Allarmi aerei a Cernivci, ma il nostro villaggio non si ferma

Angelo Conti

Momenti difficili a Cernivci, nel cuore dell’Ucraina, dove Specchio dei tempi e Specchio d’Italia hanno costruito il Villaggio profughi che viene sostenuto da regolari invii di autotreni di viveri e medicinali (oltre 250 tonnellate dall’inizio della guerra). Sono circa 1800 i profughi che vengono assistiti ogni giorno.

Sabato notte a Cernivci ci sono stati continui allarmi aerei per il passaggio di velivoli e missili diretti verso l’area di Leopoli, un’altra zona considerata sino a pochi giorni fa relativamente tranquilla. Non si è dormito sino alle 5 del mattino. I russi stanno infatti cercando di colpire le armi che vengono inviate all’Ucraina su strade e ferrovie che la collegano con Polonia e Romania.

Noi comunque continuiamo nel nostro impegno: oggi è partito infatti il consueto tir settimanale con oltre 40 tonnellate di aiuti.

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Come donare per i profughi della guerra

Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale per la gente dell’Ucraina.

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Cureremo Adah nel nostro ospedale di Hargheisa

Daniele Regge*

Daniele è un medico di Medacross, la onlus con cui collaboriamo in Asia e in Africa. Ci ha scritto da Hargeisa, in Somaliland, dove si trova in missione. Pubblichiamo il suo racconto.

Oggi abbiamo trovato Adah (che in arabo significa bellissimo ornamento) sdraiata su di una barella nella saletta che normalmente accoglie le mamme con i neonati subito dopo il parto.

L’infermiera del campo profughi era preoccupata, la bambina di 6 anni non rispondeva agli stimoli e respirava male. Facciamo intervenire il medico dell’ospedale pediatrico (l’ospedale italiano) che stava visitando i pazienti in ambulatorio. La diagnosi è stata di morbillo complicato da polmonite.

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Nel 2018 140.000 bambini sono morti per infezione da morbillo, la stragrande maggioranza nei paesi poveri dove le vaccinazioni non vengono ancora effettuate in modo sistematico. Abbiamo organizzato il ricovero presso il MAS Children Teaching Hospital, l’ospedale costruito con un cospicuo finanziamento di Specchio dei tempi nel 2012.

C’è ancora molto da fare!

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500 birre Baladin per aiutare il villaggio in Ucraina

Lucia Caretti,
La Stampa, 12/05/22

L’adesivo dei birrai ucraini è giallo e azzurro, come la bandiera. La scritta, in inglese, porta un messaggio semplice: “Siamo contro la guerra”. Quello che pensano anche a Piozzo, nel quartier generale di Birra Baladin, dove negli scorsi giorni lo staff ha appiccicato 500 di questi bollini su altrettante bottiglie di Nazionale. Da oggi la serie è in vendita su shop.baladin.it, e tutto il ricavato andrà alla Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi per sostenere il villaggio di Cernivci, in Ucraina, dove ogni giorno vengono accolti 1300 rifugiati.

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«Abbiamo riflettuto su come poter far arrivare concretamente un messaggio di sostegno al popolo ucraino» raccontano dal gruppo di Teo Musso. «Vorremmo lanciare un messaggio ai colleghi birrai italiani perché si uniscano a noi in piena libertà di scelta se applicare l’adesivo come messaggio di solidarietà oppure per attivare una raccolta fondi». In Ucraina moltissime aziende del settore hanno chiuso o sono in crisi gravissima a causa dei bombardamenti: anche vicino a Cernivci, dove opera Specchio. Qui, grazie ad oltre 6500 donatori è stata costruita una tensostruttura di 1500 mq, dotata di mensa, ambulatori, dormitorio, area giochi.

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Il coro Edelweiss del CAI in concerto per l’Ucraina

Redazione

L’arte ha un’unica lingua e con il concerto “Per l’Ucraina e per la Pace” vuole diventare uno strumento di solidarietà. Sabato 14 maggio, alle ore 21, il Conservatorio di Torino ospiterà una serata di musica e poesia. Sul palco gli artisti si esibiranno per unire tradizione italiana e cultura ucraina.

L’idea dell’evento è di Tarcisio Condini, ex direttore del coro Edelweiss. “Ci siamo chiesti cosa potessimo fare per sostenere il popolo ucraino – racconta – e abbiamo deciso di organizzare una raccolta fondi attraverso quello che sappiamo fare meglio: cantare”.

Il ricavato sarà infatti devoluto in beneficenza per sostenere le iniziative di Specchio dei tempi. La fondazione non solo sostiene le famiglie ucraine in Italia, ma ha costruito a Cernivci, nel cuore dell’Ucraina, un villaggio per accogliere chi ancora non può o non vuole fuggire dal conflitto.

Dove acquistare i biglietti

L’ingresso costa 15 euro. È possibile acquistare i biglietti presso:

  • la libreria La Montagna, (via Sacchi 28 bis)
  • la Segreteria CAI di Torino, (via Barbaroux 1)
  • il ristorante al Monte dei Cappuccini, (salita al CAI Torino 12)

 

Il programma della serata

Sul palco si susseguirà un tandem di musica e poesia. In apertura i testi di Lina Kostenko, celebre poetessa ucraina, letta e interpretata da Patrizia Scianca, attrice e doppiatrice. Poi il coro genovese Monte Cauriol diretto da Massimo Corso canterà brani della tradizione italiana ed europea.

A seguire il coro Nigritella diretto da Willem Tousij, che alterna un repertorio classico a canti popolari, e il coro Edelweiss del CAI di Torino, diretto da Marcella Tessarin, che da oltre settantadue anni tramanda di generazione in generazione i canti tradizionali della montagna. L’amalgama tra i cori saranno le letture del pilastro della letteratura ucraina Taras Scevchenko.

Il coro Edelweiss

“Vogliamo valorizzare l’identità del popolo ucraino, che possiede una cultura forte e ricca”, sottolinea Condini. A chiudere infatti sarà l’inno nazionale ucraino cantato da tutti e tre i cori in segno di solidarietà e vicinanza.

Come donare per i profughi della guerra

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Torniamo in Somaliland per salvare vite

Angelo Conti

Specchio dei tempi è in questi giorni in missione in Somaliland. Anastasia Sironi, che si occupa di progettazione internazionale, è ad Hargeisa con Daniele Regge ed Erika Vitale di Medacross (onlus torinese vicinissima alla nostra fondazione e partner in questa iniziativa) per programmare interventi a favore del Mas Children Hospital, costruito proprio da Specchio dei tempi fra il 2012 e il 2013.

Specchio (con Mas Cth Onlus) ne sostenne poi l’attività per tre anni prima di trasferirla al Ministro della Sanità locale. In queste settimane, la grave siccità che ha colpito il corno d’Africa insieme al rogo del grande mercato di Hargeisa (la principale fonte di sostentamento per la popolazione), ci hanno indotti a tornare con tre differenti programmi: uno a sostegno del reparto di neonatologia dell’ospedale pediatrico (dove troppi bambini muoiono ancora), un altro a sostegno dell’assistenza ai bimbi che abitano nei poverissimi campi intorno alla città e un altro per la formazione di giovani chirurgi locali. Ci sarà molto da fare, nei prossimi anni.

Orgogliosi di essere qua, con Medacross, a rappresentare la Torino solidale nell’area più povera e difficile dell’Africa.

Ucraina, Farmaonlus dona 40 mila euro di materiale sanitario

Elisabetta Rosso

“Siamo riusciti a raccogliere 40mila euro di materiale sanitario”, racconta Simona Arpellino, direttrice di Farmaonlus, l’associazione nata per gestire e organizzare le attività di beneficenza e solidarietà dall’Associazione Titolari di Farmacia di Torino e provincia. Garze, cerotti, siringhe, guanti chirurgici e pannolini stanno viaggiando per raggiungere il villaggio di Cernivci, nel cuore dell’Ucraina.

Un centro di accoglienza voluto da Specchio dei tempi insieme alla fondazione gemella Specchio d’Italia. Costruito grazie ad oltre 6400 donazioni, è diventato la meta per chi fugge dalle città ucraine bombardate, soprattutto Kharkiv, Odessa e Mariupol. Un villaggio di 1500 metri quadri che offre cucine, mensa, dormitorio, ambulatori e un’area giochi.

Il carico di prodotti in viaggio per Cernivci

Ogni giorno vengono accolti più di 1500 rifugiati. “Abbiamo anche raccolto medicinali generici, come anti tosse o anti infiammatori, perché ormai le farmacie ucraine sono vuote” spiega Simona Arpellino. Si è attivata così una rete solidale per offrire un aiuto concreto: “Vorrei ringraziare i cittadini e soprattutto le farmacie, insieme a loro siamo riusciti a raccogliere moltissimo materiale. Siamo felici di poter aiutare, ed è bello vedere una partecipazione così viva”.

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Sabato 7 alla Wins sport e solidarietà per l’Ucraina

Comunicato stampa

WINS – World International School of Torino organizza, sabato 7 maggio, WINS SPORT DAY. Un pomeriggio gratuito all’insegna di attività sportive, giochi, arti marziali, danza, e-Sports, magia e scambio delle intramontabili figurine dei calciatori, dedicato a bambini e ragazzi dai 4 ai 15 anni e alle loro famiglie, in una struttura d’eccellenza attrezzata con tutto ciò che serve per vivere lo sport a 360 gradi.

Per l’occasione la WINS, dotata di piscina, palestra, campi da basket, pallavolo e calcetto, si trasforma in un enorme playground, una sorta di parco tematico attrezzato dove i bambini, muniti di una mappa contenente tutte le attività proposte dallo Sport Day, si sposteranno da uno spazio all’altro per praticare le loro attività preferite e scoprirne di nuove.

Grazie alla collaborazione con Specchio dei tempi a WINS Sport Day parteciperanno anche alcune famiglie ucraine con i loro bambini; un modo per vivere e condividere un pomeriggio di gioia e spensieratezza tutti insieme!

Tanti gli sport da sperimentare: basket, judo, hip hop, nuoto, corpo in movimento, preparazione presciistica, tennis, calcetto, pallavolo, espressione corporea, hockey su prato, capoeira e break dance kids.

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Spazio anche agli e-Sports, con tornei e competizioni a suon di videogiochi – rigorosamente a tema sportivo! – e alla magia, con il laboratorio del mago Zeno Streetmagic.

Per gli amanti delle collezioni di figurine il Wins Sport Day è anche un momento di scambio e amicizia: basterà portare le doppie delle proprie figurine dei Calciatori 2021/22 (ma anche quelle degli anni passati) per partecipare ad uno “scambione” dove l’unica regola è il divertimento, una super festa alla quale sono tutti invitati, bimbi, genitori, nonni, zii, babysitter e tutti nostalgici del celebre ritornello “Celo, celo, manca!”.

Tutte le attività si svolgeranno sotto l’attenta guida degli insegnanti di WINS e degli istruttori sportivi che accompagneranno bambini e ragazzi in un pomeriggio all’insegna di sport e divertimento!

La realizzazione dei laboratori e delle attività è possibile grazie alla collaborazione dei tanti partner che hanno creduto nel progetto e che partecipano alla giornata: Arkè asd, Centro Cultural Senzala Torino Mestre Pelè, Codè CRAI Ovest, Fondazione Wins, Monviso Sporting Club, H.C.U. Rassemblement Torino, Judo Nubret, Muyo Basket School e Novipiù Campus, Nacon, Nivà, SCS – Sci Club Sestriere, Specchio dei tempi, Studio 21 Street Dance School e Zeno Streetmagic.

La partecipazione è libera e gratuita. È necessario portare un paio di scarpe da ginnastica e, per chi lo desidera, l’occorrente per la piscina.

Prenotazione obbligatoria su www.worldinternationalschool.com

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Come donare per i profughi ucraini

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Abbiamo aiutato mille famiglie ucraine

Angelo Conti
La Stampa, 01/05/2022

Con la consegna, lo scorso pomeriggio, degli ultimi 25 aiuti ad altrettante famiglie ucraine, Specchio dei tempi ha concluso uno dei progetti attivati per l’emergenza profughi: a 1000 famiglie è stato consegnato un aiuto in contanti da 500 euro, per una spesa complessiva di mezzo milione di euro. Nel dettaglio sono state soccorse 605 famiglie a Torino, 260 a Novara, 70 a Cuneo, 62 ad Alessandria e 3 a Savona.

I destinatari degli aiuti sono stati in 985 casi donne e in 15 casi uomini, prevalentemente anziani. In questi gruppi famigliari erano presenti 3247 bambini, con una media di 3,2 bambini. Sono state anche sostenute famiglie molto numerose con punte sino a 9 figli. L’area di provenienza è stata nel 26% dei casi quella di Mariupol, nel 22% Odessa, nel 17% Kiev, nel 12% Kharkiv. Il restante 23% proveniva da altre province, quasi tutte dell’est Ucraina.

La collaborazione con il Consolato

Il progetto è stato realizzato in stretta collaborazione con il Consolato dell’Ucraina a Torino e con il console Dario Arrigotti: un team di volontarie ucraine, tutte da tempo residenti in Piemonte, si è occupato della ricezione delle telefonate di aiuto e di una prima valutazione delle richieste. Lo staff di Specchio dei tempi ha poi curato la convocazione e la consegna degli aiuti appoggiandosi a Torino su Casa Santa Luisa di via Nizza 24 e nelle province sulle redazioni locali de La Stampa, che hanno collaborato mettendo a disposizione locali e servizi.

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Innumerevoli le attestazioni di gratitudine per questa iniziativa: “E’ stato commuovente – spiega il presidente di Specchio, Lodovico Passerin d’Entreves – leggere i messaggi che queste famiglie ci hanno fatto pervenire. Moltissime donne erano fuggite dalle loro case con per mano i bambini ma senza portare via altro. Un primo importante aiuto in contanti ha consentito loro un approccio meno difficile verso un paese sconosciuto. L’assistenza ovviamente continuerà ancora per casi di emergenza o situazioni di particolare gravità”.

Il progetto per le mamme

Specchio dei tempi ha inoltre da subito attivato, con la Cooperativa Crescere 1979, anche il progetto “Forza Mamme Ucraine!” che sta accompagnando l’integrazione a Torino di decine di famiglie attraverso incontri, corsi di italiano, percorsi di conoscenza della città e momenti ludici per i bambini (nella foto sopra, il gruppo in visita al Castello di Pralormo).

Specchio dei tempi e Specchio d’Italia hanno infine realizzato ed aperto, ormai da un mese, con la logistica di Remar Onlus, il Villaggio profughi di Cernivci, nel cuore dell’Ucraina, dove vengono accolti ed assistititi migliaia di profughi che, in fuga dalle città bombardate, non vogliono però lasciare l’Ucraina, cercando riparo in una città relativamente più tranquilla.  Qui Specchio ha acquistato tensostrutture per oltre 1000 metri quadrati, schierato lo Specchiobus con due ambulatori, garantito l’assistenza medica e invia, ogni settimana, un Tir carico di viveri e generi di prima necessità.

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Specchio dei tempi ha sinora raccolto, nel progetto “Per la gente dell’Ucraina”,  1.578.472 euro da 6444 donatori .La sottoscrizione resta ovviamente aperta, anche perché c’è ancora moltissimo da fare, soprattutto nel Villaggio di Cernivci dove forniamo un pasto a 1300 profughi al giorno. 

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Come funziona il nostro villaggio in Ucraina

Redazione

Costruito grazie ad oltre 6000 donazioni, il villaggio di Cernivci, nel sud dell’Ucraina, accoglie ogni giorno 1800 profughi, che ricevono un pasto caldo, visite mediche e ospitalità per dormire. La struttura si trova a 30 chilometri dal confine rumeno ed è stata realizzata in collaborazione con la nostra fondazione sorella Specchio d’Italia. In 1500 metri quadri offre cucine, mensa, dormitorio, ambulatori, un’area giochi.

Cosa stiamo facendo per gli ucraini

In due mesi abbiamo raccolto oltre 1,5 milioni di euro. Oltre ai progetti che stiamo portando avanti in Ucraina, ci sono quelli che stiamo sviluppando in Italia, per le famiglie accolte in Piemonte. Abbiamo fornito 1000 aiuti economici da 500 euro ciascuno e stiamo sostenendo le mamme per favorire la loro integrazione a Torino. Continuiamo inoltre a raccogliere derrate alimentari  e beni di prima necessità da inviare al nostro villaggio di Cernivci.

Come donare per i profughi della guerra

Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale per la gente dell’Ucraina.

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Cosa ci serve in Ucraina

Angelo Conti

Per sostenere l’attività del nostro villaggio profughi di Cernivci, nel cuore dell’Ucraina, ci servono:

  • Piatti (a forma di ciotolina)
  • Bicchieri (di cartone perché distribuiscono anche le zuppe nei bicchieri)
  • Posate (forchette e cucchiai)
  • Dolci (biscotti, caramelle, cioccolatini)
  • Zucchero
  • The in bustine
  • Brodi pronti (granulari e liquidi)
  • Cioccolata calda (solubile)
  • Acqua minerale in bottiglie di plastica
  • Farina
  • Riso
  • Pasta
  • Scatolame

Possono essere recapitati in:
via Lombroso 16 (c/o Lombroso16) in orario 9-12 / 15-18
presso la Remar
, strada Pellerina 25, dal lunedì al venerdì in orario 9-12 / 15-18

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I progetti solidali di Specchio

Abbiamo donato 500.000 colazioni ai senzatetto di Torino

Elisabetta Rosso

Via Nizza 24, 7.30 di mattino. C’è un portone aperto in mezzo a un lungo palazzo giallo. Qualcuno entra subito, mentre altri cominciano ad avvicinarsi, quasi tutti provenienti dal centro.

All’ ingresso di Casa Santa Luisa c’è suor Cristina, ha una felpa a zip tirata su fino al collo e una muffola grigia alla mano destra. Saluta, invita ad entrare, conosce tutti e li accoglie con un sorriso, «ogni mattina serviamo la colazione ai poveri, è un progetto nato con l’arrivo delle Suore qui, nel 1800, che poi si è strutturato con tanti volontari a partire dagli Anni Settanta», spiega.

Un’iniziativa che Specchio dei tempi e i lettori de La Stampa finanziano da oltre dieci anni, in cui sono state donate oltre 500.000 colazioni ai più indigenti. Grazie ai fondi della fondazione è stato possibile costruire unità abitative di emergenza, una tettoia per il cortile, nuovi servizi igienici, e garantire le forniture alimentari necessarie ogni giorno. Recentemente la fondazione ha donato un furgone per il trasporto delle derrate alimentari e per le esigenze di assistenza sul territorio ai senza fissa dimora.

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Casa Santa Luisa infatti non è solo una mensa, «abbiamo docce, vestiti, un ambulatorio, si parte dalla colazione si, ma per dare inizio a un progetto di recupero, vogliamo far capire alle persone un po’ perse che valgono e noi siamo qui per aiutarli. Li accompagniamo in un cammino verso l’autonomia e cerchiamo di creare spazi di socializzazione, vogliamo che non si sentano soli, abbandonati», spiega suor Cristina, poi la interrompe un ragazzo, ha 30 anni, è del Bangladesh, è appena entrato e le chiede informazioni sulla sua chitarra, «è qui» risponde suor Cristina indicando il gabbiotto, «te l’ho accordata».

La struttura del refettorio di via Nizza riflette le intenzioni del progetto. Nel cortile, ampio e arioso, sono sparse panchine colorate. La cucina sa di casa. Le piastrelle bianche e lucidissime, la teiera enorme in latta sistemata in mezzo al tavolo, e Donata, che con un grembiule con i ricami verdi porge il caffè e dice: «ho il mio metodo per farlo venire buono. Ho ottant’anni e da 21 faccio la volontaria qui, mi rende felice».

Il banco della colazione è ricco e vario. «Anche noi, in certi momenti, abbiamo dovuto dare sacchetti già pronti, ma appena si è potuto siamo tornati a far scegliere a ognuno quello che preferisce, d’altronde quando vai al bar non decidono per te cosa mangiare», spiega suor Cristina. Più avanti lungo il corridoio c’è una saletta con una libreria e alcune sedie, poi un salottino dove i volontari si preparano per il servizio, poi il locale docce, e in fondo l’ambulatorio. Ogni anno in Casa Santa Luisa vengono servite oltre 40 mila colazioni, nel periodo pre Covid erano state anche più di 50.000.

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I volti degli ospiti del refettorio sono tutti diversi, di ogni età, nazione, religione, e ognuno porta addosso una storia a suo modo difficile. «C’è l’anziano che ha avuto discussioni con la famiglia e si trova solo, ragazzi stranieri mandati in Italia perché erano scomodi e creavano problemi, chi non c’è più tanto con la testa e va curato, persino laureati che hanno perso il lavoro, la famiglia e la casa». Tutti devono vedersi come esseri umani di valore». C’è un ascolto vero e continuo tra il cortile e il bancone, una forte sensazione di comunità che porta a immaginare nuovi obiettivi.

«Per ora serviamo la colazione, ma c’è l’idea di fare anche attività al pomeriggio. È un progetto che avevamo già in mente ma la pandemia ha rallentato. Stiamo cominciando a riparlarne, anche con Specchio dei tempi», conclude suor Cristina. Passi avanti per allargare Casa Santa Luisa e renderla ancora più accogliente, anche se il sogno delle suore vincenziane rimane sempre lo stesso: aprire un giorno il portone di via Nizza 24 e non trovare più nessuno.

Come donare per i senzatetto

Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo. Nella causale “Colazioni dei poveri“.

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La Fondazione CRC sostiene il progetto Forza Nonni!

Angelo Conti

Anche la Fondazione CRC sostiene il progetto Forza Nonni! di Specchio dei Tempi.

Con una donazione di 4.000 euro renderà possibile, già dai prossimi giorni, l’inserimento di altri due anziani cuneesi nel progetto che prevede una attenta assistenza agli anziani over 80 più fragili e più soli che possono contare su due spese al mese recapitate a casa, sulla presenza di una colf per 4 ore complessive ogni mese, su un’assistenza online da parte di volontari dell’associazione, su un pronto intervento in caso di problemi domestici, su una assistenza psicologica ed, a Natale, sulla Tredicesima dell’Amicizia da 500 euro.

Saliranno così ad una decina gli anziani cuneesi assistiti tutto l’anno da Specchio dei Tempi attraverso Forza Nonni!