Domenica 12 giugno alle 12 partenza da piazza Castello. Prenotazioni al call center del Consolato d’Ucraina in Piemonte allo 011 4326700.
Specchio dei tempi, su richiesta del Consolato di Torino e dell’Ambasciata d’Ucraina a Roma, ha attivato un programma di viaggi di rientro riservati ai profughi che vogliono tornare nel loro paese.
I pullman partiranno da Torino, Roma e Napoli. Dopo il primo viaggio effettuato nei giorni scorsi con un mezzo da 9 posti, domenica 12 giugno alle 12 è prevista la partenza di un pullman con 64 persone a bordo, da Piazza Castello a Torino. Raggiungerà Prsemysl, sul confine fra Polonia e Ucraina, dove è possibile salire sui treni diretti a Leopoli (che dista a circa 1 ora di viaggio) ed a Kiev.
Ci sono ancora alcuni posti disponibili. Le prenotazioni, per quanto riguarda il Piemonte, devono essere effettuate al call center del Consolato di Torino al numero011 4326700o via mail a specchiotempi@lastampa.it. Il Segretario Generale dell’Ambasciata d’Ucraina a Roma, Oleksandr Kapustin, ha sottolineato la necessità di questa operazione: “Stimiamo che circa il 60% dei profughi in Italia abbiano il desiderio di rientrare. In questa loro scelta pesano la situazione in Ucraina, che in gran parte del suo territorio garantisce una vita sostanzialmente tranquilla, unita alle preoccupazioni per il mantenimento del posto di lavoro e per la lontananza dai loro cari”.
Come donare per i rifugiati e per i rimpatri
Tutti possono sostenere il rientro in patria delle famiglie ucraine. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per la gente dell’Ucraina”.
Dopo la pandemia è necessario non solo fare domande, ma anche dare risposte.
Il convegno organizzato dall’Associazione Gigi Ghirotti di Torino ha questo obiettivo. Domani, sabato 11 giugno, dalle 9, presso la sede dell’Ordine dei medici, corso Francia 8, si parlerà di sanità territoriale. “Vogliamo che questo evento diventi uno strumento utile. Non si tratta solo di informare ma anche di proporre nuovi modelli” spiega il professor Giorgio Palestro, presidente dell’Associazione.
“Un nuovo modello di assistenza sul territorio: prospettive future e proposte concrete” è un convegno ma non solo: vuole raccontare e suggerire quale potrebbe essere un futuro sostenibile per la sanità locale. Il tema della medicina territoriale è molto caldo, il covid-19 ha messo in luce tutte le difficoltà che si sono dovute affrontare, per esempio i pazienti oncologici che avevano bisogno di controlli sono stati ostacolati. Ma basti pensare alle difficoltà di accesso alle cure primarie”, spiega Palestro.
Saranno messi sul tavolo diversi argomenti: dalla burocrazia ai percorsi di cura. Tutti convergeranno in un unico obiettivo: immaginare un nuovo piano che metta al centro il cittadino. “Noi, come associazione portiamo avanti da anni questo tema. Quello dello spirito di Ghirotti, un grande giornalista che, colpito da un tumore maligno, iniziò a dialogare con i malati e con i medici per costruire nuove strade e sensibilità in ambito sanitario”, sottolinea Palestro.
Da sempre l’Associazione (che confluirà presto nella Fondazione Specchio dei tempi) lavora sul tema sanità, prepara progetti scientifici, eroga borse di studio per la ricerca in ambito medico e lavora, attraverso lezioni e laboratori, con le scuole.
Cosa sta facendo Specchio per la sanità
A Torino abbiamo ristrutturato la radiologia del Mauriziano, cinque reparti del Regina Margherita, il day hospital chemioterapico del Sant’Anna. Durante l’Emergenza Covid abbiamo donato 1 milione di dispositivi di protezione individuale e decine di macchinari agli ospedali di tutto il Piemonte.
Specchio dei tempi ha aperto le prenotazioni per le attività di pet therapy relative all’anno scolastico 2022-2023. Le scuole dell’infanzia e le scuole primarie interessate (pubbliche e paritarie) possono inviare il modulo scaricabile in questa pagina, e una lettera sottoscritta dal dirigente scolastico o da un suo rappresentante, all’indirizzo mail specchiodeitempionlus@lastampa.it. Le richieste devono pervenire entro e non oltre il 20 settembre 2022.
L’obiettivo è quello di offrire a bambini con disabilità un percorso di riabilitazione e di crescita. Ad effettuare i corsi sarà, come di consueto, l’equipe dell’Associazione Aslan, diretta dalla dottoressa Antonia Tarantini. Tutti gli incontri seguiranno le linee guida del Ministero della Sanità. Come sempre sarà elemento preferenziale la data di ricevimento della richiesta. L’adesione al progetto è completamente gratuita sia per le scuole, sia per i bambini interessati.
Quattro scuole torinesi (Poli di via Fiochetto, Pertini di via Montevideo, Anna Frank di via Vallauri e Sidoli di via Flecchia) danno vita oggi al progetto “Puliamo Torino” di Specchio dei tempi che si propone di celebrare la Giornata Mondiale dell’Ambiente con interventi concreti sul territorio.
Oltre 200 bambini, armati di pinze per i rifiuti e di tutto l’occorrente, si sono attivati per ripulire l’area circostante le proprie scuole.
Nel prossimo anno scolastico questi interventi verranno calendarizzati in almeno dieci scuole, con il sostegno costante di Specchio dei tempi.
Oggi Specchio dei tempi ha avviato, per primo in Italia, il programma di rientro in Patria dei profughi ucraini. L’operazione avviene d’intesa con l’Ambasciata d’Ucraina a Roma e con il Consolato dell’Ucraina in Piemonte. Oggi prima partenza da Torino, ma nei prossimi giorni anche altre da Roma e Napoli.
“Mio padre è al fronte. I miei due fratelli pure. Il mio posto è in Ucraina, ecco perché sono felice di poter tornare a casa”. Karina Sharipova ha 22 anni ed è di Kiev. È una dei profughi ucraini che hanno aperto stamattina, con il primo viaggio, il progetto “Io ritorno a casa” promosso dal Consolato dell’Ucraina del Piemonte con il sostegno economico di Specchio dei tempi e con la supervisione dell’Ambasciata dell’Ucraina in Italia. Si tratta della prima iniziativa nazionale per agevolare il rientro in Patria dei profughi con partenze da Torino, Roma e Napoli.
Il pulmino in partenza da Torino
“La scelta della vostra fondazione – ha voluto sottolineare Oleksandr Kapustin, il Segretario Generale dell’Ambasciata – viene incontro ad una richiesta sempre più diffusa fra i profughi che si sono rifugiati in Italia. Il 60% di loro vuole tornare in patria e non ha i mezzi per farlo”. Mancano infatti servizi di linea strutturati verso il confine fra Polonia ed Ucraina e, sul mercato nero, un posto su un pullmino viene venduto anche ad oltre 150 euro. Se pensiamo che quasi tutte le famiglie si compongono di una mamma con diversi bambini, questa spesa diventa non affrontabile con proprie risorse.
Specchio dei tempi ha così colto, ancora una volta per primo, questa richiesta (ci sono state 180 prenotazioni in appena 4 giorni) ed ha immediatamente attivato le navette di rientro: questa mattina è partita la prima, da Torino, domenica prossima sarà la volta di due pullman da 54 posti mentre nelle prossime ora verranno calendarizzate partenze anche da Roma e Napoli. I profughi vengono accompagnati sul confine polacco, a scelta fra Przemysl (dove possono prendere il treno per Leopoli) oppure alla barriera di Medyka, a pochi metri dall’Ucraina, dove possono essere facilmente accolti da parenti o amici.
Tutti coloro che partono hanno una storia ed una propria motivazione. Come Olena Podpovidna, 41 anni da Kherkasy, che viaggia con il figlio Oleksii, 16 anni: “Torniamo per due ragioni: la prima è che la situazione sembra essere migliorata ed in molte città, come la nostra, la vita è tornata a scorrere in modo quasi normale. La seconda è che io ho lasciato laggiù un posto di lavoro. Per legge non mi possono licenziare, ma è anche vero che molti profughi interni stanno cercando impieghi nelle città lontane dalla guerra e questo potrebbe complicare il mantenimento del mio livello di lavoro”.
Poco prima della partenza
Nessuno sembra avere paura. Nemmeno Miroslava Biesedina, 7 anni, che appare ansiosa di rientrare a casa, anche se Kharkiv, la sua città, è stata anche di recente attaccata dai russi: “Non vedo i miei compagni da oltre tre mesi e mi mancano. Sì, in qualche modo ci siamo scambiati messaggi, ma ora li voglio riabbracciare. Non mi sembra vero che domani o dopodomani li potrò rivedere. Abbiamo tante cose da raccontarci”.
Niente paura nemmeno per Karina Sharipova, 22 anni, che ha deciso solo sabato di partire: “Kiev nelle ultime settimane è stata relativamente tranquilla, quindi ci sono tutti i presupposti per il mio rientro. Ho preso il posto di un’amica, che ha scelto di restare ancora un po’ in Italia, non se l’è sentita. Io invece voglio stare vicina alla mia famiglia, a mio padre ed ai miei fratelli che combattono. È il momento di avere coraggio”.
Tutti hanno parole di grande riconoscenza verso l’Italia. Anastasia Bychkova, un’interprete della task force del Consolato di Torino, traduce da tutti le medesime parole: “Grazie Italia! Sia per come ci avete accolto e sia per come ci avete assistito. Torniamo con la consapevolezza di avere trovato alleati ed amici. Non ci avete mai fatto sentire soli”. Da tutti anche una richiesta: “Molti, fra quelli che resteranno in Italia, lo devono fare perché hanno lasciato in Ucraina città devastate e case distrutte. Loro hanno ancora bisogno di tutto il vostro aiuto e di tutta la vostra simpatia”.
Come donare per i rifugiati e per i rimpatri
Tutti possono sostenere il rientro in patria delle famiglie ucraine. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per la gente dell’Ucraina”.
Partirà domenica alle 13 da corso Marconi, il primo mezzo di Specchio dei tempi impegnato nel riportare a casa, in Ucraina, i profughi che sono stati ospitati in questi primi tre mesi di guerra in Piemonte. L’iniziativa rappresenta la risposta alle tantissime richieste (siamo già a circa 150 in appena tre giorni) giunte alla fondazione attraverso il Consolato di Torino.
I rientri avvengono attraverso il confine polacco. I profughi possono raggiungere due diverse destinazioni, a loro scelta: Przemysl da dove potranno proseguire facilmente verso Leopoli e Medyka dove potranno superare a piedi il confine ed essere accolti da parenti ed amici.
La scelta di rientrare è motivata dal fatto che la stragrande maggioranza del territorio ucraino resta estraneo ai combattimenti e, in tutta questa area, la vita scorre in modo sostanzialmente normale. Anche molti ucraini che provengono dalle città bombardate appaiono sempre più orientati a ricevere assistenza nei centri profughiall’interno dell’Ucraina (Specchio dei tempi ne ha aperto uno a Cernivci che assiste circa 1800 persone).
Concerto questa mattina al Mercato Centrale di Porta Palazzo, location d’eccezione che ha ospitato l’esibizione delle orchestre dei più piccoli della scuola dell’infanzia di via Mameli e i più grandi della scuola G. Poli, scuole dirette dalla preside Mira Carello.
Scuole frequentate quasi interamente da bambini stranieri, provenienti da ogni parte del mondo, e nelle quali da tre anni Specchio dei tempi sostiene “La piccola Orchestra” del Borgo e “Orchestra tra scuola e strada” gestite dall’associazione Orme.
Racconta la Presidente Nadia Bertuglia: “Grazie a Specchio dei tempipossiamo utilizzare la musica come veicolo di educazione“.
C’è l’intelligenza artificiale nel cuore della nuova sala radiologica robotica donata stamattina da Specchio dei tempi all’Ospedale Mauriziano. E’ la più avanzata d’Italia, nella sua categoria. Ed è proprio il ricorso all’intelligenza artificiale che consente, attraverso l’interpretazione e la comparazione di milioni di dati ed algoritmi, di scegliere come meglio muovere la camera di ripresa, ottenere immagini più definite ed anche di dosare esattamente la quantità di raggi X.
L’apparecchio YSIOX.PREE di Siemens completa così un trittico di donazioni di Specchio dei tempi dopo quella della prima sala radiologica e poi quella della Tac a 128 strati (su mandato di Giuseppe e Gabriella Ferrero). Specchio dei tempi ha complessivamente investito, in queste tre sale diagnostiche e nel sostegno durante la pandemia all’ospedale di corso Turati, circa 895.000 euro. Saranno circa 65.000 i torinesi che, ogni anno, che potranno beneficiarne usufruendo di strumentazioni estremamente sofisticate e comunque d’assoluta avanguardia tecnico-scientifica.
Maurizio Dall’Acqua, direttore generale del Mauriziano, ha voluto ricordare la forte intesa fra Specchio dei tempi e il suo ospedale: “Una sinergia che abbiamo apprezzato soprattutto nel periodo più critico della pandemia, quando gli aiuti sono stati costanti e realmente preziosi”. Gli ha fatto eco il presidente di Specchio, Lodovico Passerin d’Entreves: “La nostra fondazione, da 66 anni, ha a cuore la salute dei torinesi e quindi restiamo e resteremo accanto ai nostri ospedali per donare cure e speranza”.
Stefano Cirillo, il primario di radiologia, ha sottolineato la forte innovazione contenuta nelle apparecchiature donate: “La macchina ci fornisce immagini di straordinaria qualità che ci consentono referti più rapidi e precisi, e permette al paziente di assorbire molte meno radiazioni che non in passato, elemento questo molto importante quando il paziente è giovane. Sono risultati straordinari che aiutano moltissimo sia nella diagnosi e sia nell’individuazione dei percorsi di cura”.
Specchio dei tempi riporteràa casa i profughi ucraini che dal Piemonte vogliono rientrare nel loro Paese. La decisione è arrivata ieri, rispondendo a una precisa richiesta del console ucraino a Torino, Dario Arrigotti, e dopo il rifiuto della Protezione Civile a effettuare questa operazione.
Le richieste sono cominciate ad arrivare a maggio e sono già stati alcuni i rimpatri autonomi. Ma, parallelamente, si è creato un mercato nero di autotrasportatori improvvisati che chiedono per il tragitto fra Torino e il confine polacco cifre che arrivano a 200 euro a persona. Il tragitto viene coperto talvolta in auto e più frequentemente con minibus a 9 posti, gli stessi usati alla fine di febbraio e a marzo nelle prime ondate migratorie verso l’Italia. Ma si tratta di cifre impossibili per le tante donne che sono arrivate con i loro bambini.
In Piemonte abbiamo aiutato mille famiglie ucraine
Che cosa è successo? Perché queste richieste di rimpatrio?
«Premesso che tutti gli ucraini sonograti ai piemontesi per quello che hanno fatto per loro – spiega il console Arrigotti -, ci sono due situazioni da tenere presente. La prima è che la guerra sta colpendo aree dell’Ucraina ben precise e la gran parte del Paese continua a vivere in modo abbastanza normale. Questo è quanto viene anche continuamente raccontato, per telefono, dai parenti dei profughi. Chi era fuggito da regioni poi rimaste al di fuori dai combattimenti, ora ha capito che può tornare a casa. Poi c’è un secondo fattore: alcuni gruppi vengono ospitati, qui in Piemonte, in località lontane dai centri abitati e trovano difficile vivere con scarsi contatti con la comunità. Fermo restando che l’assistenza di Croce Rossa e Protezione Civile continua a essere continua ed ammirevole, è comprensibile che in tanti vogliano tornare a casa».
Il console ha chiesto alla Protezione Civile di organizzare alcuni pullman: «Mi hanno riposto che l’istanza non era ammissibile. Non mi spiego questo rifiuto, perché portare a casa gente che vuole lasciare il Piemonte significa anche un minor impegno economico delle istituzioni italiane».
Il nostro villaggio a Cernivci distribuisce 1800 pasti ogni giorno
Specchio dei tempi, prima e unica fondazione italiana ad aprire a marzo un villaggio profughi all’interno dell’Ucraina, a Cernivci, nonpotevarestareinsensibile alla richiesta: «Siamo stati vicini alla popolazione ucraina dallo scoppio della guerra – sottolinea il presidente di Specchio, Lodovico Passerin d’Entreves -, curando l’arrivo in Italia o il sostegno in Ucraina di migliaia di profughi. Questo desiderio di rientrare a casa merita una risposta, anche perché è un segnale di speranza».
Chi volesse avvalersi di questa disponibilità non deve far altro che contattare il consolato ucraino a Torino. Specchio si occuperà di trasferire i profughi sino al confine polacco, da dove è possibile utilizzare la rete dei trasporti ucraini.
Come donare per i rifugiati
Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale per la gente dell’Ucraina.
Fondazione Specchio dei tempi lancia quest’anno un’iniziativa per sottolineare le finalità della Giornata dell’Ambiente, che si celebra in tutto il mondo domenica 5 giugno. Il giorno successivo, lunedì 6 giugno, quattro scuole torinesi (2 classi per scuola e quindi, complessivamente circa 200 alunni, prevalentemente delle quarte e delle quinte) verranno coinvolte in una azione concreta. Armati di cappellini, magliette, pinze raccogli rifiuti, secchielli e sacchetti, i bambini ripuliranno i marciapiedi ma anche i cortili e le aree comuni esterne delle scuole.
Saranno coinvolti gli istituti comprensivi Sandro Pertini, Sidoli, Anna Frank e Gabriella Poli, due a nord e due a sud della città.
Nuovi progetti per la tutela dell’Ambiente
L’evento rappresenta anche l’anticipazione di un progetto più ampio che, sempre con l’ottica della presa in carico della pulizia intorno alle proprie scuole, vedrà il prossimo anno scolastico la Fondazione Specchio dei tempi proporre queste attività a tutte le scuole primarie del Piemonte, iniziando con un primo evento già ad ottobre.
Tutti i bambini coinvolti riceveranno, oltre a strumenti utili all’attività didattica, anche documentazione per comprendere l’importanza del rispetto dell’ambiente.
Nei giorni scorsi abbiamo consegnato il furgone alla famiglia di Gioele, il bambino di 7 anni di Castellamonte colpito da tetraparesi spastica. Il suo acquisto è stato completamente finanziato da Specchio dei tempi, dopo che centinaia di donors hanno contribuito a raccogliere il denaro necessario per l’acquisto ed anche per assicurazione e manutenzione del mezzo per alcuni anni.
Il Somaliland sta attraversando un periodo molto difficile: carestia, siccità, un enormeincendio che ha devastato la capitale, una epidemia di morbillo che sta uccidendo tanti bambini, una terribile povertà.
Qui Specchio dei tempi ha investito, fra il 2011 e il 2016, circa 1,3 milioni di euro per progettare, costruire, avviare e far crescere un ospedalepediatrico con 48 posti letto. Ora siamo tornati, in questa nuova emergenza, con un programma pluriennale di sostegno all’attività del nostro ospedale. Per aiutare chi sceglie di lavorare e lottare per far crescere il proprio Paese, in Africa. Con Medacross, la onlus torinese che sosteniamo anche in Myanmar.