Torniamo in Somaliland con Medacross

Angelo Conti

Renderemo più moderno ed aiuteremo a crescere l’ospedale pediatrico che Specchio dei tempi ha costruito 10 anni fa ad Hargeisa, una delle città più povere e più difficili dell’Africa.

La logistica dell’intervento è affidata ad un team tutto femminile. Dopo i sopralluoghi compiuti da Anastasia e Erika (con Daniele Regge, il presidente di Medacross), Jessica, il nostro manager paese, si è trasferita ieri laggiù per garantire lo sviluppo dei nostri progetti, a cominciare dalla nuova neonatologia, per salvare la vita a tanti bambini. Con Medacross Onlus.

Consegnato un defibrillatore alla Comunità degli Orti Generali Mirafiori

Angelo Conti

Stamattina Specchio dei tempi ha donato un defibrillatore alla comunità degli Orti Generali di strada Castello di Mirafiori.
Ha fatto seguito una lezione sul suo utilizzo condotta da Marcello Segre. E’ il 362esimo defibrillatore donato da quando – otto anni fa – Specchio dei tempi ha iniziato a sostenere il progetto di Piemonte Cuore, poi Associazione Lorenzo Greco.
Qui a Mirafiori sono stati ricavati 160 orti urbani coltivati da altrettante famiglie torinesi. Tutto in un insolito scenario, fra il verde e gli spazi comuni, curati con evidente amore. Una bella scoperta, raggiungibile da tutti con una passeggiata lungo il sentiero che da strada Castello di Mirafiori 38/15 porta al Sangone.
Orti Generali è un progetto dell’Associazione Coefficiente Clorofilla, oggi Orti Generale, curato da Stefano Olivari e Matteo Baldo. Specchio dei tempi è felice di avere collaborato alla sicurezza di questo particolarissimo angolo di Torino.

“Le nostre radici”, al via il primo contest fotografico

La Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ONLUS lancia il primo contest fotografico a tema “Le nostre radici”. 

Verranno premiati gli scatti che meglio racconteranno il luogo da cui proveniamo, la terra sulla quale siamo cresciuti, i ricordi che ci legano al passato, gli orizzonti che vogliamo ricordare, le albe e i tramonti che ci piacerebbe condividere con tutti. Immagini che accompagneranno così, mese dopo mese, le tante speranze che riponiamo nel nuovo anno.  

Gli autori delle prime 3 foto vincitrici riceveranno un buono acquisto in materiale fotografico, mentre le prime 12 illustreranno il calendario 2023 della Fondazione in distribuzione con il quotidiano La Stampa.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

La partecipazione è gratuita e aperta a tutti.

Gli interessati dovranno visitare il link www.specchiodeitempi.org/contest e compilare il form entro e non oltre il 2 ottobre 2022.

La registrazione prevede:

  • Nome e Cognome
  • Data di nascita
  • Indirizzo di residenza
  • Indirizzo e-mail
  • Numero di telefono
  • Caricamento di un max di 3 fotografie per partecipante con relativo titolo. Le immagini devono essere orizzontali, in formato jpg e non dovranno superare i 5 mb di peso
  • Approvazione lettura informativa e consenso alla pubblicazione delle immagini.

ATTENZIONE: Ogni file dovrà essere nominato con il nome dell’autore e il titolo della foto

A puro titolo di esempio: “MARIO ROSSI_Tramonto su Torino

Eventuali richieste di informazioni andranno unicamente inviate all’indirizzo mail contest@specchiodeitempi.org 

Saranno esclusi tutti coloro che non rispettano le indicazioni riportate o che presentano foto valutate dalla giuria come non conformi o fuori tema.

La Fondazione Specchio dei tempi si riserva di apportare modifiche al regolamento sino alla conclusione dell’iniziativa.

 

TIMELINE DEL CONTEST

Dal 8 settembre al 2 ottobre 2022 

Lancio del contest e possibilità di partecipazione tramite il form presente al link www.specchiodeitempi.org/contest 

Per accertarsi della corretta compilazione dati e caricamento foto, è necessario ricevere la mail automatica di conferma.

Dal 3 ottobre al 9 ottobre 2022

GIURIA TECNICA

Una giuria interna composta da un rappresentante della Fondazione e da giornalisti e fotoreporter de La Stampa seleziona le 12 foto finaliste e individua le prime 3 foto vincitrici.

Componenti giuria tecnica

  • Andrea Rossi, Capocronista Torino de La Stampa
  • Daniele Cavalla, Giornalista e critico cinematografico di Torino 7
  • Daniele Solavaggione, Fotogiornalista
  • Angelo Conti, Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ONLUS
  • Lucia Gallo, Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ONLUS

GIURIA POPOLARE

Una delle 12 foto finaliste sarà proclamata tramite voto popolare. Gli scatti ammessi saranno caricati sulla pagina Facebook di Specchio dei tempi (www.facebook.com/specchiodeitempi): quello che riceve il maggior numero di “Mi piace” viene proclamato vincitore della Giuria Popolare.

10 ottobre 2022

Sul sito della Fondazione www.specchiodeitempi.org verranno comunicate le foto vincitrici.

Novembre 2022 

Data in via di definizione. Gli autori vincitori saranno invitati alla premiazione e alla consegna dei premi presso la redazione de La Stampa.

PREMIO

Le prime 3 foto classificate, riceveranno un buono valido per l’acquisto di materiale fotografico così differenziato:

  • 1° Classificato: buono acquisto del valore di 500 euro
  • 2° Classificato: buono acquisto del valore di 300 euro
  • 3° Classificato: buono acquisto del valore di 200 euro

Le prime 12 fotografie illustreranno il calendario 2023 della Fondazione, in distribuzione con La Stampa in Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria.

Ai vincitori verrà comunicata la data di consegna del premio, il cui giorno è in via di definizione, presso la Redazione de La Stampa.

PRIVACY

La Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ONLUS informa che i dati personali ricevuti con il presente bando saranno oggetto di trattamento nel rispetto del Regolamento UE 679/2016 (GDPR) in materia di protezione e gestione del trattamento dei dati personali. Garantisce inoltre la massima riservatezza delle informazioni di cui sarà messa a conoscenza nell’ambito di tutte le attività svolte per l’erogazione dei sussidi oggetto del presente bando. Dichiara infine che il proprio personale è informato della necessità di rispettare il vincolo di riservatezza. L’informativa completa è disponibile sul sito www.specchiodeitempi.org.

 

«Chef in quota» per le Tredicesime, tutto esaurito

Ivan Fossati
La Stampa, 01/09/2022

A pochi giorni dall’appuntamento a tavola al Lusentino, «Chef in quota» ha ovviamente fatto l’esaurito. Benché l’elenco completo dei cuochi e del menu sia stato tenuto riservato fino all’ultimo, le chiamate sono state incessanti al numero della stazione Domobianca 365. Anche perché l’appuntamento gastronomico ha una importante finalità benefica. L’incasso, tolte alcune spese (ma va considerato che tutti gli chef lavorano gratuitamente e molte materie prime sono state donate), sarà devoluto alla Fondazione La Stampa—Specchio dei tempi per sostenere il progetto delle «Tredicesime dell’amicizia».

Si tratta di contributi di 500 euro l’uno che verranno consegnati tra fine novembre e inizio dicembre a persone in difficili condizioni economiche. Un aiuto per regalare un sorriso in un periodo dell’anno in cui chi soffre, soffre un po’ di più. Ancora di più il prossimo inverno, caratterizzato da aumenti di bollette e beni di consumo.

Ma adesso è tempo di pensare alla cena, con il consiglio, per chi è senza posto, di tentare comunque una telefonata. L’unica chance per lunedì 5 settembre è entrare all’ultimo se ci saranno defezioni, ma ci si può mettere in lista per il secondo appuntamento a tavola legato al buon cibo, quello di lunedì 19 settembre con la cena di Domosofia, che avrà sempre la collaborazione di Domobianca 365, l’incasso devoluto alle «Tredicesime dell’amicizia» e Marco Sacco come principale protagonista.

Lunedì 5 invece l’ospite (lavorante) d’onore è il pluristellato Enrico Bartolini, ma questo si sapeva. Così come era noto il secondo chef, lo stellato di Domodossola Giorgio Bartolucci. A non essere ancora svelati erano invece gli altri nomi. Ecco allora il programma completo della serata alla Baita Motti. Ad aprire le danze sarà proprio Bartolucci dell’Atelier di Domo con «Tatin di zucca, gelato al pane nero e fonduta al Bettelmatt». Si passa poi alla «Battuta di gamberi rossi, burrata e pepe della val Maggia con crescione di piselli e corallo» di Norman Berini delle Vie del Borgo di Toceno; Stefano Allegranza della Stella di Domo propone «Baccalà in oliocottura su patata soffice al cioccolato bianco e verdurine frizzanti al lime»; tocca poi a Sabina Villaraggia di Villa Pizzini (Mottarone) con «Cardinali al parmigiano, burro d’alpeggio e tartufo nero». Qui arriva il momento della guest star Enrico Bertolini (che, tanto per citare un locale, ha tre stelle al Mudec di Milano) con «Risotto rape rosse e gorgonzola “evoluzione”». Matteo Sormani della Walser Schtuba di Riale propone «Coda di manzo laccata con il suo fondo, patate affumicate, funghi di stagione». Chiusura con il dolce di Antonio Doria «Charlotte al pistacchio di Sicilia e vaniglia bourbon con cuore ai lamponi su base di biscotto ossolano».

Per tentare la fortuna e trovare un posto c’è un solo modo: chiamare il numero 345 3060561.

Forza Nonni!, così siamo vicini tutto l’anno agli anziani più fragili

Angelo Conti

Nato nell’estate 2020, il progetto Forza Nonni! di Specchio dei tempi ha trovato subito il forte appoggio dei sostenitori della fondazione concretizzatosi in centinaia di singole donazioni e nell’importante apporto della Fondazione Bersezio, che ha sposato la mission di questa iniziativa sin dalla sua progettazione.

Oggi Forza Nonni segue 100 anziani over 80 a Torino, oltre 50 nelle altre province piemontesi e, da questo autunno, comincerà ad operare anche nella Liguria di Ponente. La fondazione gemella di Specchio dei tempi, Specchio d’Italia, ha nell’ultimo anno allargato il progetto a 6 altre città italiane (Genova, Trieste, Bari, Milano, Roma e Palermo) dove assiste complessivamente altre 50 persone.

Oltre 200 anziani in Italia possono dunque fruire del supporto di questo progetto che prevede l’invio a casa di due capienti borse della spesa ogni mese, due visite di 2 ore ciascuna di una colf sempre ogni mese, un rifornimento di verdura e frutta fresca ogni venerdì, il supporto settimanale di un volontario che verifica le condizioni di salute di ogni singolo con una telefonata, un help-desk pressochè continuo che offre interventi in caso di emergenze domestiche, la disponibilità di un sostegno psicologico su richiesta.

Tutti gli assistiti ricevono poi a Natale un contributo economico attraverso la consegna di una Tredicesime dell’Amicizia.

Gli orfani di Mariupol dopo quasi due mesi rientrano in Ucraina

Elisabetta Rosso

Sono le 12 e il pullman di Specchio dei tempi è fermo in piazza Castello. Ventuno ragazzi e ragazze aspettano, con i loro zaini enormi, sopra ci sono scritti i loro nomi con il pennarello nero. Trainano  grosse valige piene di tutto quello che sono riusciti a portare con sé prima della fuga. Ania è riuscita a scappare con Simba, un gattone bianco con il collare rosso rubino. Katia stringe forte a sé tre bambole di pezza, Omar un orsetto sgualcito.

Sono ragazzi tra i 10 e i 18 anni. Tutti orfani. “Ivan ha perso la mamma durante la guerra”, racconta Daniel, interprete dei ragazzi. Lavorava in un ospedale pediatrico a Mariupol, un giorno sono entrati i russi e hanno sparato a tutti. Anche a lei. “Era il 4 aprile, il compleanno di Ivan, non ha visto tornare sua mamma, e lí ha capito”. Sasha invece ha cominciato a parlare di nuovo da poco. È rimasta 45 giorni in un bunker di Mariupol con le bombe che spaccavano il silenzio. “È l’ultima che abbiamo recuperato prima di fuggire, ha 11 anni ed è ancora molto spaventata”, continua Daniel.

Dopo una fuga nel cuore dell’Ucraina, tra ponti spezzati, sotto il rimbombo dei fucili alle spalle, a luglio riescono ad arrivare in Italia. Grazie a una rete solidale trascorrono due mesi distanti dalla guerra, una vacanza per giocare, svagarsi, allontanarsi da tutto quell’orrore. Ora rientreranno in Ucraina, non nel loro orfanotrofio, che è occupato dai militari russi. “È stata trovata una zona sicura vicino a Leopoli”, spiega Daniel, ” rimarranno lí. Ricomincia la scuola e hanno voglia di tornare tra i banchi e recuperare un po’ di normalità, nel loro Paese”.

Cominciano a salire sul pullman, in mano hanno dei pacchetti di carta, dentro ci sono quaderni, pennarelli, giochi, auricolari, caramelle. Regali della fondazione Specchio dei tempi per il viaggio. Si accende il motore. Ania sorride. “Anche se c’è la guerra, casa è sempre casa”, dice.

Come donare per i rifugiati e per i rimpatri

Tutti possono sostenere il rientro in patria delle famiglie ucraine. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per la gente dell’Ucraina”.

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Novara-Leopoli, tra i profughi partiti anche una donna con 10 figli

Filippo Massara
La Stampa, 29/08/22

La loro casa è rimasta in piedi, però Mariupol è ormai una città fantasma. Oksana e i suoi dieci figli si trasferiranno quindi sulle montagne ai confini con la Moldavia, il più lontano possibile dai russi. «L’Italia ci ha accolto con amore, ma la nostra terra è l’Ucraina e i bimbi devono andare a scuola» racconta la donna mentre sale sul pullman che li condurrà a Leopoli. Ieri mattina (lunedì 29) è partito dall’autostazione di Novara il terzo bus con a bordo i profughi che hanno chiesto di raggiungere il proprio Paese dopo sei mesi trascorsi in fuga all’estero.

Il viaggio di almeno 20 ore è stato organizzato con il sostegno della fondazione «Specchio dei tempi» de La Stampa e della Fondazione Comunità Novarese per una cinquantina di rifugiati ospiti da marzo in alloggi messi a disposizione in maniera temporanea da cittadini e associazioni del territorio. Tra gli ucraini che hanno spinto per tornare indietro attraversando l’Europa fino al confine c’è anche la famiglia numerosa scappata all’inizio della guerra da una delle zone più devastate dall’aggressione, quella del teatro bombardato.

«Mariupol era una splendida città sul mare – dice Oksana -. Non so se la rivedremo. I russi hanno distrutto tutto e non sappiamo per quanto ancora proseguirà la guerra. Speriamo solo che arrivi presto la pace e la libertà per il nostro popolo e le sue nuove generazioni, che meritano un futuro di giustizia e speranza». Prima di partire, la donna scambia le ultime parole con padre Yuriy Ivanyuta, il sacerdote e punto di riferimento per la comunità ucraina a Novara. Intanto i piccoli, di età tra 3 e 15 anni, salutano alcuni dei professionisti e volontari che si sono presi cura di loro nel delicato processo di integrazione e inserimento in una nuova realtà.

Uno dei bambini è l’unico figlio biologico di Oksana, gli altri nove nati da nuclei disagiati e in affidamento alla donna. Per lei e i suoi piccoli è stata allestita nel Vercellese una vera e propria rete di solidarietà che ha coinvolto i servizi sociali dei Comuni, l’associazione Don Luigi, la Pro loco e la parrocchia di Prarolo e la cooperativa «Nuova assistenza». «Senza il loro supporto, non so proprio come avremmo potuto fare – ammette Oksana -. Ci siamo messi in fuga senza sapere dove andare, mentre mio marito veniva chiamato a combattere. All’inizio è stata davvero dura, poi grazie all’aiuto di tante brave persone ce la siamo cavata. Ora è arrivato il momento di tornare».

Laura Ceraso, educatrice della «Nuova assistenza», spiega che «la preoccupazione principale di Oksana era l’istruzione. In primavera alcuni dei suoi ragazzi hanno potuto seguire le lezioni in didattica a distanza e noi abbiamo organizzato corsi base di italiano in parrocchia. Stavamo completando le procedure per iscrivere i figli alle scuole della nostra zona per il nuovo anno, ma lei ha deciso di partire quando è arrivata l’informazione che a settembre anche in diverse aree dell’Ucraina avrebbero riaperto gli istituti. Questi mesi non sono stati facili – prosegue Ceraso – soprattutto quando si è trattato di affrontare questioni burocratiche. Però ce l’abbiamo messa tutta e ci siamo affezionati tanto alla famiglia».

Il marito di Oksana ha intanto concluso il periodo da militare. Attende la moglie e i figli all’arrivo, poi si trasferiranno nell’alloggio promesso dallo Stato per i connazionali che aderiscono a questi programmi contro la diffusione del disagio sociale.

Come donare per i rifugiati e per i rimpatri

Tutti possono sostenere il rientro in patria delle famiglie ucraine. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per la gente dell’Ucraina”.

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Rientrano in Ucraina per l’inizio della scuola 26 orfani

Angelo Conti

Tornano a casa domani, con un pullman di Specchio dei tempi, i 26 orfani di Mariupol ospitati in questi mesi a Castellamonte. Alle 12 partiranno da Piazza Castello a Torino alla volta di Cracovia, tappa verso Leopoli dove giovedì torneranno a scuola.

“Abbiamo voluto aiutare questi orfani, alcuni dei quali hanno perso i genitori nei combattimenti, a prendere distanza dalla guerra, farli svagare, divertire, giocare. Una vacanza a tutto tondo, arte, cultura e territorio” racconta Roberto Falletti, direttore dell’associazione Memoria Viva. La parrocchia dei SS. Pietro e Paolo di Castellamonte, il 9 luglio, ha aperto le porte a 26 orfani tra gli 8 e i 14 anni. L’oratorio si è trasformato nella loro nuova casa. Sono state costruite camerette da due posti nella palestra, l’estate ragazzi è diventato un momento di gioco e svago insieme ai bambini di Castellamonte.

“Straordinaria l’accoglienza di Don Angelo Bianchi, insieme a lui abbiamo cercato di portare un po’ di luce nelle vite di questi bambini. È stato possibile anche grazie a una forte collaborazione sul territorio. Dalla fondazione Specchio dei Tempi, che ci ha supportato sin dall’inizio, al gruppo dirigenti Fiat. E poi la Regione Piemonte e l’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco di Torino e Cuneo”, sottolinea Falletti.

I ragazzi di Mariupol rientreranno in Ucraina, ma non nel loro orfanotrofio di Mariupol, che è occupato dai militari russi. “Il vescovo di Kharkiv ha indicato una struttura vicino a Leopoli, in una regione non toccata dagli eventi bellici e molto lontana dall’area dei combattimenti, dove potranno essere accolti”, spiega Falletti. Il primo settembre, infatti, riaprono le scuole, “gli orfani hanno voglia sia di riprendere a studiare, sia di respirare di nuovo l’aria di casa”.

Con i 26 bambini di Mariupol salgono a 1200 i profughi ucraini rimpatriati gratuitamente dalle fondazioni Specchio dei tempi e Specchio d’Italia, con partenze settimanali da Torino, Roma e Novara.

Come donare per i rifugiati e per i rimpatri

Tutti possono sostenere il rientro in patria delle famiglie ucraine. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per la gente dell’Ucraina”.

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