Al Cto due nuove apparecchiature per la cura delle lesioni nervose

La Stampa, 6/03/2024

Nuove tecnologie per migliorare le cure e permettere ai professionisti di esprimere al meglio le loro competenze. Accade al Centro multidisciplinare della Chirurgia delle lesioni nervose periferiche dell’Unità Spinale Unipolare della Città della Salute, grazie alla Fondazione La Stampa, Specchio dei tempi. Oggi sono state presentate due tecnologie di alta gamma, un ecografo e un elettromiografo. Erano presenti il presidente della Fondazione, Lodovico Passerin D’Entrèves, il direttore sanitario della Città della Salute, Lorenzo Angelone, il professor Massazza, Umberto Icardi, direttore Scuola di Medicina. Da anni, presso il Cto è attivo un ambulatorio multidisciplinare (ortopedici, fisiatri, neurochirurghi, radiologi, neurologi, anestesisti, infermieri e fisioterapisti) che valutano e prendono in cura i pazienti con lesioni nervose periferiche ad alta complessità (traumatiche e non traumatiche): i pazienti arrivano non solo dal Piemonte ma da tutta l’Italia.

In questi anni, l’alta specializzazione delle equipe chirurgiche (ortopedia-traumatologia 3 ad indirizzo chirurgia della mano Diretta dal dottor Bruno Battiston e la Neuro chirurgia Universitaria Diretta dal professor Garbossa e l’Anestesia e Rianimazione diretta dal dottor Maurizio Berardino), in collaborazione con l’équipe di microchirurgia del Dipartimento di Ortopedia Traumatologia e della riabilitazione della Città della Salute e della Scienza, hanno reso possibile questo progetto. La Fondazione Specchio dei Tempi, attenta al consolidamento delle eccellenze in ambito sanitario, ha accolto la richiesta di donare due tecnologie di alta gamma che andranno ad ottimizzare la strumentazione di questo ambulatorio multispecialistico. Nello specifico un ecografo utile nella valutazione pre e postoperatoria delle lesione nervose periferiche, ed un elettromiografo a 3 vie, che permetterà di valutare la funzionalità di nervi e muscoli, utile nella diagnosi e valutazione di diverse patologie neuromuscolari e di compressione di nervi periferici. Consentiranno di trattare con le più moderne metodiche il paziente adulto (ospedale CTO), il bambino (Ospedale Infantile Regina Margherita) e il paziente affetto da spasticità e mano tetraplegica (Unità Spinale Unipolare) sia dal punto di vista chirurgico sia riabilitativo.

Il nostro regalo a Cuneo: due macchinari hi-tech per il Santa Croce

Un caschetto per la chirurgia cardiochirurgica mini-invasiva e una colonna endoscopica per la terapia del dolore. Sono i macchinari donati da Specchio dei tempi, grazie alla generosità dei lettori de La Stampa, all’ospedale di Cuneo. La doppia donazione (valore 100 mila euro) è stata presentata giovedì 21 dicembre dall’azienda ospedaliera Santa Croce e Carle. All’incontro hanno partecipato il commissario straordinario dell’ospedale Livio Tranchida, il direttore sanitario Giuseppe Coletta, il direttore della Cardiochirurgia Maurizio Roberto, il presidente della fondazione Specchio dei Tempi, Lodovico Passerin d’Entrèves.
1) Caschetto fornito di telecamera
Il macchinario è funzionale all’implementazione del programma di chirurgia mini-invasiva del reparto di cardiochirurgia. L’approccio mini-invasivo viene adottato nel trattamento delle patologie valvolari aortiche e nelle procedure di rivascolarizzazione miocardica, questa tecnica riduce il trauma toracico regalando al paziente notevoli benefici non solo cosmetici ma anche clinici sia di risultati che di più rapida ripresa alla vita quotidiana e lavorativa.
Il Caschetto fornito di telecamera modello Pharos garantisce un’immagine definita e senza ombre anche dei tessuti profondi, con immagini stabili grazie alla stabilizzazione digitale. La visione del chirurgo può essere condivisa all’intera equipe, risultando uno strumento di didattico importante.
2) Colonna endoscopica per epiduroscopia per terapia del dolore
La metodologia consente l’esplorazione diagnostica endoscopica dello spazio epidurale della colonna lombare con possibilità di effettuazione di trattamenti antalgici ove necessario.
La visione diretta e il trattamento mediante fibra ottica delle patologie del canale spinale è attualmente il gold-standard internazionale per il trattamento delle sindromi algiche radicolari in particolare delle “Post-surgery Pain Syndrom” e delle stenosi del canale lombare.
Rispetto alle procedure di epidurolisi con supporto radiologico, l’utilizzo della fibra ottica per il controllo diretto video migliora l’efficacia e la sicurezza delle procedure per pazienti ed operatori.

Costruire una nuova sanità nel ricordo di Ghirotti

Angelo Conti

Un convegno domattina all’Ordine dei Medici

Dopo la pandemia è necessario non solo fare domande, ma anche dare risposte.

Il convegno organizzato dall’Associazione Gigi Ghirotti di Torino ha questo obiettivo. Domani, sabato 11 giugno, dalle 9, presso la sede dell’Ordine dei medici, corso Francia 8, si parlerà di sanità territoriale. “Vogliamo che questo evento diventi uno strumento utile. Non si tratta solo di informare ma anche di proporre nuovi modelli” spiega il professor Giorgio Palestro, presidente dell’Associazione.

“Un nuovo modello di assistenza sul territorio: prospettive future e proposte concrete” è un convegno ma non solo: vuole raccontare e suggerire quale potrebbe essere un futuro sostenibile per la sanità locale. Il tema della medicina territoriale è molto caldo, il covid-19 ha messo in luce tutte le difficoltà che si sono dovute affrontare, per esempio i pazienti oncologici che avevano bisogno di controlli sono stati ostacolati. Ma basti pensare alle difficoltà di accesso alle cure primarie”, spiega Palestro.

Saranno messi sul tavolo diversi argomenti: dalla burocrazia ai percorsi di cura. Tutti convergeranno in un unico obiettivo: immaginare un nuovo piano che metta al centro il cittadino. “Noi, come associazione portiamo avanti da anni questo tema. Quello dello spirito di Ghirotti, un grande giornalista che, colpito da un tumore maligno, iniziò a dialogare con i malati e con i medici per costruire nuove strade e sensibilità in ambito sanitario”, sottolinea Palestro.

Da sempre l’Associazione (che confluirà presto nella Fondazione Specchio dei tempi) lavora sul tema sanità, prepara progetti scientifici, eroga borse di studio per la ricerca in ambito medico e lavora, attraverso lezioni e laboratori, con le scuole.

Cosa sta facendo Specchio per la sanità

A Torino abbiamo ristrutturato la radiologia del Mauriziano, cinque reparti del Regina Margherita, il day hospital chemioterapico del Sant’Anna. Durante l’Emergenza Covid abbiamo donato 1 milione di dispositivi di protezione individuale e decine di macchinari agli ospedali di tutto il Piemonte.

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Al Mauriziano un nuovo hub radiologico

Angelo Conti

Stiamo completando, in questi giorni, un progetto fortemente innovativo che consentirà, grazie a Specchio dei tempi ed ai suoi donors, di dotare il Mauriziano di un hub radiologico di assoluta avanguardia.

Dopo aver fornito, mesi fa, la prima sala radiologica all’ospedale di corso Turati, ci siamo poi concentrati su una Tac di altissima gamma che (grazie ad una donazione di Giuseppe e Gabriella Ferrero in memoria dei genitori) Specchio dei tempi è riuscito a mettere in funzione in pochissimi mesi e che, da inizio febbraio, ha iniziato a “lavorare” a pieno regime, come testimoniano le immagini che vedete qui. Ma non è finita: a inizio marzo, inaugureremo il terzo macchinario, un’altra RX a bassissimo impatto che accomunerà immagini di grande qualità a minime radiazioni per i pazienti.

Siamo fieri di aver fornito al Mauriziano ed al primario della radiologia Stefano Cirillo strumenti di tecnologia avanzatissima per vegliare sulla vita di tutti i torinesi.

 

Inaugurata la nuova tac del Mauriziano

Angelo Conti

E’ stata inaugurata stamattina la Tac di alta gamma che Specchio dei tempi, grazie alla generosa donazione di un imprenditore torinese, ha donato all’Ospedale Mauriziano e soprattutto ai torinesi.

La Revolution EVO, costruita a Milwakee negli Stati Uniti, è la TAC di ultima generazione di General Electric in grado di acquisire fino a 128 strati in unica rotazione e trasformare anche gli esami più complessi in esami di routine. È in grado di acquisire l’intero cuore in pochi grazie secondi alla risoluzione spaziale massima di 0.28 mm, senza artefatti da movimento ed a frequenza cardiaca controllata.

Si possono inoltre eseguire studi di perfusione dinamici degli organi: es. encefalo, polmone, fegato e reni, ecc., eseguire l’imaging 3D e visualizzare il flusso vascolare e le sue proprietà cinetiche. Il sistema Revolution CT EVO dispone della nuova generazione di algoritmi di riduzione della dose di raggi X che consentono di ottenere immagini di qualità eccezionale con una riduzione della dose fino all’82%. Questa Tac risulterà preziosa anche nelle cure al Covid ed alle patologie ad esso correlate.

All’inaugurazione, stamane alle 13, sono intervenuti il governatore del Piemonte Cirio, l’assessore alla Sanità Icardi, il direttore de La Stampa Massimo Giannini e il presidente di Specchio dei tempi Passerin d’Entreves.

Vicini a Torino, sempre.

Richi, raccolti 70 mila euro per la gamba bionica

Daniela Borghi, La Stampa, 06/11/2021

Venerdì 12 novembre. E’ il giorno in cui è stato fissato l’intervento chirurgico di Riccardo Richi Battista, il ragazzo di Sanremo che lotta contro una grave forma di tumore alla gamba destra (che si è allargato anche ai polmoni).

«Ora che c’è la data dell’amputazione ho molta paura – dice Richi -. E’ un conto alla rovescia che mi rende nervoso. Sapere però che tanta gente mi è vicina con messaggi e donazioni, mi rincuora e dà speranza. Ringrazio tutti di cuore». «L’11 novembre sarà ricoverato all’ospedale Cisanello di Pisa e il giorno seguente sarà operato dal dottor Lorenzo Andreani e dalla sua équipe – spiega la mamma, Miriam Schinello – Siamo fiduciosi, speriamo che dopo Richi possa cominciare una nuova vita. Quella di tutti i ragazzi della sua età». Riccardo compirà 21 anni il 24 novembre.

La raccolta fondi lanciata da Specchio dei tempi, con l’obbiettivo di raccogliere 150 mila euro, la somma ritenuta necessaria da Richi per l’acquisto di una gamba «bionica» e per la riabilitazione dopo l’amputazione, è intanto arrivata a metà strada: 70 mila euro. In meno di dieci giorni si sono mobilitate diverse persone che hanno conosciuto la storia di Richi dalle pagine dei quotidiani del gruppo editoriale Gedi. Soprattutto in Liguria e Piemonte. Il 15 per cento della somma finora raccolta è arrivata dal brand nazionale Specchio d’Italia, braccio solidale di Gedi.

Sanremo si è stretta attorno a Richi: «Ieri ad esempio, è stata organizzata una serata in un locale, dove un gruppo di giovani talenti hanno cantato per mio figlio – dice la madre -. Lui non ce l’ha fatta a partecipare, ma ha fatto un saluto per ringraziare. La lotta contro l’osteosarcoma è dura, ma Richi è deciso a combatterla. In questi giorni ha perso un po’ il suo sorriso: la paura è davvero tanta. L’affetto delle persone, anche sconosciute, ci dà forza».

Per sostenere Richi, si può donare online cliccando qui.

 

Covid, cosa abbiamo fatto per la sanità

Di Lucia Caretti e Angelo Conti

Ci chiamavano i soccorritori, il sabato notte, disperati: “Abbiamo bisogno di tute e mascherine, o domattina dovremo fermare le nostre ambulanze”. Ci scrivevano medici, infermieri, oss: quegli “eroi” costretti a lavorare con i sacchi della pattumiera al posto dei gambali. Ci sono stati giorni in cui abbiamo pensato di non potercela fare: camici e guanti, semplicemente, non si trovavano. E invece abbiamo continuato a cercare, abbiamo scatenato i nostri volontari e il nostro staff, abbiamo passato giornate intere al telefono. Abbiamo cercato all’estero, abbiamo utilizzato i nostri furgoni per accelerare i tempi di consegna. E in meno di due mesi abbiamo acquistato e distribuito oltre un milione di dispositivi di protezione a 136 fra ospedali, croci e pubbliche assistenze piemontesi.

Un numero record, tra i tanti che raccontano l’impegno di Specchio dei tempi per l’Emergenza Coronavirus. Sin dall’inizio del lock-down la nostra fondazione è vicina agli operatori sanitari, a cui ha destinato circa metà degli oltre 10 milioni di euro raccolti. Da 65 anni aiutiamo gli ospedali di Torino e del Piemonte, ma quello di questi mesi è uno sforzo senza precedenti per i nostri sostenitori.

Grazie alla generosità di oltre 16 mila supporter da 67 paesi del mondo, tra cui migliaia di lettori de “La Stampa”, abbiamo infatti potuto donare 68 strumentazioni mediche. Per lo più ecografi: strumenti fondamentali per la diagnosi del Covid-19. E poi 41 letti di terapia intensiva, 27 arredi destinati ai reparti, ma soprattutto due tac: una mobile, che abbiamo affittato e portato su un tir, dalla Polonia, all’Amedeo di Savoia di Torino. E una che resterà in dotazione al Martini di Torino anche dopo la pandemia: “Questo macchinario è vitale per il nostro ospedale”, ci hanno detto i medici quando lo abbiamo installato. Con la stessa commozione e gratitudine che abbiamo trovato in decine di lettere arrivate da tutta la regione.

Sono 19 gli ospedali piemontesi che abbiamo aiutato. Compreso quello temporaneo allestito alle Ogr, a cui abbiamo fornito una squadra di 38 medici e infermieri specializzati in emergenze. Siamo andati a prenderli a Cuba, affittando un aereo, quando ancora i voli e gli aeroporti erano bloccati. Era il giorno di Pasqua. Dalla Cina stavano per atterrare a Milano anche le 60 mila mascherine regalateci da un imprenditore di Pechino.

Procedure doganali, problemi di trasporto, infiniti ostacoli burocratici: per la prima volta nella nostra storia non ci siamo impegnati solo a riparare i danni di una tragedia, ma ci siamo trovati al centro della battaglia. L’abbiamo affrontata con le armi che sono il frutto della nostra esperienza, della nostra fatica, della nostra passione, del nostro coraggio, e con le munizioni che ogni giorno ci sono state donate, per essere usate subito contro un nemico che, più di una volta, ci è sembrato invincibile. Ora, dopo 100 giorni, sappiamo che questa battaglia si può invece vincere: abbiamo imparato a prendere la mira. Ma, ricordando quella milionesima mascherina consegnata al Mauriziano, vi chiediamo di continuare a starci vicini. L’emergenza sanitaria si è ormai trasformata in emergenza sociale. Noi ci siamo e ci saremo. Ma abbiamo bisogno di voi, del vostro affetto e delle vostre donazioni. Per combattere ancora insieme.

Coronavirus, la raccolta di Specchio oltre i 10 milioni di euro: ecco come stiamo usando le vostre donazioni

Di Angelo Conti
Pubblicato su La Stampa il 29 maggio 2020

Con la donazione online di Sara, ieri mattina presto, la sottoscrizione di Specchio dei tempi a sostegno del contrasto al Coronavirus ha superato quota 10 milioni di euro. È la più cospicua raccolta relativa a questa emergenza realizzata in Italia da una fondazione privata. Ed è attualmente seconda solo a quella della Protezione Civile. Questo straordinario risultato è stato reso possibile da 15.839 singoli versamenti, in grande parte lettori de La Stampa ma a centinaia anche da Paesi lontani. Due le donazioni multimilionarie: quelle di Lavazza e della famiglia Agnelli.

Lo staff di Specchio ha iniziato ad operare la prima settimana di marzo impegnandosi subito a sostegno di medici e infermieri che si trovavano a fronteggiare la prima violenta ondata del contagio. È partita una ricerca difficile sia di dispositivi di protezione individuale, sia delle apparecchiature che improvvisamente erano diventate indispensabili, a cominciare dalle tac e dagli ecografi polmonari.

Nei sessanta giorni successivi sono state acquisite due tac di ultima generazione (una in forma definitiva all’Ospedale Martini di Torino e una seconda noleggiata per l’Amedeo di Savoia sempre di Torino) e 146 fra apparecchiature e strumentazioni di avanguardia per sostenere 19 ospedali di tutto il Piemonte: fra queste 68 ecografi e monitor parametrici, 41 letti di terapia intensiva, 27 arredi destinati ai reparti ospedalieri, 6 strumentazioni software, 2 sistemi di radiologia. Specchio dei tempi ha inoltre reperito sul mercato 1.013.752 fra mascherine, visiere, occhiali, tute, camici, gambali consegnati a 136 enti (ospedali, unità di crisi, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato). L’intervento in ambito sanitario ha assorbito quasi la metà delle risorse disponibili, mentre il resto è stato invece pianificato a sostegno della scuola, delle famiglie e degli anziani.

Nella scuola si è puntato sulla concretezza, a cominciare dai mille tablet a trenta scuole torinesi, la cui distribuzione è stata ultimata alcuni giorni fa. Un contributo utile per cercare di superare l’emergenza formativa, la non semplice applicazione della didattica a distanza, lo smarrimento di scuole lasciate troppo sole, l’incertezza sul futuro prossimo e remoto dell’istruzione in Italia. I tablet sono arrivati dopo la distribuzione, agli istituti scolastici, di circa 300 kit anticontagio oltre alla proposta (insieme a Fondazione Agnelli) di una piattaforma informatica per le classi, corredata da lezioni individuali da remoto.

Nell’ambito del Sociale lo staff dello Specchio Point ha seguito da vicino migliaia di famiglie ed anziani organizzando, già a marzo, la donazione di diverse migliaia di borse della spesa direttamente a casa di chi era in difficoltà. Questo progetto ha poi ricevuto il contributo anche di Reale Group e del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti che hanno avviato, nell’ambito del progetto Specchio d’Italia, un programma che porterà, nel giro di alcune settimane, a consegnare complessivamente 16.800 spese (per complessive 320 tonnellate di alimenti) in 18 città di cinque regioni.

Un tangibile aiuto alla economia dei territori (per circa 1,5 milioni di euro complessivi) è stato portato attraverso il sostegno economico a 220 piccole attività di Torino provincia: insieme a Reale Mutua è stato lanciato un bando (2846 domande) i cui vincitori saranno resi noti domani. Analoga iniziativa è in corso a Cuneo e provincia, d’intesa con Confartigianato e con il contributo di banche ed aziende locali.

L’emergenza non è comunque finita. «Siamo consapevoli – spiega il presidente di Specchio, Lodovico Passerin d’Entreves – che l’ondata di nuova povertà che seguirà la pandemia farà nascere diffuse e gravi criticità sociali. In questo settore ci stiamo impegnando con progetti, sia a Torino e sia in Italia, per sostenere quasi 18.000 famiglie. Seconda solo all’intervento del ’94 per l’alluvione del Piemonte, Specchio dei tempi sta affrontando la sfida più grande della sua storia».

COME SOSTENERE SPECCHIO DEI TEMPI
Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale « Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

Specchio accanto agli astigiani: sei macchinari per l'Ospedale Massaia

Di Lucia Caretti
Pubblicato su La Stampa il 3 maggio 2020

Sei altiflussi e un software, per una spesa totale di 55.400 euro: un aiuto indispensabile per i reparti Covid dell’ospedale di Asti. La fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ha consegnato i primi macchinari, che vengono già utilizzati per agevolare la respirazione dei malati. In settimana arriveranno anche gli altri pezzi della fornitura: un dono dei lettori ai sanitari del Massaia e agli astigiani che lottano contro il Coronavirus.

Dai mille euro di un anonimo di Nizza Monferrato ai 100 degli amici di Buttigliera, passando per i 50 di Elisabetta, da Mombarone, che spiega la sua offerta con una dedica così: “Tutti dobbiamo fare la nostra parte”. Fino alla campagna promossa da Apistom, storica associazione che dal 1985 si batte per le persone portatrici di stomia, e ha deciso di promuovere la causa di Specchio. Sono decine le donazioni arrivate da tutta la provincia, una goccia preziosa in un mare di oltre 14 mila contributi da 66 Paesi del mondo. A quasi due mesi dall’inizio dell’Emergenza, la onlus del quotidiano ha raccolto quasi 9 milioni di euro e li ha immediatamente trasformati in interventi concreti per il sistema sanitario, le famiglie travolte dalla crisi economica e le scuole.

Mascherine, guanti, camici, visiere, tute: ogni giorno Specchio consegna migliaia di dispositivi e venerdì ha superato il milione di protezioni donate. Rifornimenti preziosi per 125 realtà piemontesi: li hanno ricevuti anche la Croce Verde di Nizza Monferrato, la Croce Verde Mombercelli, la Croce Rossa di Villanova d’Asti e la Pubblica Assistenza di Tonco, Frinco e Alfiano Natta. Questi materiali si aggiungono ai 160 macchinari donati a 19 ospedali di tutta la Regione, tra cui 41 letti di terapia intensiva, 58 strumentazioni mediche e due tac. Poi ci sono i 38 medici ed infermieri specializzati che Specchio ha fatto arrivare da Cuba per portare rinforzi al sistema sanitario piemontese: è stato noleggiato un aereo ed è stata battuta la burocrazia internazionale in tempi record.

Anche l’emergenza sociale vede la fondazione in prima linea. Domani sarà lanciato un bando per le piccole imprese, e sono 5400 le spese già distribuite agli anziani soli. Mille le spese e gli aiuti economici offerti alle famiglie bisognose. E 750 i tablet con sim e connessione attiva acquistati per gli alunni che altrimenti non potrebbero seguire le lezioni digitali. Specchio dei tempi non si ferma e continuerà a lavorare per i più fragili.

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COME AIUTARE SPECCHIO DEI TEMPI
Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Asti – Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.
Infospecchiodeitempionlus@lastampa.it; 011.6568376.

Specchio dei tempi dona un ecografo al Pronto soccorso dell’ospedale di Biella

Di Lucia Caretti
Pubblicato su La Stampa il 30 aprile 2020

Un ecografo per il Pronto Soccorso dell’Ospedale degli Infermi. Specchio dei tempi non dimentica Biella, i suoi sanitari e i suoi malati: la fondazione de “La Stampa” ha consegnato martedì un macchinario donato dai lettori del giornale, che sarà un aiuto prezioso per la lotta al Coronavirus. Costato 57340 euro, viene già utilizzato dallo staff guidato da Aldo Tua. Si tratta del 146° macchinario acquistato dalla onlus, che in 50 giorni di lavoro senza sosta ha raccolto quasi 9 milioni di euro per gli ospedali piemontesi, le famiglie in difficoltà e le scuole.

“Grazie infinite per la vostra generosità, siamo veramente contenti” spiega commosso Tua, direttore della Medicina e Chirurgia d’Urgenza e Accettazione del polo biellese. “L’ecografo è fondamentale per la diagnosi, nelle infezioni Covid e non solo: ormai è quasi come il fonendoscopio di una volta, uno strumento indispensabile per noi medici. Sarà utilizzato quotidianamente anche dopo l’Emergenza”. Intanto, per fronteggiare la crisi, Specchio ha fornito migliaia di dispositivi di protezione individuale alla Protezione Civile biellese, che li sta distribuendo sul territorio.

Le consegne di mascherine, guanti e camici sono giornaliere, e la fondazione ha già aiutato oltre 120 realtà, tra ospedali e croci. E’ stato raggiunto il traguardo di un milione di presìdi donati. Alle protezioni si aggiungono 27 arredi ospedalieri, 41 letti di terapia intensiva, 58 strumentazioni mediche tra cui persino due tac. E poi 38 medici ed infermieri specializzati che Specchio ha fatto arrivare da Cuba per portare rinforzi al sistema sanitario piemontese: è stato noleggiato un aereo ed è stata battuta la burocrazia internazionale in tempi record. Anche l’emergenza sociale vede la fondazione in prima linea: 5500 spese sono state distribuite agli anziani soli, 1000 spese e aiuti economici alle famiglie bisognose, 750 tablet con sim e connessione attiva agli alunni che altrimenti non potrebbero seguire le lezioni digitali. Il prossimo obiettivo sono i sussidi alle piccole imprese, ma Specchio continuerà a lavorare su tutti i fronti, dalla sanità alla povertà, sempre con interventi immediati e concreti. Sono più di 14 mila i donatori che hanno già sostenuto la onlus de “La Stampa”, da 66 paesi del mondo. Tutti possono contribuire.


 

COME AIUTARE SPECCHIO DEI TEMPI
Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.
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Donate un milione di protezioni individuali, un altro traguardo per Specchio

di Angelo Conti e Lucia Caretti

Una mascherina simbolo, a sei zeri: il milionesimo dispositivo di protezione individuale donato da Specchio dei tempi ad un ospedale. È stato consegnato oggi pomeriggio e non è solo un numero, ma un risultato di cui siamo davvero orgogliosi. Un traguardo per il nostro staff e gli oltre 14 mila donatori che ci hanno già affidato quasi 9 milioni di euro. Da 50 giorni le offerte si trasformano in interventi immediati per il sistema sanitario e non ci fermeremo: “Se voi continuerete a sostenerci – assicura la nostra testimonial Barbara Bonansea – continueremo a distribuire aiuti”.

È stata proprio la calciatrice, volontaria della onlus, a portare il milionesimo “dpi” al Mauriziano, insieme a migliaia di guanti, mascherine, camici, copriscarpe, cuffie. “In queste settimane abbiamo ricevuto tantissimo da Specchio, in momenti in cui era molto difficile l’approvvigionamento” ha commentato il direttore generale Maurizio Dall’Acqua. “Grazie a tutti coloro che hanno donato, siete stati meravigliosi e ci avete permesso di lavorare in sicurezza”. Oggi i rifornimenti della fondazione sono arrivati pure agli ospedali Maria Vittoria, Regina Margherita, Sant’Anna, Cottolengo, San Luigi; alla Croce Verde di Torino e None e alla Rsa di Borgaretto (Biancaneve).

E sono oltre 120 le realtà di tutto il Piemonte sostenute finora con presidi sanitari. Numeri figli di un lavoro senza sosta: sin dall’inizio dell’Emergenza Coronavirus stiamo risolvendo i mille ostacoli burocratici, doganali, di trasporto che ogni fornitura porta con sé. Per la prima volta nella nostra storia, non ci siamo impegnati solo a riparare i danni di una tragedia, ma ci siamo trovati al centro della battaglia. L’abbiamo affrontata con le armi che sono il frutto della nostra esperienza, della nostra fatica, della nostra passione, del nostro coraggio, e con le munizioni che ogni giorno ci sono stati donate, per essere usate subito contro un nemico che, più di una volta, ci è sembrato invincibile. Ora sappiamo che questa battaglia si può invece vincere: abbiamo imparato a prendere la mira e dagli ospedali cominciamo a ricevere segnali di speranza. Ma, consegnando oggi al Mauriziano la milionesima mascherina, vi chiediamo di continuare a starci vicini. Noi ci siamo e ci saremo. Ma abbiamo bisogno di voi, del vostro affetto e delle vostre donazioni. Per combattere ancora insieme.

Specchio contro il Coronavirus: cosa abbiamo fatto nella sanità

di Angelo Conti

Sino ad oggi abbiamo acquistato (in Italia e all’estero) e poi distribuito 988.224 dispositivi di protezione individuale a 121 enti (ospedali, pubbliche assistenze, croci verdi/bianche/rosse e gialle, case di riposo, associazioni, fondazioni, cooperative, aziende e persone fisiche). Sempre ad oggi sono stati anche donati 144 macchinari a 19 ospedali piemontesi: 58 strumentazioni mediche, 41 letti di terapia intensiva, 27 arredi destinati ai reparti ospedalieri, 6 strumentazioni software, 1 Tac fissa e 1 Tac mobile. Sono stati inoltre messi a disposizione 25 tablet o Ipad ad ospedali per consentire le comunicazioni fra parenti e pazienti.

Abbiamo inoltre noleggiato un Boeing 767 per permettere a 38 medici e infermieri cubani di raggiungere l’Italia e operare nella nuova area COVID-19 delle OGR. L’ASL Città di Torino sta utilizzando il nostro Specchiobus (un Ducato Maxi con a bordo due ambulatori attrezzati) per effettuare tamponi sul territorio alle persone sospette COVID-19, fra cui i dipendenti di rsa e ospedali torinesi. E non ci fermeremo, se continuerete a sostenerci…

COME AIUTARE SPECCHIO DEI TEMPI
Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.
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