Dodici storie per un anno migliore: i protagonisti del nostro calendario

Lucia Caretti
La Stampa, 2/12/2020

Se non sei riuscito a prendere il calendario, ecco come fare per averlo: clicca qui

Gabriella Buono ha tre figli ed energie infinite, divise tra lavoro, volontariato, famiglia. Ha due occhi brillanti che per mesi hanno visto l’orrore, ma restano pieni di speranza. «Ognuno di noi può fare la differenza nella vita degli altri. I donatori di Specchio dei tempi sono stati fondamentali. Ci hanno permesso di lavorare meglio, con meno ansia, fornendoci tantissimi materiali. Ci sono sempre stati e sappiamo che ci saranno sempre». Comincia da qui il viaggio della fondazione de «La Stampa» nel 2021: dal reparto di cardiorianimazione del Mauriziano di Torino. Dalla forza di questa primaria che combatte il Covid in prima linea, sin dall’inizio della pandemia.

Dodici mesi, dodici volti, dodici storie. Il calendario che oggi i lettori ricevono gratis in tutte le edicole di Piemonte, Valle d’Aosta, e Liguria è un omaggio alla solidarietà dei piemontesi. Un modo per spiegare dove vanno a finire le donazioni: servono per «fare la differenza nella vita degli altri». Altri come questa donna coraggiosa, a cui è dedicata la copertina. Altri come i medici, gli infermieri e i sanitari che lei rappresenta. Ne sono stati aiutati migliaia, in sei mesi, grazie alle protezioni e ai macchinari che la onlus ha distribuito in 19 ospedali di tutta la regione. Uno sforzo colossale da 8 milioni di euro, finanziato da 16 mila persone.

Se gennaio è Gabriella, marzo è Alfredo: un senzatetto che ogni mattina si mette in fila per la colazione donata da Specchio. Ogni centesimo che risparmia gli serve per curare la figlia malata. Dicembre invece è Franco, con il suo sguardo triste e carico di attesa. Ha 76 anni, vive al dormitorio. Aspetta che l’incubo finisca: da 12 anni è senza casa. La sua pensione non basta per l’affitto. Faceva il barbiere e ora è uno dei 2000 anziani che riceveranno la Tredicesima dell’Amicizia, il contributo da 500 euro che ogni Natale, dal 1976, viene consegnato ai più poveri e soli. Quest’anno è ancora più importante. Ecco perché in fondo al calendario c’è un bollettino.

Si può versare anche online, con carta di credito o Paypal, cliccando qui. Oppure con un bonifico intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi onlus, Iban: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200. O con assegno, bancomat o contanti a Torino, in via Lugaro 15, rivolgendosi alla reception (lun. – ven. orario 9-13 e 14-18). Qui potranno ritirare il calendario pure gli abbonati e i lettori che non l’hanno trovato oggi.

I ritratti sono firmati dal fotografo Paolo Allasia. Raccontano i protagonisti dei 70 progetti che Specchio porta avanti in Italia e nel mondo. A ottobre c’è Barbara Bonansea, la testimonial della lotta contro il tumore al seno: al Sant’Anna di Torino, che la calciatrice ha visitato più volte, la fondazione ha ristrutturato l’intero day hospital chemioterapico. A novembre c’è Antonella, una delle volontarie grazie a cui sono state consegnate 17 mila spese alle famiglie travolte dal Coronavirus. A febbraio ci sono Andrei e Noah, e con loro tutti i bimbi delle 20 scuole dove la pet therapy di Specchio regala sorrisi. A maggio ci sono Giovanna e Daniel che si abbracciano forte: ecco l’amore di Madri e figli in difficoltà», il programma con cui 100 mamme vengono prese per mano.

A luglio c’è nonno Mario, simbolo dei 300 defibrillatori installati in Piemonte in ricordo del nipotino Lorenzo, ucciso da un attacco di cuore. Gli ultimi sono stati forniti agli alluvionati cuneesi, che Specchio ha sostenuto con una sottoscrizione dopo l’emergenza di ottobre. Oltre 300 mila euro raccolti, già trasformati in sussidi alle imprese, ai comuni e alle scuole. Cose concrete, per donare speranza. Ogni giorno.

Oggi il nostro calendario gratis con La Stampa

La Fondazione Specchio dei tempi pubblica per il secondo anno il suo calendario. Un omaggio ai lettori de La Stampa che continuano a dare fiducia a Specchio dei tempi, sostenendo le iniziative solidali in aiuto dei più deboli. Per la prima volta Specchio dei tempi si trova ad affrontare due emergenze: il Coronavirus, per il quale ha già distribuito 8 milioni di euro nella sanità, nella scuola, a supporto delle famiglie in difficoltà e della piccola imprenditoria e l’alluvione in Piemonte, con progetti rivolti ai comuni cuneesi più colpiti. Questo mentre è partita la raccolta per le Tredicesime dell’Amicizia, per aiutare concretamente gli anziani indigenti che vivono in solitudine.

Questo calendario racconta l’impegno di ogni giorno. Sarà offerto in regalo, acquistando La Stampa, mercoledì 2 dicembre. Allegato un bollettino postale per chi vorrà donare. In copertina la primaria della cardiorianimazione del Mauriziano, Gabriella Buono, che ha lottato in primavera e che lotta di nuovo adesso contro il Covid. Un riconoscimento a lei, ma anche a tutti i medici ed infermieri che in questi giorni sono tornati in prima linea. E che Specchio dei tempi continua a sostenere con forniture di attrezzature e strumenti di protezione. Coraggio!

Tutti con Simone: 12 mila euro già raccolti per il bimbo di Montanaro

Di Beppe Minello

Mamma Katia, papà Alessandro e il loro unico figlio Simone sono, a dispetto di tutto, una forza della natura. Simone ha 6 anni, è intelligente oltre la media e lotta con una malattia che, ogni giorno che passa, lo rende sempre più debole, incapace di correre, saltare, giocare. La sua battaglia è diventata anche una battaglia di Specchio dei tempi e dei lettori de “La Stampa”. In una settimana Specchio ha già raccolto 12 mila euro con oltre 120 donazioni, ma non bastano.

La malattia del piccolo Simone, uno sguardo furbetto incorniciato da un paio di occhialini blu che purtroppo servono solo a proteggergli la vista anch’essa compromessa (Simone ha solo due decimi in un occhio e appena uno nell’altro) è rarissima. Gli è stata diagnosticata un paio di anni fa, dopo un lungo peregrinare da un ospedale all’altro, e registra appena altri tre casi al mondo, due negli Stati Uniti e uno in Francia. Pochi, troppo pochi per suscitare l’interesse di scienziati e ricercatori. Tranne a Cipro, dove un medico, scovato dalla determinazione di mamma e papà Desiato, residenti a Montanaro, s’era dedicato alla ricerca di una cura per la particolare leucodistrofia, la PMLD (Pelizaeus merzbacher like) correlata al gene GJC2, che sta uccidendo Simone. Ricerca però, fermatasi quando sono finiti i fondi stanziati dalla Ela, l’Associazione europea per le leucodistrofie.

Ecco, Katia e Alessandro Desiato si sono messi in testa di sostenere anche loro la ricerca. Circondati dalla solidarietà di amici e sconosciuti, quasi tutti del Chivassese, sono riusciti a far ripartire il lavoro dello scienziato cipriota e del suo team, che ha un costo di circa 70 mila euro l’anno, da replicare anche nel 2021. Una battaglia che ora è anche di Specchio dei tempi. La generosità dei donatori piemontesi ha permesso di raccogliere in pochi giorni una parte importante di questa cifra. Ma la raccolta deve continuare per alimentare la speranza.