Le malattie del sistema visivo rappresentano oggi più che mai una sfida per i sistemi sanitari. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che nel mondo vi siano oltre 2 miliardi di persone con disabilità visiva, di cui circa la metà prevenibili. Le principali cause di cecità a livello globale sono gli errori refrattivi non corretti e la cataratta, seguiti da retinopatie e glaucoma. Il costo sociale dell’ipovisione nel mondo è di oltre 400 miliardi di euro l’anno. Nei Paesi industrializzati, dove la diffusione di tecnologie avanzate consente un valido approccio a patologie come la cataratta, le malattie retiniche rappresentano la principale causa di cecità: tale incremento è dovuto al progressivo invecchiamento della popolazione ed all’aumento di incidenza di patologie sistemiche con interessamento oculare. In termini di frequenza e cronicità, le retinopatie di maggior rilievo sono la degenerazione maculare legata all’età (1 milione di pazienti in Italia), la retinopatia diabetica (30-50% del totale dei pazienti diabetici, 3 milioni in Italia), la miopia patologica con la maculopatia miopica e le malattie vascolari retiniche: queste malattie rappresentano gravissime problematiche per frequenza e cronicità nella gestione, con ricadute non solo sul paziente ma anche sulle famiglie e sul sistema.

I trattamenti

I problemi sono su vari fronti legati alla necessità di una corretta informazione della popolazione al miglioramento dei sistemi di presa in carico dei pazienti, nonché la necessità di appropriatezza delle cure con i farmaci sempre più avanzati a nostra disposizione, che devono però essere somministrati con regimi corretti per ottenere quei risultati che hanno consentito di migliorare in questi numerosi pazienti la prognosi e di invertire il trend di cecità, oggi addirittura in diminuzione per alcune di queste malattie. Un caso di maculopatia in miope elevato può oggi venire trattato con successo, mentre dieci anni fa era quasi sempre causa di perdita della vista centrale.

Tecnologia all’avanguardia

In questo contesto, la nuova piattaforma Optos Silverstone, potenziata con il nuovo release per l’analisi non invasiva della vascolarizzazione retinica dal centro all’estrema periferia, rappresenta una preziosa risorsa per i centri di riferimento per la cura delle malattie retiniche. Si tratta di un dispositivo ad alta risoluzione, con tecnologia confocale ad amplissimo campo, progettata per operare attraverso un diametro pupillare fino a 2 mm. La Rete internazionale per la diagnosi e cura della retinopatia diabetica ha dimostrato che con le tecniche di imaging ad amplissimo campo è possibile ridurre l’evoluzione verso forme gravi ed invalidanti in oltre il 50% dei casi.

Intelligenza artificiale

“Queste strumentazioni garantiranno una maggior possibilità di presa in carico dei pazienti, aprendo la strada ai vantaggi offerti dall’intelligenza artificiale ed a nuovi modelli organizzativi di cura multidisciplinare dei pazienti stessi, come già in essere in altre realtà. Nel corso degli ultimi anni, il reparto di Oculistica dell’ospedale Mauriziano di Torino ha visto un processo di progressiva riorganizzazione con l’apertura del Centro Trapianti di Cornea, l’implementazione del servizio di oftalmologia pediatrica e strabismo, l’attivazione di un Centro di riferimento per le uveiti ed adeguamento a standard più elevati di trattamento di patologie mediche e chirurgiche della retina” dichiara il dottor Francesco Faraldi (Direttore Oculistica ospedale Mauriziano di Torino). L’attività di diagnosi e cura delle maculopatie verrà ulteriormente migliorata grazie a questo strumento che rappresenta il gold standard nell’integrazione delle tecniche diagnostiche. Diagnosi più rapide e precise consentiranno l’efficientamento dei percorsi diagnostico-terapeutici. Non meno importante sarà nella diagnosi differenziale delle malattie ereditarie della retina come la retinite pigmentosa. Negli ultimi anni le prospettive per questi pazienti sono radicalmente cambiate con la commercializzazione della prima terapia genica per la cura della retinite pigmentosa. L’individuazione dei casi che possono beneficiare delle nuove terapie diventa di importanza esiziale.

 

Hargheisa, Suha ha 4 mesi e un grave glaucoma: solo un intervento può salvarlo dalla cecità

Angelo Conti

Specchio dei tempi è convinto da sempre che il modo più corretto per aiutare i paesi più poveri dell’Africa sia quello di garantire la salute di chi li abita, soprattutto quella dei bambini. L’obiettivo ultimo è salvare tante vite, ma anche di conferire fiducia a chi coraggiosamente vuole dare un futuro ai propri paesi. Così, da 12 anni siamo ad Hargeisa, in Somaliland, dove abbiamo costruito un ospedale pediatrico , che tutt’ora sosteniamo anche attraverso il lavoro di Medacross, la onlus torinese presieduta da Daniele Regge, il cui progetto Specchio dei tempi finanzia integralmente.

Qui tante storia di malattia e disperazione, come quella di Suha, un bambino di 4 mesi, che vive nell’orfanotrofio di Hargeisa insieme ad altri 400 bambini di cui 50 con età compresa tra una settimana e 9 mesi. Tra questi Suha, abbandonato per strada dalla mamma. Suha ha un glaucoma congenito che gli provoca un aumento della pressione all’interno dei bulbi oculari che appaiono ingrossati. Se non si interviene subito il bambino perderà la vista. L’intervento chirurgico consiste nel drenaggio al fine di ridurre la pressione nel bulbo. Purtroppo, l’occhio destro del bimbo è irreversibilmente compromesso, ma sull’altro è ancora possibile intervenire.

L’intervento è urgente e nel Somaliland c’è solo un oculista disposto ad operarlo, ma l’intervento ha un costo alto e l’orfanotrofio non ha i mezzi per farlo operare. Aiutateci a restituire la vista e un futuro a Suha.

Specchio dona al Mauriziano il più innovativo strumento digitale per le malattie della retina

Angelo Conti

Lunedì mattina Specchio dei tempi consegnerà al Reparto di Oculistica del Mauriziano il più innovativo strumento per la diagnosi e la cura delle patologie della retina. E’ la più avanzata Piattaforma Multimodale per l’Imaging Retinico ad Ampio Campo (UWF) attualmente disponibile al mondo, la prima direttamente sostenuta dall’Intelligenza Artificiale. Funzionerà negli ambulatori diretti dal dottor Francesco Faraldi. Il suo acquisto è stato completamente finanziato da Specchio dei tempi per un valore di oltre 290.000 euro.

Questa piattaforma rappresenta un prezioso strumento per contrastare le malattie retiniche che sono la principale causa di cecità, in forte incremento anche per il progressivo invecchiamento della popolazione. In termini di frequenza e cronicità, le retinopatie di maggior rilievo sono la degenerazione maculare legata all’età (1 milione di pazienti affetti in Italia), la retinopatia diabetica (30-50% del totale dei pazienti diabetici, circa 3 milioni in Italia), la miopia patologica e le malattie vascolari retiniche: queste patologie rappresentano gravissime problematiche per frequenza e cronicità nella gestione, con ricadute non solo sul paziente ma anche sulle famiglie e sul mondo del lavoro.

“Queste strumentazioni – spiega il primario Francesco Faraldi – garantiranno una maggior possibilità di presa in carico dei pazienti, aprendo la strada ai vantaggi offerti dall’intelligenza artificiale ed a nuovi modelli organizzativi di cura multidisciplinare. Nel corso degli ultimi anni, il reparto di Oculistica dell’ospedale Mauriziano di Torino ha visto un processo di progressiva riorganizzazione con l’apertura del Centro Trapianti di Cornea, l’implementazione del servizio di oftalmologia pediatrica e strabismo, l’attivazione di un Centro di riferimento per le uveiti ed adeguamento a standard più elevati di trattamento di patologie mediche e chirurgiche della retina”.

Il presidente di Specchio dei tempi, Lodovico Passerin d’Entreves, ha sottolineato come “la donazione di strumentazioni di assoluta avanguardia all’ospedale Mauriziano si inserisce in un più ampio impegno della nostra fondazione verso la sanità piemontese: nell’ultimo anno abbiamo investito oltre un milione di euro per ammodernare reparti di ospedali, a Torino ed anche nel resto del Piemonte. Una parte importante delle risorse impiegate proviene da lasciti ed eredità che abbiamo rapidamente trasformato in aiuti concreti per la gente”.

La triste vita di Graziella, due tumori e senza denti

Graziella è nata una giornata di luglio, 64 anni fa. “Sono una campagnina” racconta mentre prepara il caffè emette in fila i giorni difficili della sua vita in una casa in mezzo ai campi, quei campi che ha dovuto lavorare fin da piccola con i suoi genitori. Graziella però avrebbe voluto una vita diversa, per questo a 18 anni fugge via e si sposa. “Forse è stato un errore – dice – ma ero giovane volevo solo scappare via, e ho trovato lui, mio marito. Ma non è mai stato quello che ho sperato e l’unica cosa buona che mi ha lasciato sono i miei tre figli. Una però Elisa è morta nove anni fa“.

Graziella tra i tanti dolori ha dovuto provare anche quello di trovare la sua ragazza di poco più di 30 anni morta in casa. “Non so ancora adesso per cosa, era depressa, ci sentivamo tutti i giorni. Poi il suo silenzio mi aveva spaventato, avevo le chiavi di casa e l’ho trovata io”. Per la morte di un figlio non ci sono lacrime abbastanza ma Elisa rivive nella nipotina di Graziella, la bambina del primo figlio Sergio.

Dalla piccola casa di Montemagno ha scritto alla Fondazione Specchio dei Tempi chiedendo un aiuto: “Vorrei solo vivere un po’ serena, riuscire a mangiare qualcosa senza sentirmi male, non ho più i denti. Ho avuto due tumori, però ora sto abbastanza bene. Ma non riesco a pagare l’affitto, o a fare un regalo alla mia nipotina. Ricevo l’aiuto della parrocchia, ma è solo la spesa”. Fino a novembre l’affitto della camera e una cucina arrivava con il reddito di cittadinanza, poi più nulla. Graziella negli anni scorsi ha anche seguito un corso di informatica, usa il computer ma la burocrazia per lei è un buco nero, difficile riuscire ad ottenere l’assegno di inclusione.

La piccola comunità di Montemagno sta cercando di darle una mano, ma la sua minima pensione rende la sua vita difficile, piene di incognite: “Una spesa imprevista, anche se piccola, mi rovina la vita per mesi…”. Negli anni Graziella ha sempre lavorato, ma solo pochi anni ha avuto un’assunzione regolare, poi sempre pagamenti “in nero”, ora può solo sperare nell’assegno di inclusione e nell’aiuto della Fondazione Specchio dei tempi che si occuperà delle sue cure per quanto riguarda le visite dal dentista. E le starà vicino.

Come donare per Graziella

Donazioni online su questa pagina.

Bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.

Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943.

Causale: Per Graziella.

E’ possibile versare di persona all’InfoSpecchio:

    • Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
    • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (orario 9.30-13);
    • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (Lun-Ven 8.30-12.30/14.45-17.30);
    • Redazione di Cuneo in corso Nizza 11, il martedì dalle 10 alle 13 ;
    • Specchio Point: Pinerolo, via del Pino 70 (Mer 9-13).

Dona ora

Una donatrice, quattro persone salvate anche grazie a una delle macchine per perfusione donata da Specchio

Alessandro Mondo,
La Stampa, 14/01/2024

Un trapianto movimentato, in corsa contro il tempo, dipanatosi tra Torino e Cuneo: il primo eseguito in Italia trasportando entrambi gli organi, cuore e fegato, mantenuti funzionanti fuori dal corpo del donatore. Operazione straordinaria, certo. Ma non si tratta solo di questo, di una performance professionale e tecnologica di eccellenza, bensì di una mobilitazione subordinata a due considerazioni, ben presenti nella mente di chi l’ha coordinata ed eseguita: l’importanza di organi donati, risorsa sempre più preziosa e sempre insufficiente rispetto alla domanda, la prima; la possibilità, grazie ai progressi della medicina e delle tecnologie applicate alla medicina, di reimpiegarli quasi tutti (giovani e vecchi, in condizioLavoro di squadra tra le équipe del Santa Croce e Carle e delle Molinette.

In questo quadro rientra il prelievo contemporaneo del cuore, del fegato e dei reni all’ospedale di Cuneo da un donatore in morte cardiaca e il successivo trapianto degli organi presso l’ospedale Molinette di Torino. Un lavoro di rete, prima di tutto, tra ospedali diversi, capaci di condividere tra loro professionalità e tecnologie. Altro elemento di novità: la modalità di donazione, awenuta dopo arresto cardiaco. E ancora: la distanza tra le sedi di donazione e trapianto, le tecnologie impiegate per la preservazione degli organi, il trasferimento di una équipe dedicata a questo particolare tipo di donazione in un ospedale non di Torino, il trasporto degli organi non fermi in ghiaccio ma piuttosto mantenuti in vita al di fuori del corpo del donatore in una condizione molto simile a quella fisiologica. Tanta roba, insomma, anche per un trapianto.

La donatrice, una donna di 62 anni della Valle Po, ricoverata a fine dicembre presso l’ospedale di Cuneo, ha donato i suoi organi dopo accertamento di morte con criteri cardiocircolatori. Indispensabile la stretta collaborazione dell’équipe delle Molinette, formata dalla dottoressa Mannella Zanierato e dal dottor Raffaele Potenza, con l’équipe rianimatoria di Cuneo, composta dalla dottoressa Federica Lombardo e dal dottor Domenico Vitale, guidati dal dottor Giuseppe Coletta. Dopo l’accertamento di morte, il cuore della donatrice è stato rivitalizzato da un’équipe composta da cardiochirurghi torinesi e cuneesi. Il professor Massimo Boffini e la dottoressa Erika Simonato della Cardiochirurgia delle Molinette, con l’aiuto del dottor Maurizio Roberto e del dottor Vincenzo Colucci, Cardiochirurgia di Cuneo, hanno fatto ripartire il cuore prima del prelievo. Il dottor Damiano Patrono ha preparato il fegato, i reni sono stati isolati dall’équipe urologica dell’ospedale di Cuneo.

Impiegate macchine di perfusione per impedire che gli organi si danneggiassero durante il trasporto. In particolare, il cuore è stato posizionato nel sistema di perfusione ex-vivo OCS, recentemente donato alle Molinette dalla Fondazione La Stampa-Specchio dei Tempi, per trasportarlo in sicurezza a Torino, irrorato dal suo sangue e battente fuori dal corpo umano. Una volta arrivato a Torino, l’organo è stato trapiantato con successo su un paziente affetto da una grave malattia cardiaca terminale dal professor Mauro Rinaldi e dagli anestesisti del professor Luca Brazzi. Il fegato è stato trapiantato in una paziente con cirrosi epatica complicata da epatocarcinoma dai chirurghi dell’équipe del professor Renato Romagnoli e degli anestesisti del dottor Roberto Balagna. Anche i due reni sono stati trapiantati a due riceventi iscritti in lista per trapianto presso il Centro Trapianto di Rene, diretto dal professor Luigi Biancone.

Specchio all’avanguardia tecnologica per salvare i neonati critici del Sant’Anna

Angelo Conti

Questa mattina Specchio dei tempi ha donato alla Neonatologia del Sant’Anna di Torino un ventilatore neonatale con tecnologia innovativa in grado di migliorare le aspettative di vita dei neonati pretermine.

Si tratta di un ventilatore neonatale Servo-n (con tecnologia innovativa NAVA), alla Neonatologia universitaria dell’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino. La generosa donazione è stata sostenuta dalla Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi, insieme agli organizzatori dell’Italian Tech Week 2023, che hanno devoluto il ricavato della serata finale del più importante evento sulla tecnologia in Italia, svoltosi a Torino dal 27 al 29 settembre 2023.

Emilia Romagna, l’asilo Capucci apre lunedì: terza struttura scolastica rispristinata da Specchio

Angelo Conti

Un’altra promessa mantenuta, Specchio dei tempi riaprirà lunedì la Scuola dell’Infanzia Comunale Capucci di Lugo, completamente ristrutturata dopo l’alluvione di maggio.

Centotrenta bambine e bambini sono pronti a tornare a riempirla di giochi e di gioia. Specchio dei tempi lo aveva promesso alla comunità romagnola la scorsa estate: “Bimbi all’asilo subito dopo Natale”. Grazie all’impegno dello staff della fondazione, dei tecnici del comune di Lugo e dell’impresa Munafò che ha eseguito i lavori, l’obiettivo è stato centrato. E così, dopo la scuola primaria di Massa Lombarda (consegnata per la riapertura dell’anno scolastico il 15 settembre) e la palestra – palazzetto Lumagni di Lugo (consegnato ad inizio settembre), la fondazione torinese mette il terzo tassello all’intervento sulle scuole del Ravennate colpite dall’alluvione. Che si aggiunge ai progetti a sostegno della didattica già portati a termine negli istituti Forlì 5, Forlì 4, Modigliana e Tredozio.

Specchio dei tempi, nel corso del suo intervento in Romagna, ha elargito (già nel mese di luglio) anche 160 aiuti economici da 3.000 euro ciascuno ad altrettante piccole e piccolissime attività alluvionate. Complessivamente Specchio dei tempi (con l’apporto di Specchio d’Italia) ha raccolto 2.492.019 euro da 74.791 donatori. Anche grazie al supporto di Satispay.

Il sindaco di Lugo, Davide Ranalli: “Con la riapertura della scuola dell’infanzia comunale Capucci rimarginiamo una delle grandi ferite che l’alluvione di maggio aveva provocato alla nostra comunità. Fin da subito abbiamo potuto contare sulla vicinanza e sulla competenza della Fondazione Specchio dei tempi. Li ringraziamo di cuore, il rapporto instaurato è stato intenso e con un unico obiettivo che tutti assieme abbiamo rispettato restituire ai bimbi, alle famiglie e alla città una scuola fiore all’occhiello”.

Il presidente di Fondazione Specchio dei tempi, Lodovico Passerin d’Entreves: “Sappiamo bene, per l’esperienza maturata in tanti anni, che il ripristino di scuole ed asili, dopo una catastrofe naturale, deve essere il più rapido possibile. Siamo dunque orgogliosi di aver mantenuto le promesse fatte alla gente di Lugo, consegnando prima il Palalumagni ed ora l’asilo Capucci. Risultati che condividiamo con gli oltre 74.000 donatori che ci hanno sostenuto in questa sottoscrizione per l’Emilia Romagna”.

Forza Nonni!, non solo a Natale

Angelo Conti

Se al peso degli anni si aggiunge quello della povertà, della solitudine e della disperazione, la vita diventa un Calvario. Specchio dei tempi, da 65 anni, ha posto fra i suoi primi obiettivi proprio quello di stare accanto a persone che, consumate dal tempo e dalle malattie, hanno necessità di una mano tesa, ma che spesso non osano nemmeno chiedere. Così le “Tredicesime dell’Amicizia” che, anche quest’anno, hanno portato un contributo economico ed un gesto d’affetto a 2.500 persone over 65 povere e sole, ma anche Forza Nonni!, pensato per quegli anziani, in prevalenza ultra ottantenni, che hanno bisogno di una assistenza continua, anche di fronte ad emergenze che altrimenti sarebbero irrisolvibili.

Ed ecco cosi che, anche grazie alla partecipazione della Fondazione Bersezio, Specchio dei Tempi ha organizzato un servizio continuativo che preveda la consegna gratuita della spesa ogni 15 giorni, consegne bisettimanali di frutta e verdura fresche, l’aiuto di una colf per 4 ore al mese, la quotidiana presenza telefonica di uno dei nostri volontari, la disponibilità di una psicologa, l’accesso immediato a visite mediche (progetto “Mille visite”), interventi gratuiti ed immediati in caso di emergenze (rotture occhiali, guasti agli elettrodomestici, trasporti da e per ambulatori ed ospedali). E, per gli anziani che hanno la preziosa compagnia di un piccolo animale, la fornitura di tutta l’alimentazione necessaria e la disponibilità di un servizio veterinario per visite e vaccinazioni. Oltre, naturalmente, alla consegna diretta della Tredicesima dell’Amicizia a Natale.

Ecco perché l’impegno di Specchio dei Tempi in favore degli anziani più fragili non si ferma mai.

Visita prenotabile dopo 9 mesi e non puoi rivolgerti alla sanità privata? Ci pensa Specchio dei tempi

La Stampa, 05/01/2024

La sanità pubblica non riesce ad accogliere il numero di richieste di visite, chi se lo può permettere si rivolge alla sanità privata e chi non può deve aspettare mesi, trascurando patologie e rinunciando a cure fondamentali. Per questo motivo Specchio dei Tempi ha creato il progetto Mille Visite, per sostenere la sanità pubblica offrendo mille visite immediate in strutture private alle persone che non possono spendere.

Specchio dei Tempi ha attivato convenzioni con tre istituti: Cellini, CIDIMU e Affidea-C.D.C. I primi due per visite gratuite nelle sedi di Torino e il terzo per prestazioni anche nelle altre province del Piemonte. Sono prenotabili visite allergologiche, cardiologiche, chirurgiche, dermatologiche, diabetologiche, fisiatriche, gastroenterologiche, intemistiche, neurologiche, oculistiche, ortopediche, otorinolaringoiatriche, reumatologiche e urologiche.

Il servizio di prenotazione è attivo dal lunedì al venerdì dalle 14:30 alle 17:30 chiamando il numero 366-6765663. Servono tessera sanitaria, impegnativa del medico di base, ISEE e un documento di identità. Devono essere inviati tramite email a millevisite@specchiodeitempi.org oppure consegnati a mano all’Info Specchio in via Madama Cristina 35, che è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 13.

Per informazioni:
millevisite@specchiodeitempi.org

Tredicesime, mai così tanti anziani aiutati: 2.493 grazie ad oltre 1.4 mln raccolti

Angelo Conti

Tredicesime dell’Amicizia: cala il sipario sulla edizione 2023 della sottoscrizione più amata dai piemontesi. E cala con un record: 2493 anziani aiutati con un assegno da 500 euro. Quasi 200 in più dell’edizione del 2022, che rappresentava il precedente primato. Anche stavolta non è infatti mancato il forte sostegno dei lettori de La Stampa: sono stati oltre 5000 ad offrire il loro contributo a questa iniziativa che ha l’obiettivo di portare conforto, a Natale, agli anziani più poveri e più soli.

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Una sottoscrizione che ha vissuto la sua prima edizione 48 anni fa, grazie ad una idea di giornalista (Marco Marello) e di una suora impegnata a Porta Palazzo a Torino (suor Pierina) . Quell’anno faceva freddo e chi viveva nelle soffitte affacciate su piazza della Repubblica aveva finito i risparmi per comprare legno. La Stampa lo raccontò in Cronaca ed arrivarono donazioni dai lettori che consentirono di portare subito un aiuto concreto (30 mila lire) ad una ventina di anziani. Numeri che, col passare degli anni sono sempre cresciuti, mentre si è passati ad operare anche nell’intero Piemonte. In tutti questi anni l’aiuto natalizio ha così raggiunto 53.150 persone.

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I risultati del 2023, superiori alle attese, hanno anche consentito di non dimenticare nessuno: “Le domande arrivate in fondazione – spiega Lodovico Passerin d’Entreves, presidente di Specchio dei tempi – sono state più che in passato, a conferma di una povertà sempre più diffusa. Ma anche le donazioni, pur in un contesto economico difficile, non sono mancate, al pari di alcuni preziosi lasciti testamentari. Così abbiamo potuto accontentare tutti i richiedenti con i requisiti in regola, appunto 2493”.

Dona ora

La raccolta, che ha superato quota 1,4 milioni di euro, consentirà a Specchio dei tempi di finanziare, in parte, anche il progetto “Forza Nonni” , realizzato in collaborazione con Fondazione Bersezio, a favore di 150 ultraottantenni di particolare fragilità, residenti in tutto il Piemonte. Un servizio continuativo che preveda la consegna gratuita della spesa ogni 15 giorni, consegne bisettimanali di frutta e verdura fresche, l’aiuto di una colf per 4 ore al mese, la quotidiana presenza telefonica di uno dei nostri volontari, la disponibilità di una psicologa, l’accesso immediato a visite mediche (progetto “Mille visite”), interventi gratuiti ed immediati in caso di emergenze (rotture occhiali, guasti agli elettrodomestici, trasporti da e per ambulatori ed ospedali). E, per gli anziani che vivono con un piccolo animale, la fornitura di tutta l’alimentazione necessaria e la disponibilità di un servizio veterinario per visite e vaccinazioni. Oltre, naturalmente, alla consegna diretta della Tredicesima dell’Amicizia a Natale.

Si può continuare a donare:

Per sostenere le Tredicesime dell’Amicizia è possibile donare qui

Oppure tramite bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.

O ancora, Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943. Causale: “Tredicesime dell’Amicizia”.

Lugo di Romagna, l’asilo è pronto: l’8 gennaio arrivano i bimbi!

Angelo Conti

Un’altra promessa mantenuta, Specchio dei tempi consegnerà sabato 30 dicembre al Comune di Lugo la Scuola dell’Infanzia Capucci, completamente ristrutturata dopo l’alluvione di maggio in Emilia Romagna. Ed i bambini torneranno ad animarlo già lunedì 8 gennaio. Lo avevamo promesso alla comunità di Lugo in estate: “Bimbi all’asilo subito dopo Natale”. Grazie all’impegno dello staff della fondazione, dei tecnici del comune di Lugo e soprattutto dell’impresa torinese Munafò che ha eseguito i lavori, ce l’abbiamo fatta.

E così, dopo la scuola primaria di Massa Lombarda (consegnata, come promesso, per la riapertura dello scorso 15 settembre) e la palestra- palazzetto Lumagni di Lugo (consegnato ad inizio settembre, come promesso), aggiungiamo il terzo tassello all’intervento di Specchio dei tempi sulle scuole del Ravennate colpite dall’alluvione.

alluvione emilia romagna

Specchio dei tempi, un anno di solidarietà con i doni dei lettori

Angelo Conti,
La Stampa, 24/12/2023

L’anno che saluteremo fra una settimana è stato molto intenso per Specchio dei tempi, impegnato in decine di progetti a Torino, in Piemonte ed in tutto il Nord Ovest, ma attivo — come sempre — anche di fronte alle grandi calamità. Ed è stato l’anno del record delle donazioni che sono state, complessivamente, ben 83.000 (grazie anche a Satispay). Quattro le linee sulle quali si è mossa la fondazione: l’aiuto agli anziani più fragili, la lotta alla dispersione scolastica, il sostegno alle mamme sole, l’attenzione alla sanità ed agli ospedali.

Inoltre ha lanciato importanti sottoscrizioni in favore dei romagnoli colpiti dall’alluvione di maggio (con interventi di ripristino in 8 scuole), del popolo turco devastato a febbraio dal terremoto (con la realizzazione del villaggio di Antiochia), della gente dell’Ucraina a cui abbiamo continuato a mostrare concreta solidarietà (tre centri assistenza ai profughi e 870.000 pasti serviti) e anche degli operai caduti a Brandizzo (35.000 euro donati ad ogni famiglia). Specchio ha continuato il suo decennale lavoro in Sri Lanka (Villaggio bambine, Orphanage, scuole), in Somaliland (nel nostro ospedale pediatrico di Hargeisa), in Myanmar (cliniche mobili con Medacross) e in Rwanda e Benin. Il primo impegno del 2023 di Specchio è stato “Forza Mamme” (alla sesta edizione) che vive nei primi sei mesi dell’anno il suo momento più intenso. L’obiettivo è quello di far crescere l’autostima e la sicurezza di donne sole, spesso in drammatiche difficoltà economiche. Le mamme partecipanti alla edizione 2023 sono state cento con quasi 200 bambini. Parallelamente Specchio ha sostenuto (con la Fondazione Bersezio) i 150 anziani di “Forza Nonni”. Quasi tutti ultraottantenni, il più delle volte soli, alle prese con il peso degli anni e la povertà.

Il terzo tradizionale progetto di Specchio è da 48 anni quello delle Tredicesime dell’Amicizia, la più antica sottoscrizione popolare italiana, orgoglio di Torino e del Piemonte. Anche quest’anno abbiamo superato il numero di 4.000 donatori che hanno reso possibile la consegna dei primi 2.000 assegni da 500 euro ad altrettanti anziani poveri e soli. E che consentiranno, nelle prossime ore, di far arrivare questo aiuto a tutti coloro che ce l’hanno chiesto e sono in regola con i requisiti. Alla fine saranno 2.547.

Sul fronte della scuola quasi 10.000 ragazzi sono stati coinvolti nelle nostre attività. Innanzitutto nei tre doposcuola cittadini (ex Moi via Pio VII, Barriera Milano via Cimarosa, Vallette via Quincinetto), poi nelle 15 scuole che ospitano il tutoraggio (con Fondazione Ferrero) e nelle 20 in cui sono programmati i cicli di “pet therapy”. Senza dimenticare le nostre piccole orchestre scolastiche, le 24 scuole coinvolte nel progetto “A scuola di bici”, gli incontri dei giornalisti con decine di classi piemontesi. E poi il progetto teatrale “Sana e robusta Costituzione” che ha coinvolto 3.500 ragazzi.

Nel settore della sanità, abbiamo donato apparecchiature d’avanguardia al Mauriziano, al Martini, al Sant’Anna, alle Molinette e agli ospedali di Cuneo e Alessandria. E continuato, per il decimo anno consecutivo, il nostro impegno verso le famiglie dei malati di Alzheimer che possono accedere ai nostri tre Alzheimer Caffè. Abbiamo ampliato e ammodernato gli ambulatori di “Protesi dentarie gratuite” di via Negarville (10.000 viste e circa 300 protesi donate). Da novembre è attivo anche il progetto “Mille visite” che offre l’opportunità di avere subito una visita specialistica, senza attese, a 1.000 malati indigenti. E a dicembre abbiamo toccato quota 390 defibrillatori donati, prevalentemente alle scuole.

Quest’anno ha debuttato il progetto “Un soffio ti può salvare la vita” contro le stragi del sabato sera. Con un partner d’eccezione con l’Arma dei Carabinieri, Specchio ha effettuato oltre 30.000 test alcoolmetrici volontari nelle strade della movida. Per finire, va ricordato il nostro impegno quotidiano (anche oggi, domani, e l’1 gennaio) con le “Colazioni Solidali” di via Nizza 24, pronte ogni alba nel refettorio delle suore e dei volontari vincenziani e la domenica sul nostro prezioso Specchiobus. Ogni anno quasi 45.000 gesti di affetto verso chi non ha un tetto o, più semplicemente, non ha il denaro nemmeno per pagarsi un cappuccino.

E il 2024? L’impegno sarà lo stesso. Cresce la povertà, lo sappiamo, e diminuiscono anche le risorse di chi ci ha sempre aiutato, ma noi siamo pronti, con il fondamentale apporto dei piemontesi e dei lettori de La Stampa, a continuare a stare vicino a chi soffre. «Per donare un aiuto concreto ma anche dignità» come ama ripetere il presidente di Specchio, Lodovico Passerin d’Entreves.