Detrazioni per chi dona a Specchio dei tempi

Mariuccia, la nonna che dorme in cantina

Angelo Conti

Ci sono esistenze che incominciano in salita e che continuano nella fatica ogni giorno. La vita di Mariuccia è andata così, ne porta i segni impressi nell’anima e nella mente.

Oggi Mariuccia ha 69 anni, il volto ancora di ragazza. Dorme nella cantina di un palazzo di Barriera di Milano, il suo quartiere da quando – ormai molti anni fa – dal Canavese è arrivata a Torino. Nella cantina tiene le sue cose, è il suo piccolo mondo al quale accede soltanto la sera, con discrezione e nel silenzio. L’amico che la ospitava è stato sfrattato e così anche lei ha perso la casa. Sulla carta d’identità il suo indirizzo è via della Casa Comunale, l’indirizzo che attesta la residenza a Torino e, insieme, la condizione di senza dimora. Ma nel quartiere Mariuccia è conosciuta, lei è gentile e la gente le è amica, la sostiene e la accoglie come può. Orlando, titolare del Cafè de Turin di corso Palermo 86, l’aiuta e l’ha segnalata a Specchio dei tempi.

Dona per Mariuccia e gli anziani delle Tredicesime.

E Specchio l’ha incontrata, le ha consegnato una Tredicesima dell’Amicizia. Poche parole scambiate al tavolino mentre intorno coppie di studenti e di pensionati chiacchierano e prendono il caffè e subito Mariuccia apre il suo cuore. “Io sono figlia di una ragazza madre, mia mamma non mi ha mai voluta – racconta –. Sono passata da un istituto delle suore all’altro, da Milano a Chieri, in Veneto, poi a Frassinetto. I miei nonni mi avrebbero tenuta, ma lei non voleva. Quando stavo male mia madre non c’era, non mi ha mai detto ‘Ti voglio bene’. Io mi sentivo persa. Quando l’ho conosciuta lei aveva già un’altra famiglia, altri due figli. Non mi ha voluta nemmeno da grande”.

Mariuccia racconta che la sua salvezza, in questa vita di difficoltà, era stato un sacerdote che l’aveva aiutata, da ragazza, a trovare lavoro come inserviente in un istituto per anziani. “Per questo adesso ho una piccola pensione, che però non basta. A Specchio dei tempi dico un grande grazie per la Tredicesima dell’Amicizia che mi è stata appena consegnata. E un grazie speciale a tutte le persone che sostengono questa iniziativa”. Delle sue giornate racconta: “Di giorno giro per vedere se trovo un posto in cui vivere, Orlando mi accoglie nel suo bar. Poi la sera vado in cantina a dormire, al freddo, all’umido. Mi hanno offerto di andare in un dormitorio ma io non ce la faccio proprio, preferisco la mia indipendenza”.

Mariuccia torna a parlare della madre, il suo pensiero fisso: “Non mi ha mai voluta, questo fa male. Resta una ferita dentro, tanta malinconia”.

Dona per Mariuccia e gli anziani delle Tredicesime.

[LaStampa] Quattro risate a quattro zampe, la trovatella Dulse porta i cani sul palcoscenico del Tangram

Sabato e domenica per Specchio dei tempi

Di Alessandra Comazzi
Pubblicato su La Stampa il 18/11/2019

I cani dovrebbero vedere bene soltanto due colori, il giallo e il blu. Niente prati verdi, quindi, ma grigini. Di sicuro, la vista non è il senso più importante: il senso che fa loro conoscere il mondo, le persone, i compagni di gioco, gli amici e i nemici, i pericoli e la pappa, è l’olfatto. È tutta questione di naso. Attraverso ilnaso passano odori e pure colori.
E il naso a colori della trovatella Dulse è il filo conduttore di un piccolo viaggio canino in scena al Tangram di via Don Orione, sabato 23 novembre alle 19,30 e domenica alle 18. «Un naso a colori»: due sere di teatro, parole e musica dedicate a cani e umani, al loro rapporto, al loro affetto.

Posto unico, 15 euro, incassi interamente devoluti a Specchio dei Tempi per il «Progetto Pet Therapy» (Fondo 607) realizzato attraverso l’Associazione Aslan. «Un naso a colori» nasce da un’idea di Giorgio Scianca, architetto e fidanzato ufficiale della Dulse, ex randagina di origini catanesi. Si portano in scena le tante testimonianze raccolte, tradotte dai loro umani, di cagnolini che mostrano i temperamenti più vari, il timido e il protervo, lo sbruffone, il vanitoso, il saccente, il petulante, e c’è persino l’ex «okupa» catalano. Tutto rigorosamente vero.
Un catalogo di affetto incondizionato. Poi Ivana Ferri ha legato il tutto e lo ha inquadrato in uno scritto di Konrad Lorenz, l’etologo, premio Nobel per la medicina nel 1973. Bruno Maria Ferraro fa tutte le parti tranne Dulse, e dovete sentire come, al solito suo, canta, e dà vita a questi personaggi a quattro zampe che girano per la città accanto a noi. Talvolta girano anche da soli, talvolta non girano proprio perché stanno chiusi da qualche parte, e allora che tristezza.

Ma sabato e domenica non vogliamo essere tristi: vogliamo comunicare la bellezza del rapporto con gli animali. E anche il suo lato buffo. Un esempio per tutti: c’è Baldo, di Valentina, e Valentina aveva un papà che si chiamava Gipo, di cognome Farassino. Gipo sapeva interpretare molto bene i pensieri del cane, e una volta che vanno in centro tutti insieme, lui, Baldo, pensa bene di fare pipì davanti a una bella vetrina, poi dice, tutto tronfio: «A l’an purtame a pissé da Baratti». Questa con la voce l’aveva detta Gipo, ma certo, con il cuore, era il pensiero di Baldo, facile immaginare la sovrapposizione tra i due.

Tutto il bene che possono fare i cani lo dimostrano i professionisti della pet therapy, una disciplina che coinvolge gli animali domestici ed è rivolta prevalentemente a persone con disturbi della sfera fisica, neuromotoria, psichica: ma la pet therapy serve a tutti. Dice Antonia Tarantini, direttore di Aslan, l’associazione che collabora con Specchio dei Tempi: «La carta vincente è la relazione affettiva che si crea tra il paziente e l’animale, un rapporto autentiautentico che porta sostegno, serenità e sollievo, che aiuta a reagire davanti alle difficoltà della vita». È tutto vero, provare per credere. Sabato e domenica al Tangram.

BIGLIETTI  DONA ORA

La festa della notte dei nostri bimbi cingalesi

Di Angelo Conti

La scorsa notte si è celebrata in Sri Lanka la tradizionale “happy kid’s night”, un rito, organizzato da tutte le scuole, che per tanti di questi bimbi rappresenta la prima notte passata lontano da casa, fra gli amichetti di ogni giorno. La festa è stata celebrata anche all”OMA Association, che Specchio dei tempi sostiene con donazioni a favore dei bimbi orfani e della scolarità. Ecco queste immagini di festa, con i bimbi in pigiama intorno al fuoco, girate ieri sera a Matara, South Sri Lanka.

Connettiamo i bambini nel mondo, riparte il progetto

Di Angelo Conti

Con il cablaggio della scuola di Santa Catalina di Tochimilco, ricostruita da Specchio dei tempi dopo il terremoto di 2 anni fa in Messico, si apre un nuovo capitolo di “Connettiamo i bambini del mondo”, il progetto pensato per avvicinare le scuole che Specchio dei tempi ha ricostruito o dotato di tecnologie particolarmente avanzate, in Italia e nel mondo. Le scuole in aree marginali (Nepal, Messico, Siri Lanka) verranno dotate di particolari notebook” rugged”, cioè capaci di resistere a climi severissimi ed a colpi e cadute.
Primo test a metà settembre con una connessione a tre: Santa Catalina, Arquata del Tronto (scuola Specchio dei tempi) e Torino (IC Pertini).

Cablata e connessa con il mondo la scuola di Specchio in Messico

Articolo di Angelo Conti

Da questa settimana la scuola ricostruita da Specchio dei tempi a Santa Catalina di Tochimilco, a quota 2500 metri, sulle pendici del vulcano (attivissimo) Popocateptl, in Messico, è connessa col mondo. L’impresa è riuscita, con un intervento tecnico sostenuto completamente da Specchio dei tempi, ad un team di studenti e professori della Facoltà di Informatica dell’Università Buap di Puebla. La connessione è stata così portata (utilizzando anche tralicci) in un paese abitato da 2500 campesinos e potrà essere utilizzata da tutti.

Un passo importante per una comunità, povera e particolarmente isolata. Ora i bambini messicani sono in vacanza (la scuola riprenderà a metà agosto) e l’inaugurazione ufficiale della connessione avverrà quindi intorno a metà settembre (probabilmente giovedì 12) con un collegamento audio/video fra i bambini messicani ed i bimbi italiani di Arquata del Tronto (scuola elementare Specchio dei tempi) e Torino (scuola elementare Duca degli Abruzzi).

 

VAI ALLA CAMPAGNA DONA ORA

Due anni fa, l'inizio della speranza

Articolo di Angelo Conti

Questa foto è del 15 settembre 2016, tre settimane dopo il primo terremoto che devastò Arquata del Tronto. Quell’anno scolastico cominciò sotto le tende, prima della completa evacuazione del paese, decisa dopo il secondo terribile sisma. Ma quelle matite che la piccola Ambra impugna, dono degli scolari della Pertini di Torino (ora gemellata con la nuova scuola di Arquata), furono l’inizio della speranza. Un anno esatto dopo quella foto abbiamo inaugurato la nuova scuola, mercoledì inaugureremo la palestra. Con quelle matite, insieme ai lettori La Stampa, abbiamo davvero disegnato il futuro.

VAI ALLA CAMPAGNA DONA ORA

Il tricolore dei ragazzi di Arquata

Articolo di Angelo Conti

La palestra di Arquata del Tronto è pronta. In questi ultimi 5 giorni ci dedicheremo a sistemare gli ultimi dettagli all’esterno. Ieri è stato collocato il pennone per la bandiera. E da mercoledì su Arquata sventolerà’ un Tricolore in più. Quello dei ragazzi della “Specchio dei tempi”, la nostra scuola. Ci teniamo molto a quella bandiera, che rappresenterà soprattutto un segno di coraggio e di speranza per tutta la comunità di Arquata del Tronto.

Arrivato il 5×1000 2016, Specchio destina tutto agli anziani in difficoltà

Articolo di Angelo Conti

Venerdì pomeriggio l’Agenzia delle Entrate ha bonificato a Specchio dei tempi la cifra relativa al 5×1000 indicato dai contribuenti nel 2016 sui redditi 2015. Si tratta di 126.411 euro che la nostra fondazione ha scelto, come sempre negli ultimi anni, di destinare completamente alle Tredicesima dell’Amicizia, l’iniziativa che anche questo Natale ci vedrà sostenere 2000 anziani poveri e soli con un aiuto da 500 euro ciascuno. Ma si tratterà di raccogliere molto di più perché l’operazione ha un costo complessivo di 1 milione di euro.

 

 

VAI ALLA CAMPAGNA DONA ORA

La palestra di Arquata prende colore

La inaugurazione della scuola in Messico non ci ha certo distratti dal lavoro ad Arquata del Tronto dove Specchio dei tempi inaugurerà anche la palestra il 19 settembre. Da ieri la struttura sta cominciando a… prendere colore, mentre si procede alla pavimentazione…
Ecco le immagini di questa mattina.
[wds id=”43″]
 
Sei curioso di vedere com’è andata l’inaugurazione della scuola in Messico? Clicca qui e guarda il video-racconto di Angelo Conti!

Palestra di Arquata, stamattina la gettata finale

 di Angelo Conti

Ad Arquata del Tronto, Specchio dei tempi effettua stamattina la gettata finale per la piattaforma su cui crescerà la nuova palestra antisismica ed ecosostenibile. Ecco una immagine dell’operazione in svolgimento in questi minuti. Siamo tre giorni avanti sul cronoprogramma. Grazie a Buildings Torino e a impresa Fontana-Quaglia. Da lunedì 9 sarà in azione Wolf Haus. Lavoreremo anche i sabati e le domeniche.
Il 19 settembre vi aspettiamo per il grande abbraccio della inaugurazione.

VAI ALLA CAMPAGNA DONA ORA

Specchio contro la tubercolosi a Torino

Specchio dei tempi sosterrà l’attività del Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl nel contrasto alla diffusione della tubercolosi nell’ex area Moi. La richiesta di finanziamento, formalizzata nei giorni scorsi dal direttore del servizio, dottor Giuseppe Salamina, è stata accolta dalla fondazione dei lettori de La Stampa. Specchio, che opererà con la collaborazione logistica dell’Associazione Acmos, finanzierà l’attività di tre mediatori sanitari, uno dei quali è uno dei malati curati e guariti dalla tubercolosi nelle scorse settimane. L’attività sul campo inizierà già la prossima settimana. Il lavoro dei mediatori, tutti e tre considerati “persone di fiducia” nel mondo dell’ex Villaggio Olimpico, sarà quello di facilitare il monitoraggio di questa area, di convincere gli occupanti a sottoporsi allo screening tubercolare, di accompagnare i soggetti con difficoltà linguistiche presso le diverse sedi Asl per l’attività di sorveglianza, di supportare i malati nei lunghi mesi della terapia, dopo le dimissioni ospedaliere.

 
Nessuno si nasconde le difficoltà dell’intervento “basti pensare – spiega Salamina – che ci troviamo di fronte ad una popolazione di ben trenta diverse nazionalità, con evidenti difficoltà di comunicazione anche per le diversità di lingua e di cultura”. Ma Specchio dei tempi, che all’ex Moi è una realtà consolidata ed apprezzata da tutti soprattutto grazie ai progetti del “Villaggio che cresce” (per la scolarizzazione dei bambini) e del “Villaggio che lavora” (per l’avvio alla formazione professionale di chi mostra di volersi inserire in modo produttivo nella società), non si è tirato indietro di fronte alla richiesta dell’Asl. Con il supporto logistico di Acmos, seguiremo con attenzione l’opera dei tre mediatori sanitari, sempre nell’ottica di favorire il cammino verso una vita onesta dei 1500 abitanti del Moi, anche attraverso la verifica della loro situazione sanitaria, favorendo il controllo e la cura di malattie potenzialmente contagiose per tutti.
 

Arquata, ecco il cartellone del cantiere

Da oggi, sul cantiere della palestra di Arquata del Tronto c’è anche la cartellonistica, con le immagini della futura costruzione. E con tutti i nomi e i numeri di telefono di chi si sta impegnando in questa nuova opera a favore dei terremotati delle Marche.
In nome della trasparenza più assoluta… Come sempre.

 

VAI ALLA CAMPAGNA DONA ORA